Utente:Blackcat/Sandbox/Edizione di competizione per club di rugby a 15Il Super 10 2006-07 fu il 77º campionato nazionale italiano di rugby a 15 di prima divisione.
Per esigenze di sponsorizzazione chiamato Groupama Super 10, vide per la quinta volta consecutiva in finale il Benetton, mentre la squadra sfidante, il Viadana, era alla sua seconda sfida-scudetto[1].
I trevigiani, che scontarono all'inizio di torneo una squalifica del proprio impianto interno di due giornate a causa degli incidenti provocati da alcuni propri giocatori nella finale della stagione precedente[2], vinsero la stagione regolare e la finale rispecchiò esattamente l'andamento della prima fase, essendosi il Viadana classificato immediatamente alle spalle dei veneti.
La finale, disputata per il secondo anno consecutivo al Brianteo di Monza davanti a più di 11 000 spettatori, conobbe per la prima volta un epilogo ai tempi supplementari[1][3]: a metà dei tempi regolamentari Viadana conduceva 9-6 grazie a tre calci piazzati di Corrado Pilat (alla sua ultima finale scudetto a 8 anni di distanza dalla prima, all'epoca tuttavia disputata con la maglia del Benetton avversario di giornata) e a due calci trevigiani di Marius Goosen[3]; il vantaggio aumentò ulteriormente tanto che a 20' dalla fine dell'incontro i lombardi conducevano 18-6; al 71' una meta di Sbaraglini riportò Treviso sotto il break e in pieno recupero Wentzel mise a terra la meta che, trasformata da Goosen, portò i tempi regolamentari a 18-18[3].
Nel primo tempo supplementare Pilat portò in vantaggio Viadana con un piazzato, poi nel secondo tempo una meta di Massimiliano Perziano, ancora una volta trasformata da Goosen, ribaltò la situazione e portò Treviso sul 25-21; di nuovo Goosen al piede allungò fino a 28-21 e a sette minuti dalla fine di nuovo Pilat, autore dell'intero score di Viadana, portò di nuovo la sua squadra sotto di tre, a quota 24, ma non fu sufficiente[3].
Treviso si aggiudicò così il suo 13º scudetto, consolidando la sua posizione di squadra più titolata d'Italia dopo l'Amatori Milano.
In coda al torneo da registrare la retrocessione de L'Aquila dopo 42 campionati consecutivi in massima divisione, nel corso dei quali vinse 5 scudetti: la società abruzzese, alle prese con una lunga lista di infortunati[4], a tre giornate dalla fine schierò Lorenzo Bocchini, giocatore italiano ma formatosi in Sudafrica e quindi, per la F.I.R., di formazione estera; prevedendo il regolamento di schierare almeno 12 giocatori di formazione italiana, ed essendovene, tolto Bocchini, 11 a referto, fu data partita persa per 0-20 (sul campo l'incontro, con il GRAN Parma, era stato vinto 30-23[5]) e un'ulteriore penalizzazione di 4 punti[4]; la società sostenne la buona fede della scelta di Bocchini, in quanto a suo dire classificato come «di formazione italiana» dalla stessa FIR e dal Rovigo, dal quale il giocatore fu acquistato, ma il ricorso presentato non ebbe esito e furono confermate sia la sconfitta a tavolino che gli ulteriori 4 punti di penalizzazione; a causa di tali 8 punti persi L'Aquila terminò all'ultimo posto e retrocedette in serie A[5].
Da segnalare, infine, il ritorno di Roma nel Super 10, con la Capitolina, giovane società fondata nel 1996[5].