Mnasea di Patrasso: differenze tra le versioni

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Inserita fonte Momigliano per il termine "insinuazione", altrimenti non neutrale. Riorganizzata in sezioni
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|Epoca2 = II secolo a.C.
|Nazionalità = greco antico
|PostNazionalità = {{sp}}del tardo [[III secolo a.C.|III secolo]]/inizio [[II secolo a.C.]] ([[floruit|fl.]] ca. [[200 a.C.]]), che si ritiene esser stato allievo di [[Eratostene]]. Nonostante la scarsità del materiale tramandato, Mnasea è degno di nota per lo svelamento di alcune notizie e dettagli di [[religioni misteriche|culti esoterici]]. Tra i suoi frammenti vi è anche l'importante testimonianza storica del sorgere di un particolare atteggiamento anti-[[giudaismo|giudaico]] nell'intellettualità dell'epoca}}
}}
[[File:DemetriusIIICoin.png|thumb|300px|Raffigurazione di [[Atargatis]], velata, dal [[Rovescio (moneta)|rovescio]] di una [[monetazione ellenistica|moneta]] di [[Demetrio III Euchero]]. Il suo [[culto misterico]] fu svelato nei dettagli da Mnasea.]]
 
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Un'altra sua opera, intitolata ''Sugli oracoli'', sembrerebbe esser stata una raccolta di responsi [[Oracolo di Delfi|oracolari delfici]] accompagnati dal relativo commento [[esegesi|esegetico]].
 
Delle sue opere sopravvivono solo frammenti, circa una sessantina in tutto, incorporati come [[scholia]] o come citazioni in raccolte [[lessicografia|lessicografiche]] o altri testi: essi appaiono scelti, almeno in apparenza, per l'insolita interpretazione che erano in grado di offrire o per piccole informazioni che vi erano contenute; si tratta perlopiù di annotazioni riguardanti eventi mitologici e meravigliosi o genealogie locali, interessanti per molti versi, anche se non testimoniano una grande accuratezza storica.
 
===Frammenti ed edizioni===
[[File:TempleJerusalem.jpg|thumb|250px|left350px|Ricostruzione del [[Secondo tempio]] di [[Gerusalemme]];, Mnaseasui riferìcui diculti unMnasea cultoesprime di una testa dun'[[asino]]insinuazione d'anti-[[oroGiudaismo|giudaica]] praticato all'interno del Tempio.]]
 
Lo scarno materiale relitto delle sue opere è stato in buona parte raccolto in [[Karl Otfried Müller|Müller]] ''[[Fragmenta historicorum graecorum]]'' III.149-158. Tuttavia la loro incorporazione nel previsto quinto volume, da dedicarsi alla [[geografia]], non fu mai compiuta per la morte sopraggiunta di [[Felix Jacoby]], cui sarebbe spettato dovuto curarne l'edizione.
Mnasea, ad esempio, fu il primo autore a parlare dell'esistenza di un culto di una testa d'[[asino]] d'[[oro]] nel [[tempio di Gerusalemme]].<ref name="Momigliano543">[[Arnaldo Momigliano]], ''Sesto contributo alla storia degli studi classici e del mondo antico'', Edizioni di storia e letteratura, p. 543.</ref> L'accostamento del [[Dio]] dell'[[ebraismo]] all'iconografia di [[Seth]]-[[Tifone (dio)|Tifone]] dovette avere qualche seguito, se anche [[Posidonio]], ammiratore di [[Mosé]], vi accordò un certo credito; la notizia sarà poi ripresa anche da [[Tacito]].<ref name="Momigliano543"/> La notizia da lui riportata era comunque sintomatica di un cambiamento nell'atteggiamento di alcuni settori dell'intellettualità greca: una forma di ironia, se non di ostilità, andava sostituendosi alla manifesta simpatia espressa dagli scrittori del [[IV secolo a.C.]]<ref name="Momigliano542-543">Momigliano, ''opera citata'', p. 542-543.</ref>
 
I frammenti di Mnasea sono stati recentemente pubblicati per intero da Pietro Cappelletto, nel 2003.
[[File:Samothraki Hieron.jpg|thumb|250px|A Mnasea si deve lo svelamento di particolari del [[culto misterico]] dei [[Cabiri]] del [[santuario dei grandi dei di Samotracia]].]]
 
Quelli a noi pervenuti appaiono scelti, almeno in apparenza, in virtù di qualche insolita interpretazione che erano in grado di offrire o per qualche piccola informazioni che essi contenevano; si tratta perlopiù di annotazioni riguardanti eventi mitologici e meravigliosi o genealogie locali, interessanti per molti versi, anche se, apparentemente, non sorretti da una grande accuratezza storica.
Dai frammenti conservatisi emergerebbe una particolare disposizione del loro autore, apparentemente incline ad offrire una spiegazione "razionalizzante" di eventi mitici. È il caso del distruttore [[Echeto]], del XVIII libro dell'[[Odissea]] di [[Omero]], da lui interpretato come una figura reale di [[tiranno]] [[Sicilia|siciliano]]; o come è il caso della della sua interpretazione dei [[Dattili|Dattili Idei]], il cui nome rivelerebbe una loro discendenza da [[Ida (mitologia)|Ida]] e da un padre di nome ''Daktylus''.
 
===Argomentazioni anti-giudaiche===
A Mnasea si deve la rivelazione di quattro nomi dei [[Cabiri]] oggetto di [[culto misterico|culti misterici]] nel [[Santuario dei grandi dei di Samotracia|santuario di Samotracia]]. Sua è anche la rivelazione dei dettagli dei culti di [[Atargatis]] ad [[Ascalona]] e di [[Artemide]] a [[Perga]].
 
Mnasea, ad esempio, fu il primo autore a parlarepropalare, dell'esistenzacon poca accuratezza storica, la notizia infondata della celebrazione di un culto di una testa d'[[asino]] d'[[oro]] nel [[tempio di Gerusalemme]].<ref name="Momigliano543">[[Arnaldo Momigliano]], ''Sesto contributo alla storia degli studi classici e del mondo antico'', Edizioni di storia e letteratura, p. 543.</ref> L'accostamento del [[Dio]] dell'[[ebraismo]] all'iconografia di [[Seth]]-[[Tifone (dio)|Tifone]], dovette avere qualche seguito, se anche [[Posidonio]], ammiratore di [[Mosé]], vi accordò un certo credito; la notizia sarà poi ripresa anche da [[Tacito]].<ref name="Momigliano543"/> La notizia da lui riportata era comunque sintomatica di un cambiamento nell'atteggiamento di alcuni settori dell'intellettualità greca: una forma di ironia, se non di ostilità, andava sostituendosi alla manifesta simpatia espressa dagli scrittori del [[IV secolo a.C.]]<ref name="Momigliano542-543">Momigliano, ''opera citata'', p. 542-543.</ref>
Lo scarno materiale relitto delle sue opere è stato in buona parte raccolto in [[Karl Otfried Müller|Müller]] ''[[Fragmenta historicorum graecorum]]'' III.149-158. Tuttavia la loro incorporazione nel previsto quinto volume, da dedicarsi alla [[geografia]], non fu mai compiuta per la morte sopraggiunta di [[Felix Jacoby]], cui sarebbe spettato dovuto curarne l'edizione.
 
La falsa notizia da lui riportata è interessante da un punto di vista storico, perché sintomatica di un mutato atteggiamento che iniziava a diffondersi in alcuni settori dell'intellettualità greca: una forma di ironia, se non di vera e propria ostilità, andava sostituendosi alla manifesta simpatia espressa dagli scrittori del [[IV secolo a.C.]]<ref name="Momigliano542-543">Momigliano, ''opera citata'', p. 542-543.</ref> L'affermazione di Mnasea si aggiungeva a un'altra infondatezza, che iniziava a circolare all'incirca nello stesso periodo, e che riguardava la presunta pratica giudaica di celebrare [[sacrificio umano|sacrifici umani]].<ref name="Momigliano543"/> Entrambe le «insinuazioni»<ref name="Momigliano su insinuazione">Il termine «insinuazioni» è preso da [[Arnaldo Momigliano|Momigliano]], a p. 543 dell'opera citata.</ref> saranno rivolte in seguito ai [[Cristianesimo|Cristiani]].<ref name="Momigliano543"/>
[[File:Samothraki Hieron.jpg|thumb|250px260px|A Mnasea si deve lo svelamento di particolari del [[culto misterico]] dei [[Cabiri]] del [[santuario dei grandi dei di Samotracia]].]]
 
===Opera mitografica===
 
Dai frammenti conservatisipervenuti emergerebbe una particolare disposizione deldella loro[[mitografia]] autoredi Mnasea, apparentemente incline ada voler offrire una spiegazione "razionalizzante" di eventi mitici. È il caso del distruttore [[Echeto]], del XVIII libro dell'[[Odissea]] di [[Omero]], da lui interpretato come una figura reale di [[tiranno]] [[Sicilia|siciliano]]; o come è il caso della della sua interpretazione dei [[Dattili|Dattili Idei]], il cui nome, secondo il mitografo, rivelerebbe una loro discendenza da [[Ida (mitologia)|Ida]] e da un padre di nome ''Daktylus'' .
 
====Svelamento di culti misterici====
AAll'attitudine di Mnasea si deve anche la preziosa rivelazione di notizie esoteriche riguardanti le [[religioni misteriche]]: i quattro nomi dei [[Cabiri]] oggetto di [[culto misterico|culti misterici]] nel [[Santuario dei grandi dei di Samotracia|santuario di Samotracia]]. Suae èlo anche la rivelazionesvelamento dei dettagli deidel culticulto di [[Atargatis]] ad [[Ascalona]] e del culto di [[Artemide]] a [[Perga]].
 
==Note==
<references/>
== Bibliografia Fonti==
* Pietro Cappelletto, ''I frammenti di Mnasea. Introduzione testo e commento'', Edizioni Universitarie di Lettere Economia Diritto'', Milano, 2003, ISBN 88-7916-209-8
 
*Douglas Olson, "[http://ccat.sas.upenn.edu/bmcr/2005/2005-02-13.html Review of: Pietro Cappelletto (ed.), ''I frammenti di Mnasea.: Introduzione testo e commento'', LED2003] Edizionida Universitarie,[http://ccat.sas.upenn.edu/bmcr/ MilanoBryn Mawr Classical Review], 200313.02.2005, ISBN[[Università della Pennsylvania|UPenn]] 88-791-209-8
*[[Arnaldo Momigliano]], ''Sesto contributo alla storia degli studi classici e del mondo antico'', Edizioni di storia e letteratura, p. 542-543
 
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[[el:Μνασέας ο Πατρεύς]]
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[[es:Mnaseas de Patara]]
[[ro:Mnaseas]]
 
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[[Categoria:biografie]]
[[Categoria:Storici greci antichi]]