== Storia ==
{{...|centri abitati d'Italia}}
La zona ad ovest del Vaticano è stata per molti secoli un'area prettamente rurale, sin dai tempi dell[[Impero romano|'Impero romano]]. A supporto della tesi vi sono ritrovamenti archeologici di una necropoli lungo la via di Boccea ed altre presenze nelle aree circostanti.<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Maria Luisa|cognome=Marchi|nome2=Fiorenzo|cognome2=Catalli|titolo=Suburbio di Roma: una residenza produttiva lungo la via Cornelia|url=https://books.google.it/books?id=cJ13S5bW8KgC&pg=PA13&lpg=PA13&dq=casalotti+storia+archeologia&source=bl&ots=A0CiEAynLh&sig=ACfU3U1SI3dC5QYYAe7fQWWaai1uxPQ5pA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwil0OqwkObsAhVFLewKHYMHApc4FBDoATAIegQICBAC#v=onepage&q=casalotti%20storia%20archeologia&f=false|accesso=2020-11-04|data=2008|editore=Edipuglia srl|lingua=it|ISBN=978-88-7228-494-0}}</ref>
Il territorio presenta una fitta rete di corsi d'acqua quali il Fosso di Valcannuta e il Fosso di Acquafredda. L'assenza di opere monumentali come nellein altre zone del suburbio dell'Urbe (ad esempio la [[via Appia]]) ha fatto sì che la zona fosse poco interessata dalle ricerche archeologiche e le notizie raccolte sono principalmente relative al percorso della [[Via Cornelia]], un'antica strada consolare oggi scomparsa ma che doveva seguire a grandi linee l'attuale percorso della Via di Boccea. Lungo questo percorso era segnalato al IX miglio il Santuario di [[Rufina e Seconda|Santa Rufina e Seconda]] e la chiesa eretta sul luogo del martirio dei santi Mario, Marta, Audifax e Abacuc. Questi sono stati per molti secoli gli unici riferimenti presenti nelle carte geografiche relative alla zona. <ref name=":0" />
Alla carenza documentaria sopperiscono parzialiin parte i rinvenimenti occasionali avvenuti per lo sviluppo edilizio della zona nel XX secolo. Gli studiosi ipotizzano il sorgere tra il VI e il III secolo a.C, di piccole fattorie e villaggi, riorganizzati già in epoca tardo-repubblicana e che si conservano anche nel periodo imperiale, con una produzione agricola destinata principalmente al mercato dell'Urbe. Questa fase sembra proseguire gradualmente fino al V secolo d.C, dopodiché si evidenziano accorpamenti di fondi e abbandono di interi abitati.<ref name=":0" />
Negli anni 30 del XX secolo venne rinvenuto sulla via di Casalotti un mosaico a soggetto marino raffigurante dei Tritoni e delle Nereidi facente parte di un ambiente termale, un deposito di dolia e delle strutture murarie, una necropoli e una cisterna che facevano pensare ad un abitato stabile. Il sito attuale, frutto di successivi scavi archeologici, presenta una villa romana abitata in varie epoche, con una prima fase di epoca repubblicana su cui si appoggiò l’attuale villa dell'epoca età imperiale.<ref>{{Cita web|url=http://www.abcvox.info/2017/06/04/la-villa-romana-di-casalotti/|titolo=RomaCapitale- Municipio XIII-La villa romana di Casalotti|autore=AbcVox|sito=ABC Vox|data=2017-06-04|lingua=it-IT|accesso=2020-11-04}}</ref>
LaTutta la zona fu abbandonata a seguito della fine dell'Impero Romano e per molti secoli ha fatto parte del vasto Agro Romano, con coltivazioni sparse e costruzioni rurali. Nuove rilevanze archeologiche sono venute alla luce a partire dal 1994, quando vennero eseguiti degli scavi preventivi in vista dell'edificazione di un nuovo complesso residenziale. Sono state rinvenute cisterne, delle strutture abitate e delle sepolture che testimoniano ulteriormente la presenza stanziale nei primi secoli dopo Cristo.
Nel maggio del [[1944]], il piccolo abitato di Casalotti venne distrutto dai bombardamenti alleati insieme alla vicina [[Grottarossa]], durante l'avanzata degli stessi Alleati per cacciare i contingenti tedeschi ivi dislocati.<ref>{{Cita web|url=http://www.storiaxxisecolo.it/cronologia/cronoresroma/cronoresrom11.html|titolo=Roma Maggio 1944|sito=www.storiaxxisecolo.it|accesso=2020-11-04}}</ref>
Il vero e proprio sviluppo edilizio risale agli [[Anni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta]] del XX secolo, quando numerose imprese edili private iniziarono a costruire la parte più antica, ovvero la piazza Ormea e tutta la zonal'area vicino alla via di Boccea. Tuttora la zona è ancora in fase di espansione, soprattutto verso Selva Candida e verso Casal Selce. Con gli [[Anni 2000|anni duemila]] nella zona, che per decenni ha sofferto grossi problemi di traffico, sono stati eseguiti interventi che hanno riqualificato l'area e parzialmente decongestionato il flusso veicolare. Proprio in seguito all'avvio di questi lavori sono stati rinvenuti dei tratti di strada romana, che gli studiosi identificano con l'antica Via Cornelia, ed una necropoli etrusca.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilpungolo.org/2014/10/21/via-boccea-aggiornamenti-dal-cantiere-8/|titolo=VIA BOCCEA: Aggiornamenti dal cantiere|sito=Il Pungolo|data=2014-10-21|lingua=it-IT|accesso=2020-11-07}}</ref>
Casalotti ha costituito per molti anni il "buen retiro" di costruttori e commercianti e resta senza dubbio fra le periferie più ricche di Roma, anche se ha subito negli ultimi anni un processo di trasformazione dal punto di vista urbanistico e sociale: negli ultimi anni è aumentato il numero di giovani. Pur essendo una zona molto periferica della città, i residenti hanno mediamente condizioni economiche decisamente maggiori rispetto al resto di Roma, come denotano anche i numerosi negozi presenti nell'area.
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