Giro delle Fiandre 2017

centounesima edizione della corsa ciclistica

Il Giro delle Fiandre 2017, centounesima edizione della corsa e valido come quattordicesima prova dell'UCI World Tour 2017 categoria 1.UWT, si svolse il 2 aprile 2017 su un percorso di 260 km con partenza da Anversa e arrivo a Oudenaarde, in Belgio. La vittoria fu appannaggio del belga Philippe Gilbert, il quale completò il percorso in 6h23'45", alla media di 40,651 km, precedendo il connazionale Greg Van Avermaet e l'olandese Niki Terpstra.[1]

Belgio (bandiera) Giro delle Fiandre 2017
Edizione101ª
Data2 aprile
PartenzaAnversa
ArrivoOudenaarde
Percorso260 km
Tempo6h23'45"
Media40,651 km/h
Valida perUCI World Tour 2017
Ordine d'arrivo
Primo
Secondo
Terzo
Cronologia
Edizione precedenteEdizione successiva
Giro delle Fiandre 2016Giro delle Fiandre 2018

Sul traguardo di Oudenaarde 121 ciclisti, su 198 partiti da Anversa, portarono a termine la competizione.

Squadre e corridori partecipanti

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Partecipanti al Giro delle Fiandre 2017.
N. Cod. Squadra
1-8 BOH   Bora-Hansgrohe
11-18 QST   Quick-Step Floors
21-28 LTS   Lotto-Soudal
31-38 BMC   BMC Racing Team
41-48 CDT   Cannondale-Drapac
51-58 TFS   Trek-Segafredo
61-68 ORS   Orica-Scott
71-78 ALM   AG2R La Mondiale
81-88 KAT   Team Katusha-Alpecin
91-98 AST   Astana Pro Team
101-108 SKY   Team Sky
111-118 DDD   Team Dimension Data
121-128 MOV   Movistar Team
N. Cod. Squadra
131-138 TBM   Bahrain-Merida
141-148 TLJ   Team Lotto NL-Jumbo
151-158 FDJ   FDJ
161-168 SUN   Team Sunweb
171-178 UAD   UAE Team Emirates
181-188 SVB   Sport Vlaanderen-Baloise
191-198 WGG   Wanty-Groupe Gobert
201-208 VWC   Vérandas Willems-Crelan
211-218 DEN   Direct Énergie
221-228 COF   Cofidis
231-238 RNL   Roompot-Nederlandse Loterij
241-248 WIL   Wilier Triestina-Selle Italia

Favoriti della vigilia

modifica

Alla vigilia della corsa, erano indicati tre principali favoriti; essi erano il campione del mondo (e detentore uscente del Fiandre) Peter Sagan, il belga Greg Van Avermaet, vincitore della Omloop Het Nieuwsblad, dell'E3 Harelbeke e della Gand-Wevelgem, e il campione belga Philippe Gilbert, vincitore della Tre Giorni di La Panne e piazzato (2° alla Dwars door Vlaanderen e ad Harelbeke) nelle altre classiche delle pietre, che poteva contare sulla squadra complessivamente più forte, la Quick-Step Floors. Altri nomi che potevano essere indicati come papabili erano quelli di Tom Boonen, alla sua ultima recita sulle pietre fiamminghe, Niki Terpstra (lui e Boonen entrambi compagni di Gilbert), Luke Durbridge, Oliver Naesen, Alexander Kristoff e Sep Vanmarcke.

Resoconto degli eventi

modifica

Subito dopo la partenza da Anversa, si formò una fuga di 6 uomini, composta da Oliviero Troia, Mark McNally, Julien Morice, Stef Van Zummeren, Michael Goolaerts e Julien Duval, che toccò il massimo vantaggio a 215 chilometri dall'arrivo (11'15"), prima che le squadre dei favoriti si mettessero a tirare per riprenderli. La svolta della corsa si ebbe al passaggio sul Kapelmuur, simbolo della corsa e spesso penultima difficoltà, ma che in questa edizione fu posto a circa 95 chilometri dal traguardo di Oudenaarde; alla vigilia veniva considerato come un passaggio più simbolico che realmente decisivo da molti corridori.

Prima dell'imbocco del muro però, la Quick-Step alzò l'andatura del gruppo vertiginosamente, con Philippe Gilbert, Matteo Trentin e Tom Boonen che presero nelle prime posizioni l'ascesa, mentre gli altri due principali favoriti Peter Sagan e Greg Van Avermaet imboccarono il Muur nelle retrovie. Boonen si portò in prima persona a fare il forcing sul muro, per mettere in difficoltà tutti gli altri; quest'azione provocò lo spezzarsi del gruppo, fino a quel momento compatto, in vari tronconi; Sagan e Van Avermaet rimasero tagliati fuori e furono costretti ad inseguire il gruppetto di 12 uomini comprendente, oltre ai tre uomini Quick-Step, anche altri favoriti come Alexander Kristoff e Sep Vanmarcke. Il gruppetto dei contrattaccanti guadagnò progressivamente sugli inseguitori, con un vantaggio che si stabilizzò intorno ai 35-40", e andò a riprendere i fuggitivi quando mancavano 67 chilometri all'arrivo.

Prima dell'imbocco al penultimo passaggio sull'Oude Kwaremont, il gruppo inseguitore ridusse lo svantaggio a circa 30", creando la possibilità di rientro a chi fosse riuscito ad attaccare su quel muro. Nel gruppo davanti però, quando mancavano ancora 55 chilometri alla linea del traguardo, Gilbert si mise in testa a fare il ritmo, che si rivelò essere troppo alto per tutti i componenti del gruppetto; se ne andò quindi da solo, uscendo dal Kwaremont con 25" di vantaggio sul gruppo di cui faceva parte, e sempre 30-35" sul gruppo principale, da cui non era fuoriuscito nessun corridore. Il campione del Belgio proseguì nella sua azione, mentre dietro i 2 gruppi arrivarono al ricongiungimento; questo, paradossalmente, favorì Gilbert, che riuscì ad arrivare ad 1'25" di vantaggio sul gruppo in cui vi era scarsa collaborazione (ad 1' era presente la coppia formata da Fabio Felline e Dylan van Baarle, fuoriusciti dopo il passaggio sul Koppenberg).

Sul Taaienberg, a 37 chilometri dalla conclusione, ci fu l'attacco di Sagan che ruppe gli indugi portandosi con sé Van Avermaet e Oliver Naesen; nello stesso frangente, un problema meccanico tagliò fuori dai giochi Boonen. Sui tre, finito il muro, rientrarono Trentin e Yoann Offredo, e di lì a poco vennero riassorbiti anche Felline e van Baarle. Il vantaggio di Gilbert calò, ma si stabilizzò intorno ai 50" sui 7 uomini all'inseguimento, e 1'25" sul gruppo. Si arrivò quindi all'ultimo passaggio sul Kwaremont, a 18 chilometri dal traguardo. Gilbert non diede segni di cedimento, mentre dietro Sagan accelerò ancora, nel tentativo di provare a riprendere il vallone; con lui rimasero solo Van Avermaet e Naesen.

Ma l'azione dei tre durò poche centinaia di metri; Sagan infatti, nel tentativo di percorrere la banchina laterale sulla sinistra, impattò con il manubrio contro il giubbotto di uno spettatore appoggiato sulle transenne, cadendo e trascinando con sé i suoi 2 compagni di avventura; Van Avermaet riuscì a ripartire subito, ma il campione del mondo e Naesen dovettero aspettare l'ammiraglia, venendo tagliati fuori dai giochi per la vittoria; van Baarle riuscì a passare indenne sulla destra e diventò il primo inseguitore di Gilbert. Il vallone, comunque, arrivò all'ultima ascesa di giornata, il Paterberg, con ancora 50" su van Baarle e 1' su un gruppetto formato da Van Avermaet, Felline, Offredo, Trentin ed un redivivo Niki Terpstra, rientrato proprio in prossimità dell'ultima asperità; sul breve ma durissimo muro, Gilbert per la prima volta in giornata fu in difficoltà, ma riuscì a scollinare mantenendo i 50" di vantaggio su van Baarle, Van Avermaet e Terpstra, rientrati sull'olandese.

Gli ultimi undici chilometri furono una sorta di passerella per Gilbert, che nonostante il vento contrario e gli oltre 50 chilometri di fuga solitaria nelle gambe, riuscì ad amministrare il vantaggio, andando a trionfare per la prima volta in carriera alla Ronde, al termine di un'impresa di altri tempi. Van Avermaet riuscì a cogliere il 2º posto davanti a Terpstra e Van Baarle a 29", con il gruppo regolato da Kristoff a quasi 1' di ritardo dal vincitore.

Ordine d'arrivo (Top 10)

modifica
Pos. Corridore Squadra Tempo
1   Philippe Gilbert Quick-Step 6h23'45"
2   Greg Van Avermaet BMC a 29"
3   Niki Terpstra Quick-Step s.t.
4   Dylan van Baarle Cannondale s.t.
5   Alexander Kristoff Katusha a 53"
6   Sacha Modolo UAE s.t.
7   John Degenkolb Trek s.t.
8   Filippo Pozzato Wilier s.t.
9   Sylvain Chavanel Direct s.t.
10   Sonny Colbrelli Bahrain-Mer. s.t.
  1. ^ Giro delle Fiandre 2017: vince Gilbert, su ansa.it, 3 giugno 2024.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Ciclismo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di ciclismo