François Perrier
François Perrier (Pontarlier, 1590 – Parigi, luglio 1650) è stato un pittore e incisore francese.
Biografia
modificaDella sua giovinezza e dei suoi primi studi non si hanno notizie certe. Verso i trent'anni (fra il 1620 e il 1625) partì per Roma, dove studiò i grandi maestri del Rinascimento e assunse come riferimento e modello stilistico Giovanni Lanfranco, uno dei grandi decoratori barocchi della scuola romana.
Tornato in Francia, dopo un breve soggiorno a Lione, si stabilì a Parigi. Nel 1630 lavorò a fianco di Simon Vouet e, dal 1632 al 1634, ebbe come allievi Charles Le Brun e Isaac Fuller.
Nel 1635 ripartì per Roma, dove rimase per dieci anni lavorando alla decorazione di palazzo Peretti. Tre anni dopo pubblicò una raccolta di 100 acqueforti: "Segmenta Nobilium Signorium et Statuarum ....", che raffigura le statue di Roma[1], e poi, nel 1645, un'altra raccolta di 55 tavole che riproducono i bassorilievi romani: "Icones et segmenta ... quae Romae adhuc extant ..."[2]
Rientrò a Parigi nel 1645 e, assieme a Eustache Le Sueur, dipinse la volta della famosa "Galerie Dorée" dell'Hôtel de la Vrillière (poi Hôtel de Toulouse e oggi sede della Banca di Francia) e del "cabinet de l'amour" dell'Hôtel Lambert. Membro dell'Accademia nazionale di San Luca a Parigi, nel 1640 Perrier fu uno dei dodici fondatori dell'"Accademia reale di pittura e scultura".
François Perrier morì a Parigi nel 1650, all'età di sessant'anni.
La città di Mâcon ha aperto nel 1869 un Museo di Belle arti, basandosi su un fondo costituito da 8 dei suoi quadri.
Opere principali
modificaGalleria d'immagini
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Enea e i suoi combattono le Arpie
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Acis, Galatea e Polifemo
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Olindo e Sofronia
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La volta della Galerie Dorée dell'Hôtel de Toulouse a Parigi, affrescata nel 1646 con tema: Il sole attorniato dai quattro elementi.
Note
modificaBibliografia
modifica- Eric Schleier, Quelques tableaux inconnus de François Perrier à Rome, articolo su "Revue de l’art", numero 18, 1972
- Jacques Thuillier, Les dernières années de François Perrier (1646–1649), articolo su "Revue de l’art", numero 99, 1993 [1]
- Dominique Brême, François Perrier, le plus romain des peintres classiques, articolo su "L'Estampille-L'Objet d'Art", numero 310, 1997
- Alvin L. Clark, Jr, François Perrier. Reflections on the earlier Works from Lanfranco to Vouet/ Les Premières Œuvres, de Lanfranco à Vouet, Parigi. Ediz. Galleria Eric Coatalem, 2001.
- Sylvain Laveissière, L’Antique selon François Perrier. Les “Segmenta nobilium signorum” et leurs modèles, in Poussin et la construction de l’antique, (atti del colloquio di Roma, Académie de France, 2009), Parigi, ediz. Somogy, 2011
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a François Perrier
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su François Perrier
Collegamenti esterni
modifica- Perrier, François, detto le Bourguignon, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) François Perrier, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- François Perrier, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- (EN) Opere di François Perrier, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2588852 · ISNI (EN) 0000 0001 2247 8185 · SBN BA1V001377 · BAV 495/105091 · CERL cnp00451619 · Europeana agent/base/52390 · ULAN (EN) 500012811 · LCCN (EN) n85049439 · GND (DE) 122224655 · BNE (ES) XX1528177 (data) · BNF (FR) cb125619488 (data) · J9U (EN, HE) 987007272017605171 |
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