Albatros C.I

aereo da ricognizione monomotore biplano

L'Albatros C.I era un aereo da ricognizione monomotore biplano sviluppato dalla allora azienda tedesco imperiale Albatros Flugzeugwerke GmbH negli anni dieci del XX secolo.

Albatros C.I
Albatros C.I
Descrizione
Tipoaereo da ricognizione
Equipaggio2
CostruttoreGermania (bandiera) Albatros
Data entrata in servizio1915
Data ritiro dal servizio1917[1]
Utilizzatore principaleGermania (bandiera) Luftstreitkräfte
Altri utilizzatoriPolonia (bandiera) Siły Powietrzne
Lituania (bandiera) Karinės Oro Pajėgos
Sviluppato dalAlbatros B.II
Altre variantiAlbatros C.III
Dimensioni e pesi
Lunghezza7,85 m
Apertura alare12,90 m
Altezza3,14 m
Superficie alare40,50
Peso a vuoto875 kg
Peso carico1 190 kg
Propulsione
Motoreun Argus As III
Potenza180 PS (132 kW)
Prestazioni
Velocità max140 km/h
Velocità di crociera125 km/h
Autonomia350 km
Tangenza3 600 m
Armamento
Mitragliatriciuna LMG 08/15 calibro 7,92 mm in caccia
una Parabellum MG 14 calibro 7,92 mm posteriore
Notedati riferiti alla versione C.Ia

i dati sono estratti da Уголок неба[2][3]

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Basato sul precedente B.II, adottava la soluzione dello scambio dei due posti dell'equipaggio, con l'osservatore che, passato in quello posteriore, poteva essere equipaggiato con una mitragliatrice montata su supporto ad anello, venendo utilizzato principalmente dalla Luftstreitkräfte, la componente aerea del Deutsches Heer (l'esercito imperiale tedesco), durante le prime fasi della prima guerra mondiale.

Storia del progetto

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Il C.I viene sviluppato su richiesta dell'Idflieg che introdusse una nuova categoria di aerei biposto da ricognizione armata basata sui B-Typ. La nuova categoria introduceva lo spostamento del posto di pilotaggio all'abitacolo anteriore lasciando quindi la possibilità all'osservatore di essere dotato di una mitragliatrice, differentemente dai precedenti ricognitori dove era posizionato davanti al pilota. Questo permetteva all'equipaggio di avere capacità difensiva nei confronti della caccia nemica che si stava velocemente sviluppando.

L'Albatros Flugzeugwerke modificò il suo precedente B.II adattandolo alla nuova impostazione ed equipaggiandolo con il più potente motore Benz Bz.III da 150 PS (110 kW) che nel frattempo era diventato disponibile. Il risultato fu un velivolo dotato di buona maneggevolezza che, grazie alla potenza disponibile, diede un vantaggio rispetto alla maggior parte dei velivoli adottati dalle forze aeree alleate.[4]

Impiego operativo

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Introdotto nel 1915, benché fosse destinato a missioni di ricognizione aerea e di osservazione in cooperazione con le unità di terra, il C.I venne utilizzato dal personale della Luftstreitkräfte come aereo da caccia ottenendo un certo successo anche in questo ruolo. L'asso dell'aviazione Oswald Boelcke, in coppia con il mitragliere von Wühlisch, ottenne il suo primo abbattimento ai comandi di un C.I. Anche un altro famoso asso tedesco, Manfred von Richthofen, il celebre Barone Rosso, iniziò la sua carriera operando come osservatore su un B.I sul fronte orientale.

Il modello rimase operativo fino al 1917, sostituito progressivamente da modelli più recenti, relegato a compiti di seconda linea e nelle scuole di volo come aereo da addestramento. Alla fine del conflitto, per le condizioni imposte dal Trattato di Versailles del 1919, gli esemplari ancora efficienti vennero trasferiti in Lituania e Polonia ed integrati nelle rispettive forze aeree.

Versioni

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C.I
prima versione di serie, equipaggiata con un motore Benz Bz.III da 150 PS (110 kW).
C.Ia
versione migliorata, equipaggiata con un più potente motore Argus As.III da 180 PS (132 kW).
C.Ib
versione da addestramento dotata di doppi comandi realizzata dalla Mercur Flugzeugbau.
C.I-V
prototipo sperimentale, realizzato in un esemplare.

Utilizzatori

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  Germania
  Lituania
  Polonia

Velivoli comparabili

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  Germania
  Regno Unito
  1. ^ Cowin 2000.
  2. ^ Albatros C.I in Уголок неба.
  3. ^ I dati sono riferiti alla versione con motore Argus As III, indicata in bibliografia come C.Ia, a differenza di quanto citato in Уголок неба che lo identifica genericamente con C.I.
  4. ^ van Wyngarden, G. Early German Aces.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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