Demmin

città tedesca

Demmin è una città del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, in Germania. Appartiene al circondario della Seenplatte del Meclemburgo, e nel suo territorio il Trebel sfocia nel fiume Peene. Demmin, pur non essendo parte di alcuna comunità amministrativa, ospita la sede della comunità (Amt) Demmin-Land. Demmin si fregia del titolo di "città anseatica" (Hansestadt).

Demmin
città
Hansestadt Demmin
Demmin – Stemma
Demmin – Veduta
Demmin – Veduta
Localizzazione
StatoGermania (bandiera) Germania
Land Meclemburgo-Pomerania Anteriore
DistrettoNon presente
CircondarioTerra dei Laghi del Meclemburgo
Amministrazione
SindacoThomas Witkowski (CDU) dal 25-4-2021
Territorio
Coordinate53°54′18″N 13°02′38″E
Altitudinem s.l.m.
Superficie82,06 km²
Abitanti10 395[1] (31-12-2022)
Densità126,68 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale17109
Prefisso03998
Fuso orarioUTC+1
Codice Destatis13 0 71 029
TargaMSE, AT, DM, MC, MST, MÜR, NZ, RM e WRN
Cartografia
Mappa di localizzazione: Germania
Demmin
Demmin
Demmin – Mappa
Demmin – Mappa
Localizzazione della città di Demmin nel circondario della Seenplatte del Meclemburgo
Sito istituzionale

Il suicidio di massa di Demmin [2]

modifica

Alla fine della Seconda guerra mondiale l'avanzata dell'Armata Rossa provocò a Demmin un gigantesco suicidio di massa.

Nel 1945 la città contava tra 15.000 e 16.000 abitanti, ospitando anche migliaia di profughi dall'Est, che all'incirca raddoppiavano la sua popolazione. Alla fine di aprile, quando il fronte orientale si avvicinò in vista della Battaglia di Berlino, i civili rimasti in città (soprattutto donne coi bambini e anziani) furono costretti a scavare un fossato anticarro lungo 5 chilometri a est della città per rallentare la marcia dei russi. La fuga dei tedeschi dalla città iniziò il 28 aprile: i funzionari del partito nazista partirono su autopompe sequestrate, l'ospedale fu evacuato, tutta la polizia se ne andò e alcuni civili fuggirono.

Avanguardie dell'Armata Rossa raggiunsero Demmin a mezzogiorno del 30 aprile 1945. Sul campanile della chiesa fu issata una bandiera bianca. Secondo un testimone oculare, i negoziatori sovietici si avvicinarono al fossato anticarro e promisero di risparmiare alla popolazione civile di Demmin "molestie" e saccheggi in caso di resa senza combattimento[3]; le restanti unità della Wehrmacht e alcune Waffen-SS si ritirarono attraverso Demmin, e circa mezz'ora dopo l'incidente fecero saltare dietro di loro tutti i ponti che portavano fuori città, mentre le unità sovietiche stavano già avanzando attraverso la città stessa.

La distruzione dei ponti impedì ai sovietici di avanzare verso Rostock, che avevano pianificato di raggiungere lo stesso giorno. Impedì anche la fuga della popolazione civile, intrappolata dai fiumi che circondano la città. Secondo testimoni oculari, alcuni appartenenti alla Gioventù hitleriana spararono ai soldati sovietici, nonostante diverse bandiere bianche fossero issate sugli edifici di Demmin. In particolare, un insegnante lealista nazista, dopo aver sparato a sua moglie e ai suoi figli, lanciò una granata sui soldati sovietici usando un panzerfaust, prima di impiccarsi.

I soldati sovietici furono autorizzati a saccheggiare la città per tre giorni. Ne seguirono stupri di massa di donne locali, secondo testimoni oculari, "indipendentemente dall'età", e spari contro uomini tedeschi che si erano opposti a questa pratica. Inoltre, vaste aree della città furono incendiate, quasi tutto il centro bruciò completamente e l'80% della città fu distrutto in quei tre giorni. Secondo quanto riferito da testimoni, molti dei soldati che si erano dati a stupri, esecuzioni e saccheggi erano ubriachi [4].

Questi eventi, insieme alla paura delle atrocità che la propaganda nazista annunciava da tempo, provocarono il panico tra la popolazione: ne seguirono centinaia di suicidi, spesso collettivi, di famiglie intere - moltissimi di donne con i loro figli - realizzati con tutti i mezzi, ma soprattutto gettandosi nei fiumi che ora isolavano la città, nonostante che perfino i russi, impressionati, cercassero di ostacolarli.

Sul numero dei morti non ci sono notizie certe, dato che solo di 500 dei sepolti in una fossa comune furono registrati i nomi. Le stime oscillano tra 700 e 1200 suicidi.

Amministrazione

modifica

Gemellaggi

modifica

Demmin è gemellata con[5]:

La squadra locale è l'SV Demminer 91, militante in Kreisoberliga, il nono livello del calcio tedesco.

  1. ^ Ente statistico del Meclemburgo-Pomerania Anteriore - Dati sulla popolazione
  2. ^ Fonte principale: Gisela Zimmer, Kriegsende in Demmin. L'episodio è citato anche in Benjamin Labatut, Quando abbiamo smesso di capire il mondo, Milano, Adelphi, 2021.
  3. ^ Questo testimone oculare aveva allora 19 anni, prestava servizio come soldato tedesco e giaceva nel fossato anticarro. Secondo lui, furono sparati tre colpi che provocarono la morte di tre uomini, tra i quali un ufficiale tedesco.
  4. ^ Il 30 aprile, quando le atrocità iniziarono la sera, i soldati sovietici avevano saccheggiato sia le distillerie di grano di Demmin che diversi negozi di alcolici.
  5. ^ http://www.demmin.de/index.htm#partner Archiviato il 6 ottobre 2011 in Internet Archive.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN239014048 · LCCN (ENn94076610 · GND (DE4090674-7 · J9U (ENHE987007300543605171
  Portale Germania: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Germania