Bomba carta

Tipo di petardo rudimentale, a base di polvere pirica
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Una bomba carta è definita come un ordigno esplosivo rudimentale costituito da polvere da sparo racchiuso all'interno di un involucro di carta, che ha lo scopo di produrre molto rumore pur essendo poco distruttiva,[1][2] sebbene spesso tale tipo di ordigno sia associato a danni a cose e persone,[3][4] con effetti anche mortali.[5]

Tale ordigno è stato utilizzato in Italia in atti terroristici durante i cosiddetti "anni di piombo".[6]

Continua ad essere utilizzata e commercializzata, illegalmente.[7] A tale proposito, si stima che il 50% dei fuochi pirotecnici derivi dal mercato nero.[7]


Descrizione

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Deve il nome al materiale di cui è composto l'involucro esterno, anche se non sempre viene utilizzato del cartone o altro materiale cartaceo per la sua realizzazione,[6] bensì anche involucri in materiale plastico[6] (PVC), che hanno una resistenza all'espansione superiore rispetto alla carta,[6] sfruttando così il picco massimo di energia della polvere contenuta nella bomba. In questo modo, la polvere, incendiandosi, espande il materiale fino al massimo e rilascia all'istante un quantitativo di energia relativamente elevato.

La bomba è composta solitamente da un cartoccio in carta da imballaggio o cartoncino, sagomato a cilindro, riempito con una quantità variabile di polvere da sparo (tra i 20 e i 300 grammi), chiuso a un'estremità e dotato all'altra estremità di una miccia, che fa da innesco e la cui lunghezza regola il ritardo nell'esplosione.

Oltre ad essere pericolose per i loro possibili effetti durante l'esplosione (che può proiettare parecchie schegge, con il rischio di ferire gravemente le persone attorno),[6] le bombe carta sono pericolose anche per la loro costruzione, durante la quale possono esplodere a causa di forti scariche elettrostatiche o altre procedure scorrette[6] (in considerazione anche del fatto che spesso sono costruite da giovani o da persone inesperte.[6]), e durante il loro innesco, dato che la rudimentalità dell'ordigno non dà garanzie sulla lunghezza della miccia, sulla sua qualità e rapidità di combustione. Risulta dunque pericolosa per l'incolumità delle persone che la costruiscono, di chi la innesca e di chi si trova nelle vicinanze.

Normativa

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In Italia, l'art. 703 del Codice penale proibisce lo sparo di accensioni o esplosioni pericolose, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa, senza la licenza dell'autorità.[8] Più in generale, trattandosi di ordigni non sicuri sia durante la loro esplosione sia durante la loro costruzione, l'utilizzo di bombe carta in Italia è illecito e vietato dalla legge.[6]

Stati Uniti

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