Il cervo e il leone

Il cervo alla fonte e il leone è una favola scritta da Esopo, nel VI secolo a.C.

Il cervo e il leone
AutoreEsopo
1ª ed. originaleVI secolo a.C.
Genereracconto
Sottogenerefavola
Lingua originalegreco

La storia è ambientata in una foresta dove viveva una vasta varietà di animali. Un giorno un cervo arrivò ad un lago e vide la sua immagine riflessa. Specchiandosi osservò le sue maestose corna e vide che erano assai belle, ma poi muovendosi si accorse delle sue gambe sottili e insignificanti e guardandosi pensò che sarebbe stato meglio non avere quelle gambe. Ma all'improvviso sentì un rumore quasi impercettibile e voltandosi vide un maestoso leone a circa 100 metri da lui. Così iniziò la lunga caccia durante la quale le sottili gambe del cervo gli diedero molta velocità; dopo una lunga corsa i due animali continuarono la caccia nella foresta più fitta dove il cervo impigliò le sue maestose corna e non si poté muovere, così fu raggiunto in tempo dal leone e ucciso.[1]

Significato

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La morale di questa favola di Esopo è che spesso la salvezza viene da amici sospetti mentre altri in cui riponevamo piena fiducia ci tradiscono. Questo messaggio però può essere considerato anche in modo più generale: non fermarsi sull'aspetto esterno. A volte le cose che a noi piacciono di più esteriormente sono proprio le cose che ci mandano in svantaggio, come in questo caso; invece le cose più brutte possono essere più utili e apprezzate.[2]

  1. ^ Parole d'Autore - Favole Classiche - Esopo - 102 - Il cervo alla fonte e il leone, su paroledautore.net. URL consultato il 12 dicembre 2015.
  2. ^ Raccontami una fiaba: Il cervo alla fonte e il leone - Filastrocche per tutti in Filastrocche.it, su filastrocche.it. URL consultato il 12 dicembre 2015.

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