Antonio Melandri
Antonio Melandri (Faenza, 11 febbraio 1891 – Reggio nell'Emilia, 1970) è stato un tenore italiano.
Inizialmente studiò e si esibì come oboista, poi incoraggiato per la sua bella voce studiò canto a Milano. Il suo debutto avvenne nel 1923 al Teatro Coccia di Novara nell'opera Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti.[1]
Cantò al Teatro alla Scala di Milano dal 1926 al 1934, e continuò ad esibirsi nei maggiori teatri italiani (Gran Teatro La Fenice di Venezia, Teatro comunale di Firenze, Teatro San Carlo di Napoli) fino ai primi anni '40,[2] in Europa e America del Sud.[1] In particolare, fu molto apprezzato al Teatro Colón di Buenos Aires.[3]
Possedeva un repertorio assai vasto, orientato prevalentemente verso il repertorio lirico-drammatico. Le opere che ha interpretato sono state, oltre alla già citata Lucia di Lammermoor: Otello, La traviata e Re Lear di Verdi, Loreley di Catalani, Turandot e La fanciulla del West di Puccini, La campana sommersa di Respighi, Il crepuscolo degli dei di Wagner, Carmen di Bizet, Cavalleria rusticana e Isabeau di Mascagni, e altre ancora.[1]
La voce di Melandri fu paragonata a quella di Aureliano Pertile.[3]
Insegnò al Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna, dove formò, tra gli altri, il basso Ferruccio Mazzoli e i tenori Gianni Raimondi e Luciano Saldari.[4]
Note
- ^ a b c Enciclopedia della musica Rizzoli Ricordi
- ^ (EN) George Henry Hubert Lascelles Harewood (a cura di), Antonio Melandri (necrologio), in Opera, vol. 22, gennaio 1971, pp. p. 69.
- ^ a b Enrico Stinchelli, Les stars de l'opéra: grands artistes lyriques de l'histoire de l'opéra, Roma, Gremese, 2002, ISBN 9788873014997.
- ^ Maria Rich, Who's who in opera, New York, Arno Press, 1976, p. 352 e 474.
Bibliografia
- Enciclopedia della musica Rizzoli Ricordi, Milano, Rizzoli Editore, 1972.