Carcaci

frazione del comune italiano di Centuripe

Carcaci è l'unica frazione del comune di Centuripe, in provincia di Enna. Comune autonomo fino a poco dopo l'unità d'Italia, dista da Centuripe circa 10 chilometri.

Carcaci
frazione
Carcaci – Veduta
Carcaci – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Enna
ComuneCenturipe
Territorio
Coordinate37°39′53″N 14°46′54″E
Altitudine250 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale94010
Prefisso0935
Fuso orarioUTC+1
Nome abitanticarcacioti
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Carcaci
Carcaci

Storia

La prima testimonianza della presenza umana nel luogo risale all'XI secolo, quando i normanni, venuti in Sicilia, nel 1061 qui si accamparono per organizzare la presa di Centuripe. A quell'epoca risale la prima costruzione di cui si ha testimonianza: una torre quadrangolare successivamente inglobata in altri edifici.

Il primo feudatario di Carcaci fu Giovanni de Raynero nel 1200 circa. Nel 1453 Giovanni Spatafora ebbe l'investitura dal re Alfonso della baronia di Carcaci. Sul finire del XVI secolo vennero realizzati dei lavori idraulici per opera del barone Ruggero Romeo. Successivi feudatari di Carcaci furono Nicola Mancuso nel 1602 e Gonsalvo Romeo Gioieni nel 1630. Questi ottenne nel 1631 la licentia populandi e fondò il borgo. Dopodiché, Carcaci passò alla Casa Paternò Castello che da allora sono i Duchi di Carcaci. La principale risorsa economica di Carcaci fu la coltivazione del riso, ma si coltivavano anche canapa e lino. Il borgo venne realizzato con pianta regolare e con gusto barocco spagnoleggiante: venne realizzato un monumentale ingresso, una chiesa, dedicata a santa Domenica, ormai in stato di abbandono, un castello. Nel 1819 il comune di Carcaci, che all'epoca contava 150 abitanti, venne posto, assieme a Catenanuova e Regalbuto, nel neo istituito circondario di Centuripe.

Dal 18 agosto 1952, con l'apertura della seconda parte della linea ferroviaria Motta-Regalbuto, Carcaci ebbe la sua stazione ferroviaria da cui, nel periodo tra ottobre e maggio, partivano quotidianamente treni merci carichi di agrumi. La stazione venne definitivamente chiusa il 31 dicembre 1986 assieme alla tratta di linea fino a Paternò.

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