Chaim ibn Attar
Chaim ben Moses ibn Attar in arabo حاييم بن عطار?; in ebraico חיים אבן עטר? (Meknès, 1696 – Gerusalemme, 1743) è stato un rabbino e religioso marocchino, noto anche come Ohr ha-Chaim dal titolo del suo rinomato commentario del Pentateuco, fu un talmudista e cabalista e uno dei più eminenti rabbini del Marocco.
Biografia
modificaNel 1733 decise di lasciare il paese natio e stabilirsi nella Terra d'Israele, allora sotto l'Impero ottomano. Mentre era in viaggio, si trattenne a Livorno invitato dai ricchi ebrei della comunità ebraica locale, che crearono una yeshivah per lui. Molti dei suoi studenti in seguito divennero famosi e gli inviarono i fondi necessari per stampare il suo Ohr ha-Chaim. Fu ricevuto ovunque con grandi onori, grazie alla sua grande erudizione, pronto intelletto e grande compassione. A metà del 1742 arrivò a Gerusalemme, dove diresse il Beit Midrash Knesset Yisrael (Casa di Studio Assemblea d'Israele) e fondò la sinagoga Ohr ha-Chaim.
Uno dei suoi discepoli fu Rabbi Chaim Joseph David Azulai, che descrisse la grandezza del suo maestro in questo modo: "Il cuore di Attar batteva col Talmud; sradicò le montagne come un torrente in piena; la sua santità fu quella di un angelo del Signore, ... avendo tagliato tutti i legami col mondo materiale."[1]
Attar è sepolto nel grande cimitero sul Monte degli Olivi a Gerusalemme.
Opere
modifica- Hefetz Hashem (Desiderio di Dio), Amsterdam, 1732 — dissertazioni dei quattro trattati talmudici Berakot, Shabbat, Horayot e Chullin.
- Ohr ha-Chaim (La Luce della Vita), Venezia, 1742 — commentario del Pentateuco secondo i quattro metodi noti collettivamente come Pardes; ristampato diverse volte. La sua notorietà si basa principalmente su quest'opera che divenne popolare presso gli chassidim.
- Peri Toar (Frutto meraviglioso), novellae sullo Shulchan Aruch, Yoreh De'ah, che tratta specialmente del commentario di Hiskiah de Silva, Peri Hadash, Amsterdam, 1742; Vienna e Leopoli, 1810.
- Rishon le-Zion, Costantinopoli, 1750 — composto da novellae su diversi trattati talmudici, certe porzioni dello Shulchan Aruch, , sulla terminologia di Maimonide, su cinque Megillot, sui Profeti e sui Proverbi.
- Con lo stesso titolo vennero pubblicate a Polna nel 1804, le sue note su Giosuè, Giudici, Samuele e Isaia.
Note
modifica- ^ Jewish Encyclopedia, loc. cit.
(EN) Chaim ibn Attar, in Jewish Encyclopedia, New York, Funk & Wagnalls, 1901-1906. - Articolo su "Attar, ibn"
Bibliografia
modificaCome riportato dalla Jewish Encyclopedia:
- Michael, Or ha-hayyim, No. 894;
- Benjacob, Otzar ha-Sefarim, p. 541;
- Luncz, in Jerusalem, i.122 (epitaffi);
- Nacht, Me'or Chayyim, biografia in (HE) di 'Attar', Drohobycz, 1898;
- Chaim Joseph David Azulai, Shem ha-Gedolim;
- Franco, Histoire des Israélites d'Orient
- David Assaf, '"A Heretic Who has No Faith in the Great Ones of the Age": the Clash over the Honor of Or Ha-Hayyim,' Modern Judaism, 29,2 (2009), 194-225.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chaim ibn Attar
Collegamenti esterni
modifica- (EN) "Or Hachayim Commentary on the Torah in English", su judaicapress.com. URL consultato il 10 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2013).
- (HE) "Testo di Ohr ha-Chaim", su sites.google.com. URL consultato il 10 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).
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