Isabella di Lorena

regina consorte di Napoli e duchessa di Lorena

Isabella di Lorena (1400 circa – Angers, 27 febbraio 1453), fu duchessa di Lorena dal 1431 fino alla sua morte, e inoltre regina consorte di Napoli dal 1435 al 1442, contessa consorte di Guisa dal 1420, duchessa consorte d'Angiò e contessa consorte di Provenza e di Forcalquier dal 1434 fino alla sua morte.

Isabella di Lorena
Ritratto di Isabella di Lorena del XVII secolo (Galleria degli Uffizi)
Duchessa di Lorena
Stemma
Stemma
In carica25 gennaio 1431 –
27 febbraio 1453
(con il marito Renato d'Angiò)
PredecessoreCarlo II
SuccessoreGiovanni II
Regina consorte di Napoli
In carica2 febbraio 1435 –
2 giugno 1442
PredecessoreGiacomo di Borbone
SuccessoreMaria di Castiglia
Altri titoliDuchessa consorte d'Angiò (1434–1453)
Contessa consorte di Provenza e di Forcalquier (1434–1453)
Contessa consorte di Guisa (1420–1425)
Nascita1400 circa
MorteAngers, 27 febbraio 1453
Luogo di sepolturaCattedrale di San Maurizio, Angers
DinastiaLorena
PadreCarlo II di Lorena
MadreMargherita del Palatinato
ConsorteRenato d'Angiò
FigliGiovanni
Luigi
Nicola
Iolanda
Margherita
Carlo
Isabella
Luisa
Anna
ReligioneCattolicesimo

Origine

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Secondo la Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, Isabella era la figlia femmina primogenita del Duca di Lorena, Carlo II e della moglie, Margherita del Palatinato[1] (1376 - 1434), figlia di Roberto del Palatinato, conte palatino del Reno, che, nel 1400, diverrà re dei Romani[2], e di Elisabetta di Norimberga, figlia del Burgravio Federico V di Norimberga e di Elisabetta di Meißen.

Secondo la Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, Carlo II di Lorena era il figlio maschio primogenito del Duca di Lorena, Giovanni I e della moglie, Sofia di Württemberg[3], figlia del reggente del ducato, Eberardo II di Württemberg[4] e di Elisabetta di Henneberg-Schleusingen.

Biografia

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Dopo l'assassinio del duca di Borgogna Giovanni Senzapaura, nel 1419, suo padre Carlo strinse nuovi rapporti con la Francia. Il successore di Giovanni, Filippo III, aveva la maggior parte dei suoi territori nei Paesi Bassi e solo le province di Lorena e Champagne separavano i suoi domini Borgognoni da quelli belga. Temendo le sue ambizioni di potere, Carlo pensò fosse giusto riabilitare i rapporti di fedeltà e amicizia quanto più possibile con i propri vecchi avversari. Proprio per merito di queste alleanze, ottenne l'appoggio di Carlo VII contro la Borgogna e fece sposare, nel 1420, la propria erede, la figlia primogenita, Isabella, con il conte di Guisa, Renato d'Angiò, erede della contea di Bar[5] e futuro Re di Napoli, confermandogli che la figlia gli sarebbe succeduta, come duchessa di Lorena[6].

Gli accordi per il matrimonio erano stati concordati, nel 1419, tra lo zio di Renato, il cardinale e duca di Bar, Luigi I di Bar, e il padre di Isabella, Carlo II di Lorena[7].

Nel 1422 suo marito Renato divenne cognato del delfino di Francia, Carlo, che aveva sposato la sorella, Maria d'Angiò, futura regina di Francia.

Suo marito Renato fu al seguito dell'esercito francese e, a Reims, nel 1429 fu presente all'incoronazione di Carlo VII; e alla morte dello zio, Luigi I di Bar, nel 1430, Renato entrò in possesso del suo ducato, che già governava.

Suo padre, Carlo II di Lorena, morì nella sua capitale, Nancy, il 25 gennaio 1431[1].Dato che, alla sua morte, dei quattro figli avuti da Margherita erano in vita solo le due femmine[1], i domini passarono alla figlia Isabella e al genero, Renato d'Angiò[6]. Ma il ducato veniva rivendicata anche dall'erede maschio, il cugino (figlio di Federico, fratello di Carlo II) Antonio di Vaudémont (1400 – 1458)[8]; Antonio, alleatosi al duca di Borgogna, Filippo III, fecero guerra alla Lorena e Renato d'Angiò fu fatto prigioniero a Bulgnéville e, nel 1431[9], relegato a Digione[10].

Isabella riuscì a ottenere una tregua e, per dirimere la questione, venne richiesto l'intervento dell'Imperatore del Sacro Romano Impero, Sigismondo di Lussemburgo[11], che, nel 1334, si dichiarò a favore di Isabella e Renato[12].

Il 12 novembre 1434 il cognato di Isabella, Luigi III d'Angiò, morì di malaria, e Renato divenne duca d'Angiò e conte di Provenza e di Forcalquier.

La regina di Napoli, Giovanna, che aveva disposto nel proprio testamento che alla sua morte la corona passasse a Renato d'Angiò, morì il 2 febbraio 1435, mentre Renato era ancora prigioniero a Digione[13]; Isabella, nominata dal marito, Luogotenente generale di Provenza, Angiò, Napoli e Sicilia[13], raggiunse il regno di Napoli, via mare[14].

Nel frattempo, Alfonso V di Aragona, che era stato adottato e poi era stato ripudiato da Giovanna II, cercò di riprendersi il regno di Napoli con le armi, partendo dal suo regno di Sicilia, ma inizialmente andò incontro alla sconfitta navale di Ponza[15].

Isabella fu accolta trionfalmente a Napoli[16] e ricevette in aiuto le truppe del cardinale Giovanni Maria Vitelleschi inviate dal papa Eugenio IV, che combatterono assieme a quelle del duca di Bari, Jacopo Caldora, e inizialmente ebbero la meglio sugli aragonesi, ma le gelosie nate tra i comandanti, portarono a una situazione di stallo[16], sino a che il Vitelleschi si ritirò dalla guerra[16].

Il 18 maggio 1435 Renato, finalmente libero, arrivò a Napoli e la guerra riprese senza tregua[16].

Isabella rientrò in Lorena, con i figli, nel 1440, un primo segnale dell'imminente sconfitta[16].

Due anni dopo anche Renato lasciò Castel Nuovo, dove si era asserragliato, abbandonò definitivamente il Regno di Napoli e fece ritorno in Provenza, nel 1442[17].

Isabella, nel 1453, seguì il marito ad Angers, dove il 27 febbraio morì[18]. Fu inumata nella cattedrale di San Maurizio[18]; il marito Renato che governava il ducato assieme a lei, rinunciò al titolo a favore del figlio, Giovanni[18].

Discendenza

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Renato e Isabella ebbero dieci figli[19]:

Ascendenza

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  1. ^ a b c (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonna 704
  2. ^ (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonna 659
  3. ^ (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonna 655
  4. ^ (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonna 574
  5. ^ (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonna 681
  6. ^ a b (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonna 683
  7. ^ (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonne 761 e 762
  8. ^ (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonna 687
  9. ^ (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonne 767 - 774
  10. ^ (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine Volume 2, colonna 745
  11. ^ (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonna 775
  12. ^ (FR) HHistoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonna 783
  13. ^ a b (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonna 789
  14. ^ (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonne 790 - 792
  15. ^ Edward Armstrong, Il papato e Napoli nel XV secolo, cap. XIX, vol. VII, p. 718
  16. ^ a b c d e Edward Armstrong, "Il papato e Napoli nel XV secolo", cap. XIX, vol. VII, pag. 719
  17. ^ Edward Armstrong, "Il papato e Napoli nel XV secolo", cap. XIX, vol. VII, pag. 720
  18. ^ a b c d (FR) Histoire Ecclesiastique et Civile de Lorraine, Volume 2, colonna 852
  19. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :Conti d'Angiò - ISABELLE de Lorraine (RENE d'Anjou)

Bibliografia

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN81310505 · ISNI (EN0000 0000 5804 6934 · CERL cnp01163930 · GND (DE137069030 · BNF (FRcb14978947s (data)