Eleonora d'Este (1597-1661)
Eleonora d'Este (Modena, 1597[1] – Modena, 19 settembre 1661[1]) fu principessa di Modena e Reggio per nascita e divenne badessa del monastero di Santa Chiara di Carpi col nome di suor Angela Caterina.
Eleonora d'Este | |
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Principessa di Modena e Reggio | |
Nascita | Modena, 1597 |
Morte | Modena, 19 settembre 1661 |
Dinastia | Este |
Padre | Cesare d'Este |
Madre | Virginia de' Medici |
Religione | Cattolicesimo |
Biografia
modificaFiglia del duca di Modena e Reggio Cesare d'Este e di Virginia de' Medici, il 14 dicembre 1608[1] Eleonora, ancora undicenne (quindi con due anni di anticipo sulle norme canoniche[1]), entrò nel monastero di Santa Chiara di Carpi per diventare clarissa francescana tre anni dopo, il 19 giugno 1611, prendendo il nome di suor Angela Caterina. Divenuta badessa per vari trienni a partire dai ventisette anni (in luogo dei quaranta prescritti[1]), gestiva il convento come una principessa, attorniata da una vera corte. Questa era composta dalla maggioranza delle monache, sue parenti ed amiche.
Dal mese di settembre del 1637 alcune monache si scoprirono possedute dal diavolo, e si creò un caso di possessione diabolica collettiva simile a quello più famoso delle Orsoline di Loudun. Dopo inutili tentativi di esorcismo, l’invio di un commissario del Sant’Uffizio pose fine al fenomeno. Il trasferimento di alcune suore, maggiormente coinvolte, fece tornare la pace nel convento. La badessa, ritenuta responsabile morale delle presunte possessioni, venne inviata nel 1639[1] al monastero benedettino di Modena, dove morì nel 1661.
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Alfonso I d'Este | Ercole I d'Este | ||||||||||||
Eleonora d'Aragona | |||||||||||||
Alfonso d'Este | |||||||||||||
Laura Dianti | Francesco Boccacci Dianti | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Cesare d'Este | |||||||||||||
Francesco Maria I Della Rovere | Giovanni Della Rovere | ||||||||||||
Giovanna da Montefeltro | |||||||||||||
Giulia Della Rovere | |||||||||||||
Eleonora Gonzaga Della Rovere | Francesco II Gonzaga | ||||||||||||
Isabella d'Este | |||||||||||||
Eleonora d'Este | |||||||||||||
Giovanni dalle Bande Nere | Giovanni il Popolano | ||||||||||||
Caterina Sforza | |||||||||||||
Cosimo I de' Medici | |||||||||||||
Maria Salviati | Jacopo Salviati | ||||||||||||
Lucrezia de' Medici | |||||||||||||
Virginia de' Medici | |||||||||||||
Antonio Martelli | Domenico Martelli | ||||||||||||
Fioretta Pitti | |||||||||||||
Camilla Martelli | |||||||||||||
Fiammetta Soderini | Niccolò Soderini | ||||||||||||
Maddalena Ricasoli | |||||||||||||
Note
modificaBibliografia
modifica- Vincenzo Lavenia, I diavoli di Carpi e il Sant’Uffizio (1636 – 1639) , in Mario Rosa (a cura di), Eretici, esuli e indemoniati nell’età moderna, Olschki, Firenze, 1998, pagg. 81 e segg.