Insani Yardim Vakfi

La İHH İnsani Yardım Vakfı[1] (nome completo turco: İnsan Hak ve Hürriyetleri İnsani Yardım Vakfı; in italiano: La Fondazione per i diritti dell'uomo, delle libertà e l'aiuto umanitario, conosciuta semplicemente come IHH), è un'organizzazione non governativa islamica turca attiva in oltre cento paesi.

İnsani Yardım Vakfı
AbbreviazioneİHH
TipoONG
Fondazione1992
Sede centraleTurchia (bandiera) Istanbul
Area di azione120 paesi
Sito web

Attività umanitarie

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L'IHH fornisce aiuti sociali, culturali, educativi, e sanitari in 120 paesi.[2] Fornisce assistenza sanitaria e costruisce pozzi d'acqua in Africa e promuove il Progetto Cataratta Africa, iniziato nel 2007, in dieci paesi africani. Il progetto dà la possibilità a migliaia di persone che soffrono di cataratta, ma che non hanno i mezzi economici, di essere operati e di vedere di nuovo.[3] L'IHH ha costruito 1.174 pozzi d'acqua in Africa.[4]

L'IHH ha inviato due aerei cargo ad Haiti con 33 tonnellate di aiuti umanitari dopo il terremoto del 2010.[5]

Nell'agosto del 2009 centinaia di pozzi d'acqua sono stati scavati e fontane sono state costruite in una serie di aiuti, sotto la guida della fondazione per i diritti dell'uomo, delle libertà e l'aiuto umanitario (IHH) in molti Paesi africani.[6] Molte organizzazioni non governative turche, come Mu Yok Kimse? (C'è qualcuno?), IHH e Deniz Feneri (Il faro) hanno fornito un aiuto ai sopravvissuti al ciclone del Bangladesh del 2007.[7]

L'IHH ha inviato pacchi contenenti farina, legumi, olio e zucchero a 350 famiglie residenti nella Zewaya Dugda, una delle regioni più povere in Etiopia dopo che l'Onu ha annunciato che circa 6 milioni di bambini Etiopi corrono il rischio di malnutrizione acuta e ha esortato i paesi membri a inviare aiuti.[8]

Dopo il terremoto di Sumatra del 2009, l'IHH ha inviato volontari e aiuti in Indonesia.[9] L'IHH ha aperto moschee, scavato corsi d'acqua, distribuito Corani, soccorso orfani e aiutato profughi nel Darfur.[10]

A Gaza, l'IHH sta ristrutturando il porto, finanziando una scuola turco-palestinese e ha intenzione di costruire un ospedale e appartamenti per gli abitanti di Gaza rimasti senza casa dopo l'operazione piombo fuso.[11]

Fondata nel 1992 da un membro del Partito del Benessere, organizzazione politica islamista turca,[12] per sostenere i musulmani di Bosnia nella loro lotta contro i serbi[12], e registrata ufficialmente a Istanbul nel 1995, l'IHH fornisce soccorso umanitario in zone di guerra, terremoti, fame e conflitti.[13] La IHH detiene uno statuto consultivo speciale presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite dal 2004.[14] Inoltre è membro dell'organizzazione Ittilaf al-Kheir ("Unione del Bene"), che raccoglie fondi per sostenere la causa palestinese e la popolazione della Striscia di Gaza.

L'IHH è entrata nell'attenzione internazionale in seguito all'Incidente della Freedom Flotilla di Gaza, il 31 maggio 2010. L'IHH era proprietario e gestore di tre delle sei navi della flottiglia coinvolti nell'incidente, tra cui la MV Mavi Marmara, che era la nave principale del convoglio. Nove attivisti a bordo del Mavi Marmara, appartenenti ad un gruppo di circa 40 attivisti sospettati di vicinanze con movimenti radicali[15][16], sono stati uccisi in un violento scontro dopo l'abbordaggio della nave da parte delle forze armate israeliane.[17]

Accuse di affiliazioni con organizzazioni terroristiche

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Israele, i servizi di sicurezza di vari paesi, ed analisti politici di varie organizzazioni (come l'Istituto danese per gli studi internazionali)[18] affermano che l'IHH ha legami con gruppi radicali islamici militanti (come Hamas e al-Qāʿida)[19]. Israele ha inserito l'IHH nella propria lista di organizzazioni terroristiche il 16 giugno 2010.[20]

Il 12 luglio 2010, il governo tedesco ha vietato l'attività dell'IHH in Germania, in quanto ritenuta appoggiare le attività di Hamas. Il Ministro degli Interni tedesco, Thomas de Maiziere ha dichiarato: "Sotto la copertura degli aiuti umanitari la IHH appoggia finanziariamente da molto tempo e in modo notevole il cosiddetto lavoro sociale a Gaza di associazioni legate ad Hamas"[21].

Il Dipartimento di Stato americano ha confermato che, anche se il governo è consapevole delle connessioni dell'IHH a gruppi fondamentalisti radicali come Hamas, l'IHH non risulta attualmente inserito nell'elenco ufficiale statunitense delle organizzazioni terroristiche riconosciute.[22]

Lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno di Israele, sostiene che il gruppo è uno dei maggiori raccoglitori di fondi per Hamas.[11]

L'ex giudice dell'Antiterrorismo francese, Jean-Louis Bruguiere, che si occupò dell'IHH negli anni '90, ha dichiarato di aver individuato collegamenti dello stesso con reti terroristiche, compresa al-Qāʿida, ma che non sa se tali collegamenti con organizzazioni terroristiche siano ancora attivi. [11]

  1. ^ İnsan Hak ve Hürriyetleri İnsani Yardım Vakfı - İHH, su ihh.org.tr. URL consultato il 4 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2010).
  2. ^ We started from Bosnia and reached 120 countries Archiviato il 26 luglio 2010 in Internet Archive.
  3. ^ Afrika Gorecek, su afrikagorecek.com. URL consultato il 17 novembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2010).
  4. ^ İHH Afrika'ya 392 su kuyusu açtı! - www.ihlassondakika.com[collegamento interrotto]
  5. ^ İnsan Hak ve Hürriyetleri İnsani Yardım Vakfı - İHH, su ihh.org.tr. URL consultato il 17 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2010).
  6. ^ World BulletinTurkey's IHH completes water well projects across Africa before Ramadan | Africa |[collegamento interrotto]
  7. ^ World BulletinTurkish NGOs lend helping hand to Bangladesh / VIDEO - Turkey[collegamento interrotto]
  8. ^ Turkish Charity Foundation Sends Aid To Ethiopian Families Against Famine, su turkishpress.com. URL consultato il 17 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2012).
  9. ^ Turkish charity foundations to help Indonesia[collegamento interrotto]
  10. ^ World BulletinTurkey's IHH conducts series of Ramadan aids in Sudan's Darfur / PHOTO | Islam | Archiviato il 30 ottobre 2009 in Internet Archive.
  11. ^ a b c http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3898977,00.html
  12. ^ a b http://www.discoverthenetworks.org/groupProfile.asp?grpid=7544 Foundation for Human Rights and Freedom and Humanitarian Relief (IHH) - discovertenetworks.org
  13. ^ Gaza flotilla: the Free Gaza Movement and the IHH - Telegraph
  14. ^ Memberships, su ihh.org.tr. URL consultato il 5 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2010).
  15. ^ Anshel Pfeffer, "Probe: Erdogan knew Gaza flotilla would be violent" Haaretz, 09.06.2010
  16. ^ IHH Preparations for a Violent Confrontation with IDF Soldiers Aboard the Turkish Ship Mavi Marmara Archiviato il 12 giugno 2010 in Internet Archive., ITIC, , 07.06.2010.
  17. ^ Mo: blitz,9 morti ma forse corpi in mare - Mondo - ANSA.it
  18. ^ untitled (PDF), su diis.dk. URL consultato il 4 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2011).
  19. ^ La milizia politico-religiosa di Erdogan - Corriere della Sera
  20. ^ Israel adds IHH to terror watch list - Haaretz Daily Newspaper | Israel News
  21. ^ ANSA, 12 luglio 2010
  22. ^ Daily Press Briefing - June 2, su state.gov. URL consultato il 17 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2010).

Bibliografia

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Francesco Pongiluppi, "Organizzazioni umanitarie, Islam e Africa: intervista a Serhat Orakçı dell'associazione turca İHH", in Tetide Rivista di Studi Mediterranei, 2 (1), 2015.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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https://www.academia.edu/21921071/Organizzazioni_umanitarie_Islam_e_Africa_intervista_a_Serhat_Orakçı_dell_associazione_turca_İHH._Tetide_Rivista_di_Studi_Mediterranei_2_1_2015

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