Primavalle

27º quartiere di Roma

Primavalle è il ventisettesimo quartiere di Roma, indicato con Q. XXVII.

Q. XXVII Primavalle
Cortile di un complesso di abitazione popolare del 1936 in via Borromeo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
CittàFile:Roma-Stemma.png Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma XIII
Municipio Roma XIV
Data istituzione13 settembre 1961[1]
Codice227
Superficie4,9666 km²
Abitanti75 468 ab.[2] (2016)
Densità15 195,1 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Primavalle
Cortile di edilizia popolare d'abitazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
CittàFile:Roma-Stemma.png Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma XIV
Data istituzione29-30 luglio 1977[3]
Codice19B
Superficie3,90 km²
Abitanti58 230 ab.[4] (2016)
Densità14 930,77 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Il toponimo indica anche la zona urbanistica 19B del Municipio Roma XIV (ex Municipio Roma XIX) di Roma Capitale.

Geografia fisica

Territorio

Si trova nel quadrante ovest-nord-ovest della città, all'interno del Grande Raccordo Anulare, tra la via di Boccea a sud e via Trionfale a nord.

Il quartiere confina:

La zona urbanistica confina:

Storia

La Tenuta di Primavalle (di proprietà del Capitolo di San Pietro) era una vasta area agricola dell'Agro Romano compresa fra via Boccea, via Pineta Sacchetti e via di Torrevecchia, grosso modo i confini dell'attuale quartiere, come si evince da alcune mappe territoriali dello Stato Pontificio.[10] Agli inizi del XX secolo la città di Roma era sviluppata soprattutto nella parte sinistra del Tevere mentre tutta l'area a destra dello stesso, al di là della Città del Vaticano, era una zona prettamente rurale.

Nei primi anni del XX secolo veniva chiamata "Primavalle" l'area a ridosso della Pineta Sacchetti. Parallelamente alla strada omonima (chiamata all'epoca "Via del Pidocchio") [11] erano infatti costruiti il Casale di Primavalle, la Vaccheria di Primavalle e la piazza di Primavalle (dal 1956 rinominata piazza Pio IX), unite fra loro dalla lunghissima via di Primavalle (oggi divisa in via Cardinal Garampi e via Pio IX) che le collegava a via Boccea. In quegli anni gli spazi della tenuta - ampi e praticamente disabitati - venivano utilizzati anche come zona di esercitazioni militari, come si vede in alcuni filmati d'epoca.

Nel 1923, riadattando e ristrutturando il vecchio Casale di Primavalle in disuso, posto oltre il Forte Braschi, le Suore della Congregazione delle Figlie Povere di San Giuseppe Calasanzio della beata Celestina Donati fondarono "l'Oasi di Primavalle" che accoglieva bambine tra i 3 e i 10 anni, figlie di detenuti ed orfane; col tempo l'edificio divenne anche una scuola. In seguito altre congregazioni religiose vi posero degli istituti, come le suore Orsoline di Madre Urszula Ledóchowska ma soprattutto l'Opera Don Calabria che, già chiamata a reggere la Chiesa di San Filippo Neri alla Pineta Sacchetti, con Padre Isaia Filippi costruì nel 1933 la piccola Chiesa di Santa Maria Assunta e San Giuseppe a Primavalle (ristrutturata e ampliata negli anni 50) nell'attuale piazza Clemente XI.

Contemporaneamente, a partire dalla fine degli anni 20 del XX secolo la Tenuta di Primavalle venne ceduta ai privati che procedono alle prime lottizzazioni; nell'area a ridosso della Pineta Sacchetti sorgono così dei villini immersi nel verde, frammisti ad orti e ad edifici più modesti di carattere rurale. Si prevedeva per l'area uno sviluppo da "Città Giardino" che non è avvenuto in quanto nel secondo dopoguerra si è proceduto alla costruzione di palazzi a più piani che hanno in parte stravolto l'aspetto originario della zona.

Primavalle propriamente detta è una delle dodici borgate ufficiali edificate durante il periodo fascista per accogliere la popolazione allontanata dal centro di Roma a seguito dell'attuazione del PRG del 1931, per la realizzazione delle grandi arterie stradali del centro storico. La zona a ridosso della Pineta Sacchetti viene inclusa territorialmente nel Quartiere di Primavalle anche se, come abbiamo visto, non è stata costruita in seguito alle direttive del regime fascista.

L'edificazione del nuovo insediamento fu iniziata ufficialmente a partire dal 1936 dall'allora IFCP, Istituto Fascista Case Popolari. In precedenza il Governatorato di Roma aveva costruito un dormitorio pubblico (che attualmente ospita la Biblioteca comunale ed alcune strutture municipali) cui si affiancarono delle casette ad un piano, costruite autonomamente dagli abitanti con materiali di fortuna e prive di ogni servizio.

Gli abitanti di Primavalle (circa 5000 persone) provenivano dalle zone dove vennero realizzate via della Conciliazione, Porta Metronia, Monte Caprino e via dei Fori Imperiali[12][13]. Primavalle era collocata in una zona in gran parte isolata dal centro cittadino, come le altre borgate, con l'aggravante di collegamenti difficoltosi per la presenza delle depressioni che le diedero il nome.

La borgata venne inaugurata nel 1939 e si sviluppava lungo l'asse viario centrale di Via della Borgata di Primavalle (oggi via Federico Borromeo)[12], come risulta dal Piano Regolatore del 1931, con una struttura abbastanza lineare tipica delle borgate fasciste ed un'architettura essenziale. Caratteristiche della borgata sin dalla costruzione erano l'estrema povertà degli abitanti e la carenza di servizi pubblici (soprattutto per i collegamenti con il centro della città), situazione che si è protratta fino agli anni 60 del XX secolo.

Data la situazione di disagio economico di gran parte della popolazione, alimentata anche da consistenti flussi migratori di persone in cerca di fortuna che hanno popolato la borgata tra gli anni 50 e 70, la zona è stata nel tempo, e in parte lo è tuttora, luogo di microcriminalità specializzata soprattutto nello spaccio di droga.

Il quartiere viene completato negli anni cinquanta, in particolare nel 1959 viene costruita piazza Capecelatro e la Chiesa di Santa Maria della Salute a Primavalle e si costruiscono palazzi privati che si affiancano alle case popolari. Il nucleo originario andrà ad assumere sempre più un ruolo di centralità nei confronti delle aree limitrofe, in parte caratterizzate da uno sviluppo edilizio disorganizzato, soprattutto nella parte nord. Difatti, negli anni sessanta inizia a svilupparsi la zona intorno a via di Torrevecchia, con la costruzione di edifici a più piani senza un'adeguata regolamentazione a livello urbanistico. Risale a quell'epoca il problema della viabilità della zona, caratterizzata da strade strette, dall'assenza di parcheggi e da scarse aree verdi.

Il 13 settembre 1961 la borgata omonima e l'abitato di Torrevecchia vengono inclusi nel nuovo Quartiere Primavalle, estraendolo dal territorio del suburbio Trionfale. Vi viene inclusa anche la zona vicino alla Pineta Sacchetti che nel frattempo si sviluppava con qualche particolarità, come il fatto che la Chiesa di San Lino fosse ospitata in una struttura inadatta e solo nei primi anni 2000 fosse costruita la nuova chiesa.

Tra la fine degli anni settanta e la prima metà degli anni ottanta si assiste ad uno dei primi interventi di riqualificazione che determineranno l'attuale assetto[12].

Una peculiarità positiva di Primavalle è la realizzazione dei cosiddetti "scioperi alla rovescia". Di fronte all'inerzia delle istituzioni i cittadini realizzarono strutture necessarie alla vivibilità della borgata. Esempio tipico è la realizzazione a proprie spese e lavorando nei giorni festivi di alcune strade di collegamento con via della Pineta Sacchetti sin dagli anni 50, come via del Forte Braschi[14], via dei Monti di Primavalle e l'importante via Mattia Battistini, che fino agli anni 70 era adibita a coltivazioni ed oggi svolge un ruolo centrale nella viabilità della zona.

Cronistoria

  • Con delibera di Giunta n. 20 del 20 agosto 1921, venne istituito il suburbio S. X Trionfale.
  • Nel maggio del 1938 furono inaugurati i primi 20 edifici a est di via della Pineta Sacchetti, istituita su proposta al Consiglio Comunale 201 del 21 luglio 1920.
  • Il 29 marzo 1939 la principessa Maria José di Savoia visita la "fiorente borgata", così definita dalle cronache di allora.
  • 1944 - insurrezione anti-tedesca interessa i quartieri di Primavalle, Ottavia, Monte Mario, Monte Arsiccio; perdono la vita un uomo e due bambini.
  • Il 10 maggio 1952 il ministro Aldisio, il sindaco di Roma Salvatore Rebecchini e il vescovo Clemente Micara posano la prima pietra per la costruzione di altri 6 edifici, sul terreno donato dal principe Lancellotti, presente alla cerimonia il figlio.
  • Il 31 gennaio 1953 il sindaco di Roma Rebecchini ed il vescovo Micara inaugurano la derivazione dell'acquedotto del Peschiera.
  • Negli anni cinquanta divenne tristemente famosa per l'uccisione di una ragazzina, Annarella Bracci, di cui inizialmente fu accusato Lionello Egidi. Le cronache nazionali seguirono il caso con trepidazione in quanto l'omicidio avvenne in un ambiente estremamente degradato e povero. Egidi fu poi riconosciuto innocente dalla giustizia e il delitto non è stato mai risolto.
  • Nel 1953, il regista Roberto Rossellini gira nella borgata alcune scene del film "Europa '51" con Ingrid Bergman.
  • Con delibera del Commissario Straordinario n. 2453 del 13 settembre 1961, il territorio della borgata e del vicino abitato di Torrevecchia, furono inclusi nel nuovo quartiere Primavalle, estraendolo dal territorio del suburbio S. X Trionfale.
  • Il 16 aprile 1973, rogo di Primavalle: nella notte alcuni aderenti a Potere Operaio versarono liquido infiammabile sulla porta della casa del segretario della sezione di Primavalle del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale, Mario Mattei. L'incendio distrusse l'appartamento. Due dei figli del Mattei, Virgilio di 22 anni e Stefano di 8 anni, morirono carbonizzati.

Caratteristiche generali

Nella zona si contano 9 società calcistiche, 23 palestre, 6 piscine, due impianti sportivi polivalenti (di cui uno gestito dal Comune), 31 associazioni culturali, 5 teatri e 24 sale cinematografiche.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

 
S. Filippo Neri in zona Cornelia
Parrocchia eretta il 10 febbraio 1973 con il decreto di Sua Eminenza Monsignor Ugo Poletti "Quotidianis curis". Il territorio è stato desunto da quello della parrocchie di Santa Maria Assunta e San Giuseppe a Primavalle e di Santa Maria della Salute a Primavalle.
Chiesa rettoria della parrocchia di Santa Maria della Presentazione, officiata in Rito Orientale.

Siti archeologici

Bacino idrico di San Giovanni

Geografia antropica

Urbanistica

Nel territorio del quartiere Primavalle si estendono, in varia misura, oltre l'omonima zona 19B, anche le zone urbanistiche 19D Santa Maria della Pietà a nord, 18B Val Cannuta a sud e 18C Fogaccia a sud-ovest. Nel quartiere si trova l'area urbana di Torrevecchia. La parte settentrionale del quartiere è nota col nome di "Monte Mario"dal colle su cui insiste e dalla omonima stazione ferroviaria; la parte meridionale è conosciuta invece come "Boccea" dal nome della omonima strada che la delimita.

La zona urbanistica, invece, oltre a ricoprire gran parte del quartiere, si estende anche sul suburbio S. XI Della Vittoria (in piccola parte a nord), e sul suburbio S. X Trionfale a ovest.

Infrastrutture e trasporti

  È raggiungibile dalla stazione Battistini.
 È raggiungibile dalla stazione di Monte Mario.

Sport

A Primavalle esistono tre squadre dilettantistiche storiche: l'U.S.D. Real Flamenco 82 , l'A.S. Primavalle Calcio e l'A.S.D. Tanas Casalotti. Quest'ultima è la fusione di tre squadre locali, il San Filippo Neri, il Casalotti Calcio e il Tanas Primavalle[15].

Note

  1. ^ Delibera del Commissario Straordinario n. 2453 del 13 settembre 1961.
  2. ^ Roma Capitale - Roma Statistica. Popolazione iscritta in anagrafe al 31 dicembre 2016 per suddivisione toponomastica.
  3. ^ Delibera consiliare n. 2983 del 29-30 luglio 1977.
  4. ^ Roma Capitale - Roma Statistica. Popolazione iscritta in anagrafe al 31 dicembre 2016 per zone urbanistiche.
  5. ^ Separato dalla ferrovia FL3 fino all'intera via Vincenzo Chiarugi fino a via Trionfale, quindi questa fino a via della Pineta Sacchetti.
  6. ^ Separato dalla via della Pineta Sacchetti
  7. ^ Separato dalla circonvallazione Cornelia.
  8. ^ Separato da via di Boccea, nel tratto da piazza dei Giureconsulti all'incrocio con via di Torrevecchia.
  9. ^ Separato da via di Torrevecchia, nel tratto da via di Boccea a via della Valle dei Fontanili, quindi da questa in linea col fosso dei Fontanili fino alla ferrovia FL3.
  10. ^ historianet.it, Primavalle - Storia di una "borgata", 7 gennaio 2014. URL consultato l'11 giugno 2016.
  11. ^ primavalleinrete, Ma cos’è un pidocchio?, su Primavalle in rete, 23 marzo 2017. URL consultato il 14 giugno 2017.
  12. ^ a b c Comune di Roma (PDF), su comune.roma.it.
  13. ^ Romalavoro (PDF), su romalavoro.net.
  14. ^ Sulla storia della costruzione di via del Forte Braschi si veda qui.
  15. ^ Il Tanas Primavalle nacque di fronte al lotto n° 3 di via Federico Borromeo (dove oggi sorge un edificio in cemento grigio dello IACP, sotto il quale c'è l'ufficio postale). Porta il nome di Giuseppe Tanas (abitante di Primavalle) operaio della CGIL e partigiano ucciso durante gli scontri con la Polizia nel dicembre 1947. Il Tanas, fu la squadra rivale della Polisportiva Acli Primavalle, fondato nel 1951 da Padre Cosma Di Mambro, del Terzo Ordine Regolare di San Francesco, parroco della parrocchia di piazza Clemente XI: una bella storia da dopoguerra, alla Guareschi. Altre notizie, qui.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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