Calitea (motonave)
La Calitea era una motonave passeggeri costruita nel 1933 a Monfalcone per il Lloyd Triestino. Passata all'Adriatica di Navigazione nel 1937, durante la seconda guerra mondiale fu requisita come trasporto truppe e fu affondata nel dicembre 1941 dal sommergibile HMS Talisman[1].
Calitea | |
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Descrizione generale | |
Tipo | motonave mista |
Armatore | Lloyd Triestino (1933 - 1937) Adriatica di Navigazione (1937 - 1941) |
Porto di registrazione | Trieste |
Costruttori | Cantieri Riuniti dell'Adriatico |
Cantiere | Cantiere navale di Monfalcone |
Impostazione | 15 novembre 1932 |
Varo | 24 giugno 1933 |
Completamento | 12 ottobre 1933 |
Destino finale | affondata dal sommergibile britannico HMS Talisman nel dicembre 1941 |
Caratteristiche generali | |
Stazza lorda | 4 013 tsl |
Portata lorda | 2 134 tpl |
Lunghezza | 101,83 m |
Larghezza | 15,18 m |
Pescaggio | 5,66 m |
Propulsione | due motori Diesel Fiat Grandi Motori, 5 520 cavalli |
Velocità | 16 nodi (29,63 km/h) |
Passeggeri | 157 |
Valenti, pp. 255-268 | |
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Caratteristiche
modificaLa Calitea era una motonave mista, dotata cioè sia di sistemazioni per i passeggeri che di stive per il carico. Lo scafo era suddiviso longitudinalmente da sei paratie stagne, mentre i ponti continui da prua a poppa erano due (ponte principale e ponte di coperta); le sovrastrutture si sviluppavano su due ulteriori ponti a lunghezza parziale[2]. Sul ponte più alto erano posti la timoneria, gli alloggi degli ufficiali di coperta e, nella parte poppiera, una veranda riservata ai passeggeri di prima classe; sul sottostante ponte di passeggiata si trovavano invece gli altri locali comuni riservati ai passeggeri di prima classe, comprendenti una sala da pranzo con 80 posti e una veranda con bar[2]. Il ponte di coperta era occupato da cabine di prima classe e dagli spazi comuni riservati ai passeggeri di seconda classe; la sala da pranzo riservata ai passeggeri di terza classe si trovava invece in una tuga separata posizionata a poppa[2]. Il ponte principale era dedicato agli alloggi per l'equipaggio e a cabine di prima e terza classe, queste ultime concentrate nella porzione poppiera dello scafo; le cabine di seconda classe si trovavano, infine, nel ponte inferiore, interrotto a centro nave dai locali apparato motore[2]. La nave disponeva in tutto di 81 posti letto in cabine di prima classe, 34 in seconda e 42 in terza[2].
Le stive per il carico erano quattro, servite da bighi e verricelli elettrici, e avevano un volume complessivo di 2 675 m³. La Calitea era spinta da due eliche mosse da due motori Diesel Fiat Grandi Motori 7 cilindri, che sviluppavano una potenza complessiva di 5 520 cavalli; poteva raggiungere una velocità di esercizio di 16 nodi[2].
Servizio
modificaLa Calitea fu ordinata ai Cantieri Riuniti dell'Adriatico dal Lloyd Triestino, che intendeva destinarla alla linea per Rodi e Alessandria d'Egitto servita dalla controllata Puglia di Navigazione[2]. Sebbene questa ultima società fosse confluita, con la riorganizzazione delle linee sovvenzionate del 1932, nella neocostituita Adriatica di Navigazione, la linea a cui la Calitea sarebbe stata destinata rimase di competenza del Lloyd Triestino, che mantenne quindi l'ordine della nave[2].
La Calitea fu impostata sugli scali di Monfalcone il 15 novembre 1932, venendo varata il 24 giugno dell'anno successivo e completata il 12 ottobre[2]. Entrò in servizio alla fine del mese sulla linea Trieste - Venezia - Brindisi - Il Pireo - Rodi - Alessandria d'Egitto[2]. Con la riorganizzazione delle linee sovvenzionate del 1936, la linea, nel frattempo prolungata con scali a Fiume e Zara, e la Calitea furono assegnate all'Adriatica di Navigazione, passaggio ufficializzato il 1º gennaio 1937[2].
Il 9 giugno 1940, alla vigilia dell'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, la Calitea fu intercettata da alcune unità britanniche e scortata a Malta, da dove poté ripartire quattro giorni più tardi[2]. Requisita il 25 giugno dalla Regia Marina, fu destinata a trasporti per il Nordafrica, effettuando cinque viaggi da Napoli per Tripoli, Bengasi e Tobruk[2][1]. In seguito all'occupazione della Grecia, dal giugno al novembre 1941 fu impiegata nei rifornimenti per le isole egee sotto controllo italiano, effettuando nove viaggi tra Brindisi e Rodi[2][1]. Il 7 dicembre 1941 la Calitea partì da Brindisi con un convoglio per il trasporto di truppe diretto ad Argostoli, Navarino e Bengasi; costretta ad una sosta di alcuni giorni nel primo scalo da un'avaria tecnica, ripartì l'11 dicembre, ma a 90 miglia da Capo Matapan fu colpita da due siluri lanciati dal sommergibile britannico HMS Talisman[2][1][3]. La Calitea affondò in appena tre minuti; nel naufragio perirorono 155 persone tra membri dell'equipaggio e soldati[2][1][3].
Note
modificaBibliografia
modifica- Paolo Valenti, Le più belle navi per l'Oriente, San Dorligo della Valle, Luglio Editore, 2014, ISBN 978-88-6803-054-4.
- Francesco Ogliari, Trasporti marittimi di linea, volume quinto - Dallo smoking alla divisa - la Marina mercantile italiana dal 1932 al 1945, Milano, Cavallotti Editori, 1984.
- Pasquale Trizio, Adriatica Venezia (1932-2004), Bari, Gelsorosso, 2008, ISBN 978-88-89735-28-2.
- Gian Paolo Pagano, Navi mercantili perdute, 3ª ed., Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 1997, SBN IT\ICCU\TSA\0862236.