Mizrahì

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I mizrahì o mizrahìm (dall'ebraico misrach, "oriente") o le adot hamizrah (le comunità dell'Oriente) sono gli ebrei orientali, provenienti dai paesi del mondo arabo (Iraq, Marocco, Tunisia, Libia, Egitto, Siria, Yemen ecc.); fra le adot hamizrah sono inclusi anche gli ebrei persiani, curdi, georgiani, di montagna, baghdadini, dell'India e di Bukhara.

Gli ebrei orientali considerano il loro culto "originale", primigenio, perché si ritengono discendenti di quegli ebrei che subirono la deportazione e l'esilio babilonese.

Le loro comunità si sono poi arricchite con gli ebrei della diaspora, con la distruzione del Tempio operata dai Romani nel 70 d.C. prima, e poi con la cacciata dei Sefarditi dalla Spagna nel 1492 ad opera dei Re Cattolici.

Dal punto di vista del rito religioso, gli ebrei orientali si riconoscono oggi come "di rito sefardita". Questo rito in Israele è diretto dal Rishon Letzion, il gran rabbino cosiddetto "sefardita".

L'utilizzo attuale del termine ebreo orientale, o mizrahì, è di origine recente perché è stato adottato agli inizi degli anni novanta da attivisti israeliani appartenenti a questo ramo del popolo ebraico.

In precedenza i mizrahì identificavano sé stessi in base al paese di provenienza (cioè "ebrei iracheni", "ebrei persiani", ecc.); mentre da altri venivano confusi a causa del rito sefardita in sinagoga.

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