Bahá'í: differenze tra le versioni

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== Lo stile di vita ==
[[Preghiera]] e meditazione personale, coinvolgimento in attività volte alla pace mondiale e al rispetto dei diritti dell'uomo<ref>''Bahá'u'lláh ha insegnato che si deve riconoscere e adottare un criterio paritario di diritti umani. Agli occhi di Dio tutti gli uomini sono uguali, nel dominio della Sua giustizia e della Sua equità non c'è distinzione o preferenza per nessuno.'' (La promulgazione della pace universale, p.199 § 17)</ref>. [[Digiuno]] da cibi solidi e liquidi annuale di diciannove giorni dall'alba al tramonto tra il 2 e il 20 marzo, a differenza dei musulmani che lo fanno per tutto il mese di Ramadan. Astinenza totale da alcol e droghe alteranti e intossicanti il sistema nervoso centrale; salvo prescrizione medica e con scopi strettamente terapeutici. Astensione dall'attivismo partitico e dalla semplice iscrizione a partiti (in quanto la fede bahá'í racchiude in sé un insieme di ideali propedeutici a una nascente, pacifica politica universale) con rispetto comunque per i governanti e obbedienza alle leggi in vigore nel Paese di residenza tranne nel caso di richiesta di abiura della fede&nbsp;– caso non ipotetico poiché in taluno Stato islamico ciò viene richiesto ai bahá'í anche sotto minaccia di pena capitale; minaccia incombente tuttora in Iran, dove si vuole introdurre la pena di morte per [[apostasia]] (da notare che i bahá'í considerano Maometto sullo stesso piano del fondatore della loro fede). Unità nella diversità. Lavoro non visto solo come fonte di mero guadagno, ma anche come atto di culto, se fatto in spirito di servizio all'umanità. Introduzione di un nuovo calendario solare (calendario Badì), composto da diciannove mesi, di diciannove giorni ciascuno, cui si aggiungono (di volta in volta, a seconda se l'anno è bisestile o meno) quattro o cinque giorni, definiti "giorni intercalari".
 
Apporto alla vita comunitaria attraverso le feste del diciannovesimo giorno (in concomitanza con l'inizio di ogni nuovo mese bahá'í) e alla democrazia consiliare elettiva interna attraverso le elezioni annuali dell'assemblea spirituale locale (a suffragio universale, per i maggiori di 21 anni, totalmente senza campagne pubblicitarie; in quanto dovrebbero essere scelte ed elette persone con qualità morali, intellettuali e spirituali che siano intimamente e praticamente vissute e non sbandierate per secondi fini), istituzione che guida le comunità locali in ogni località che presenti almeno nove bahá'í adulti. Ne consegue l'inesistenza tra i bahá'í di qualsiasi forma di clero professionale. La fede bahá'í attribuisce molta importanza all'eccellenza e all'uso positivo dei talenti umani sia nelle scienze sia nell'arte e nell'artigianato, anche il più semplice, e prevede un grande futuro per l'agricoltura che dovrà essere favorita sia nelle piccole proprietà come nelle forme di società o cooperative agricole, scoraggiando però l'accumulo di eccessive ricchezze o monopoli in mano a pochi, tutelando così i bisogni essenziali delle masse, sostenendo tuttavia l'importanza dell'esercizio di un'onesta meritocrazia. Uno dei principi portanti, negli insegnamenti della religione bahá'í, è quello di una stabile ricerca veritiera personale<ref>''"Ciascuno di noi ha il dovere di esplorare la realtà; farla indagare da un altro non ci servirà"'' (La promulgazione della pace universale p. 322 § 10)</ref> libera e indipendente, utilizzando la consultazione, ma è espressamente vietata ogni forma di proselitismo.