Gliese 433
Gliese 433, abbreviata comunemente anche come GJ 433, è una nana rossa visibile nella costellazione dell'Idra. Dista circa 29,5 anni luce dal sistema solare.[1][3]
Gliese 433 | |
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Classificazione | Nana rossa |
Classe spettrale | M2 V C[1] |
Distanza dal Sole | 9,04 ± 0,15 parsec (29,48 ± 0,49 al) |
Costellazione | Idra |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0[1]) | |
Ascensione retta | 11h 35m 26.947s |
Declinazione | -32° 32′ 23.8830″ |
Lat. galattica | +27,655° |
Long. galattica | 284,884° |
Parametri orbitali | |
Sistema planetario | sì (2) |
Dati fisici | |
Massa | |
Temperatura superficiale | |
Luminosità | |
Metallicità | [Fe/H] −0,22[2] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 9,813[1] |
Parallasse | 110,2908 ± 0,0444 mas[1] |
Moto proprio | AR: -70,768 ± 0,053 mas/anno Dec: -850,679 ± 0,034 mas/anno[1] |
Velocità radiale | 17,97 ± 0,1 km/s[1] |
Nomenclature alternative | |
Attorno ad essa orbitano tre pianeti extrasolari, scoperti nel 2009, nel 2012 e nel 2020, tutti con il metodo delle velocità radiali.[3][4]
Osservazione
modificaGliese 433 è una stella dell'emisfero australe, ma la sua posizione in prossimità dell'equatore celeste le consente di essere scorta da quasi tutte le regioni della Terra, ad eccezione delle zone più a nord della latitudine 58°N. D'altra parte questa vicinanza all'equatore celeste fa sì che essa sia circumpolare solo nel continente antartico. Essendo di magnitudine +9,8, non è osservabile ad occhio nudo. Visivamente, appare vicina alla stella ξ Hydrae.
Il periodo migliore per la sua osservazione ricade nei mesi primaverili dell'emisfero boreale, che equivale alla stagione autunnale dell'emisfero australe.
Caratteristiche fisiche
modificaGliese 433 è una nana rossa della sequenza principale di classe spettrale M2 V,[1] molto più piccola e meno luminosa del Sole.
Possiede infatti una massa pari circa la metà di quella solare. La sua luminostà invece è appena il 3,4% di quella solare.[2]
Il sistema si sta allontanando dal nostro sistema solare, avendo una velocità radiale positiva.
Ad appena 1,7 anni luce di distanza è presente il sistema binario Gliese 432. Inoltre, a 4,4 anni luce è presente un secondo sistema binario, Gliese 442.[5]
Sistema planetario
modificaAttorno a Gliese 433 orbitano due pianeti, scoperti nel 2009 e nel 2012 con il metodo delle velocità radiali. Il più vicino alla stella, Gliese 433 b, completa un'orbita in circa sette giorni e mezzo, ad una distanza media pari a circa 23,35 volte quella che separa la Terra dalla Luna.[3] Con una massa minima superiore a cinque volte quella della Terra, potrebbe essere una super Terra.[6] Un gigante gassoso, con una massa pari a 0,14 MJ (pari a 44,5 masse terrestri), orbita attorno alla stella in circa 13 anni.
La scoperta dei due pianeti è stata confermata nel 2014.[6]
Nel gennaio 2020 è stato scoperto un terzo pianeta, posto a una distanza intermedia tra b e c, con un periodo orbitale di 36 giorni. Ha una massa minima di circa 5 M⊕ e potrebbe essere una super Terra o un nano gassoso, poiché non essendo noto il raggio e la sua massa reale la sua densità rimane sconosciuta. Nello stesso studio sono stati anche rivisti alcuni parametri degli altri due pianeti già noti, in particolare il pianeta c appare meno massiccio che in precedenza, circa 30 volte la massa terrestre, e più distante dalla stella, a circa 4,7 UA.[7]
Abitabilità planetaria
modificaGliese 433 b, il pianeta più interno, riceve 10 volte la radiazione che riceve la Terra dal Sole, e sarebbe troppo caldo per sostenere acqua liquida in superficie, al contrario, il terzo pianeta, un gigante gassoso che orbita a grande distanza dalla stella, è ben oltre la frost line e sarebbe troppo freddo. Il pianeta intermedio invece, Gliese 433 d, pare invece situato nella zona abitabile della stella, con una temperatura di equilibrio stimata di circa 250-260 K, ipotizzando un'albedo simile a quella terrestre.[8][9]
Prospetto del sistema
modificaSegue un prospetto dei componenti del sistema planetario di Gliese 433, in ordine di distanza dalla stella.[10]
Pianeta | Tipo | Massa | Periodo orb. | Sem. maggiore | Eccentricità | Scoperta |
---|---|---|---|---|---|---|
b | super Terra[6] | >5,94 M⊕ | 7,37 giorni | 0,062 UA | 0,02±0,03 | 2009 |
d | super Terra | >4,94+2,52 −1,72 M⊕ | 36,05 giorni | 0,178 UA | 0,03+0,16 −0,02 | 2020 |
c | gigante gassoso | >28,8±10,4 M⊕ | 4874+1796 −1035 giorni | 4,692 UA | 0,21+0,08 −0,21 | 2012 |
Note
modifica- ^ a b c d e f g h SIMBAD.
- ^ a b c d e X. Delfosse et al., p. 3, 2013.
- ^ a b c Enciclopedia dei pianeti extrasolari.
- ^ X. Delfosse et al., 2013.
- ^ Dati sulla stella riportati su Solstation.com, solstation.
- ^ a b c M. Tuomi et al., 2014.
- ^ Planet GJ 433 d, su exoplanet.eu.
- ^ GJ 433 d, su exoplanetkyoto.org.
- ^ Hec calculator, su phl.upr.edu, Planetary Habitability Laboratory. URL consultato il 30 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2015).
- ^ Fabo Feng et al., Search for Nearby Earth Analogs. II. detection of five new planets, eight planet candidates, and confirmation of three planets around nine nearby M dwarfs (PDF), 10 gennaio 2020.
Bibliografia
modifica- (EN) X. Delfosse et al., The HARPS search for southern extra-solar planets XXXIII. Super-Earths around the M-dwarf neighbors Gl 433 and Gl 667C, in Astronomy & Astrophysics, vol. 553, A8, maggio 2013, p. 15, DOI:10.1051/0004-6361/201219013.
- (EN) Mikko Tuomi, Hugh R. A. Jones, John R. Barnes, Guillem Anglada-Escudé e James S. Jenkins, Bayesian search for low-mass planets around nearby M dwarfs – estimates for occurrence rate based on global detectability statistics, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 441, n. 2, 21 giugno 2014, pp. 1545-1569, DOI:10.1093/mnras/stu358.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gliese 433
Collegamenti esterni
modifica- (EN) CD-31 9113 -- High proper-motion Star, in SIMBAD.
- (EN) GJ 433 b, in Enciclopedia dei pianeti extrasolari, Exoplanet.eu.
- (EN) GJ 433, su ExoKyoto, Università di Kyoto. URL consultato il 4 ottobre 2019.
- (EN) CD-31 9113 / Gl 433, su Solstation.com, Sol Company. URL consultato il 7 ottobre 2019.