Asia Rugby Women's Championship
Asia Rugby Women's Championship è il campionato asiatico di rugby a 15 femminile. Istituito nel 2006 dall'Asian Rugby Football Union (oggi Asia Rugby) come ARFU Women's Rugby Championship, fin dal 2009 è stato utilizzato, all'occorrenza, come componente delle qualificazioni asiatiche alla Coppa del Mondo di rugby femminile.
Asia Rugby Women’s Championship | |
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Altri nomi | ARFU Women’s Championship |
Sport | |
Tipo | squadre nazionali |
Organizzatore | Asia Rugby |
Titolo | Campione asiatico |
Cadenza | annuale |
Formula | girone unico |
Storia | |
Fondazione | 2006 |
Numero edizioni | 12 al 2023 |
Detentore | Giappone |
Record vittorie | Kazakistan (6) |
Ultima edizione | 2023 |
Prossima edizione | 2024 |
Al 2023 si sono tenute 12 edizioni di torneo; la squadra più titolata della competizione è il Kazakistan, che ha vinto 6 volte il campionato, mentre campione uscente è il Giappone che ha vinto il torneo più recente a maggio 2023.
Storia
modificaLe prime due edizioni del torneo, inaugurato nel 2006, si svolsero a Kunming: fu la Cina a laurearsi prima campionessa asiatica[1] ma, già nell'edizione successiva, furono le ex sovietiche del Kazakistan a imporsi come prima forza continentale[2], successo bissato anche nella stagione successiva[3].
Nel 2010 il torneo non si tenne. A lungo si suppose che esso fosse consistito in una gara unica tra Giappone e Hong Kong a Tokyo[4], ma World Rugby accredita la prima vittoria ufficiale giapponese all'edizione 2015; nel 2011 si tenne altresì solo un'edizione riservata ai Paesi emergenti, ospitata a Vientiane dalla federazione laotiana e accreditata come Division 2 senza assegnazione del titolo continentale[5]; tale torneo fu vinto dalla Cina.
L'edizione del 2013, che funse anche da qualificazione asiatica per la Coppa del Mondo 2014, vide la vittoria del Kazakistan[6] che l'anno successivo si aggiudicò il sesto e, al 2019, più recente titolo[7] di quello che fu rinominato, per l'occasione, Asian 4 Nations.
Dal 2015 la formula cambiò e, oltre a cambiare nome facente seguito alla trasformazione dell'ARFU in Asia Rugby, si adeguò al torneo maschile a 3 squadre[8]: la prima campionessa con tale formato fu il Giappone che da quel momento impose il suo dominio sulla competizione dopo il ritiro del Kazakistan la cui federazione decise di finanziare la squadra a sette in ottica olimpica tagliando i fondi alle rappresentative a 15 maschili e femminili[9]. Le giapponesi si confermarono campionesse nel 2016 e 2017, sempre con Hong Kong alla piazza d'onore, mentre nel 2018 si disputò un torneo di seconda divisione senza le tre maggiori potenze asiatiche a livello femminile: un triangolare tra India, Filippine e Singapore vide queste ultime vincere sul terreno di casa e laurearsi per la prima volta campionesse continentali[10]; anche l'anno successivo il torneo si tenne solo tra squadre di seconda divisione: tenutosi nelle Filippine, vide la vittoria della Cina, impostasi in finale sulla squadra di casa, in un torneo valido come parte delle qualificazioni alla Coppa del Mondo 2021.
La sopraggiunta pandemia di COVID-19 a inizio 2020 stravolse tutti i calendari: il campionato quell'anno fu annullato e, nel 2021, contemporaneamente al posticipo di un anno della Coppa del Mondo, si decise di qualificare direttamente il Giappone e di sostituire il torneo con un play-off tra Hong Kong e Kazakistan[11] per designare la nazionale asiatica che avrebbe acceduto al torneo finale di ripescaggio per l'ultimo posto valido alla Coppa[12].
Asia Rugby alfine riuscì a organizzare il primo campionato post-pandemico nel dicembre 2022, di nuovo con le sole Hong Kong e Kazakistan in gara doppia in casa dei primi[13], che si aggiudicarono, vincendo entrambi i confronti, la loro prima corona continentale[14][15].
Il più recente torneo si è tenuto a maggio 2023 in Kazakistan tra la squadra ospite, Hong Kong e il Giappone tornato nella competizione dopo 6 anni; nel frattempo tale edizione era divenuta anche il torneo di qualificazione al neoistituito WXV, torneo per squadre nazionali di World Rugby organizzato su divisioni di merito[16]. Il Giappone, per la quarta volta campione d'Asia, si qualificò per la seconda divisione di tale torneo, mentre il Kazakistan, finalista sconfitto, finì nella terza[17].
Albo d’oro
modificaEdizione | Paese organizzatore | Vincitore | Finalista | |
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1ª | 2006 | Cina | Cina | Hong Kong |
2ª | 2007 | Cina | Kazakistan | Cina |
3ª | 2008 | Kazakistan | Kazakistan | Giappone |
4ª | 2009 | Singapore | Kazakistan | Giappone |
5ª | 2012 | Cina | Kazakistan | Giappone |
6ª | 2013 | Kazakistan | Kazakistan | Giappone |
7ª | 2014 | Hong Kong | Kazakistan | Girone unico |
8ª | 2015 | Vari | Giappone | Girone unico |
9ª | 2016 | Vari | Giappone | Girone unico |
10ª | 2017 | Vari | Giappone | Hong Kong |
11ª | 2022 | Hong Kong | Hong Kong | Kazakistan |
12ª | 2023 | Kazakistan | Giappone | Kazakistan |
Vittorie per squadra
modificaSquadra | Vincitrice | Seconda | Terza |
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Kazakistan | 2007 · 2008 · 2009 · 2012 · 2013 · 2014 | 2015 · 2022 · 2023 | — |
Giappone | 2015 · 2016 · 2017 · 2023 | 2008 · 2012 · 2013 | 2007 · 2014 |
Cina | 2006 | 2007 | — |
Singapore | — | 2013 | |
Hong Kong | 2022 | 2006 · 2014 · 2016 · 2017 | — |
Thailandia | — | — | 2006 |
Uzbekistan | — | — | 2008 |
Note
modifica- ^ (EN) China win Asian women’s title, su irb.com, World Rugby, 19 novembre 2006. URL consultato il 9 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2006).
- ^ (EN) Kazakhstan crowned Asian champions, su irb.com, International Rugby Board, 5 novembre 2007. URL consultato il 14 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2007).
- ^ (EN) Kazakhstan retain Asian title, su irb.com, International Rugby Board, 10 giugno 2008. URL consultato il 14 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2008).
- ^ (EN) International match Japan Women vs Hong Kong Women, su rugby-japan.jp, Japan Rugby Football Union, 22 maggio 2010. URL consultato il 15 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2019).
- ^ (EN) Asian Women Division 2 (PDF), su laorugby.com, Lao Rugby Federation. URL consultato il 15 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2012).
- ^ (EN) South Africa and Kazakhstan reach WRWC 2014, su irb.com, World Rugby, 7 settembre 2013. URL consultato il 25 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2013).
- ^ (EN) Kazakhstan Women crowned Asian 4N champions, su irb.com, International Rugby Board, 26 maggio 2014. URL consultato il 15 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2014).
- ^ (EN) ARFU kicks off new format Asia Rugby Championships, su hksevens.com, Hong Kong Sevens, 16 aprile 2015. URL consultato il 15 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2017).
- ^ (EN) Matt Jones, Kazakhstan woes improve UAE promotion chances in Asia Rugby Championship, in Sport 360, 10 maggio 2016. URL consultato il 3 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).
- ^ (EN) Singapore claim Division I title with win against the Philippines, su asiarugby.com, Asia Rugby, 8 giugno 2018. URL consultato il 15 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2019).
- ^ (EN) RWC 2021 Asia qualification pathway update: Japan secure direct qualification to RWC 2021, su rugbyworldcup.com, World Rugby, 20 ottobre 2021. URL consultato il 31 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2021).
- ^ (EN) Rugby World Cup 2021 Final Qualification Tournament, su asiarugby.com, Asia Rugby, 7 gennaio 2022. URL consultato il 12 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2022).
- ^ (EN) Hong Kong Women’s XV Will Host Kazakhstan In December 2022, su rugbyasia247.com, Rugby Asia 24/7 (archiviato il 1º giugno 2023).
- ^ (EN) New-look Hong Kong at record high in World Rugby Women’s Rankings powered by Capgemini, su world.rugby, World Rugby, 12 dicembre 2022. URL consultato il 1º luglio 2023 (archiviato il 1º marzo 2023).
- ^ (EN) Last-minute try helps Hong Kong sweep Kazakhstan with 14-12 win, su hkrugby.com, Hong Kong RFU, 19 dicembre 2022. URL consultato il 1º luglio 2023 (archiviato l'8 gennaio 2023).
- ^ (EN) WXV: How does it work?, su world.rugby, World Rugby. URL consultato il 29 giugno 2023 (archiviato il 10 maggio 2023).
- ^ (EN) Sakura Fifteen Secure WXV 2 Spot With Strong Win Over Kazakhstan in Almaty, su en.rugby-japan.jp, Japan Rugby Football Union, 29 maggio 2023. URL consultato il 29 maggio 2023 (archiviato il 29 maggio 2023).
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su asiarugby.com.