Macrocranion: differenze tra le versioni

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==Classificazione==
Il genere ''Macrocranion'' venne descritto per la prima volta nel [[1949]] da Weitzel, sulla base di resti fossili ritrovati in [[Germania nazista|Germania]], nel ben noto giacimento di [[Messelite|Messel]]. La [[specie tipo]], ''M. tupaiodon'', è ben conosciuta grazie a numerosi esemplari completi. In seguito, al genere ''Macrocranion ''vennero attribuite numerose altre specie; le più antiche sono ''M. vandebroeki'' del [[Belgioioso|Belgio]], risalente al limite tra [[Paleocene]] ed Eocene, e ''M. junnei'' dell’Eocene inferiore del [[Wyoming]].<ref (name=Smithetal2002>{{cite journal|authors=Smith, etT., alBloch, J. I., Strait, S. G., & Gingerich, P. D.|year= 2002|title= New species of ''Macrocranion'' (Mammalia, Lipotyphla) from the earliest Eocene of North America and its biogeographic implications|journal=Contributions from the Museum of Paleontology, University of Michigan|volume= 30|number= 14|pages=373-384|url=http://141.213.232.243/bitstream/handle/2027.42/48665/ID532.pdf?sequence=2|}}</ref> Tra le altre specie note, oltre alla già citata ''M. tenerum'' (anch’essa proveniente da Messel), si ricordano ''M. germonpreae, M. nitens'' e ''M. robinsoni''.
 
''Macrocranion '' fa parte di una famiglia di insettivori primitivi noti come anfilemuridi ([[Amphilemuridae]]), affini agli attuali ricci. ''Macrocranion'', in particolare, sembrerebbe essere stato una forma più piccola e snella rispetto ad altre forme come ''[[Pholidocercus]]'', anch’esso proveniente da Messel.
 
==Paleobiologia==