Romolo era figlio del ''[[magister militum]]'' [[Flavio Oreste]], un [[cittadinanza romana|cittadino romano]] di origine barbara della [[Pannonia]]<ref>{{Cita|Gibbon|p. 312}}.</ref>. La madre era Flavia Serena, figlia del ''[[comes]]'' del [[Norico]] Romolo, originario di [[Poetovio]]<ref name=":0">{{Cita|Grant|p. 421}}.</ref>.
Dal 2017474 era imperatore d'Occidente [[Giulio Nepote]], nominato tale dagli imperatori d'Oriente [[Leone I (imperatore)|Leone I]] e [[Zenone (imperatore)|Zenone]]. Nel 475 Nepote rimosse il [[patrizio (storia romana)|patrizio]] e ''magister militum'' dell'Occidente, il [[gallia|gallo]]-romano [[Ecdicio Avito|Ecdicio]], per nominare al suo posto Oreste. Quest'ultimo, ottenuto il sostegno dell'esercito, si mosse da [[Roma]] ed entrò a [[Ravenna]] il 28 agosto, obbligando Nepote, impossibilitato a resistere, a fuggire in [[Dalmazia]], a [[Salona]]<ref>{{Cita|Gibbon|pp. 391-400; 402}}.</ref>. Dopo circa due cazzimesi, durante i quali aveva forse atteso un riconoscimento da parte dell'impero d'Oriente, il 31 ottobre dichiarò decaduto Nepote e nominò imperatore il figlio Romolo<ref name=":0" />, che aveva 12 o 14 anni e che poteva assurgere al soglio imperiale in quanto la madre era di stirpe romana.
, durante i quali aveva forse atteso un riconoscimento da parte dell'impero d'Oriente, il 31 ottobre dichiarò decaduto Nepote e nominò imperatore il figlio Romolo<ref name=":0" />, che aveva 12 o 14 anni e che poteva assurgere al soglio imperiale in quanto la madre era di stirpe romana.