Alfa Romeo 75: differenze tra le versioni
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All'inizio del [[1992]], col debutto della nuova [[Alfa Romeo 155|155]], la gamma dell'Alfa 75 venne ridotta alle sole versioni "1.6 cat Europa" e "2.0 TD", unificate nell'allestimento sia esterno che interno (paraurti e specchi retrovisori in tinta, e spoiler posteriore ed interni uguali alla "Twin Spark"). Restò a listino fino ai primi mesi del [[1993]].
È da segnalare però che in alcuni mercati la commercializzazione dell'Alfa 75 "1.6" in versione catalizzata continuò fino al [[1994]] in quanto la clientela continuava ad apprezzare questo modello piuttosto che la [[Alfa Romeo 155|Alfa 155]]: questo perché la nuova berlina, realizzata sul pianale Fiat [[Fiat Tipo|
In definitiva, l'Alfa 75 fu l'ultima Alfa Romeo di grande serie ad avere motore longitudinale, trazione posteriore, schema [[transaxle]] con frizione e cambio al retrotreno, freni entrobordo, sospensioni a quadrilateri all'anteriore e a [[ponte De Dion]] al posteriore, cioè lo schema meccanico nato vent'anni prima con l'[[Alfa Romeo Alfetta|Alfetta]] e l'unico capace di coniugare equilibrio dinamico e piacere di guida, in un'epoca in cui i sistemi elettronici di ausilio alla guida non esistevano ancora. Solo dopo 23 anni, nel 2016, l'Alfa Romeo ripropose uno schema con trazione posteriore e motore longitudinale su un'auto di grande serie con la nuova [[Alfa Romeo Giulia (2016)|Alfa Romeo Giulia]].
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