Bozza:Galleria d'arte il babuino
La Galleria d'Arte Il Babuino, fondata nel 1971 a Roma, è stata un importante centro di sperimentazione artistica e culturale, noto per il suo spirito anticonformista e il sostegno a cause sociali. Situata in un sotterraneo di via del Babuino al civco 89[1], il suo ingresso discreto introduceva a uno spazio che ha promosso per oltre tre decenni artisti emergenti e progetti creativi al di fuori dei canoni tradizionali.
Fondata da Aldo Incitti, allora ventenne, e diretta artisticamente da Ugo Moretti, scrittore e poeta premiato per il romanzo Vento Caldo, la galleria si affermò come un luogo di innovazione e dissenso culturale. La sua attenzione alla qualità e all’originalità espressiva, indipendentemente dalla notorietà degli artisti, la rese un punto di riferimento nel panorama artistico italiano.
Attività ed Eventi
modificaLa galleria si distinse per l’organizzazione di eventi dal forte impatto culturale e sociale. Tra questi, la Rassegna Internazionale d’Arte Erotica degli anni ’70 fu un momento cruciale: esplorando il tema dell’erotismo, la mostra affrontò e sfidò i tabù dell’epoca. Nonostante le critiche e un sequestro giudiziario, attirò oltre 50.000 visitatori, divenendo un simbolo della lotta per la libertà di espressione.
Negli anni ’80, la Galleria Il Babuino sostenne attivamente campagne pacifiste, tra cui quella contro l’installazione dei missili nucleari a Comiso, organizzando esposizioni sul tema della guerra e della responsabilità collettiva. L’arte divenne così uno strumento di denuncia e sensibilizzazione pubblica.
Un’altra iniziativa significativa fu il sostegno al referendum per l’aborto legale in Italia, attraverso mostre tematiche volte a promuovere il dibattito pubblico e a sostenere i diritti delle donne. Questi eventi, che univano arte e impegno civile, consolidarono il ruolo della galleria come spazio di riflessione sociale e culturale.
Omaggio a Pier Paolo Pasolini
modificaDopo la morte di Pier Paolo Pasolini, la galleria gli dedicò una serie di mostre e pubblicazioni[2], celebrandolo come una figura simbolo di resistenza culturale. Le esposizioni non furono solo commemorazioni, ma interpretarono criticamente il pensiero pasoliniano, mettendolo in dialogo con le sfide contemporanee.
Note
modifica- ^ ivano incitti, 1971 Aldo Incitti apre la Galleria “Il Babuino” - Galleria D'arte il Babuino, su galleriadarteilbabuino.it, 30 ottobre 2024. URL consultato il 13 dicembre 2024.
- ^ Pasolini Galleria d'Arte Il Babuino Roma 1979 libro-catalogo ed. numerata, su BookBark. URL consultato il 13 dicembre 2024.