Autobomba
Un'autobomba identifica un autoveicolo (generalmente un'autovettura) al cui interno viene collocato un ordigno e/o altro materiale esplosivo (per es. il tritolo), la cui detonazione viene realizzata a distanza (di solito attraverso un radiocomando) o all'impatto.
Può essere considerato un veicolo da combattimento di fabbricazione artigianale.
Storia
modificaOriginariamente utilizzata negli anni sessanta-settanta dal terrorismo mediorientale (in particolare in Libano e a Beirut), l'autobomba aveva inizialmente dei rudimentali meccanismi di detonazione, come quello che veniva collegato al sistema di accensione del motore della vettura. Questa tecnica è stata ripresa e perfezionata da svariate associazioni criminali sud-americane ed europee, in particolare da organizzazioni criminali, come ad esempio "Cosa nostra", con particolare rilievo nelle stragi che hanno provocato le morti di Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,[1] e nell'attentato contro Carlo Palermo nella strage di Pizzolungo. Sempre a Cosa nostra sono attribuite le autobombe utilizzate per la strage di via dei Georgofili e di via Palestro e al fallito attentato a Maurizio Costanzo.
Negli ultimi anni ha preso vigore, soprattutto in Iraq e a Baghdad, la tecnica terroristica dell'"autobomba-suicida", in cui il telecomando viene sostituito da un "autista-kamikaze", che conduce la vettura carica di esplosivo fino a provocarne la detonazione nei pressi dell'obiettivo prefissato.[2] Un esempio ne è il camion-cisterna guidato da due kamikaze, utilizzato contro la missione militare italiana nella strage di Nassiriya del 2003.
Note
modificaVoci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «autobomba»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su autobomba
Collegamenti esterni
modifica- A history of the car bomb (Asia Times, 2006), su atimes.com. URL consultato il 12 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2016).
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