Diocesi di Lugano

diocesi della Chiesa cattolica in Svizzera

La diocesi di Lugano (in latino Dioecesis Luganensis) è una sede della Chiesa cattolica in Svizzera immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2021 contava 248.200 battezzati su 354.490 abitanti. La sede è vacante.

Diocesi di Lugano
Dioecesis Luganensis
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
Sede vacante
Amministratore apostolicoAlain de Raemy[1]
Vescovi emeritiPier Giacomo Grampa,
Valerio Lazzeri
Presbiteri229, di cui 191 secolari e 38 regolari
1.083 battezzati per presbitero
Religiosi46 uomini, 228 donne
Diaconi6 permanenti
 
Abitanti354.490
Battezzati248.200 (70,0% del totale)
StatoSvizzera
Superficie2.821 km²
Parrocchie255 (6 vicariati)
 
Erezione8 marzo 1971
Ritoromano e ambrosiano
CattedraleSan Lorenzo
Santi patroniSan Carlo Borromeo
Sant'Abbondio
IndirizzoC.P. 5382, Borghetto 6, CH-6901 Lugano, Svizzera
Sito webwww.diocesilugano.ch
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Svizzera

Ha come patrono principale san Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, e come patrono secondario sant'Abbondio, vescovo di Como.

Territorio

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La basilica del Sacro Cuore a Lugano.

La diocesi comprende il territorio del Canton Ticino.

Sede vescovile è la città di Lugano, dove si trova la cattedrale di San Lorenzo. Nel territorio sorgono tre basiliche minori: la basilica del Sacro Cuore a Lugano, la basilica-santuario della Madonna del Sasso a Orselina, e la basilica-santuario di Santa Maria dei Miracoli a Morbio Inferiore.[2]

Nella diocesi vigono i due riti romano e ambrosiano, quest'ultimo nelle valli superiori, dette appunto ambrosiane, in Capriasca e a Brissago.

Il territorio è suddiviso in 6 vicariati[3], che comprendono complessivamente 255 parrocchie:

  • vicariato del Bellinzonese: 18 parrocchie nella maggior parte del distretto di Bellinzona (eccetto il comune di Isone e i quartieri di Claro, Moleno, Preonzo e Gnosca del comune di Bellinzona);
  • vicariato del Locarnese: 75 parrocchie nei distretti di Locarno e Vallemaggia;
  • vicariato del Luganese: 44 parrocchie nel comune di Lugano, nei circoli di Paradiso, di Vezia (eccetto i comuni di Lamone e Cadempino) e di Capriasca e nel comune di Muzzano nel circolo di Agno;
  • vicariato del Malcantone-Vedeggio: 34 parrocchie nei circoli della Magliasina, di Agno (eccetto il comune di Muzzano), di Sessa, di Breno e di Taverne, nei comuni di Lamone e Cadempino nel circolo di Vezia e nel comune di Isone nel distretto di Bellinzona;
  • vicariato del Mendrisiotto: 34 parrocchie nel distretto di Mendrisio e nel circolo del Ceresio nel distretto di Lugano;
  • vicariato delle Tre Valli: 49 parrocchie nei distretti di Riviera, Blenio e Leventina oltre che nei quartieri di Claro, Moleno, Preonzo e Gnosca nel comune di Bellinzona.

Le terre ticinesi furono rette fino alla fine del XIX secolo in parte dalla diocesi di Como e in parte dall'arcidiocesi di Milano. Con l'indipendenza del Cantone, acquisita nel 1803, divenne più forte il desiderio della popolazione cattolica ticinese di ottenere una propria diocesi.

Alcune trattative fra il 1855 e il 1856 riguardanti i beni ecclesiastici delle diocesi italiane nel cantone ticinese fallirono per la radicalizzazione delle posizioni del governo ticinese.[4] Nel 1859 il Consiglio federale emanò una legge che sanciva la separazione del cantone dalle diocesi lombarde, interdicendo di fatto l’autorità dei vescovi di Como e Milano sulle parrocchie oltreconfine.[5]

Con l'avvento di governi moderati, sia nel Cantone che in Svizzera, si ripresero le trattative negli anni 1870-1880. Con la convenzione del 1º settembre 1884 tra la Santa Sede e la Confederazione Elvetica si ebbe una prima separazione delle parrocchie del Cantone Ticino. Venne nominato un amministratore apostolico nella persona del già vescovo di Basilea Eugenio Lachat, che arrivò in Ticino il 10 agosto 1885 e morì solo un anno dopo, il 1º novembre. Suo successore fu Vincenzo Molo che resse la diocesi dal 1887 al 1904.

Il 7 settembre 1888 papa Leone XIII eresse la diocesi di Lugano con la bolla Ad universam, con cui si elevò al titolo di cattedrale la collegiata di San Lorenzo a Lugano. Essa fu formalmente unita in perpetuo aeque principaliter alla diocesi di Basilea, ma governata da un amministratore apostolico, nominato dalla Santa Sede. Con questo titolo si susseguirono Alfredo Peri-Morosini (1904-1916), Aurelio Bacciarini (1917-1935), Angelo Jelmini (1936-1968) e Giuseppe Martinoli (1968-1978).

L'8 marzo 1971, in seguito alla convenzione del 24 luglio 1968 tra la Santa Sede e la Confederazione Elvetica, l'amministrazione apostolica del Cantone Ticino si separò dalla diocesi di Basilea e in forza della bolla Paroecialis et Collegialis di papa Paolo VI divenne diocesi indipendente; l'amministratore apostolico Giuseppe Martinoli divenne il primo vescovo di Lugano. Dal 1978 al 1986 fu vescovo di Lugano Ernesto Togni, a cui succedette nel 1986 Eugenio Corecco, sotto il cui episcopato si costituì l'Istituto Accademico di Teologia di Lugano, che divenne con decreto della Congregazione per l'educazione cattolica del 20 novembre 1993 una facoltà di teologia.

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Amministratori apostolici del Canton Ticino

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Vescovi di Lugano

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Successione

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Nella convenzione del 24 luglio 1968[8], articolo 1, paragrafo 3, vengono definite le regole per la successione alla cattedra di S. Lorenzo: "Il Vescovo di Lugano sarà nominato dalla Santa Sede e scelto tra i sacerdoti cittadini ticinesi".

Statistiche

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La diocesi nel 2021 su una popolazione di 354.490 persone contava 248.200 battezzati, corrispondenti al 70,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1970 220.000 240.431 91,5 366 269 97 601 97 1.140 252
1980 220.313 273.300 80,6 346 232 114 636 137 1.043 251
1990 240.000 275.000 87,3 314 219 95 764 1 114 833 253
1999 235.669 282.181 83,5 293 213 80 804 5 99 611 256
2000 235.669 282.181 83,5 295 217 78 798 5 95 599 256
2001 235.669 282.181 83,5 291 217 74 809 5 90 574 256
2002 235.669 282.181 83,5 288 213 75 818 5 90 544 256
2003 233.017 306.846 75,9 285 217 68 817 5 82 519 256
2004 233.017 306.846 75,9 279 212 67 835 5 79 500 256
2013 256.000 336.943 76,0 253 202 51 1.011 6 58 354 255
2016 242.900 346.539 70,1 241 195 46 1.007 6 53 318 255
2017 246.400 351.946 70,0 236 192 44 1.044 6 50 277 255
2019 247.800 353.920 70,0 233 192 41 1.063 6 49 256 255
2021 248.200 354.490 70,0 229 191 38 1.083 6 46 228 255
  1. ^ Vescovo ausiliare di Losanna, Ginevra e Friburgo.
  2. ^ (EN) Gcatholic - Churches, gcatholic.org
  3. ^ Parrocchie sul territorio – Diocesi di Lugano, su www.diocesilugano.ch. URL consultato il 6 novembre 2022.
  4. ^ Giuseppe Mondada, La questione diocesana, Scuola Ticinese, 102, dicembre 1982, pp. 12-13.
  5. ^ Marco Debe, Breve storia ecclesiastica del Ticino, Seminario Arcivescovile di Milano, p. 15.
  6. ^ Leonis XIII pontificis maximi acta, vol. IV, 1884, pp. 198-200.
  7. ^ Rimase amministratore apostolico fino al 29 giugno 1986, giorno dell'ordinazione episcopale e contestuale presa di possesso di Eugenio Corecco.
  8. ^ Convenzione tra il Consiglio federale svizzero e la Santa Sede.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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