Tommaso d'Aquino: differenze tra le versioni

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Nella filosofia tomista Dio è predicato e descritto con tutte queste proprietà:<br>
* massimo gradoquantità possibile di ogni qualità (che è, è stata o possa essere fra gli enti), fra queste: Sommo Amore e Sommo Bene (massimo grado do goni qualità, e perfeione di ogni perfezione)
* immutabile, semplice e indivisibile: è da sempre e per sempre uguale a Sè stesso, a Lui manca e in Lui nulla cambia.
* eterno: non nasce e non muore, vive da sempre e per sempre
* infinito ''in atto'' (non infinito potenziale): non tanto nel senso che non ha limite-confine di tempo o di spazio intesi vuoti. Essendo eterno presente, trascendente e al contempo in ogni spazio-tempo, è intesa come attualità, nel massimo grado possibile, (tanto nell suo essere trascendente, quanto in ogni spazio e in ogni tempo) di ogni possibile qualità-predicato dell'ente, e in particolare unità attuale e ineffabile dei contrari (uomo vs donna, luce vs buio, ecc)
* infinito ''in atto'' (non infinito potenziale): non ha limite-confine di tempo o di spazio
* onnisciente
* uno: non possono esistere due infiniti, due creatori, onniscienti, onnipotenti
* unico: nessuno, nemmeno Dio può creare un altro Dio
* onnipotente: l'onnipotenza può disporre liberamente dei possibili, facendoli essere o non esserema. Non può fare il male e non può fare un altro Dio, ciò che è impossibile a chiunque. In termini equivalenti, non può violare il principio di non-contraddizione (nel caso di Dio, fare il male e un secondo Dio sono gli unici possibili casi di violazione).
* onnipotente: ma non può fare il male e non può fare un altro Dio
* libero: senza l’errore di sottomettere gli atti divini alla necessità della legge naturale (Gesù non commette il peccato, non necessita di sacramenti, non adempie all'umano fine unitìvo e procreativo della sessualità),
* per sè: non riceve la vita o altre proprietà da alcuno, poteva esistere senza gli enti da Lui creati, che perciò non nascono come parte di Lui e non sono Dio.
*libero anche "prima della creazione": poichè tra le ''infinite logiche del creato possibili'', ne ha usato e scelto una unica una volta sola per sempre fin dall'inzio della creazione, quella che deriva dal principio di non-contraddizione, come legge sia dell'ente (e del suo operare) che della mente, umana e divina.
* per sè: non riceve la vita o altre proprietà da alcuno, poteva esistere senza gli enti da Lui creati, che perciò non nascono come parte di Lui e non sono Dio, ma al contrario partecipano della Sua natura.
* trascendente: Dio non è uno ente qualunque tra gli altri enti, la differenza tra Dio e gli altri enti è una differenza quantitativa, vale a dire stesse qualità ma in un minore grado di completezza e perfezione. Gli enti creati, fra cui gli angeli e l'uomo, in infiniti gradi a Lui somigliano, sono come Dio, ma non sono Dio: non hanno una parte fisica dell’Essere per essenza, poiché l’Essere è semplice, senza parti e indivisibile. <br>