Helga Deen: differenze tra le versioni

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{{citazione|Se da qui guardo fuori dalla finestra vedo betulle, abeti, il cielo azzurro con delle nuvole bianche|Helga Deen, ''Kamp Vught''<ref>Fonte: [[Il Corriere della Sera]] ([http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/10_Ottobre/20/diario.shtml Corriere della Sera - Come Anna Frank: «Sono così sola»]).</ref>}}
{{Bio
|Nome = Helga
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|AnnoMorte = 1943
|Attività =
|Nazionalità = polacca
|Categorie = no
|FineIncipit = è l'autrice di un [[diario]] - pubblicato postumo nel [[2005]] con il titolo di ''Kamp Vught'' - in cui descrive la sua prigionìaprigionia in un [[campo di concentramento]] [[nazismonazionalsocialismo|nazista]] durante la [[seconda guerra mondiale]], prima di essere trasferita - assieme alla sua famiglia - nel campo di sterminio di Sobibór, località oggi appartenente al [[Voivodatovoivodato di Lublino]] ([[Polonia]])
|Immagine = Helga deen.jpg
}}
 
==Analogie con la vicenda di Anna Frank==
La sua vicenda, e quella dei suoi familiari (il padre Willy, la madre Käthe Wolff e il fratello Klaus Gottfried, minore di tre anni, tutti di [[ebraismoEbraismo|religione ebraica]] e abitanti di [[Tilburg]], nel sud dei [[Paesi Bassi]]) presenta sorprendenti affinità con quelle di un'altra vittima ''storica'' della [[Shoah]], [[Anna Frank]], ede anche le due rispettive testimonianze sono state, sia pure con le dovute proporzioni, comparate. Se non altro per l'innegabile valore documentario, ai fini della memoria, di questi scritti (quello di Deen è il terzo ''diario da un campo di concentramento'' - ma il primo tenuto da una donna - rinvenuto in Olanda nel dopoguerra<ref>Fonte: [http://www.smh.com.au/articles/2004/10/21/1098316786614.html Articolo del Sidney Morning Herald].</ref>).
 
==Storia di un diario segreto==
L'autrice, che al momento dell'arresto frequentava l'ultimo anno delle scuole superiori, riuscì a far avere il diario – ede altre sue piccole cose (tra cui una penna stilografica, una ciocca di capelli, alcune lettere e cartoline) racchiuse in una borsetta – al suo fidanzato, il fotografo Kee van den Berg; il qualeegli lo tenne nascosto come una reliquia fino alla morte, avvenuta nel 2004.
 
Il figlio Conrad lo ha poi fatto avere all'archivio storico di Tilburgo, che ne ha curato la pubblicazione nel marzo [[2007]]<ref>In realtà il diario avrebbe dovuto essere pubblicato, secondo le intenzioni dell'archivio storico di Tilburgo, nel maggio del [[2005]], in coincidenza con l'il sessantesimo anniversario della fine della [[seconda guerra mondiale]].</ref>.
 
Le circostanze in cui, nel giugno del [[1943]], prima di essere trasferita a Sobibór, la giovane fece avere il suo memoriale al fidanzato, sono rimaste - secondo David Barnouw, direttore dell'Istituto olandese per la documentazione di guerra ([[NIOD]]) - un ''enigma totale''<ref>Fonte: [[Il Secolo XIX]], 13 marzo [[2007]].</ref>.
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==Oltre il filo spinato==
Dalle pagine, alcune delle quali corredate con disegni, affiorano le comprensibili paure di una giovane donna rispetto ad un domani privo di sbocchi, prossimo al compimento: dettagli di vita quotidiana all'interno del [[lager]] che restituiscono il disagio della vita in cattività (''Oggi siamo stati "spidocchiati" e non possiamo uscire dalla baracca ...''), si intersecano con frammenti di ricordi sentimentali (''Ho pensato a ieri notte, quando eravamo felici, distesi l'uno vicino all'altra, e guardavamo il cielo ...''). La speranza è precaria ma non ancora del tutto doma (''Che condizioni spaventose ci sono qui. Sono distrutta, ma voglio andare avanti ... giorno per giorno vediamo la libertà al di là dei fili spinati'').
 
L'ultimo pensiero, il 2 luglio, quando ormai Helga sta per essere definitivamente separata dai suoi familiari, e la loro sorte ormai segnata, lo dedica ai suoi affetti giovanili: la persona amata e due comuni amici (che appella come: ''Cari voi tre ...''): ''Oggi è passato un mese'' (nota: dalla prima reclusione a Vught), ''che anniversario! ... È annunciato un nuovo trasferimento e ora tocca a noi''. Poi, rivolgendosi evidentemente all'amato: ''Il diario riuscirai ad averlo ... non ho più paura, non ci sono più sorprese spaventose, l'impossibile è diventato possibile''<ref>Le citazioni letterarie, eccetto quella in apertura di pagina, sono ricavate da [[Il Secolo XIX]], cit.</ref>.
 
==Note==
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==Voci correlate==
 
*[[Diari dell'Olocausto]]
*[[Diario (Anna Frank)]]
*[[Campo di concentramento di Ravensbrück#Vita e morte nel campo]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web | 1 = http://www.deportati.it/testimonianze_bergen/helga_deen.html | 2 = Fondazione Memoria della Deportazione | accesso = 14 marzo 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070927235706/http://www.deportati.it/testimonianze_bergen/helga_deen.html | dataarchivio = 27 settembre 2007 | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://www.visions.it/additivovodue.html | 2 = Approfondimento: Vision.it | accesso = 14 marzo 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070929034148/http://www.visions.it/additivovodue.html | dataarchivio = 29 settembre 2007 | urlmorto = sì }}
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* {{cita web|url=http://www.joodsmonument.nl/person.php?thg_id=1007.100622&lang=nl&lang=en|titolo=Joodsmonument.nl|lingua=en|urlmorto=sì|accesso=15 marzo 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070313192744/http://www.joodsmonument.nl/person.php?thg_id=1007.100622&lang=nl&lang=en|dataarchivio=13 marzo 2007}}
* {{cita web|url=http://www.joodsmonument.nl/article.php?thg_id=1005.353&lang=nl&lang=en|titolo=Approfondimento sul Kamp Vught|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070503010556/http://www.joodsmonument.nl/article.php?thg_id=1005.353&lang=nl&lang=en|dataarchivio=3 maggio 2007}}
* {{cita web|url=http://www.nmkampvught.nl/index.php?id=219|titolo=Nationaal Monument Kamp Vught|lingua=en|accesso=15 marzo 2007|dataarchivio=28 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100328073128/http://www.nmkampvught.nl/index.php?id=219|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/3760680.stm|Articolo della BBC|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.cronica.com.mx/nota.php?id_nota=149085|titolo=Articolo di La Cronica|lingua=es|accesso=14 marzo 2007|dataarchivio=5 gennaio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080105002019/http://www.cronica.com.mx/nota.php?id_nota=149085|urlmorto=sì}}
 
{{Campo di sterminio di Sobibór}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
 
[[Categoria:Vittime della Shoah]]
[[Categoria:Persone legate ai Paesi Bassi nella seconda guerra mondiale]]
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