Giuseppe Barellai
Giuseppe Barellai (Firenze, 13 gennaio 1813 – Firenze, 3 dicembre 1884) è stato un patriota e medico italiano. Nato da una famiglia di umili origini riuscì a laurearsi in medicina.[1] Partecipò alle battaglie di Curtatone e Montanara nel 1848 spinto dalle sue aspirazioni liberali. Nel 1856 apre il primo ospizio marino per la cura della tubercolosi, scrofolosi e rachitismo nei bambini[2]. Il comune di Firenze ha apposto una targa a sua memoria presso la casa in cui morì[3] in via dei Neri. Nel 1870 Giuseppe Barellai fu promotore per la costruzione dell'ospizio marino di Porto Santo Stefano, sul viale che oggi porta il suo nome.[4]
Sofferente egli stesso di tubercolosi muore a Firenze nella sua abitazione nel 1884. Associato in San Giovanni viene trasferito al cimitero della Ven. Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, il camposanto di Pinti, e ivi tumulato.[5]
Note
modifica- ^ Giuseppe Barellai
- ^ Le colonie termali, su nonsolofitness.it. URL consultato il 21 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2009).
- ^ Chi era Costui - Scheda di Giuseppe Barellai
- ^ Ospizio marino di Porto S.Stefano
- ^ Alessandro Panajia, Una città silenziosa, Pisa, Edizioni ETS, 2015, pp. 134-136.
Collegamenti esterni
modifica- Barellài, Giuseppe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mario Crespi, BARELLAI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 6, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1964.
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