Francesco Guccini: differenze tra le versioni
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=== Il successo (1972–1980) ===
{{citazione|Bolognesi! Ricordatevi: [[Sting]] è molto bravo, però tenetevi il vostro Guccini. Uno che è riuscito a scrivere 13 strofe su una locomotiva, può scrivere davvero di tutto.|[[Giorgio Gaber]]<ref>Citato in {{cita|Cotto 2007|p. 11}}.</ref>}}
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Il vero salto artistico e qualitativo si ebbe nel 1972 con ''[[Radici (album)|Radici]]'', che contiene alcune delle sue canzoni più conosciute; innanzitutto ''[[La locomotiva]]'', canzone tratta da una vicenda reale,<ref>{{Cita news|titolo=Il disastro di ieri alla ferrovia - l'aberrazione di un macchinista|pubblicazione=Il Resto del Carlino del 21 luglio 1893|}}</ref> in cui Guccini affronta il tema dell'uguaglianza, della giustizia sociale e della libertà, ricalcando lo stile di autori di musica anarchica di fine Ottocento.<ref>« [...] Penso alla "fiaccola dell'anarchia", immagine che non userei mai nel linguaggio di tutti i giorni, e a ''La locomotiva'' tutta: essendo una canzone scritta cercando di imitare i vecchi autori anarchici, doveva necessariamente possedere più d'un grammo di retorica.» citato in {{cita|Cotto|p. 107}}.</ref> Il filo conduttore dell'album, come suggerisce il titolo, è l'eterna ricerca delle proprie radici,<ref name="ondarock.it">{{cita web|url=http://www.ondarock.it/italia/francescoguccini.htm|titolo=Scheda di Francesco Guccini su Ondarock|accesso=4 febbraio 2010|dataarchivio=20 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100220113242/http://www.ondarock.it/italia/francescoguccini.htm|urlmorto=no}}</ref> simboleggiata anche dalla copertina del disco dove, sullo sfondo del cortile della vecchia casa di montagna, sono raffigurati sul fronte i nonni e i prozii di Guccini<ref>«La copertina fu una grande idea, almeno credo. Si tratta della foto dei miei bisnonni, con dietro mio nonno, mio prozio con le due sorelle.» citato in {{cita|Cotto|p. 79}}.</ref> (tra cui anche Enrico, la cui vicenda verrà raccontata anni dopo in "Amerigo").<ref>« [...] E tra i nomi compare ancora Guccini Enrico di Francesco. Amerigo.» citato in {{cita|Cotto|p. 102}}.</ref>
La critica definì l'album contemplativo e onirico:<ref>{{cita|Jachia 2002|pp. 62-68}}.</ref> canzoni come ''[[Incontro (brano musicale)|Incontro]]'', ''Piccola Città'', ''Il vecchio e il bambino'', ''La Canzone della bambina portoghese'' e ''Canzone dei dodici mesi'' sono i brani di maggior rilievo di un lavoro che viene ritenuto tra le sue vette artistiche.<ref name="ondarock.it"/> Nello stesso anno Guccini porta alla [[EMI Italiana]] un giovane cantautore suo concittadino di cui ha ascoltato alcune canzoni che l'hanno colpito: si tratta di [[Claudio Lolli]], con cui in futuro collaborerà nella stesura di due canzoni (''Keaton'' e ''Ballando con una sconosciuta''), che deve proprio a Guccini l'inizio della sua attività artistica.<ref>{{cita web|url=http://www.mp3.it/Claudio-Lolli|titolo=Claudio Lolli|accesso=4 febbraio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110115174320/http://www.mp3.it/Claudio-Lolli|dataarchivio=15 gennaio 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rockol.it/biografia/Claudio-Lolli|titolo=Claudio Lolli Biografia|accesso=4 febbraio 2010|dataarchivio=6 giugno 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090606093654/http://www.rockol.it/biografia/Claudio-Lolli|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Giovane guccini.jpg
Nel 1973 fu la volta di ''[[Opera buffa (album)|Opera buffa]]'', disco registrato all'[[Osteria delle Dame]] di Bologna e al [[Folkstudio]] di Roma, [[goliardia|goliardico]] e spensierato, che mette in luce le sue qualità di [[cabaret]]tista, ironico e teatrale, colto e canzonatorio.<ref>{{cita|Jachia 2002|pp. 12, 19}}.</ref> L'idea di incidere canzoni dal vivo di questo genere in realtà non fu mai accettata di buon grado da Guccini, il quale ebbe perplessità sulla pubblicazione di questo disco e sul brano ''I Fichi'', contenuto nell'album ''[[D'amore di morte e di altre sciocchezze]]''.<ref>«Fu un disco inventato e da me non voluto... Non mi convincono, e nemmeno allora mi convincevano, gli arrangiamenti. Ma la colpa è in buona parte anche mia, perché, sebbene io compaia ufficialmente nelle vesti di arrangiatore lasciai tutto in mano a Pier Farri. [...] Quando Renzo Fantini mi suggerì di mettere "I fichi", io nicchiai. Avevo ed ho tuttora qualche dubbio» citato in {{cita|Cotto|pp. 84-85}}.</ref>
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Seguì l'anno successivo ''[[Stanze di vita quotidiana]]'', un album controverso e di difficile ascolto, che riscontrò pareri contrastanti di pubblico e critica.<ref>{{cita|Pegorin|p. 145}}.</ref> Il disco, composto da sei lunghi brani malinconici e struggenti, rispecchiò il periodo di crisi profonda che Guccini stava vivendo, aggravata dai continui dissidi con il [[Produttore discografico|produttore]] Pier Farri<ref>«Pier Farri, inoltre, cominciava a non andarmi più tanto bene e con ''Stanze di vita quotidiana'' raggiunse il punto più basso» citato in {{cita|Cotto|p. 85}}.</ref> e ricevette delle critiche impietose: si ricorda soprattutto una dura [[catilinaria]] del critico [[Riccardo Bertoncelli]], che senza mezzi termini bollò il cantautore come «un artista finito, a cui non resta più nulla da dire».<ref>{{cita web|url=http://www.redgolpe.com/curiosita.html|titolo=Curiosità|accesso=4 febbraio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100131085418/http://www.redgolpe.com/curiosita.html|dataarchivio=31 gennaio 2010}}</ref><ref>« [...] Riccardo Bertoncelli, che, nella recensione di ''Stanze di vita quotidiana'' aveva scritto che ormai ero entrato nella routine di un disco l'anno e che non avevo più niente da dire e che, dunque, se continuavo a fare canzoni era solo per fare soldi.» citato in {{cita|Cotto|p. 63}}.</ref> Guccini rispose a questa accusa qualche anno dopo, con ''L'avvelenata''.<ref name="digilander.libero.it">{{cita web|url=http://digilander.libero.it/franz74/documenti/avvelenata.htm|titolo=Riccardo Bertoncelli, La vera storia dell'Avvelenata|accesso=4 febbraio 2010|dataarchivio=25 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210825143609/https://digilander.libero.it/_ppricerca/index.html|urlmorto=no}}</ref><ref>«Contro di lui scrissi ''L'avvelenata'', con la strofa incriminata...» citato in {{cita|Cotto|p. 63}}.</ref> Solo a distanza di molti anni fu riconosciuto il valore artistico di questo disco. A testimonianza di ciò, il testo di ''Canzone per Piero'' fu inserito tra le fonti della prima prova dell'[[Esame di maturità|esame di Stato]] del 2004.<ref name="edscuola.it"/> Il "tema del saggio" era l'amicizia e Francesco Guccini, a tal proposito, si disse fiero di figurare in mezzo a [[Dante Alighieri|Dante]] e [[Raffaello Sanzio|Raffaello]].<ref>{{cita web|url=http://www.atuttascuola.it/esame_di_stato/riflessioni_esame_di_stato_2004.htm|titolo=«Mi sento imbarazzato e insieme contento - Ma cosa c'entro con Cicerone e Raffaello?»|accesso=4 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100410141834/http://www.atuttascuola.it/esame_di_stato/riflessioni_esame_di_stato_2004.htm|dataarchivio=10 aprile 2010|urlmorto=sì}}</ref> Parlando del testo della canzone, si evidenzia come la sua fonte (conscia o inconscia) sia il dialogo di [[Plotino]] e [[Porfirio]], contenuto nelle ''[[Operette morali]]'' di [[Giacomo Leopardi]]. Nel resto del disco lasciarono il segno vocaboli leopardiani e temi della quotidianità.<ref>{{cita|Jachia 2002|pp. 94}}.</ref>
[[File:Bologna-DSCF7190.JPG
Il successo commerciale di Guccini arrivò nel 1976. È l'anno di ''[[Via Paolo Fabbri 43]]'', album che sarebbe poi risultato tra i cinque più venduti dell'anno.<ref>{{cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1976.htm|titolo=Classifica 1976|accesso=4 febbraio 2010|dataarchivio=1 settembre 2012|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6AM7UGXsf?url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1976.htm|urlmorto=no}}</ref> La voce si fece più matura, decisa e sicura di sé e la struttura musicale dell'LP più complessa dei precedenti.<ref>{{cita|Pegorin|pp. 146-147}}.</ref> Come risposta alle critiche indirizzate a ''Stanze di vita quotidiana'', soprattutto a quelle di Bertoncelli (citato nella canzone), scrisse come detto ''[[L'avvelenata]]'', un brano che evidenzia un Guccini rabbioso e deciso a rispondere "vivacemente" a chi lo aveva aspramente criticato.<ref name="digilander.libero.it"/> In seguito Guccini mostrerà una certa ritrosia a eseguire questa canzone dal vivo, in parte perché troppo sponsorizzata dal pubblico e in parte perché a suo dire "datata" nei contenuti.<ref>{{cita web|url=http://www.mentelocale.it/musica_notte/contenuti/index_html/id_contenuti_varint_12513|titolo=Guccini: tra fiasco e chitarra|accesso=4 febbraio 2010|anno=2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071106030236/http://www.mentelocale.it/musica_notte/contenuti/index_html/id_contenuti_varint_12513|dataarchivio=6 novembre 2007|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/03/Guccini_mai_piu_Avvelenata_tempo_co_0_9804033162.shtml|titolo=Mai più un'Avvelenata|pubblicazione=Corriere.it|anno=1998|accesso=5 febbraio 2010|dataarchivio=1 luglio 2012|urlarchivio=https://archive.is/20120701175859/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/03/Guccini_mai_piu_Avvelenata_tempo_co_0_9804033162.shtml|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/19/978374-factor_salvera_musica.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090226035702/http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/19/978374-factor_salvera_musica.shtml|titolo=Mai più un'Avvelenata|pubblicazione=Corriere.it|anno=1998|urlmorto=sì|dataarchivio=26 febbraio 2009}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/19/978374-factor_salvera_musica.shtml|titolo=Francesco Guccini stregato dal talent show di Rai 2|pubblicazione=IlTempo.com|anno=2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090226035702/http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/19/978374-factor_salvera_musica.shtml|dataarchivio=26 febbraio 2009}}</ref> Altra canzone rappresentativa fu quella che diede il titolo al disco. ''Via Paolo Fabbri 43'' è un'astratta descrizione della vita di Guccini nella sua residenza di [[Bologna]], con gli abituali riferimenti ad artisti a lui cari, come [[Jorge Luis Borges|Borges]] e [[Roland Barthes|Barthes]]<ref>«''Via Paolo Fabbri 43'' è ricca di citazioni della mia vita quotidiana... Poi, c'è Borges che mi ha promesso di parlare direttamente col persiano ([[Omar al-Khayyami]])... ebbene sì, lo confesso, sono stato il primo cantante a citare Roland Barthes in un brano...» citato in {{cita|Cotto|p. 94}}.</ref> e una citazione delle "tre eroine della canzone italiana", ''[[Alice non lo sa|Alice]]'', ''[[La canzone di Marinella (brano musicale)|Marinella]]'' e la «piccola infelice ''[[Lilly (album)|Lilly]]''», una frecciatina amichevole rivolta a [[Francesco De Gregori|De Gregori]], [[Fabrizio De André|De André]] e [[Antonello Venditti|Venditti]];<ref>«In ''Via Paolo Fabbri'' ci sono tre eroine della canzone italiana: due evidenti ("Alice e Marinella"), una più nascosta ("la piccola infelice" cioè Lilly). Frecciatine rivolte a De Gregori, De André, Venditti. Mi sembrava avessero accettato più facilmente di me anche gli aspetti negativi di questo mestiere. Io ho impiegato più tempo. Infatti "i miei eroi eran poveri e si chiedevano troppi perché".» citato in {{cita|Cotto|pp. 95-96}}.</ref> questa a sua detta, assieme a ''L'avvelenata'' e a ''Il pensionato'', è una delle canzoni a cui è più legato.<ref>«Rimango legato anche ad altre canzoni del disco... "Il pensionato", dove metto in atto uno dei miei vizi preferiti: osservare, confrontare per trovare differenze e similitudini.» citato in {{cita|Cotto|p. 97}}.</ref> Non mancano nel disco momenti di lirismo: ''Canzone quasi d'Amore'' dalla poetica esistenziale<ref>{{cita|Pegorin|p. 51}}.</ref> è ritenuta da molti un esempio delle vette raggiungibili dal "Guccini poeta". Il suo tratto da cantastorie<ref>{{cita|Jachia 2002|p. 85}}.</ref> sarebbe tornato anche ne ''Il pensionato'', ballata che narra di un suo anziano vicino, ma che sarebbe sfociata tra i versi in un excursus sulla triste situazione psicologica di alcuni anziani.<ref>« [...] un'esistenza andata in tanti giorni uguali e duri / E ancora mi domando / se sia stato mai felice / Se è stato sufficiente / sopravvivere a se stesso» ''Il pensionato'', ''[[Via Paolo Fabbri 43]]'', [[1976]].</ref><ref>« [...] pareva quasi vivesse un presente assurdo, fatto di passato (antiche cortesie e vecchi odori, riti quotidiani e lampadine fioche, minestre riscaldate e tic-tac di sveglia che enfatizzava ogni secondo) e di futuro (la paura del domani, il presentimento che di lui sarebbe rimasta "soltanto un'impressione che ricorderemo appena").» citato in {{cita|Cotto|p. 97}}.</ref>
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=== Metropolis, viaggi e ritratti (1981–1989) ===
[[File:Francesco Guccini 1.jpg
Guccini aprì gli [[anni 1980|anni ottanta]] con ''[[Metropolis (Francesco Guccini)|Metropolis]]'', album al quale, al pari di ''Stanze di vita quotidiana'', ha affermato di essere meno legato.<ref>«''Stanze di vita quotidiana'' è il disco che più ho odiato nella mia vita» citato in {{cita|Cotto|p. 87}}.</ref> Il filo conduttore della raccolta è la descrizione di alcune città dal preciso valore simbolico: [[Bisanzio]], [[Venezia]], [[Bologna]] e [[Milano]]. La storia delle città e soprattutto il disagio della vita nella [[polis]] si intrecciano in un gioco di vicende storiche e di rimandi dal significato simbolico.<ref>«Lo intitolai METROPOLIS perché parlava di città, ma non di città qualunque: Bisanzio, Venezia, Bologna, Milano, ovvero centri e metropoli con una storia e un'alta valenza simbolica... storie metropolitane di ordinaria desolazione» citato in {{cita|Cotto|p. 110-115}}.</ref> Gli arrangiamenti si fecero più corposi, ormai distanti dagli [[stereotipo|stereotipi]] folk; compaiono infatti incroci di [[sassofono|sax]] e chitarra, [[basso elettrico|basso]] e [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[zufolo|zufoli]], [[clarinetto|clarinetti]], [[flauto|flauti]].<ref>{{cita|Jachia 2002|p. 120}}.</ref> Torna il tema del viaggio o meglio ciò che egli definisce «l'impossibilità e l'inutilità di viaggiare».<ref>{{Cita news|url=http://www.asia.it/adon.pl?act=doc&doc=533|titolo=Intervista a Francesco Guccini|pubblicazione=Asia.it|accesso=3 febbraio 2010|dataarchivio=6 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120406023752/http://www.asia.it/adon.pl?act=doc&doc=533|urlmorto=no}}</ref> Nel disco Guccini riprese una canzone dell'[[Assemblea Musicale Teatrale]], scritta da [[Gian Piero Alloisio]], ''Venezia'' (a cui apporta alcune piccole modifiche al testo).<ref>«In METROPOLIS c'è anche una canzone non mia, ''Venezia'', scritta da Gian Piero Alloisio su musica del bassista della loro assemblea, Bigi...Presi il testo, lo adattai modificandolo leggermente...» citato in {{cita|Cotto|p. 114}}.</ref> Spicca, fra i brani del disco, ''[[Bisanzio]]'', complessa composizione definita da Jachia «commovente e sognante».<ref>{{cita|Jachia 1998|pp. 117-118}}.</ref>
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Le vendite furono ragguardevoli: il DVD restò nella classifica ufficiale FIMI per ventidue settimane, al primo posto per un mese.<ref>Classifica ufficiale DVD musicali FIMI.</ref> Il [[2006]] fu un anno in cui si parlò molto di Guccini, e non solo per la sua attività artistica: ricevette infatti un voto in occasione dell'[[Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2006|elezione]] del [[Presidente della Repubblica Italiana]].<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/nuovo-presidente-3/voti-bizzarri/voti-bizzarri.html|titolo=Nello spoglio gli intrusi e gli inaspettati anche Guccini e la moglie di D'Alema|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=12 giugno 2010|5=|dataarchivio=9 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091109033039/http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/nuovo-presidente-3/voti-bizzarri/voti-bizzarri.html|urlmorto=no}}</ref> Fu pubblicata la raccolta tripla celebrativa dei suoi 40 anni di carriera, rappresentata da 47 canzoni presenti nella sua ''[[The Platinum Collection (Francesco Guccini)|The Platinum Collection]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.viafabbri43.net/discografia-album.asp?go=the_platinum_collection|titolo=Guccini Platinum Collection|accesso=3 febbraio 2010|dataarchivio=8 aprile 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100408035615/http://www.viafabbri43.net/discografia-album.asp?go=the_platinum_collection|urlmorto=no}}</ref> Il 3 aprile dello stesso anno, Guccini, pubblicò per la [[EMI|EMI France]] ''[[Nella Giungla]]'', un brano singolo che tratta del rapimento di [[Íngrid Betancourt]], traduzione di una canzone scritta da Renaud Sechan nel 2005, con musiche di Jan Pierre Bucolo. Sempre nel 2006 presentò la ''Compagnia Teatrale Pavanese'' impegnata nella ''[[Aulularia|Aulularia di Plauto]]'', da lui tradotta dal [[Lingua latina|latino]] nel dialetto del suo paese.<ref>"Vero Plauto firmato Guccini", ''«Il Resto del Carlino», 6 dicembre 2006.''</ref> Il 30 marzo 2007 ricevette a [[Catanzaro]] il "Riccio d'Argento" della rassegna ''Fatti di musica'' diretta dal [[promoter musicale]] Ruggero Pegna, riservato ai più grandi autori italiani;<ref>{{Cita news|url=http://www.rockol.it/news-86087/Comunicato-Stampa--Tributo-a-Francesco-Guccini-a-Catanzaro|titolo=Tributo a Francesco Guccini a Catanzaro|pubblicazione=Rockol.it|accesso=3 febbraio 2010|dataarchivio=19 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121119123246/http://www.rockol.it/news-86087/Comunicato-Stampa--Tributo-a-Francesco-Guccini-a-Catanzaro|urlmorto=no}}</ref> in ottobre uscì invece in libreria la biografia ufficiale di Guccini, "Portavo allora un Eskimo innocente" di Massimo Cotto (Giunti Editore). Nel tour dello stesso anno Guccini presentò una nuova canzone sulla [[resistenza italiana|resistenza]] (''Su in collina'')<ref>{{cita web|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2010/20-gennaio-2010/guccini-miei-inediti-come-omaggio-veneto-1602317164620.shtml|titolo=Il cantautore in concerto al palazzo dello sport di Padova|accesso=5 febbraio 2010|dataarchivio=12 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121112004842/http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2010/20-gennaio-2010/guccini-miei-inediti-come-omaggio-veneto-1602317164620.shtml|urlmorto=no}}</ref>, che è stata poi inserita nell'album ''[[L'ultima Thule]]''.
[[File:Guccini @ Marino 2003.jpg|thumb
Parlando di questo disco futuro, Guccini, aveva anche rivelato di aver già scritto una canzone dedicata a Pàvana (''Canzone di Notte n. 4'') oltre che ''Il testamento di un pagliaccio'' che narra delle ultime volontà di un [[clown]] giunto alla sua fine. Il brano fu inserito in scaletta nel tour 2008/2009, ed eseguito per la prima volta nella prima tappa il 20 giugno a Porretta Terme<ref>{{cita web|url=http://www.geocities.com/ciofanskj/mattino2007.html|titolo=Intervista di Federico Vacalebre su «Il Mattino», 14 marzo 2007.|accesso=5 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091027114536/http://www.geocities.com/ciofanskj/mattino2007.html|dataarchivio=27 ottobre 2009|urlmorto=sì}}</ref>. Con un articolo del 21 aprile [[2008]], sul giornale ''[[La Stampa]]'' si diceva che l'autore aveva smesso di fumare e aveva iniziato ad ingrassare a causa dell'astinenza, perdendo, inoltre, l'ispirazione.<ref name=":0">{{Cita web|1=http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200804articoli/32092girata.asp|2=Guccini: il mio genio andato in fumo|3=12-01-2010|anno=2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140518013726/http://www1.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200804articoli/32092girata.asp|dataarchivio=18 maggio 2014|urlmorto=sì}}</ref> Guccini, tuttavia, smentì la notizia alla trasmissione ''[[Che tempo che fa]],'' il 18 maggio [[2008]].
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=== Libri ===
{{citazione|Non sono libri facili, i romanzi di Guccini, anche se, naturalmente, essendo libri profondamente legati al suo modo di raccontare, al suo mondo poetico, anche di primo acchito sono pur sempre libri appassionanti non solo perché imprevedibili nelle soluzioni linguistiche e stilistiche, ma più ancora perché questi romanzi sono profondamente legati tematicamente al nostro passato prossimo di ex contadini e miserabili neo-urbani, legati dunque al tempo antico, e in qualche modo fiabesco, dei nostri genitori e più ancora dei nostri nonni...|[[Paolo Jachia]]<ref>{{cita|Jachia 2002|}}.</ref>}}
[[File:Autografo di Guccini.jpg
Nella sua attività quasi ventennale di scrittore ha pubblicato diversi libri; ha collaborato alla stesura, assieme ad altri autori, di scritti di saggistica e narrativa, interessandosi a svariate tematiche, fra cui quelle relative ai diritti civili (occupandosi del caso di [[Silvia Baraldini]]<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/online/fatti/baraldi/mura/mura.html|titolo=Il ritorno della Baraldini, Storia di una buona causa|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=12 giugno 2010|5=|dataarchivio=5 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110505235129/http://www.repubblica.it/online/fatti/baraldi/mura/mura.html|urlmorto=no}}</ref>) e all'[[arte]] del [[fumetto]].
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== Cinema ==
[[File:I giorni cantati (1979) - Guccini, Pietrangeli, Marini.jpg
La sua prima apparizione come attore fu in occasione del film ''Bologna. [[Fantasia, ma non troppo, per violino]]'' di [[Gianfranco Mingozzi]] del 1976. Si trattava di una puntata della serie televisiva ''Raccontare la città'' dedicata a [[Bologna]], nella quale interpretava il poeta cantante [[Giulio Cesare Croce]] che, nella trama del film, rivive nei secoli le vicende della città, accompagnando questo percorso con canzoni tratte (in parte o integralmente) da testi originali di Croce.<ref name=mymoviesbio>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/biografia/?a=13976|titolo=Francesco Guccini|accesso=3 febbraio 2010|dataarchivio=19 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091219084603/http://www.mymovies.it/biografia/?a=13976|urlmorto=no}}</ref> Altri interpreti del film furono [[Claudio Cassinelli]] e [[Piera Degli Esposti]] che interpretavano entrambi personaggi storici della città.
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