Berck
Berck (spesso anche Berck-sur-Mer) è un comune francese di 16.001 abitanti situato nel dipartimento del Passo di Calais nella regione dell'Alta Francia.
Berck comune | |
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(dettagli)
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Localizzazione | |
Stato | Francia |
Regione | Alta Francia |
Dipartimento | Passo di Calais |
Arrondissement | Montreuil |
Cantone | Berck |
Territorio | |
Coordinate | 50°24′32″N 1°35′36″E |
Altitudine | 0-30 m s.l.m. |
Superficie | 14,88 km² |
Abitanti | 16 001[1] (2009) |
Densità | 1 075,34 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 62600 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INSEE | 62108 |
Targa | 62 |
Nome abitanti | Berckois/Berckoises |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaXIX secolo
modificaBerck si era affermata fin dal Medio Evo come porto di pescatori arrivando a contare fino a 150 barche da pesca nel 1914. Durante il Secondo Impero francese Berck assunse una vocazione terapeutica per il trattamento della tubercolosi ossea. Tutto ebbe inizio dall'iniziativa di Marianne Brillard (1812–1874), che ebbe l'intuizione di far fare dei bagni di mare ai bambini malati che le venivano affidati.[2] La medicina specializzata confermò il miglioramento della loro salute attribuendone le cause all'altissima concentrazione di iodio presente a Berck. La città divenne velocemente una località balneare rinomata. L'Hôpital Impérial (divenuto poi Hôpital Maritime) venne inaugurato nel 1869 dall'imperatrice Eugénie e dal Principe imperiale, giunti da Parigi con un treno speciale. In quell'occasione venne tracciato un nuovo viale in tempi record (le strade erano allora in sabbia), e questa arteria porta ancora il nome di « rue de l'Impératrice ». Nel 1872 venne inaugurato l'ospedale Rothschild[3], seguito dall'Istituto Saint-François-de-Sales, dall'Istituto Elio-Marino e dalla Fondazione Franco-americana.
Alla fine del XIX secolo, grandi artisti (Eugène Boudin, Édouard Manet, Albert Besnard, Francis Tattegrain tra gli altri) giungevano a Berck per dipingere paesaggi marini. La città conosceva allora il suo periodo d'oro. Soggiornò a Berck anche Rasputin, che accompagnava il giovane zarevic Aleksej, malato di emofilia, su cui vennero sperimentati i nuovi trattamenti.
XX secolo
modificaDurante la prima guerra mondiale, la vicina città Montreuil divenne il quartier generale dell'esercito britannico.
La seconda guerra mondiale provocò la distruzione di tutto il fronte sul mare. I bombardamenti anglo-americani del 2 e 5 giugno 1944 colpirono quasi tutti i quartieri di Berck.
La città dispone di cinque ospedali che, con i centri di riabilitazione, danno lavoro a circa 3.000 operatori sanitari. Questo settore è la principale fonte di occupazione del comune.[4] Anche se il settore ospedaliero rimane economicamente preponderante, la città è fortemente volta al turismo: è una rinomata stazione balneare con una vasta spiaggia di sabbia fine e dune naturali sulla Côte d'Opale; la baia d'Authie, une delle ultime baie incontaminate d'Europa, accoglie colonie di foche grigie e foche comuni visibili con la bassa marea. È anche il luogo ideale per praticare il carro a vela, sport nato Berck, e l'equitazione. Dal 1987 ha qui luogo l'annuale Manifestazione internazionale di aquiloni.
Simboli
modificaSocietà
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti
Amministrazione
modificaGemellaggi
modifica- Bad Honnef, dal 1976
- Hythe, dal 1978
Note
modifica- ^ INSEE popolazione legale totale 2009
- ^ Marianne Brillard viene considerata la fondatrice della spiaggia di Berck. Moglie di Philippe Brillard, l'epidemia di colera del 1852 uccise il marito e quattro dei suoi sei figli. Rimasta così vedova con due bambini, venne soprannominata « Marianne-toute-seule ». Dal 1864, visse in una casa isolata sulle dune dove accudiva i figli dei pescatori oltre a bambini malati a lei affidati dall'Assistenza pubblica. Cfr. (FR) Léonie Duplais, Marianne-toute-seule, su berckofil.over-blog.com. URL consultato il 16 luglio 2019.
- ^ (EN) L’Hôpital Rothschild, Berck Plage, Pas-de-Calais, su guide-to-the-archive.rothschildarchive.org.
- ^ (FR) Haydée Sabéran, Berck, l'âme hospitalière, in Libération, 4 novembre 2003. URL consultato il 16 luglio 2019.
- ^ (FR) Blason de Berck, su armorialdefrance.fr. URL consultato il 14 agosto 2021.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Berck
Collegamenti esterni
modifica- (FR) Sito ufficiale, su berck.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 132551523 · LCCN (EN) n82158274 · GND (DE) 4080359-4 · BNF (FR) cb152685509 (data) · J9U (EN, HE) 987007552808005171 |
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