Elezioni europee del 2024

10ª elezione del Parlamento europeo

Le elezioni europee del 2024 si sono tenute nei 27 Stati membri dell'Unione europea tra il 6 e il 9 giugno, come deciso unanimemente dal Consiglio dell'Unione europea,[2] con la libertà per ogni stato membro di organizzarle in uno o più giorni tra questi secondo le consuetudini elettorali nazionali.

Elezioni europee del 2024
AreaUnione europea (bandiera) Unione europea
Data6-9 giugno
LegislaturaX legislatura
Legge elettoraleVariabile in base alla nazione
Affluenza50,74[1]% (Diminuzione 0,31%)
Eletti720 Europarlamentari
Seggi per gruppo politico
PPE
188 / 720
S&D
136 / 720
PfE
84 / 720
ECR
78 / 720
RE
77 / 720
Verdi/ALE
53 / 720
GUE/NGL
46 / 720
ESN
25 / 720
NI
33 / 720
Commissione
von der Leyen II

Si è trattato della decima tornata elettorale per il Parlamento europeo (il primo voto popolare risale al 1979), la prima dopo l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea.[3]

Sistema di voto

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni europee.

Il 13 settembre 2023 il Parlamento europeo ha votato per aumentare il numero di eurodeputati da 705 a 720, al fine di rispettare le variazioni demografiche tra gli Stati membri.[4]

Ciascuno Stato membro ha potuto stabilire la propria legge elettorale per l'attribuzione dei seggi che gli spettano, purché il metodo utilizzato fosse di tipo proporzionale e la soglia di sbarramento non fosse superiore al 5%.

Sebbene la maggior parte degli Stati abbia utilizzato una circoscrizione unica nazionale per la ripartizione dei propri seggi, c'è stata la possibilità, per ciascuno Stato membro, di suddividere il proprio territorio in più circoscrizioni elettorali.

Tentativi di riforma

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Nell'ottobre 2008 l'eurodeputato britannico Andrew Duff si rivolse al Parlamento europeo affinché venisse riformata la legge elettorale in vista delle elezioni del 2014, includendo un collegio di 25 seggi in cui i cittadini europei potessero votare sulla base di liste transnazionali[5].

Duff venne conseguentemente nominato relatore, in quanto il Parlamento aveva il diritto di iniziativa in questo campo, ma il Consiglio, dovendo votare in merito all'unanimità, non si espresse mai in materia.

Dopo le elezioni del 2009, dunque, Duff propose una nuova versione della sua riforma, che venne approvata dalla Commissione per gli affari costituzionali nell'aprile 2011. La sessione plenaria del Parlamento, tuttavia, la respinse il luglio successivo[6].

Una terza versione fu pubblicata nel settembre 2011 e fu approvata dalla Commissione affari costituzionali a gennaio 2012, ma fu ritirata prima di essere discussa dal Parlamento a marzo, per timore che potesse essere nuovamente respinta[7].

Nel mentre, nel giugno del 2018, il Consiglio ha approvato delle modifiche al sistema elettorale europeo per riformare la legge elettorale del 1976, già modificata nel 2002[8]. Le nuove disposizioni inclusero una soglia di sbarramento obbligatoria del 2% per gli Stati membri che eleggessero più di 35 eurodeputati e regole per evitare che gli elettori potessero votare in più Stati.[9] Dopo l’adozione della legge da parte del Consiglio col consenso del Parlamento, non tutti gli Stati membri l'hanno ratificata prima delle elezioni del 2019, che si sono tenute con le regole in vigore. Al novembre del 2023 la riforma non è stata ancora ratificata da Cipro e Spagna,[10] mentre la Germania ha proceduto con la ratifica solo a giugno.[11]

Il 3 maggio 2022, infine, il Parlamento europeo si è espresso per l'adozione di una nuova legge elettorale, che conterrebbe le disposizioni per eleggere 28 seggi sulla base di liste transnazionali.[12] Al 2023, tuttavia, la riforma non è stata ancora vagliata dal Consiglio, che deve approvarla all'unanimità.[13]

Data delle elezioni

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Così come stabilito dall'articolo 14 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, le elezioni del Parlamento europeo si tengono ogni cinque anni.[14] Poiché le europee del 2019 si sono tenute dal 23 al 26 maggio, le nuove consultazioni sono state fissate nella finestra temporale che andava dal 6 al 9 giugno 2024[15]. Ogni Stato membro dell'Unione europea aveva la libertà di definire in quali e per quanti giorni mantenere aperte le urne sul proprio territorio, sempre rispettando la finestra individuata, rendendo possibile a ciascun paese membro di scegliere dei giorni abituali: è stato il caso ad esempio del sabato a Malta e della domenica in Germania e in Italia. In Belgio la consultazione coincideva per legge con le elezioni politiche e regionali. Anche in Bulgaria si svolgevano le elezioni politiche, ma in questo caso solo per casualità essendo accaduto uno scioglimento anticipato del parlamento.

Le date scelte per le elezioni coincisero con un fine settimana in Portogallo al cui termine, il 10 giugno, si celebra la festa nazionale. Questa concomitanza, si obiettò, avrebbe potuto ridurre la partecipazione al voto.[16] Nonostante il tentativo da parte del governo portoghese di trovare un compromesso, non è stata cambiata la scelta originaria che fissava le elezioni tra il 6 e il 9 giugno, essendo richiesta l'unanimità per la modifica.[17]

Giorni di voto nei singoli Paesi
6 giugno 7 giugno 8 giugno 9 giugno
  Paesi Bassi   Rep. Ceca   Austria,   Belgio,   Bulgaria,   Cipro,   Croazia,   Danimarca,   Estonia,   Finlandia[N 1],   Francia[N 2],   Germania,   Grecia,   Lituania,   Lussemburgo,   Polonia,   Portogallo[N 3],   Romania,   Slovenia[N 4],   Spagna,   Svezia,   Ungheria
  Irlanda   Lettonia,   Malta,   Slovacchia
  Italia[18]

Ripartizione dei seggi tra gli Stati

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Ripartizione dei seggi al Parlamento europeo.

A seguito della Brexit, 27 seggi precedentemente assegnati al Regno Unito sono stati redistribuiti tra alcuni degli Stati membri nel gennaio 2020. Questi seggi aggiuntivi sono stati eletti nel 2019 ma sono entrati in carica solo con la Brexit.[19] Gli altri 46 seggi sono stati rimossi, facendo scendere il totale degli eurodeputati da 751 a 705.[20]

A febbraio 2023 è stata presentata una relazione al Parlamento europeo, adottata poi il giugno successivo, per aumentare il totale degli eurodeputati al fine di adattarne il numero agli sviluppi demografici e rispettare il principio di proporzionalità degressiva.[21][22] Il 26 luglio 2023 il Consiglio dell'Unione europea ha raggiunto un'intesa per aumentare del numero di seggi a 720.[23] Il successivo 13 settembre il Parlamento europeo ha approvato definitivamente la proposta.[4]

Tabella riassuntiva

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  •      il voto è obbligatorio in questo Stato
  •      il voto non è obbligatorio in questo Stato
Stato
(data)
Seggi
(variaz. rispetto al 2019)
Regole di voto Circ. elettorali Sbarramento Formula elettorale[24]
Età per votare
(in anni)
Età per candidarsi
(in anni)
Voto alternativo
  Austria
(9 giugno)[25]
20 (+1) 16 18 Postale 1 4% D'Hondt[N 5]
  Belgio
(9 giugno)[26]
22 (+1) 16[27] 21 Postale,
Per corrispondenza
3 5% D'Hondt[N 5]
  Bulgaria
(9 giugno)[28]
17 18 21 1 ~5.9% Hare-Niemeyer[N 5]
  Cipro
(9 giugno)[29]
6 18 21 1 1.8% Hare-Niemeyer[N 6]
  Croazia
(9 giugno)[30]
12 18 18 1 5% D'Hondt[N 5]
  Danimarca
(9 giugno)[31]
15 (+1) 18 18 Postale 1 D'Hondt[N 6]
  Estonia
(9 giugno)[32]
7 18 21 Postale,
Elettronico
1 D'Hondt[N 6]
  Finlandia
(9 giugno)[33][N 1]
15 (+1) 18 18 Postale 1 D'Hondt[N 6]
  Francia
(9 giugno)[34][N 2]
81 (+2) 18 18 Per corrispondenza 1 5% D'Hondt[N 7]
  Germania
(9 giugno)[35]
96 16 18 Postale,
Elettronico
16 Sainte-Laguë[N 7]
  Grecia
(9 giugno)[36]
21 17 25 Postale[37] 1 3% Hare-Niemeyer[N 6]
  Irlanda
(7 giugno)[38]
14 (+1) 18 21 3 N/A Voto singolo trasferibile
  Italia
(8-9 giugno)[39][N 8]
76 18 25 1-5[40] 4% Hare-Niemeyer[N 6]
  Lettonia
(8 giugno)[41]
9 (+1) 18 21 Postale 1 5% Sainte-Laguë[N 6]
  Lituania
(9 giugno)[42]
11 18 21 Postale 1 5% Hare-Niemeyer[N 6]
  Lussemburgo
(9 giugno)[43]
6 18 18 Postale 1 D'Hondt[N 9]
  Malta
(8 giugno)[44]
6 16 18 1 Voto singolo trasferibile
  Paesi Bassi
(6 giugno)[45]
31 (+2) 18 18 Postale,
Per corrispondenza
1 3,85% D'Hondt[N 5]
  Polonia
(9 giugno)[46]
53 (+1) 18 21 13 5% D'Hondt[N 6]
  Portogallo
(9 giugno)[47][N 3]
21 18 18 1 D'Hondt[N 7]
  Rep. Ceca
(7-8 giugno)[48]
21 18 21 1 5% D'Hondt[N 5]
  Romania
(9 giugno)[49]
33 18 23 1 5% D'Hondt[N 7]
  Slovacchia
(8 giugno)[50]
15 (+1) 18 21 1 5% Quoziente di Droop[N 5]
  Slovenia
(9 giugno)[51][N 4]
9 (+1) 18 18 Postale 1 D'Hondt[N 5]
  Spagna
(9 giugno)[52]
61 (+2) 18 18 Postale 1 D'Hondt[N 7]
  Svezia
(9 giugno)[53]
21 18 18 Postale 1 4% Sainte-Laguë modificato[N 5]
  Ungheria
(9 giugno)[54]
21 18 18 Postale 1 5% D'Hondt[N 7]

Candidati presidenti

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Il trattato di Lisbona prevede che il Parlamento europeo debba eleggere il presidente della Commissione europea, il capo dell'esecutivo europeo, sulla base di una proposta fatta dal Consiglio europeo, prendendo in considerazione le elezioni europee (articolo 17, paragrafo 7 del TUE).[14]

Sistema degli Spitzenkandidaten

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In vista delle elezioni del 2014 è stato adottato un nuovo sistema informale per la scelta del Presidente della Commissione europea, secondo il quale un partito politico europeo sceglie un candidato eurodeputato come proprio leader elettorale (Spitzenkandidat, ovvero "candidato di punta" in lingua tedesca), che sarà poi il suo candidato alla presidenza della Commissione.[55] Nel 2014 il candidato del gruppo più grande, Jean-Claude Juncker del PPE, è stato eletto Presidente della Commissione tramite questo metodo.[56]

I leader dei partiti europei puntavano a mantenere il sistema anche nel 2019, selezionando gli Spitzenkandidaten e organizzando anche dei dibattiti televisivi tra i candidati.[57] In seguito alle elezioni, la Ministra della difesa tedesca Ursula von der Leyen del PPE è stata eletta Presidente della Commissione europea al posto di Manfred Weber, Spitzenkandidat dei popolari.[58] Dopo l'abbandono di questo sistema nel 2019, alcuni partiti hanno sottolineato l'importanza di reintrodurlo per le prossime elezioni.[59][60][61] Nel 2023 il Partito Popolare Europeo,[62] il Partito Verde Europeo,[63] e il Partito della Sinistra Europea[64] hanno annunciato di adottare il sistema degli Spitzenkandidaten per il 2024, mentre il Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei e Identità e Democrazia si sono rifiutati di farlo.[65]

Partito Popolare Europeo

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Il partito di centro-destra PPE designò Ursula von der Leyen come proprio candidato di punta e adottò il proprio programma elettorale nel corso del congresso di Bucarest del 6-7 marzo 2024.[66] Si pensa che durante il congresso, le delegazioni francese e slovena votarono contro von der Leyen.[67][68]

Partito del Socialismo Europeo

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Il Partito del Socialismo Europeo elesse come proprio candidato presidente il commissario europeo lussemburghese Nicolas Schmit durante il congresso del 2 marzo a Roma.[69]

Alleanza dei Liberali e dei Democratici

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In occasione del congresso straordinario del 20-21 marzo 2024 a Bruxelles, il partito ALDE adottò il proprio programma elettorale e proclamò Marie-Agnes Strack-Zimmermann come proprio Spitzenkandidat.[70][71] Il ministro degli esteri ed ex primo ministro lussemburghese Xavier Bettel[72] e la ministra presidente estone Kaja Kallas[73] avevano negato di essere interessati alla posizione di candidato di punta dell'ALDE.

Partito Democratico Europeo

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Il Partito Democratico Europeo nominò Sandro Gozi come proprio candidato di punta durante il congresso di Firenze dell'8 marzo 2024.[74]

Partito Verde Europeo

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Il Partito Verde Europeo ha eletto come suoi due Spitzenkandidaten Terry Reintke e Bas Eickhout in occasione del congresso del 2-4 febbraio a Lione.[75][76]

Alleanza Libera Europea

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A ottobre 2023 l'Alleanza Libera Europea ha eletto come suoi due Spitzenkandidaten Maylis Roßberg e Raül Romeva.[77]

Partito Pirata Europeo

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Nel corso della propria assemblea generale a Lussemburgo nel gennaio 2024 il Partito Pirata Europeo nominò Marcel Kolaja e Anja Hirschel come suoi due Spitzenkandidaten.[78]

Volt Europa

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Il 27 novembre 2023 Volt Europa ha adottato il proprio programma elettorale europeo durante l'assemblea generale tenutasi a Parigi; non è chiaro quando il partito proclamerà il proprio candidato di punta.[79]

Partito della Sinistra Europea

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Il SE ha adottato il proprio programma elettorale nel corso del congresso di Lubiana del 24–25 febbraio 2024,[80] nominando contestualmente Walter Baier, presidente del partito stesso, come proprio candidato di punta.[81]

Identità e Democrazia

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Sebbene il partito Identità e Democrazia non nominò alcun candidato di punta, il gruppo politico omonimo in Eurocamera designò l'eurodeputato danese Anders Vistisen come proprio rappresentante nei dibattiti pre-elettorali.[82]

Quadro politico

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Si previde che le elezioni del 2024 sarebbero state tra le più combattute della storia dell'Unione[83], a causa dall'aumento dei consensi per i partiti di estrema destra.[84][85] Hanno suscitato perplessità anche i tentativi di parte del Partito Popolare Europeo di costituire un unico blocco conservatore assieme al Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei,[86] il che potrebbe mettere fine all'equilibrio pluriennale che ha permesso al PPE di condividere il potere con il gruppo di centro-sinistra dei Socialisti e Democratici e con i centristi liberali di Renew Europe.[87]

Secondo mandato di Ursula von der Leyen

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Secondo il sistema degli Spitzenkandidaten, si prevedé che la presidente della Commissione europea in carica, Ursula von der Leyen, pur essendo candidata, avrebbe comunque dovuto affrontare un duro scontro politico per essere confermata per un secondo mandato. Sebbene alcuni capi di governo europei come il premier spagnolo Pedro Sánchez e il cancelliere tedesco Olaf Scholz avessero lasciato intendere di sostenere un eventuale secondo incarico di von der Leyen, la coalizione di governo tedesca ha dichiarato di essere d'accordo anche a un ritorno degli Spitzenkandidaten.[88][89][90] Ciò rappresentò un problema per la ricandidatura di von der Leyen, in quanto concede la possibilità al leader del PPE Manfred Weber, suo collega tedesco della CSU (partito gemello della CDU in Baviera), di proporre nomi alternativi quali quello della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola o di proporre alla stessa von der Leyen di candidarsi all'Eurocamera per assicurarsi il sostegno del suo partito.[91]

Gruppi e partiti politici

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Gruppo Partiti europei
Gruppo del Partito Popolare Europeo
Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici
Patrioti per l'Europa
Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei
Renew Europe
I Verdi/Alleanza Libera Europea
La Sinistra
Europa delle Nazioni Sovrane
  • -
Non iscritti

Sondaggi

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Di seguito i sondaggi condotti a partire da giugno 2023.

Istituto Data Area PPE S&D ECR ID RE Verdi-ALE LEFT NI Altri Vantaggio
Europe Elects[92] 30 aprile 2024 EU27 22,9% 18,3% 11,8% 11,2% 9,9% 7,8% 6,3% 6,6% 5,2% 4,6%
31 marzo 2024 23,0% 18,4% 11,2% 11,2% 10,6% 8,1% 7,7% 6,0% 3,8% 4,6%
29 febbraio 2024 22,6% 18,9% 11,7% 11,6% 9,5% 7,4% 7,5% 5,2% 5,5% 3,7%
31 gennaio 2024 22,6% 18,4% 11,3% 12,3% 9,5% 6,9% 6,8% 5,9% 6,2% 4,2%
31 dicembre 2023 22,8% 17,9% 11,1% 12,1% 10,0% 7,0% 5,5% 6,1% 6,9% 4,9%
30 novembre 2023 22,4% 18,4% 11,0% 11,7% 10,7% 7,2% 5,7% 6,1% 6,7% 4%
31 ottobre 2023 22,4% 18,5% 11,3% 11,3% 10,5% 7,5% 5,9% 6,1% 6,5% 3,9%
30 settembre 2023 21,3% 19,1% 11,8% 10,8% 9,9% 7,0% 6,9% 6,0% 7,0% 2,2%
31 agosto 2023 21,6% 19,5% 11,8% 10,5% 10,2% 7,1% 6,1% 6,0% 7,0% 2,1%
31 luglio 2023 20,6% 19,5% 11,5% 10,6% 10,5% 6,9% 7,2% 6,4% 6,7% 1,1%
30 giugno 2023 21,4% 18,7% 11,7% 10,5% 10,4% 7,0% 6,9% 6,3% 7,1% 2,7%

Di seguito le proiezioni sui seggi condotte a partire da luglio 2023.

Istituto Data Area PPE S&D RE ECR ID Verdi-ALE LEFT NI Altri Vantaggio
Europe Elects[92] 30 aprile 2024 EU27 183 140 86 86 84 48 44 48 1 43
Der Föderalist[93] 26 aprile 2024 173 132 86 81 83 51 35 35 44 41
Europe Elects[92] 31 marzo 2024 184 135 87 81 82 52 47 48 4 49
Europe Elects[92] 29 febbraio 2024 181 140 82 83 92 49 45 44 4 41
Der Föderalist[94] 29 febbraio 2024 176 135 85 78 85 48 45 36 42 41
Europe Elects[92] 31 gennaio 2024 180 140 82 80 91 51 42 49 5 40
Der Föderalist[N 8] 11 gennaio 2024 169 141 86 75 89 45 33 43 39 28
Europe Elects[92] 31 dicembre 2023 179 142 84 81 93 49 36 50 6 37
Politico Europe[95] 11 dicembre 2023 175 145 87 91 91 47 33 51 30
Europe Elects[92] 30 novembre 2023 175 141 89 82 87 52 38 52 4 34
Politico Europe[96] 9 novembre 2023 179 143 91 90 85 49 38 45 36
Der Föderalist[18] 6 novembre 2023 178 138 96 89 92 47 46 34 40
170 137 90 78 76 43 43 37 45 33
Europe Elects[92] 31 ottobre 2023 173 139 92 80 76 51 45 53 11 34
Europe Elects[92] 30 settembre 2023 165 145 80 86 74 52 43 56 10 20
Der Föderalist[97] 15 settembre 2023 162 147 91 77 74 46 43 36 43 15
171 147 96 90 89 50 45 32 24
Politico Europe[98] 15 settembre 2023 EU27[N 10] 156 145 87 81 72 43 42 39 40 11
Europe Elects[92] 31 agosto 2023 EU27 164 149 90 83 75 53 38 58 10 15
Politico Europe[99] 9 agosto 2023 EU27[N 10] 165 145 89 89 77 48 45 47 20
Europe Elects[92] 31 luglio 2023 EU27[N 11] 157 143 90 82 82 49 45 55 12 14
Der Föderalist[100] 17 luglio 2023 EU27[N 10] 160 136 94 79 70 48 41 36 41 24
167 137 99 89 87 52 43 31 30

Affluenza

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Regioni
Europa orientale Europa meridionale Europa occidentale Europa settentrionale
  Bulgaria 33,78%   1,14%   Cipro 58,86%   13,87%   Austria 56,25%   3,52%   Danimarca 58,25%   7,83%
  Rep. Ceca 36,45%   7,74%   Croazia 21,35%   8,50%   Belgio 89,01%   0,54%   Estonia 37,64%   0,05%
  Ungheria 59,46%   15,98%   Grecia 41,24%   17,45%   Francia 51,49%   0,87%   Finlandia 40,38%   0,38%
  Polonia 40,65%   5,04%   Italia 48,31%   6,19%   Germania 64,74%   3,36%   Irlanda 50,65%   0,97%
  Romania 52,40%   1,20%   Malta 72,98%   0,32%   Lussemburgo 82,29%   1,81%   Lettonia 33,82%   0,29%
  Slovacchia 34,38%   11,64%   Portogallo 36,47%   5,72%   Paesi Bassi 46,18%   4,25%   Lituania 28,97%   24,51%
  Slovenia 41,80%   12,91%   Svezia 53,39%   1,88%
  Spagna 46,39%   11,49%
Media 42,85%   5,44 Media 45,93%   1,35 Media 64,99%   0,69 Media 43,30%   4,76
Media dell'Unione Europea 50,74 (  0,31%)[N 12]
Fonte: Risultati

Risultati

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Composizione dei gruppi alla prima sessione plenaria del Parlamento Europeo del 16-19 luglio 2024:

Gruppo Seggi
N. %
Gruppo del Partito Popolare Europeo 188 26,11%
Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici 136 18,89%
Patrioti per l'Europa 84 11,67%
Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei 78 10,83%
Renew Europe 77 10,69%
I Verdi/Alleanza Libera Europea 53 7,36%
La Sinistra al Parlamento europeo 46 6,39%
Europa delle Nazioni Sovrane 25 3,47%
Non iscritti 33 4,58%
Fonte: Parlamento Europeo[101]

Ripartizione dei seggi per Stato

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Stato PPE S&D PfE ECR RE Verdi/ALE GUE/NGL ESN NI Totale
  Austria
(risultati)
5 (ÖVP) 5 (SPÖ) 6 (FPÖ) 2 (NEOS) 2 (Grüne) 20
  Belgio
(risultati)
2 (CD&V)
1 (CSP)
2 (Vooruit)
2 (PS)
3 (VB) 3 (N-VA) 3 (MR)
1 (Open VLD)
1 (LE)
1 (Groen)
1 (Ecolo)
2 (PVDA/PTB) 22
  Bulgaria
(risultati)
4 (GERB-SDS: GERB)
1 (GERB-SDS: SDS)
1 (PP-DB: DSB)
2 (BSP) 1 (ITN) 3 (DPS/HÖH)
2 (PP-DB: PP)
3 (V) 17
  Cipro
(risultati)
2 (DISY) 1 (DIKO) 1 (ELAM) 1 (AKEL) 1 (IND) 6
  Croazia
(risultati)
6 (HDZ) 4 (SDP) 1 (DPMŠ) 1 (M!) 12
  Danimarca
(risultati)
1 (KF)
1 (LA)
3 (A) 1 (DF) 1 (Æ) 2 (V)
1 (RV)
1 (M)
3 (SF) 1 (EL) 15
  Estonia
(risultati)
2 (Isamaa) 2 (SDE) 1 (EKRE: IND) 1 (ER)
1 (EK)
7
  Finlandia
(risultati)
4 (KOK) 2 (SDP) 1 (PS) 2 (KESK)
1 (SFP/RKP)
2 (VIHR) 3 (VAS) 15
  Francia
(risultati)
6 (LD: LR) 10 (Rl'E: PS)
3 (Rl'E: PP)
30 (LFR) 3 (LFF: IND)
1 (LFF: MC)
5 (Bd'E: REN)
4 (Bd'E: MoDem)
2 (Bd'E: HOR)
1 (Bd'E: UDI)
1 (BD'E: IND)
5 (LE-EELV) 9 (LFI-UP: LFI) 1 (LFF: R!) 81
  Germania
(risultati)
23 (CDU)
6 (CSU)
1 (Familie)
1 (ÖDP)
14 (SPD) 5 (FDP)
3 (FW)
12 (Die Grünen)
3 (VOLT-DE)
3 (Die Linke)
1 (Tierschutzpartei)
14 (AfD) 6 (BSW)
2 (Die PARTEI)
1 (AfD)
1 (PdF)
96
  Grecia
(risultati)
7 (ND) 3 (KINAL) 1 (FL) 2 (EL) 4 (SYRIZA) 2 (KKE)
1 (N)
1 (PE)
21
  Irlanda
(risultati)
4 (FG) 1 (LAB/LO) 4 (FF)
1 (II)
1 (IND)
2 (SF)
1 (IND)
14
  Italia
(risultati)
8 (FI-NM: FI)
1 (SVP)
21 (PD) 8 (Lega) 24 (FdI) 4 (AVS: EV) 8 (M5S)
2 (AVS: SI)
76
  Lettonia
(risultati)
2 (JV) 1 (SSDP) 1 (LPV) 2 (NA)
1 (AS)
1 (LA) 1 (P) 9
  Lituania
(risultati)
3 (TS-LKD) 2 (LSDP) 1 (LVŽS)
1 (LLRA-KŠS)
1 (LS)
1 (LP)
1 (DSVL) 1 (TTS) 11
  Lussemburgo
(risultati)
2 (CSV) 1 (LSAP) 1 (ADR) 1 (DP) 1 (DG) 6
  Malta
(risultati)
3 (PN) 3 (PL) 6
  Paesi Bassi
(risultati)
3 (CDA)
2 (BBB)
1 (NSC)
4 (GL-PvdA: PvdA) 6 (PVV) 1 (SGP) 4 (VVD)
3 (D66)
4 (GL-PvdA: GL)
2 (VOLT-NL)
1 (PvdD) 31
  Polonia
(risultati)
17 (KO: PO)
3 (KO: IND)
2 (TD: PSL)
1 (KO: iPL)
3 (LEWICA: NL) 18 (ZP: PiS)
2 (ZP: SP)
1 (TD: P2050) 3 (KWiN: NN) 2 (KWiN: RN)
1 (KWiN: CCP)
53
  Portogallo
(risultati)
5 (AD: PSD)
1 (AD: CDS)
1 (AD: IND)
8 (PS) 2 (CH) 2 (IL) 1 (BE)
1 (CDU)
21
  Rep. Ceca
(risultati)
2 (SPOLU: KDU-ČSL)
1 (SPOLU: TOP 09)
2 (STAN-SLK)
7 (ANO 2011)
1 (PaM: Přísaha)
1 (PaM: AUTO)
3 (SPOLU: ODS) 1 (Piráti) 1 (SPD-THO: SPD) 1 (S!: KSČM)
1 (S!: SD-SN)
21
  Romania
(risultati)
8 (PSD-PNL: PNL)
2 (UDMR/RMDSZ)
11 (PSD-PNL: PSD) 5 (AUR)
1 (AUR: PNCR)
2 (ADU: USR)
1 (ADU: PMP)
1 (IND)[N 13] 2 (SOS) 33
  Slovacchia
(risultati)
1 (KDH) 6 (PS) 1 (REP) 5 (SMER-SD)
1 (REP)
1 (HLAS-SD)
15
  Slovenia
(risultati)
4 (SDS)
1 (N.Si)
1 (SD) 2 (GS) 1 (VESNA) 9
  Spagna
(risultati)
22 (PP) 20 (PSOE) 6 (Vox) 1 (CEUS: EAJ-PNV) 1 (SMR: CeC)
1 (SMR: C)
1 (AH: ERC)
1 (AH: BNG)
2 (P)
1 (SMR)
1 (AH: EHB)
3 (SALF)
1 (Junts)
61
  Svezia
(risultati)
4 (M)
1 (KD)
5 (S) 3 (SD) 2 (C)
1 (L)
3 (MP) 2 (V) 21
  Ungheria
(risultati)
7 (TISZA) 2 (DK-MSZP-P: DK) 10 (Fidesz-KDNP: Fidesz)
1 (Fidesz-KDNP: KDNP)
1 (MHM) 21
Totale 188 136 84 78 77 53 46 25 33 720

Conseguenze

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Formazione del Parlamento europeo

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Dal 18 giugno 2024 si sono costituiti i gruppi politici al Parlamento europeo. La prima sessione plenaria della X legislatura del Parlamento europeo si è tenuta dal 16 al 19 luglio, durante la quale è stato eletto il Presidente del Parlamento europeo.[102]

Formazione della Commissione europea

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Possibili coalizioni Seggi
Seggi totali 720
Maggioranza assoluta (più di 361 seggi)
                    Gruppo PPE, S&D, RE, ECR 479
                    Gruppo PPE, S&D, RE, V/ALE 454
               Gruppo PPE, S&D, ECR 402
               Gruppo PPE, S&D, RE 401
Senza maggioranza (meno di 361 seggi)
               Gruppo PPE, PfE, ECR 350
               Gruppo PPE, RE, ECR 343
          Gruppo PPE, S&D 324
     Coalizione scelta per l’approvazione iniziale

Il 17 giugno 2024 i capi di stato e di governo dei 27 paesi membri hanno partecipato ad un Consiglio europeo "informale" in cui hanno discusso a proposito delle nomine per le cariche delle istituzioni europee.[102]

Il 27 e il 28 giugno dunque, tenutasi la prevista riunione formale del Consiglio Europeo[102], sono stati nominati Ursula von der Leyen per la presidenza della Commissione europea (seguendo dunque lo schema degli Spitzenkandidat, essendo von der Leyen la candidata ufficiale in cerca di riconferma del Partito Popolare Europeo), Kaja Kallas, ex-Primo ministro dell'Estonia in quota Renew Europe per l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, e António Costa, ex-Primo ministro del Portogallo in quota Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici per la carica di Presidente del Consiglio europeo.[103][104]

Successivamente, il neo-eletto Parlamento europeo, durante la sua terza seduta in data 18 luglio, ha confermato la Presidente della Commissione europea con 401 voti favorevoli, 284 contrari, 15 astensioni e 7 schede nulle[105], dopo che ella ha presentato le sue linee guida con un discorso che ha convinto diversi europarlamentari indecisi[106], tra cui i Verdi che sono stati convinti dalle parole di Von der Leyen sul Green Deal[107]. Tale approvazione cruciale ha così permesso l’avvio del processo di formazione ufficiale.

Esplicative

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  1. ^ a b È stato possibile votare anticipatamente dal 29 maggio al 4 giugno e all'estero dal 29 maggio al 1º giugno.
  2. ^ a b L'8 giugno in alcuni Dipartimenti francesi d'oltremare.
  3. ^ a b I cittadini residenti nei paesi dell’Unione Europea possono votare di persona presso le rappresentanze diplomatiche l'8 e il 9 giugno.
  4. ^ a b È stato possibile votare anticipatamente dal 4 al 6 giugno.
  5. ^ a b c d e f g h i Con liste semiaperte.
  6. ^ a b c d e f g h i Con voto di preferenza.
  7. ^ a b c d e f Con liste bloccate.
  8. ^ a b Il voto degli italiani residenti negli altri paesi membri dell'UE presso gli uffici consolari (per chi non ha optato di votare invece per i candidati del paese di residenza) di consueto ha luogo nei giorni precedenti.
  9. ^ Con possibilità di voto disgiunto.
  10. ^ a b c Proiezione basata su 705 seggi, anziché 720.
  11. ^ Proiezione basata su 715 seggi, anziché 720.
  12. ^ Poiché la media ponderata dell’affluenza delle elezioni del 2019 teneva conto anche dei dati del Regno Unito, i cui seggi al Parlamento europeo sono stati poi ripartiti fra gli altri Stati in seguito alla Brexit, il numero complessivo è stato necessariamente superiore. Tuttavia, se non si tenesse conto di quest’ultimo, la media del 2019 sarebbe del 49,33% e la differenza, dunque, sarebbe stata di   1,41%.
  13. ^ L'eurodeputato Nicolae Ștefănuță.

Bibliografiche

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Voci correlate

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