Giancarlo Cella
Giancarlo Cella (Bobbio, 5 settembre 1940) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.
Giancarlo Cella | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 174[1] cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 73[1] kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1972 - giocatore 19?? - allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
È fratello di Albino Cella e figlio di Uberto detto Tio, attaccante del Piacenza negli anni Trenta[2].
Caratteristiche tecniche
modificaIn origine ala sinistra[3], poi mezzala, mediano e infine utilizzato nel ruolo di libero[4], ha ricoperto tutti i ruoli ad eccezione di quello terzino sinistro[5]
Carriera
modificaCalciatore
modificaClub
modificaCresciuto nella Bobbiese[2] e quindi nel Piacenza, esordisce in prima squadra nel campionato di Campionato Interregionale 1957-1958: a causa di un'epidemia di influenza asiatica molti giocatori sono indisponibili, e Giancarlo viene schierato dall'allenatore Oreste Barale come ala sinistra, nella sconfitta sul campo della Lucchese del 13 ottobre 1957[6]. Nel 1958 passa all'allora Talmone Torino, con cui debutta in Serie A nella stagione 1958-1959, poco più che diciottenne, il 19 ottobre 1958 contro la Triestina[5]. Milita tra i granata per sei stagioni, intervallate da una stagione in prestito in Serie B al Novara, risultando una delle bandiere dei piemontesi nei primi anni sessanta. Nel 1962 è nel novero dei giocatori visionati dalla Commissione tecnica per gli imminenti Mondiali in Cile, ma un infortunio nel finale di campionato gli preclude la convocazione e l'esordio in Nazionale[6].
Nel 1965 viene ceduto al Catania, dove milita una sola stagione chiusa con la retrocessione degli etnei in Serie B, quindi si trasferisce all'Atalanta, con cui disputa altri due campionati in massima serie, contendendo il ruolo di libero titolare a Piero Gardoni[7]. Nel 1968 viene acquistato dall'Inter, dove è chiamato a sostituire Piero Dotti successore di Armando Picchi: vi resta tre stagioni, le prime due scendendo in campo con una certa continuità (18 presenze in campionato in entrambe le stagioni), la terza da rincalzo (6 presenze nella stagione 1970-1971, nella quale i nerazzurri si aggiudicano il loro undicesimo scudetto).
Dopo 12 stagioni nel massimo campionato conclude la carriera nel Piacenza, con cui conquista la salvezza nel campionato di Serie C 1971-1972[7].
In carriera ha totalizzato complessivamente 235 presenze e 7 reti in Serie A e 32 presenze e 7 reti in Serie B. È uno dei tre giocatori di movimento (con Giovanni Barberis e Fábio Bilica) ad aver parato un calcio di rigore in Serie A: il 5 marzo 1961 nel corso di Bari-Torino della 22ª giornata ha sostituito al 53' fra i pali l'espulso Lido Vieri, neutralizzando subito dopo un tiro calciato da Paolo Erba.[8]
Nazionale
modificaHa disputato, con la Nazionale Olimpica, le Olimpiadi di Roma 1960, chiuse dagli azzurri al quarto posto[9]. In precedenza aveva disputato con la maglia azzurra gli Europei Juniores e i Giochi del Mediterraneo di Beirut, entrambi nel 1959[6]. In totale con la maglia degli azzurrini ha collezionato 8 presenze con 2 reti[10].
Allenatore
modificaEsordisce come allenatore sulla panchina del Piacenza, ricoprendo il ruolo di allenatore-giocatore nella seconda parte del campionato di Serie C 1971-1972[4]. Rimane sulla panchina piacentina fino al 1974, ottenendo come miglior risultato il quarto posto nel campionato 1973-1974[11][12]. Nelle stagioni successive ha proseguito la carriera di allenatore guidando il Suzzara[13], prima di ritornare all'Inter occupandosi delle giovanili[14] e ricoprendo il ruolo di vice di Ilario Castagner nella stagione 1984-1985[15]. Nel maggio-giugno 1982 ha guidato la prima squadra dell’Inter nella tourneeé in Sudamerica. Allena quindi Carpi (Interregionale[16]), SPAL (Serie C1, sostituito a campionato in corso da Giovan Battista Fabbri)[17] e ancora Suzzara, di nuovo in quinta serie[18]. Dopo queste esperienze fa ritorno al Piacenza, dapprima come responsabile della scuola calcio[19] e poi allenandone la Primavera fino al 1993[20], e infine guida la Bobbiese, tra i dilettanti[7][21].
Palmarès
modificaClub
modificaCompetizioni nazionali
modifica- Inter: 1970-1971
Nazionale
modificaNote
modifica- ^ a b Figurine Calciatori Campionato italiano di calcio 1965-1966, Modena, Panini, 1965.
- ^ a b La morte di "Tio" Cella, ex centravanti del Piacenza, Libertà, 8 agosto 1961, pag.5
- ^ Rosa 1957-1958 Storiapiacenza1919.it
- ^ a b Rosa 1971-1972 Storiapiacenza1919.it
- ^ a b P.Gentilotti, G.Rubini, Dal Farnese a Barriera Genova, ed.Libertà, pag.133
- ^ a b c P.Gentilotti, G.Rubini, Dal Farnese a Barriera Genova, ed.Libertà, vol.3, pag.131
- ^ a b c P.Gentilotti, G.Rubini, Dal Farnese a Barriera Genova, ed.Libertà, vol.3, pag.136-137
- ^ Giocatori para-rigori Francovaldivies.wordpress.com
- ^ Football Tournament 1960 Olympiad, su www.rsssf.org. URL consultato il 2 novembre 2024.
- ^ I nazionali, su www.storiapiacenza1919.it. URL consultato il 2 novembre 2024.
- ^ Stagione 1972-1973 Storiapiacenza1919.it
- ^ Stagione 1973-1974 Storiapiacenza1919.it
- ^ Almanacco illustrato del calcio 1975, edizioni Panini, pag. 324
- ^ Quarantasei ex biancorossi militano in altre società, Libertà, 28 dicembre 1977, pag.9
- ^ Vignola ritorna a Verona, Socrates al Corinthians?, La Repubblica, 3 luglio 1985, pag.30
- ^ La quinta volta del Fiore in Interregionale Archiviato il 31 dicembre 2016 in Internet Archive. Ultras Fiorenzuola
- ^ C.Fontanelli, P.Negri, Il calcio a Ferrara, GEO Edizioni, pag.292
- ^ Suzzara-Fiorenzuola 2-3 Archiviato il 6 agosto 2016 in Internet Archive. Ultras Fiorenzuola
- ^ P.Gentilotti, M.Molinaroli, Lo sai che i papaveri...1919-1991: il Piacenza Calcio tra cronaca e storia, dicembre 1991, pag.212
- ^ C.Fontanelli, G.Bottazzini, Piacenza90: partite, protagonisti e immagini, Geo Edizioni, pag.238
- ^ E' Caje Cella il gran colpo della Bobbiese, Libertà, 8 giugno 1995, p.24
Bibliografia
modifica- Elio Corbani, Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta, vol. 2, Bergamo, Sesaab, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.
Collegamenti esterni
modifica- (DE, EN, IT) Giancarlo Cella (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Giancarlo Cella (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (EN) Giancarlo Cella, su Olympedia.
- (EN) Giancarlo Cella, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- Dario Marchetti (a cura di), Giancarlo Cella, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
- Statistiche su Inter.it, su archivio.inter.it. URL consultato il 1º novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2013).