Arato di Sicione: differenze tra le versioni

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|mandatoinizio =
|mandatofine =
|mandato = 245 - 244 a.C.<br />243 - 242 a.C.<br />241 - 240 a.C.<br />239 - 238 a.C.<br />237 - 236 a.C.<br />235 - 234 a.C.<br />233 - 232 a.C.<br />231 - 230 a.C.<br />229 - 228 a.C.<br />227 - 226 a.C.<br />225 - 224 a.C. (stratego autocrate)<br />224 - 223 a.C.<br />222 - 221 a.C.<br />220 - 219 a.C.<br />217 - 216 a.C.<br />215 - 214 a.C.<br />213 - 212 a.C.<br />
|capo di stato =
}}
{{Bio
|Nome = AratoÀrato
|Cognome =
|PostCognome = '''di Sicione'''
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 213 a.C.
|Epoca = III a.C.
|Attività = politico
|Attività2 = militare
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}}
 
Rimasto orfano all'età di sette anni durante un colpo di Stato contro suo padre Clinia, Arato entrò sulla scena politica all'età di venti anni, quando scacciò il tiranno [[Nicocle di Sicione|Nicocle]] che, appoggiato dai Macedoni, deteneva il potere nella sua città natale. Diresse la [[lega achea]] nel periodo [[245 a.C.|245]]-[[213 a.C.]], di cui per 16 volte fu eletto [[lega achea#Stratego|stratego]] e la portò al suo massimo splendore nell'ultimo sprazzo della Grecia come potenza autonoma. Nel [[243 a.C.]], col sostegno di [[Tolomeo III]] impegnato nella [[terza guerra siriaca]], Arato aveva liberato [[Corinto (città antica)|Corinto]], mentre nel [[229 a.C.]] riuscì a farsi consegnare dai Macedoni il [[Pireo]] ed altri territori dell'[[Attica]].
 
Alla fine della cosiddetta [[guerra cleomenea]] ([[228 a.C.|228]]-[[222 a.C.]]), tra la lega achea e [[Sparta]], dopo essere stato ripetutamente sconfitto da questi ultimi, si alleò cogli storici nemici Macedoni, guidati dal rereggente [[Antigono III Dosone]] e sconfisse gli Spartani nella [[battaglia di Sellasia]], portando così i Macedoni al dominio sul [[Peloponneso]]. Secondo la tradizione Arato fu avvelenato da un sicario di [[Filippo V di Macedonia|Filippo V]], successore di Antigono III.
 
== Biografia ==
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Tornati dall'ambasceria, Nicofane e Cercida presentarono all'assemblea della lega il risultato della loro missione ufficiale, ovvero la risposta favorevole di Antigono a sostenere Megalopoli. L'assemblea si espresse in modo favorevole ma Arato a sorpresa fece invece respingere l'offerta del re. In realtà, Arato aveva stipulato un accordo segreto coi suoi storici avversari e, forte di questa alleanza, fece annullare la seconda conferenza di pace, che avrebbe dovuto avere luogo ad Argo.
 
Cleomene decise quindi di continuare la guerra, conquistando la stessa Argo con l'aiuto di Aristomaco, che aveva lasciato gli Achei per allearsi con lui. Successivamente il re di Sparta prese [[Fliunte]], [[Cleone (Grecia)|Cleone]] e [[Corinto (città antica)|Corinto]], con l'esclusione della rocca di [[Acrocorinto]], dove rimase una guarnigione achea.<ref>{{cita|Plutarco, ''Vita di Cleomene''|18-19|Plutarco}}.</ref>
 
Nel frattempo, Arato fece ratificare l'alleanza tra la Lega achea e la Macedonia ([[224 a.C.]]) ed Antigono si preparò per la discesa in Grecia. Nel corso delle trattative, Arato aveva coinvolto il figlio, [[Arato di Sicione il Giovane]], che inviò in Macedonia probabilmente in due missioni distinte, la prima nelle fasi preliminari, con la missione di concludere l'accordo con Antigono, come testimoniato da [[Polibio]],<ref>{{cita|Polibio, ''Storie''|2, 51, 5|Polibio}}.</ref><ref>{{cita|Orsi|63}}.</ref> e la seconda nella primavera nel [[224 a.C.]], quando ormai l'alleanza era stata approvata, come ostaggio a garanzia della fedeltà della Lega achea, come testimoniato da Plutarco.<ref>{{cita|Plutarco, ''Cleomene''|19|Plutarco}}.</ref><ref>{{cita|Orsi|64}}.</ref>
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== Opere ==
Arato lasciò le sue ''Memorie'', delle quali sopravvivono solo sei frammenti,<ref>{{cita|Jacoby|FrGrH 131}}.</ref> riportati da Plutarco nelle Vite di Agide, Cleomene ed Arato. Tale opera autobiografica, che riportava gli eventi sino al termine della guerra cleomenea, fu utilizzata come fonte da Polibio per scrivere il secondo libro delle ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'' e da Plutarco per scrivere la ''Vita di Arato'' fino al capitolo 46.<ref>{{cita|Orsi|pag. 57-58}}.</ref> Plutarco contrappone le ''Memorie'' di Arato alle ''Storie'' (anch'esse perdute) di [[Filarco di Atene|Filarco]], che lo stesso storico di Cheronea utilizza come fonte principale per le ''Vite di Agide e di Cleomene'', testimoniando come Filarco avesse un atteggiamento fortemente ostile allo stratego della lega achea,<ref name="P3">{{cita|Plutarco, ''Arato''|3|Plutarco}}</ref> mentre quest'ultimo, nella sua opera, aveva un intento autoapologetico.<ref>{{cita|Orsi|pag. 39}}.</ref> Plutarco testimonia inoltre come le ''Memorie'' fossero appunti scritti in maniera frettolosa, senza molta attenzione alla scelta della parole utilizzate.<ref name=P3/>
 
== Testimonianze ==
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== Bibliografia ==
;Fonti primarie
* {{cita libro|autore=[[Plutarco]] |titolo=[[Vite Paralleleparallele]]: Arato, Cleomene |cid=Plutarco}}
* {{cita libro|autore=[[Polibio]] |titolo=[[Storie (Polibio)|Storie]] |cid=Polibio}}
 
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Storici greci}}
{{Strateghi della lega achea}}