Alejandro Lerroux
Alejandro Lerroux García (La Rambla, 4 marzo 1868 – Madrid, 25 giugno 1949) è stato un politico spagnolo. È stato Presidente del Consiglio tre volte: dal 12 settembre all'8 ottobre 1933, dal 16 dicembre 1933 al 28 aprile 1934 e dal 4 ottobre 1934 al 25 settembre 1935.
Alejandro Lerroux | |
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Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Spagnola | |
Durata mandato | 12 settembre 1933 – 9 ottobre 1933 |
Presidente | Niceto Alcalá Zamora |
Predecessore | Manuel Azaña Díaz |
Successore | Diego Martínez Barrio |
Durata mandato | 16 dicembre 1933 – 28 aprile 1934 |
Presidente | Niceto Alcalá Zamora |
Predecessore | Diego Martínez Barrio |
Successore | Ricardo Samper |
Durata mandato | 4 ottobre 1934 – 25 settembre 1935 |
Presidente | Niceto Alcalá Zamora |
Predecessore | Ricardo Samper |
Successore | Joaquín Chapaprieta |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Repubblicano Radicale |
Professione | Avvocato |
Firma |
Biografia
modificaFiglio di un militare, fu allevato dallo zio sacerdote, esperienza che lo portò a maturare una profonda avversione per la religione.[1] Fu membro della Massoneria[2]. Grazie alle enormi disponibilità economiche, fondò il Partido Republicano Radical che ottenne ben presto un ampio successo a Barcellona. Nel 1931 entrò a far parte del primo governo della Seconda Repubblica Spagnola, presieduto da Alcalà Zamora. Quando quest'ultimo venne eletto presidente della Repubblica, aspirò per sé alla Presidenza del governo; quando gli venne preferito Manuel Azaña, uscì, col suo partito, dalla coalizione di governo e iniziò la virata a destra.
Nel 1933 si presentò alle elezioni alleato della CEDA e dei partiti tradizionalisti e monarchici. Ottenne la nomina a capo del governo. Il suo governo cadde su un caso di corruzione, denominato "straperlo", dal nome del tipo di roulette, manipolabile elettronicamente, che si voleva introdurre in Spagna. Nel giro di tangenti collegato, furono coinvolti esponenti del Partito Radicale e familiari dello stesso Lerroux, a cominciare dal figlio adottivo, Aurelio.[3]
Durante la guerra civile spagnola sostenne Francisco Franco e i militari golpisti. Stabilì la propria dimora in Portogallo e fece ritorno in Spagna solo nel 1947.
Note
modifica- ^ Gerald Brenan, Storia della Spagna 1874-1936, Einaudi, 1970, Torino, pag. 223.
- ^ (ES) Amparo Guerra Gómez , "Alejandro Lerroux: La masonería como oportunidad", in: José Antonio Ferrer Benimeli (Ed.) , La masonería en la España del siglo XX, Toledo, Università di Castiglia-La Mancha e Cortes di Castiglia-La Mancha editori, 1996, vol. 2, pagg. 271-286 ISBN 84-89492-44-1.
- ^ Paul Preston, La guerra civile spagnola 1936-1939, Mondadori, Roma, 1999
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alejandro Lerroux
Collegamenti esterni
modifica- Lerroux García, Alejandro, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Lerroux García, Alejandro, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Alejandro Lerroux, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (ES) Alejandro Lerroux, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (EN) Opere di Alejandro Lerroux, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 46784145 · ISNI (EN) 0000 0000 8379 3181 · LCCN (EN) n87908798 · GND (DE) 118779648 · BNE (ES) XX961558 (data) · BNF (FR) cb12073315g (data) · J9U (EN, HE) 987007273586205171 |
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