Anarchopedia

Enciclopedia online focalizzata sulla storia dell'anarchismo, di stampo parziale ed anti-capitalista

Anarchopedia (in italiano Anarcopedia) è un'enciclopedia online focalizzata sulla storia e le teorie dell'anarchismo e dei movimenti sociali in genere. Anarcopedia si definisce un progetto «per lo sviluppo di una enciclopedia multi-lingua, finalizzata a chiarificare teorie e pratiche del movimento anarchico nel suo complesso, ma anche a porsi in sé come esperienza anarchica di azione diretta». Si descrive inoltre come «la prima enciclopedia wiki anarchica». Anarchopedia è sembrato per lungo tempo aver cessato la propria attività a causa di problemi tecnici rimasti irrisolti, che alcuni utenti hanno attribuito alla mancata volontà del gestore di risolverli,[1] salvo poi tornare online quantunque senza poter riprendere pienamente le proprie attività. Proprio a causa dei continui problemi tecnici è attivo un nuovo sito web che contiene le voci anarcopediane.

Anarchopedia
sito web
Logo
Logo
URL anarcopedia.org.
Tipo di sitoEnciclopedia online
LinguaMultilingua
RegistrazioneOpzionale
CommercialeNo
ProprietarioNessuno
Creato daMiloš Rancic
Lancio30 settembre 2004
Stato attualeIn progresso

Cos'è Anarcopedia

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È un'enciclopedia wiki parziale ("esprime un punto di vista anarchico e non neutrale"[2]) attiva dal 30 settembre 2004, quando è stata fondata dall'anarchico serbo Miloš Rancic.[3] Simile a Wikipedia, Anarcopedia privilegia però temi che includono il sindacalismo rivoluzionario, il socialismo libertario, l'ecologismo radicale, le energie rinnovabili, la controcultura, l'arte avanguardista, il femminismo radicale, le controeconomie e le associazioni in cooperativa, il movimento di occupazione, lo hacktivismo, il software libero e la conoscenza libera, le filosofie dissidenti, le questioni sull'antiautoritarismo, le libertà civili, l'uguaglianza sociale e tutto quello che abbia a che fare con una prospettiva anarchizzante e come pratica dell'attivismo libertario. Privilegia articoli inerenti all'anarchia e con una visione critica del capitalismo[2].

Dal 2009 è possibile postare nuove voci solo se si è utenti registrati mentre è invece possibile modificare e contribuire alla stesura di voci preesistenti anche senza alcuna registrazione. Gli utenti registrati e autoconfermati hanno anche le funzioni aggiuntive degli amministratori, vale a dire proteggere e cancellare pagine. Non hanno tuttavia la possibilità di bloccare utenti o modificare pagine del namespace MediaWiki in quanto queste funzioni sono riservate agli amministratori.[4] Questo procedimento è reso necessario dalla continua presenza di vandali informatici.[5] Anarcopedia viene amministrata per autogestione e con la ricerca del consenso tra gli utenti.

Usa il medesimo software MediaWiki di Wikipedia con nuove implementazioni, per cui è un suo fork, ma è un progetto completamente separato, fondato sulla libera partecipazione degli utenti strutturati orizzontalmente e senza alcun gruppo dirigente che ne orienti le scelte.[6] Su Anarcopedia inoltre sono presenti molte pagine cancellate da Wikipedia, spesso corredate da commenti anche in aperta polemica contro le regole e i cinque pilastri.[7] Il progetto presenta molte migliaia di voci in diverse lingue, tra cui l'inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo e l'italiano.

Secondo Luíza Uehara de Araújo[3] il progetto di Anarchopedia, che si sviluppa seguendo le logiche dell'anarchia, è confrontabile con le aspettative espresse a inizio XX secolo dall'anarchico Sébastien Faure, fondatore nel 1925 dell'Enciclopedia anarchica, mai terminata, di cui furono pubblicati fino al 1938 i primi quattro volumi.

Nasce una nuova anarcopedia

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Visti i problemi tecnici che sorgevano continuamente e vista l'indifferenza dei gestori del sito a risolverli, un gruppo di utenti italiani ha dato vita a una nuova Anarcopedia (questa volta esclusivamente italiana e non multilingue) recuperando le voci di quella precedente.

  1. ^ Anarchopedia è morta?. URL consultato il 5 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2016).
  2. ^ a b Filosofia anarchica del progetto Anarchopedia, su anarcopedia.org.
  3. ^ a b Vedi Luíza Uehara de Araújo, 2011.
  4. ^ Diritti del gruppo utente, su ita.anarchopedia.org. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2012).
  5. ^ Dalle pagine del Collettivo di Anarchopedia (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2008), Resoconto dell'assemblea antivandalismo che sancì la nascita del ruolo di amministratore (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2008).
  6. ^ Differenze e rapporti con Wikipedia (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2009).
  7. ^ Uno dei tanti esempi visibili su Anarcopedia.

Bibliografia

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  • Luíza Uehara de Araújo, Disseminação do wiki e modulações de resistências, Anais do XXVI Simpósio Nacional de História - Associação Nacional de História (ANPUH), São Paulo, luglio 2011 ( online nel sito ANPUH (PDF).).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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