Ambassador's Palace Hotel
L'Ambassador's Palace Hotel, già grattacielo della Società Cattolica di Assicurazioni, è un grattacielo di Napoli ubicato in via Medina.
Ambassador's Palace Hotel | |
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Il grattacielo visto da via Medina | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Napoli |
Coordinate | 40°50′32.58″N 14°15′06.72″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1954-1957 |
Uso | Hotel |
Altezza |
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Piani | 33 |
Realizzazione | |
Architetto | Stefania Filo Speziale, Carlo Chiurazzi, Giorgio di Simone |
Proprietario | NH Hoteles |
Descrizione
modificaIl palazzo fu realizzato negli anni 1954-1957 su progetto di Stefania Filo Speziale, Carlo Chiurazzi e Giorgio di Simone per la Cattolica Assicurazioni.
Esso rappresenta, di fatto, l'avvento delle moderne tecnologie edilizie a Napoli: infatti, il grattacielo, interamente in calcestruzzo armato con tompagnature di colore blu, raggiunge un'altezza di 100 metri, pari a 33 piani.
Noto per molti anni come Jolly Hotel, è dal 2009 ritornato alla denominazione originaria, dopo l'acquisizione della società Jolly Hotels da parte della NH Hoteles.
L'Ambassador's Palace Hotel nei film
modifica- Nel film di Francesco Rosi, Le mani sulla città, l'imprenditore Eduardo Nottola aveva lo studio privato nel grattacielo.
- Alcune scene del film Il giudizio universale di Vittorio De Sica sono ambientate nel grattacielo, in special modo sul tetto.
- Il film Diciottenni al sole si apre sul tetto del grattacielo, allora di recente costruzione.
- Il video della canzone Anema e Core di Pino Daniele è girato sul tetto del grattacielo.
Bibliografia
modifica- Marco Burrascano e Marco Mondello, Lo Studio Filo Speziale e il modernismo partenopeo. Palazzo Della Morte, CLEAN Edizioni, 2014, ISBN 978-88-8497-255-2.
- Mattia Cocozza, Orientare lo sguardo “a Sud”. Stefania Filo Speziale, regista di un paesaggio moderno (abstract), in QuAD: Quaderni di Architettura e Design, vol. 4, Roma, Edizioni Quasar, 2021, pp. 143-156, ISSN 2611-4437 . URL consultato il 20 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2023).
- Benedetto Gravagnuolo e Pasquale Belfiore, Napoli: architettura e urbanistica del Novecento, Laterza, 1994, ISBN 8842044555.
- Chiara Igrosso, Il modernismo mediterraneo di Stefania Filo Speziale, prima architetta napoletana (PDF), in Architetti Senza Tempo, Open House Italia, 2022, pp. 22-27, ISBN 979-12-2101-182-1.
- Diego Lama, Architetti dimenticati: La donna che progettò l'edificio più «macho» (PDF) (abstract), in Corriere del Mezzogiorno, Caserta, RCS MediaGroup, 20 marzo 2008, p. 19.
- Renato Nicolini, NapoliGuida. Itinerari di architettura moderna, a cura di Sergio Stenti e Vito Cappiello, 2ª ed., CLEAN Edizioni, 2010 [1998], ISBN 978-88-8497-104-3.
- (EN) Aurora Riviezzo e Chiara Ingrosso, Stefania Filo Speziale and Her Long-Overlooked Legacy to Twentieth Century Italian Architecture (PDF), in Helena Serazin, Caterina Franchini e Emilia Garda (a cura di), Women's Creativity since the Modern Movement (1918-2018) Toward a New Perception and Reception, Založba ZRC - ZRC SAZU, 2018, pp. 1046-1055, ISBN 978-961-05-0106-0.
- Sergio Stenti (a cura di), NapoliGuida-14 itinerari di Architettura moderna, con Vito Cappiello, Clean, 1998, ISBN 88-86701-33-0.
Voci correlate
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