Grits, gritz o anche semolino è il risultato di una macinatura di cereale. Solitamente è riferito al mais che è una delle più importanti fonti di amido nell'industria alimentare umana[1][2], ma la parola grits può anche essere associata alla semola o al semolino di grano duro. I frammenti vetrosi più grossi risultanti dalla molitura sono chiamati hominy mentre quelli di dimensioni medie sono grits. È citato nel regolamento (CE) n. 1881 del 2006[3].

È un piatto tipico della cucina degli Stati Uniti meridionali, come il Texas e la Virginia, e viene preparato come il porridge - se lo vogliamo riportare alla cultura italiana, possiamo parlare anche di polenta - ma in realtà proveniente dai nativi americani. Figura a volte anche come ingrediente a sé stante in alcuni tipi di birra, come la Menabrea e la Forst. Quando è utilizzato come ingrediente per la produzione di birra è importante che la percentuale di grassi contenuta sia inferiore all'1%.

  1. ^ Paolo Cabras e Aldo Martelli, Chimica degli alimenti, Piccin, 2004, 2004, p. 731, ISBN 978-88-299-1696-2.
  2. ^ Sabrina Lorenzoni, Dentro Expo 2015, Sabrina Lorenzoni, 2016, ISBN 88-925-4041-6. URL consultato il 25 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
  3. ^ REGOLAMENTO (CE) N. 1881/2006 DELLA COMMISSIONE del 19 dicembre 2006 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari, su eur-lex.europa.eu. URL consultato il 25 gennaio 2017.

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