Bernardino Ubaldini
Bernardino Ubaldini della Carda (Apecchio, 1389 – Ferrara, settembre 1437) è stato un condottiero italiano, conte di Apecchio e signore di Casteldurante e Vespolate.
Bernardino Ubaldini della Carda | |
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Bernardino Ubaldini ritratto dal pittore Paolo Uccello in Disarcionamento di Bernardino della Carda, tela del trittico Battaglia di San Romano | |
Conte di Apecchio | |
Trattamento | Conte |
Altri titoli | Signore di Casteldurante e Vespolate |
Nascita | Apecchio, 1389 |
Morte | Ferrara, settembre 1437 |
Dinastia | Ubaldini |
Padre | Ottaviano Ubaldini |
Madre | Bocchina da Varano |
Consorte | Aura da Montefeltro |
Figli | Federico (naturale) Ottaviano |
Religione | Cattolicesimo |
Bernardino Ubaldini della Carda | |
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Soprannome | Il Magnifico |
Nascita | Apecchio, 1389 |
Morte | Ferrara, settembre 1437 |
Dati militari | |
Forza armata | Mercenari |
Grado | Condottiero |
Guerre | Guerre di Lombardia |
Battaglie | |
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Biografia
modificaFiglio del capitano di ventura Ottaviano Ubaldini (che conquistò Apecchio nel 1410, sottraendolo a Città di Castello), Bernardino era cittadino di Gubbio ed era conosciuto per il suo coraggio, tanto che la Repubblica di Firenze gli conferì l'appellativo di "Magnifico".
Bernardino Ubaldini fu anch'egli un capitano di ventura e militò nelle compagnie dei Da Montefeltro[1]. Tra le vittorie cui fu presente si ricordano quelle ottenute a Sommo (o Cà del Secco) e a Maclodio nel 1427 in cui le truppe del duca di Milano Filippo Maria Visconti furono sconfitte[2]. Tra le battaglie cui partecipò si ricorda in particolare quella di San Romano, combattuta il 1º giugno 1432 tra la Repubblica di Siena (per la quale militava l'Ubaldini), la Repubblica di Firenze ed i rispettivi alleati, e rimasta famosa soprattutto per il celebre dipinto dedicatole da Paolo Uccello.
Nel 1437 ebbe una grave malattia mentre si trovava a Stellata; morì nei primi giorni del mese di settembre a Ferrara, dove si era fatto portare[2].
Discendenza
modificaSecondo alcune fonti[3], è appurato che egli fosse il padre naturale di Federico da Montefeltro[4], 2º duca di Urbino, nato nel 1422. Bernardino sposò il 25 agosto 1420 Aura da Montefeltro, figlia naturale di Guidantonio[1], che poi fece legittimare Federico come figlio[5] di una sua relazione extraconiugale[6].
Dalla moglie Aura ebbe invece, nel 1423, Ottaviano Ubaldini, anch'egli capitano di ventura e collaboratore di Federico, che, alla sua morte, lo lasciò tutore del figlio Guidobaldo e reggente del Ducato di Urbino[1].
Battaglia di San Romano (1432)
modificaBernardino partecipò alla celebre battaglia di San Romano combattuta il 1º giugno 1432 tra i senesi, dei quali era a capo, e i fiorentini, che vinsero lo scontro. Il disarcionamento di Bernardino fu immortalato nel celebre omonimo dipinto di Paolo Uccello.
Note
modifica- ^ a b c Palazzo Ubaldini, su appennino.info.
- ^ a b Condottieridiventura.it.
- ^ Leonello Bei e Stefano Cristini, 2015, passim.
- ^ Palazzo Ducale di Gubbio, su monumentiumbria.beniculturali.it. URL consultato il 17 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
- ^ Gino Benzoni, Federico da Montefeltro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 45, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1995.
- ^ Mauro Torresi, In un libro la storia del "magnifico", il vero padre del duca Federico, su ifg.uniurb.it, 26 novembre 2015.
Bibliografia
modifica- Leonello Bei e Stefano Cristini, La Doppia Anima. La vera storia di Ottaviano Ubaldini e Federico da Montefeltro, Apecchio, Amici della Storia di Apecchio, 2000, OCLC 955734161.
- Leonello Bei e Stefano Cristini, Vita e gesta del magnifico Bernardino Ubaldini della Carda, Apecchio, Amici della Storia di Apecchio, 2015, OCLC 1179274956.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Francesco Pirani, UBALDINI DELLA CARDA, Bernardino, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 97, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2020.
- Bernardino Ubaldini della Carda, su condottieridiventura.it.