Sébastien Leclerc: differenze tra le versioni

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Bio
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Nel 1672, alla morte del cancelliere [[Pierre Séguier]], Le Brun venne incarcato di progettare il catafalco per l'occasione. Il maestro scelse Le Clerc per l'incisione, e fu talmente soddisfatto del lavoro del suo pupillo decise di presentrlo all'[[Académie royale de peinture et de sculpture]], che accettò Le Clerc all'unanimità il 16 agosto 1672. Fu fra gli artisti più prolifici del tempo, con {{formatnum:3412}} opere interamente di sua mano.<ref>Catalogo di Th.-Ant. Joubert</ref> Come riconoscimento dei suoi primi studi, egli fu subito nominato professore di geometria e prospettiva. Con questa ammissione, l'Académie acquisì un insegnante colto, e Sébastien Leclerc sancisce la sua fortuna.
 
Il 21 novembre 1673 sposò Charlotte-Jeanne, figlia di un tintore del re, Josse Van den Kerckoven - originario di Audenarde - tintore del re ai Gobelins.<ref>{{Cita libro|titolo=Antoine-Louis Lacordaire, Jules-Joseph Guiffrey, État-civil des tapissiers des Gobelins au dix-septième et au dix-huitième siècles, 1897 [https://archive.org/details/tatcivildestap00laco/page/44]}}</ref>. Da questo matrimonio nacquero diciotto figli, di cui solo uno, [[Jacques-Sébastien Leclerc]] (1734 – 17 maggio 1785), noto come Leclerc des Gobelins, si affermò nella pittura. Egli insegnò all'accademia ed è noto come pittore di scene mitologiche e di genere. Pubblicò ''Galerie des Modes et Costumes Français'' in cinque volumi.<ref>{{Cita web |url=http://www.riley-smith.com/crispian/drawings/info.php?dwg=197 |titolo=Crispian Riley-Smith : Jacques-Sébastien Leclerc, callec Leclerc des Gobelins |accesso=9 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150530003234/http://www.riley-smith.com/crispian/drawings/info.php?dwg=197 |urlmorto=sì }}</ref> La vendita del suo gabinetto nel 1764 mise in circolazione un gran numero di disegni e stampe provenienti dal patrimonio paterno.
 
Vedendo crescere la propria famiglia così come la sua reputazione, rinunciò alla pensione di 1.800 livres che percepiva lavorando ai Gobelins, dove era obbligato a lavorare esclusivamente per il re, riacquisendo così la sua libertà. Da quel momento in poi lavorò su un numero considerevole di incisioni, non vi era libro famoso che non fosse ornato da un'incisione di Sébastien Leclerc: le vignette e i frontespizi di tutte le orazioni funebri erano da lui disegnati e incisi, i libri di pietà e i romanzi dell'epoca erano costellati dalle sue incisioni.