Adriano Auguadri

militare italiano

Adriano Auguadri (Como, 19 marzo 1897Guri i Topit, 4 aprile 1941) è stato un militare italiano, volontario di guerra, decorato con la medaglia d'oro al valor militare nel corso della seconda guerra mondiale.

Adriano Auguadri
Adriano Auguadri in uniforme da capitano degli Alpini.
NascitaComo, 19 marzo 1897
MorteGuri i Topit, 4 aprile 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegio esercito
ArmaFanteria
CorpoAlpini
Unità5º Reggimento alpini
Anni di servizio1915 - 1941
GradoCapitano
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda Guerra Mondiale
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare
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Biografia

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Adriano Auguadri nasce a Como nel 1897 e, appena adolescente, entra nel comitato comasco del Corpo Nazionale Volontari Alpini, un sodalizio, sorto agli inizi del secolo, che riunisce appassionati escursionisti e “patrioti” della più varia estrazione per prepararli a eventuali operazioni militari in alta montagna.

Prima Guerra Mondiale

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Nel 1915, lo scoppio della guerra non lo coglie pertanto del tutto impreparato: egli può infatti già contare perlomeno su una discreta preparazione alla guerra in montagna. In maggio, Auguadri si arruola dunque volontario nel Regio Esercito Italiano. A soli diciotto anni entra così in servizio, proprio il 24 maggio, come soldato semplice del 5º Reggimento Alpini, e due giorni dopo giunge in linea col battaglione alpino “Morbegno”.

All'inizio del 1917, dopo il corso per allievo ufficiale, viene nominato prima sottotenente, e poi promosso tenente nello stesso anno. Il 15 giugno del 1917, mentre si trova in linea sul Corno di Cavento, nel settore dell'Adamello, Auguadri, al comando di una pattuglia di "Fiamme Verdi", gli arditi degli alpini, conquista una trincea nemica dopo la difficilissima scalata di una parete rocciosa. Questa azione viene ricompensata con la sua prima Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

Meno di un anno dopo questo episodio, nei giorni del 25-26 maggio 1918, il tenente Auguadri, questa volta impegnato col suo battaglione sul Ghiacciaio Presena, attacca e conquista una posizione nemica, catturando oltre un centinaio di nemici ammassati in una caverna, e guadagnandosi così la sua prima Medaglia d'Argento al Valor Militare. Solo quattro giorni dopo, il 30 maggio, riceve anche un Encomio Solenne, riferito a un'azione compiuta nell'inverno precedente.

Dopo meno di due mesi, il 19 giugno, il tenente Auguadri è protagonista, stavolta sul Monte Stabel, in Trentino, di un'altra azione particolarmente notevole: giunto col suo plotone di arditi, dopo la scalata di una parete rocciosa, su una cima, egli rimane per oltre mezza giornata sotto il fuoco nemico, riuscendo anche a eseguire varie operazioni di ricognizione. Questa azione gli vale la seconda Medaglia d'Argento al Valor Militare. Poche settimane dopo, il 13 agosto, il ten. Auguadri riceve anche la croce di guerra al merito.

Con la fine della guerra, Auguadri torna alla vita civile a Como, impegnandosi anche attivamente nell'associazionismo reducistico cittadino, e aderendo così all'Associazione Nazionale Alpini nonché all'Associazione nazionale volontari di guerra.

Seconda Guerra Mondiale

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Nel 1934, Auguadri trova impiego come bibliotecario comunale, e nel 1935, da civile, viene promosso capitano. Allo scoppio della Guerra d'Etiopia, egli chiede l'arruolamento volontario, non venendo però dichiarato idoneo.

Alla fine del 1939, nell'ambito delle operazioni di mobilitazione del Regio Esercito, viene richiamato alle armi e destinato alla frontiera alpina con la Francia. Qui prende parte ai fatti d'arme del giugno del 1940, nelle file della 509ª Compagnia mitraglieri. Intanto, i drammatici eventi della campagna italiana di Grecia impongono il trasferimento di nuovi complementi nello scacchiere balcanico.

Il 28 dicembre del 1940, al comando della 44ª Compagnia, Battaglione alpini "Morbegno" del 5º Reggimento alpini giunge così sulle alture greche. Il mese successivo, il 24 gennaio 1941, la 44ª Compagnia si lancia alla conquista della Quota 926. Questa azione vale gli valse il conferimento della seconda medaglia d'argento al valor militare.

Poco più di un mese dopo, il 9 marzo, si trovava sulla Quota 2110 del Monte Guri i Topit, quando alla sua compagnia fu ordinato l'assalto contro una ridotta nemica, fortemente presidiata. L'attacco, condotto sotto una tormenta di neve, valse alla compagnia la conquista della posizione, catturando altresì un cospicuo numero di prigionieri e ingenti quantitativi di materiale bellico. Venne così decorato con la terza medaglia d'Argento al valor militare.

Il 4 aprile del 1941, però, un violentissimo attacco greco si abbatte sulle posizioni tenute dalla 44ª Compagnia. Nel volgere di poche ore caddero tutti i suoi ufficiali, ed egli stesso fu ferito più volte. Nonostante le sue gravissime condizioni non abbandonò il comando del reparto e, percorrendo la trincea per rincuorare i suoi uomini, rimane ucciso.

La difesa delle posizioni affidate alla sua compagnia ed il sacrificio della vita vennero ricompensati con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Onorificenze

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Il medagliere del capitano Auguadri, conservato presso il Museo Civico di Como.
«Più volte decorato al Valore, ripetutamente e brillantemente distintosi durante il conflitto italo - greco in ardimentose azioni per le quali si era sempre volontariamente offerto, sosteneva fermamente, alla testa della sua compagnia, sosteneva fermamente un violentissimo attacco nemico preparato ed appoggiato da intenso e prolungato fuoco di artiglieria e mortai. Nell'epica difesa della posizione affidata all'onore del suo reparto, cadutigli attorno i suoi ufficiali e gran parte degli alpini, ferito egli stesso più volte, rimaneva imperterrito al suo posto di combattimento, tenacemente reagendo e causando all'avversario perdite gravissime. Nel percorrere la sconvolta posizione per incuorare i suoi dipendenti allo sforzo estremo, incontrava morte gloriosa. Magnifica ed eroica figura di alpino, fulgido esempio delle più alte e nobili tradizioni e virtù guerriere di nostra gente. Monte Guri i Topit (Fronte Greco), 4 aprile 1941.[1]
— Regio Decreto 11 luglio 1942.[2]
«Costante esempio di sprezzo del pericolo, di ferrea energia, di intelligente iniziativa, attaccava brillantemente e conquistava un'importante posizione nemica. Con tre soldati intimava la resa a un centinaio di nemici, ammassati in un ricovero, e li catturava. Ghiacciaio Presena, 26 maggio 1918»
«Valoroso combattente della Grande Guerra, più volte decorato, sapeva infondere alla propria Compagnia il suo grande entusiasmo e la sua fede. Con ardimento e sprezzo del pericolo trascinava i suoi alpini, con la parola e con l'esempio, alla conquista di un'importante posizione, mettendo in atto il piano studiato in precedenti ardite ricognizioni notturne. Esempio di eroismo, di passione e di capacità di comando. Quota 926 (Zona Sqimari), 24 gennaio 1941.»
«Comandante di reparto alpino incaricato di eseguire un ardito colpo di mano notturno contro un'importante ed innevata posizione nemica fortemente presidiata e dotata di numerose armi automatiche, portava i propri uomini sul tergo del dispositivo avversario con un'audace, rischiosa e faticosa marcia di circa tre ore. Si gettava quindi arditamente e di sorpresa per primo, animando i propri alpini con l'esempio e con la parola, sul presidio nemico riuscendo ad annientarlo, infliggendogli gravissime perdite in morti e feriti e catturando numerosi prigionieri, mitragliatrici, fucili ed altro materiale bellico vario. Magnifico esempio di freddo e meditato ardimento, di coraggio, di sprezzo del pericolo, rinnovava così le prove già date in precedenti azioni di brillante capo guerriero trascinatore dei propri uomini. Monte Guri i Topit (Quota 2110), 9 marzo 1941
«Comandante di una pattuglia di arditi, durante l'attacco di formidabile posizione nemica compié con mirabile slancio e ardire la scalata di una difficilissima parete rocciosa, vincendo per primo gravi difficoltà tattiche e alpinistiche e concorrendo validamente alla conquista della posizione. Corno di Cavento, 15 giugno 1917
«Dopo una difficilissima scalata di pareti quasi a picco compiuta sotto il fuoco delle mitragliatrici ed il lancio di bombe a mano nemiche, rimaneva per 16 ore consecutive col proprio plotone di arditi sotto le persistenti offese dell'avversario, incoraggiando i suoi uomini ad attendere la notte per attaccarne le forti posizioni, e si spingeva da solo, più volte in ricognizione fin sotto i reticolati nemici, esempio di calma, di ardimento e di alto sentimento del dovere. Monte Stabel, Menecigolo, 19 luglio 1918

Riconoscimenti

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Como, la sua città natale, gli ha intitolato:

  • una piazza, nel 1941, attuale Piazza Medaglie d'Oro;
  • una via, nel 1972, attuale Via Adriano Auguadri;
  • la Federazione provinciale dell'Istituto del Nastro Azzurro.
  1. ^ Quirinale Scheda Adriano Auguadri - Visto 6 dicembre 2008
  2. ^ Registrato alla Corte dei Conti il 26 agosto 1942, guerra registro 34, foglio 110.

Bibliografia

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  • Adriano Auguadri - Medaglia d'Oro al Valor Militare, a cura dell'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro e dell'Associazione Nazionale Alpini di Como, 1972.
  • Andrea Benzi, Niccolò Figundio, Il volontarismo di guerra e l'Associazione Nazionale Volontari di Guerra a Como, ISVIG, 2007
  • Albo d'Oro dei Decorati della provincia di Como, a cura dell'Istituto del Nastro Azzurro - Federazione di Como.
  • Fondo Adriano Auguadri, Archivio della Sezione di Como dell'Associazione Nazionale Volontari di Guerra

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  • Ana Como - Scheda Adriano Auguadri, su alpinicomo.it (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2009).
  • Auguadri, Adriano [collegamento interrotto], su Combattenti Liberazione. URL consultato il 17 gennaio 2023.