Artegna
Artegna (Dartigne in friulano[4][5]) è un comune italiano di 2 868 abitanti[1] della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.
Artegna comune | |
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Pieve di Santa Maria Nascente | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Udine |
Amministrazione | |
Sindaco | Aldo Daici (lista civica Per Artegna) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 46°14′N 13°09′E |
Altitudine | 210 m s.l.m. |
Superficie | 11,22 km² |
Abitanti | 2 868[1] (28-2-2017) |
Densità | 255,61 ab./km² |
Frazioni | Sornico |
Comuni confinanti | Buja, Gemona del Friuli, Magnano in Riviera, Montenars, Treppo Grande |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 33011 |
Prefisso | 0432 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 030006 |
Cod. catastale | A448 |
Targa | UD |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 730 GG[3] |
Nome abitanti | arteniesi |
Patrono | san Rocco |
Giorno festivo | 16 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Artegna nella provincia di Udine | |
Sito istituzionale | |
Storia
Secondo alcune leggende popolari l'origine del nome risale al periodo tra il 1646 ed il 1648 a seguito della visita e della permanenza nel paese di Charles de Batz de Castelmore d'Artagnan in Italia per conto del cardinale Giulio Mazzarino. Nel 1648 venne richiamato in Francia dallo stesso Mazzarino a causa delle guerre civili note come le Fronde. Sempre secondo le stesse leggende popolari, intorno al 1866 il paese sarebbe stato visitato dallo scrittore francese Alexandre Dumas, autore del famoso romanzo I tre moschettieri ma non ci sono prove a sostegno di questa ipotesi.
Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni.
Onorificenze
Monumenti e luoghi d'interesse
La chiesetta sorge ai piedi del monte Faet, poco al di sopra del borgo Clama, che prende il suo nome da un'antica casata di Artegna. L'esistenza di una chiesa in Clama, intitolata a San Leonardo, è attestata da un documento del 1281 (testamento di Federico di Prampero). La prima traccia documentale della dedicazione della chiesa a Santo Stefano risale al 1431. Nel 1977, durante lavori di restauro successivi al terremoto del 1976 che colpì rovinosamente il Friuli, mentre si rimuove l'altare settecentesco, vengono rinvenute sette lastre di pietra risalenti all'Alto Medioevo, le quali probabilmente appartenevano alla chiesetta e che fanno presupporre che la fondazione dell'attuale Santo Stefano risalga almeno al periodo carolingio.
Chiesa di San Martino
La chiesa, nelle sue forme attuali, risale al XVI secolo, a quando, cioè, gli Arteniesi la ripararono dopo che il terremoto del 1511 l'ebbe rovinata.
Il colle di San Martino
Il colle di San Martino è un complesso monumentale di cui fanno parte anche la pieve e il castello. La grande chiesa parrocchiale, Santa Maria Nascente, risale al 1829 ed è opera di Pietro Schiavi. All'interno è decorata con affreschi di Sebastiano Santi (soffitto, 1832), Leonardo Rigo (presbiterio, 1888-1892) e Aurelio Mariani (coro, 1930). In uno degli altari laterali, è collocato un dipinto del pittore udinese Luigi Pletti, un San Domenico con notevoli arditezze cromatiche e luministiche. Sopra l'altare del SS. Crocifisso, “un grande Crocifisso ligneo del XVI secolo, vicino ai modi di Giovanni Martini.
Il castello
Il castello, ricostruito dopo il terremoto del 1976, è quanto resta del fortilizio che fino al XIV secolo occupava la sommità del colle, cingendolo con le sue mura. Appartiene al primitivo edificio – e forse al nucleo più antico – la torre, cosiddetta “longobarda”, che era posta in prossimità della porta d'ingresso. Per il resto, l'edificio ha subìto nel corso del tempo diversi rimaneggiamenti. Il castello ristrutturato da poco è ovviamente visitabile.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[6]
Lingue e dialetti
Ad Artegna, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza il friulano centro-orientale, una variante della lingua friulana. Nel territorio comunale vige la Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 [7]. Tra gli stranieri maggiormente presenti nel comune ci sono: albanesi, serbi, croati, kosovari, romeni, filippini e ucraini.
Economia
Artigianato
Per quanto riguarda l'artigianato, Artegna è soprattutto rinomata per la produzione di ceramiche e di terracotte.[8]
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana.
- ^ La giunta comunale con delibera nº 107 del 29-09-2008 aveva proposto all'ARLeF il toponimo Artigne invece di Dartigne Delibera del comune di Artegna[collegamento interrotto]
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012..
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ lista ufficiale Denominazioni ufficiali in Lingua Friulana , su arlef.it, Arlef. URL consultato il 26 ottobre 2011.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 19.
Bibliografia
- Giuseppe Bergamini (a cura di), Guida artistica del Friuli-Venezia Giulia, Passariano (Udine), Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia, 1999 (voce: Artegna).
- G. Bergamini, S. Tavano, Storia dell'arte nel Friuli-Venezia Giulia, Reana del Rojale, Chandetti, 1991.
- Maria Cristina Cavalieri Dossi, “Ritrovamento dei rilievi altomedioevali”, in AA.VV., Gli affreschi di S. Stefano in Clama ad Artegna, Udine, Arti Grafiche Friulane, 1984.
- Beatrice di Colloredo Toppani, “Indagine storico-artistica sugli affreschi”, in AA.VV., Gli affreschi di S. Stefano in Clama ad Artegna, Udine, Arti Grafiche Friulane, 1984.
- Decio Gioseffi, Udine: le arti, s.l., Casamassima Editore, 1982.
- Cristina Marzocco Marinig, “L'architettura”, in G. Caiazza, C. Marzocco Marinig, Castello di Artegna, Monfalcone, Edizioni della Laguna, 1999.
- Gian Carlo Menis, L'antica pieve di San Martino di Artegna e gli affreschi di Gian Paolo Thanner (1530 c.), Artegna, Comune di Artegna, 1999.
- Aldo Rizzi, Profilo di storia dell'arte in Friuli, vol. 2, Udine, Del Bianco Editore, 1979.
- Tarcisio Venuti, “Le chiese di Artegna tra religiosità e storia”, in AA.VV., Artegna. Storia, terremoto, rinascita, Udine, Arti Grafiche Friulane, 1979.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Artegna
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Artegna
Controllo di autorità | VIAF (EN) 123255063 · WorldCat Identities (EN) lccn-n88036378 |
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