...continuavano a chiamarlo Trinità

film del 1971 diretto da Enzo Barboni

...continuavano a chiamarlo Trinità è un film italiano del genere spaghetti-western del 1971 diretto dal regista E.B. Clucher, con la coppia Bud Spencer e Terence Hill. È il seguito del film Lo chiamavano Trinità..., interpretato dagli stessi protagonisti.

...continuavano a chiamarlo Trinità
Bambino (Bud Spencer) e Trinità (Terence Hill) in una scena del film.
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1971
Durata126 minuti
Rapporto2,35:1
Generecommedia, western, avventura
RegiaE.B. Clucher
SoggettoE.B. Clucher
SceneggiaturaE.B. Clucher
ProduttoreItalo Zingarelli
Produttore esecutivoRoberto Palaggi
Casa di produzioneWest Film
Distribuzione in italianoDelta
FotografiaAldo Giordani
MontaggioAntonio Siciliano
Effetti specialiSergio Chiusi
MusicheOliver Onions
ScenografiaEnzo Bulgarelli
CostumiLuciano Sagoni
TruccoLuciano Giustini
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Trama

Bambino, dopo aver rubato i cavalli ad un gruppo di fuorilegge incontrati per caso, si ferma in Texas, dove la madre e il patrigno, che vi si sono da poco trasferiti da New Orleans, lo accolgono. Per fare una sosta lungo la strada, però, arriva anche il fratello minore Trinità.

Trinità e Bambino promettono al patrigno, che si finge in punto di morte con la complicità di Trinità e della moglie, che intraprenderanno una carriera di fuorilegge insieme, da buoni fratelli. Giungono così nella cittadina di Tascosa, dove Parker, un signorotto locale, effettua commerci di armi con i ribelli messicani approfittando di una comunità di frati nella vicina città di San José, utilizzando il loro convento come deposito delle armi da trafficare. Qui i due vengono scambiati per agenti federali da parte degli uomini di Parker. I fratelli partecipano ad una mano di poker al saloon contro Wild Cat Hendriks, noto giocatore d'azzardo professionista, dove ad avere la meglio è Trinità, che prima mischia le carte con incredibili virtuosismi e poi, vinta la mano, quando Wild Cat Hendriks lo accusa di aver barato, gli ricaccia in gola le accuse a suon di ceffoni alternati alla pistola puntata.

Dopo aver ingrassato il loro portafogli, Trinità e Bambino si danno una ripulita, acquistano abiti eleganti e si introducono furbescamente nel ristorante più raffinato dello Stato. Qui i due vengono notati da Parker e cercano di trarre vantaggio dalla situazione: dietro lauta ricompensa, promettono al losco affarista di non intromettersi nei suoi affari e di stare alla larga dalla missione dei frati. I due però decidono di andare comunque dai religiosi, dopo aver incontrato dei peones che raccontano di strani comportamenti da parte dei frati (uno di loro dice che, quando è andato a confessarsi, il frate lo ha pestato anziché assolverlo). La loro visita li porta a scoprire cosa si cela dentro la missione. Trinità vi ritorna una sera, sempre fingendosi agente federale, poiché là ha trovato ospitalità nella famiglia di contadini di cui fa parte la ragazza di cui è invaghito. Quella notte arrivano dei messicani travestiti da frati, che effettuano uno scambio prelevando i fucili e lasciando il denaro.

La mattina dopo, i due fratelli pianificano un colpo ad una diligenza, in cui lo stesso Bambino viaggia unendosi ai passeggeri, ma Trinità non segue il piano, assalendo il convoglio appena partito e derubando solo il fratello, tra lo stupore degli altri passeggeri. Bambino, furibondo, ritorna a piedi alla missione e a quel punto il fratello gli spiega che tutto ciò serviva a far sì che potessero puntare a mettere le mani sui 50.000 dollari frutto del commercio di armi.

Intanto, alla missione arrivano anche Parker e i suoi uomini, decisi a tutto pur di mettere le mani sul malloppo. Trinità e Bambino si metteranno in difesa dei religiosi, contro Parker e i suoi uomini, sconfiggendoli a suon di schiaffi e percosse, e alla colluttazione si uniranno anche i frati con tutte le loro forze. Quando tutto sembra volgere al meglio per i fratelli, arrivano i veri agenti federali, chiamati preventivamente dal capo dei religiosi, e nelle loro mani Bambino consegna i soldi frutto del traffico illecito, temendo d'essere stato riconosciuto dagli agenti federali.

Durata e versioni home video

La durata della pellicola nella versione cinematografica è di 126 minuti, nella versione televisiva di 113 minuti, nella prima versione in DVD di 107 minuti[1]; dall'uscita del DVD, le scene eliminate non vengono più trasmesse nemmeno nella versione televisiva. Il 6 ottobre 2016 è stata distribuita dalla CG Entertainment una nuova edizione in DVD che include le scene tagliate, oltre agli extra già presenti nella precedente edizione, si tratta della versione integrale cinematografica del film di una durata di 121 minuti (126 con la frequenza dei fotogrammi corretta in audio e video - tecnica usata normalmente nei blu-ray). In Italia non sono state pubblicate versioni in blu-ray o in 4K.

Ambientazione

Gli esterni del film furono girati presso Campo Imperatore (alle soglie del Gran Sasso) e in altre zone dell'Abruzzo. Fu riutilizzata anche la piana di Camposecco nel comune di Camerata Nuova dove erano state ambientate gran parte delle scene del primo film: Lo chiamavano Trinità.... La missione dei frati, oggi scomparsa, era invece ricostruita negli stabilimenti della De Laurentiis sulla via Pontina, alla periferia sud-est di Roma.

Alcune scene del film sono state girate sulle sponde del fiume Volturno che attraversa le campagne di Venafro in Molise; le scene in questione sono quelle nelle quali i protagonisti passeggiano sulle rive, dove sono visibili sassi bianchi di forma piatta tipici della zona. La stessa scena finale dove la carrozza con la famiglia resta bloccata nel letto del fiume è stata girata tra le acque del Volturno.

Incassi

In Italia il film è stato il campione d'incassi assoluto nella stagione 1971-72 con £ 6.087.656.000[2][3]. Risulta dopo Ultimo tango a Parigi (uscito però più volte nelle sale causa noti problemi di censura), Per un pugno di dollari e Guerra e pace al quarto posto nella classifica dei film italiani più visti di sempre con 14 554 172 spettatori paganti.[4]

Negli Stati Uniti e in Canada invece il film ha incassato 2100000 $.[5]

Effetti speciali

Nella scena della partita a poker, nella quale Terence Hill mischia le carte compiendo incredibili virtuosismi, le mani erano in realtà quelle del noto prestigiatore Tony Binarelli, che ha "prestato" le mani anche agli altri giocatori. In un'intervista Binarelli ha dichiarato "Per fare apparire le mani di Trinità e di Wild Cat Hendriks diverse (in realtà erano sempre le mie) hanno persino truccato le mie dita. In questa "mano di carte" ho usato tutti i miei trucchi più appariscenti: ho spezzato con tre dita il mazzo, ho mischiato le carte con un gioco velocissimo, ho aperto con sole due dita a ventaglio tutto il mazzo. L'effetto è stato esilarante non solo per il pubblico, ma anche per noi della troupe: per girare quella sola sequenza abbiamo impiegato tre giorni interi. Infatti gli attori non riuscivano a trattenere le risate"[6][7].

Distribuzione cinematografica

Note

  1. ^ budterence.tk elenco delle scene tagliate
  2. ^ Stagione 1971-72: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato l'8 maggio 2016.
  3. ^ Box Office Italia 1971-72 : Continuavano a chiamarlo Trinità, su boxofficebenful.blogspot.com. URL consultato l'8 maggio 2016.
  4. ^ I 50 film più visti al cinema in Italia dal 1950 ad oggi, su movieplayer.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  5. ^ "Big Rental Films of 1973", Variety, 9 gennaio 1974, pagina 19
  6. ^ La Domenica del Corriere, anno 74, n° 16 del 18 aprile 1972
  7. ^ Budterence.tk Speciale - Tony Binarelli>

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Collegamenti esterni

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