Il castello dei morti vivi

film del 1964 diretto da Luciano Ricci (come Herbert Wise), Lorenzo Sabatini (come Warren Kiefer)

Il castello dei morti vivi è un film del 1964 diretto da Luciano Ricci e Lorenzo Sabatini, accreditati rispettivamente come Herbert Wise e Warren Kiefer.

Il castello dei morti vivi
Christopher Lee in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1964
Durata90 min
Dati tecniciB/N
Genereorrore, fantascienza
RegiaLuciano Ricci, Lorenzo Sabatini
SoggettoLorenzo Sabatini
SceneggiaturaMichael Reeves, Lorenzo Sabatini
FotografiaAldo Tonti
MontaggioMario Serandrei
MusicheAngelo Francesco Lavagnino
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Alla fine dell'ultima guerra napoleonica, una compagnia di cinque saltimbanchi si sta recando al castello di un conte per rappresentare uno spettacolo. La compagnia giunge al castello vi entra, trovandosi in una stanza piena di animali imbalsamati. Subito dopo i cinque fanno la conoscenza del padrone di casa, il conte Drago, un uomo misterioso, studioso della morte, che vive solo con il maggiordomo Hans. Intanto, tra Eric e Laura sembra nascere qualcosa, sebbene lei cerchi di resistere al fascino del capitano. Il conte nel frattempo paga il lavoro a Bruno e gli offre un cognac. Bevuto il cognac, Bruno comincia a sentirsi male. Nel frattempo giunge al castello un uomo a cavallo: è Dart.

Nel ripetere la scena della finta impiccagione, Bruno muore. Dopo l'avvenimento, Laura ritiene che la colpa sia di Dart: egli infatti, prima di andarsene, aveva detto a Bruno di raccomandare l'anima a Dio quando avesse avuto ancora un cappio intorno al collo. Questo pensiero di Laura pare essere confermato quando la ragazza, mentre piange nella sua camera, vede Dart fare capolino dalla finestra. La ragazza urla, richiamando gli altri, ma Dart è già svanito nel nulla.

Il giorno seguente, Hans, partito alla ricerca di Dart, una volta avvistatolo, lo insegue nei sotterranei, quest'ultimo, che non si accorge di essere inseguito, si infila in una grotta a forma di mostro, dove trova la vecchia veggente, che gli predice una morte molto vicina. Dart, appena uscito, viene ucciso da Hans e il suo cadavere viene occultato dal maggiordomo. Intanto il conte mostra ad Eric il suo laboratorio, dove gli dice di aver trovato un veleno capace di pietrificare all'istante qualsiasi essere vivente di piccola taglia.

Arrivano poi tre gendarmi che, informati su ciò che è accaduto, non si preoccupano molto e partecipano alle esequie di Bruno. Al funerale non partecipa Gianni, che viene ucciso con un dardo avvelenato da Hans, che poi ne occulta il cadavere. Il sergente dei gendarmi, intanto, consiglia al conte di cacciare gli artisti e il conte promette che il giorno seguente, alla loro consueta ronda, non avrebbero trovato più alcun commediante. Il conte ordina ad Hans di sbrigarsi, intanto Nick ritrova la vecchia, la quale gli dice che lei sa tutto e che lui volerà presto tra le nubi. Hans attira Eric con un inganno e lo stordisce.

Intanto Laura cerca di scappare e incontra Nick, che la guida in una stanza in cima alla torre, dove trovano il corpo imbalsamato della moglie del conte. I due cercano un modo per scappare, mentre Hans, armato di pistola, li insegue. Nick ordina a Laura di scappare e affronta Hans su una delle torri del castello. Hans afferra Nick e lo scaraventa giù dalla torre. Nick cade su un pagliaglio che attutisce la caduta e il suo corpo è portato via dalla vecchia veggente. Intanto Laura, nello scappare, si ritrova nel laboratorio del conte, dove vede il corpo imbalsamato di Dart. Le sue urla richiamano Hans che si prepara a ucciderla, ma viene fermato dal conte che gli ordina di andare a prendere il cadavere di Nick. Intanto Eric, che era stato portati nel laboratorio, si riprende.

Nel frattempo la vecchia cura Nick, che non è morto ma solo svenuto, facendolo riavere e svelandogli che Laura è ancora viva e che lei fu la prima vittima del conte, ma si salvò con la fuga: ora è tempo di compiere la vendetta. Nick, allora, affronta Hans nel giardino utilizzando i vantaggi della sua piccola statura e riesce a rubargli la pistola, con cui lo uccide. Nel castello, intanto, il conte porta Eric e Laura in una stanza dove ci sono tutte le sue vittime umane riunite in un macabro teatro, avvelena un dardo e si prepara a scagliarlo, ma l'intervento di Nick salva la situazione. I gendarmi, equivocando la situazione, arrestano Eric; sopraggiunge il conte, con il dardo ancora in mano, che accusa Eric di tentata rapina. Poi, dal nulla, appare la vecchia che, dopo una breve battaglia, riesce a far sì che il conte si infilzi con il dardo, morendo. Il sergente si reca nella stanza indicatagli da Eric e vede il macabro spettacolo, quindi fa rilasciare gli arrestati.

Produzione

modifica

La vecchia strega presente nel film non è interpretata da una donna bensì da Donald Sutherland, adeguatamente travestito e truccato.[1]

Accoglienza

modifica

Critica

modifica

«Ricci e Sabatini (sotto gli pseudonimi di Herbert Wise e Warren Kiefer) si adeguano alle tendenze degli horror britannici della Hammer ma non rinunciano ad incorniciare un racconto gotico dal sapore vampiresco con elementi di scienza fantastica e situazioni da melodramma. Il film è stato maltrattato dalla critica, ma è apprezzato dai cultori del cinema artigianalmente creativo, quello che con pochi mezzi ed evidente approssimazione di stile riesce comunque ad assicurarsi star come Christopher Lee o Philippe Leroy e un esordiente destinato ad una lusinghiera carriera come Donald Sutherland

  1. ^ Castle of the Living Dead
  2. ^ Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Il castello dei morti vivi, in Fantafilm. URL consultato il 5 aprile 2012.

Collegamenti esterni

modifica