Gli Angels vinsero le World Series nel 2002, alla prima ed unica occasione in cui vi si qualificarono; la squadra può vantare più di trenta stagioni consecutive in cui ha attirato complessivamente almeno due milioni di spettatori nel proprio stadio.[1]
Gli Angels furono una delle prime due squadre di espansione (assieme alla seconda incarnazione dei Washington Senators, ora Texas Rangers) nella Major League Baseball. Il fondatore della squadra, l'artista Gene Autry, la possedette per i primi 36 anni. Durante la sua permanenza, la squadra raggiunse per tre volte i playoff, senza mai raggiungere le World Series. Il club cambiò diverse volte denominazione durante la sua storia: il 2 settembre divenne California Angels quando mancava un mese al termine della stagione, in occasione del trasferimento all'appena costruito Anaheim Stadium ad Anaheim all'inizio della stagione 1965.[2] Quando la Walt Disney Company prese il controllo della squadra nel 1997, rinnovò completamente l'Anaheim Stadium, rinominandolo "Edison International Field of Anaheim". La città di Città di Anaheim contribuì con 30 milioni di dollari al rinnovamento da 118 milioni complessivi, negoziando nel contratto che sia lo stadio che la squadra avrebbero dovuto contenere il nome "Anaheim".[3] La squadra divenne così Anaheim Angels e divenne una sussidiaria di Disney Sports, Inc. (in seguito chiamata Anaheim Sports, Inc.). Sotto la proprietà della Disney e la leadership del manager Mike Scioscia, gli Angels conquistarono le loro prime World Series nel 2002.
Nel 2005, il nuovo proprietario Arturo Moreno aggiunse il nome "Los Angeles" per riflettere meglio la storia della squadra e per essere più appetibile ai tifosi di Los Angeles come nel passato. Aggiunse che Los Angeles è il secondo mercato degli Stati Uniti e che tale aggiunta sarebbe stata di grande beneficio per la squadra. Il nome divenne quindi Los Angeles Angels of Anaheim, molto discusso inizialmente ma che venne approvato dopo una battaglia legale nel 2009. La squadra in genere si riferisce a se stessa come Angels o Angels Baseball nel suo mercato domestico, con le diciture "Los Angeles" e "LAA" che non appaiono nello stadio, sulle uniformi o sul merchandising ufficiale. I media del sud della California tendono ad omettere l'identificazione geografica e a riferirsi alla squadra come the Angels o the Halos. L'Associated Press, il maggiore servizio di notizie degli Stati Uniti, si riferisce alla squadra come the Los Angeles Angels, the Angels o Los Angeles.[4] La squadra si riferisce a se stessa come "Los Angeles Angels" nei suoi account sui social media, inclusi Twitter, Facebook e Instagram.[5][6][7] Nel 2013, la squadra ha ufficialmente eliminato "of Anaheim" dal suo nome, come parte del nuovo accordo per l'utilizzo dell'Angel Stadium negoziato con la città di Anaheim.[8][9][10][11] L'accordo non è mai stato finalizzato anche se, al 2017, la maggior parte delle fonti ufficiali omettono il suffisso "of Anaheim" e la guida ufficiale della MLB si riferisce al club solamente come Los Angeles Angels a partire dalla stagione 2016.[12][13][14][15]
La franchigia vinse cinque titoli di division dal 2004 al 2009, di cui tre consecutivi. Nel 2011 debuttò l'esterno Mike Trout che divenne la nuova stella squadra, venendo premiato come MVP dell'American League nel 2014, anno in cui gli Angels tornarono a vincere la propria division, e nel 2016.