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|Panorama = Seregno_Centro_2008.jpg
|Didascalia = Panorama dal campanile della chiesa di Santa Valeria
|Stemma = Seregno_o.png
|Voce bandiera =
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=== Territorio ===
Il territorio comunale è interamente pianeggiante e intensamente urbanizzato, con l'eccezione di alcune aree periferiche oggi sottoposte a vincolo ([[Parco GruBrìa]]); le aree edificate della città si estendono in molti casi fino ai limiti comunali, formando un ''continuum'' urbano con i Comuni limitrofi quali [[Cesano Maderno]], [[Desio]], [[Giussano]], [[Lissone]], [[Meda (Italia)|Meda]] e [[Seveso]].
 
Non esistono corsi d'acqua nel territorio comunale; i più vicini sono il [[Lambro]] a est (in territorio di [[Carate Brianza]] e [[Albiate]]) il [[Seveso (fiume)|Seveso]] (nei comuni di Seveso e Cesano) e il torrente [[Certesa]] (Tarò) a Meda, Seveso e Cesano dove confluisce nel fiume Seveso.
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Un'eventuale origine romana di Seregno è stata dibattuta, anche considerando l'intensa impronta che [[Roma]] lasciò nella zona fin dai tempi della conquista avvenuta nel corso del [[II secolo a.C.]] e alla luce dei ritrovamenti, in territorio seregnese, di alcuni manufatti romani (una piccola urna cineraria, una moneta [[Monetazione romana|coniata]] sotto [[Lucio Vero]], tracce di acciottolato romano o di [[centuriazione]] delle campagne circostanti); tuttavia, data la mancanza di riscontri in merito, si tende a escludere quest'ipotesi e a datare l'origine della città all'età tardo-antica<ref>{{cita|Picasso e Tagliabue|pp. 4-5}}.</ref> o all'[[alto medioevo]].<ref name=SitoComune>[http://www.comune.seregno.mi.it/default.cfm?docs=profilo/storico.htm#1 Comune di Seregno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Da ''Seregnium'', nome latino di Seregno, passavano la ''[[via Mediolanum-Bellasium]]'', che metteva in comunicazione [[Milano]] con [[Bellagio]], e la ''[[via Regina]]'', [[Strade romane|strada romana]] che collegava il porto fluviale di [[Cremona]] con [[Chiavenna]] passando da [[Milano]].
 
Il primo documento che citi Seregno risale al [[1087]]:<ref name=SitoComune /> è un atto con il quale Pietro da Seregno cede parte dei beni da lui posseduti alla [[Basilica di Sant'Ambrogio|canonica di Sant’Ambrogio]] di [[Milano]], da cui si attendeva aiuto e protezione. Si può tuttavia ipotizzare l'esistenza di un centro del villaggio attivo già in [[Storia romana|età romana]] ma le notizie sono lacunose, e non esistono documenti certi.<ref name=SitoComune /> I documenti di questo secolo e del successivo si riferiscono a Seregno con il termine di ''locus'', definendolo così come un insediamento [[agricoltura|agricolo]] analogo alla grande maggioranza degli insediamenti della zona. Il ''locus'' di Seregno, in quel tempo, era come molti altri abitati posto sotto qualche autorità superiore, che nel caso di Seregno poteva essere la Chiesa o la Città di [[Milano]]. Nell'aprile 1138, il ''locus'' di ''Serennio'' passò dall'autorità religiosa e politica del [[Basilica di San Simpliciano|monastero di San Simpliciano]] a [[Milano]] a quella del [[monastero]] di San Vittore a [[Meda (Italia)|Meda]]<ref>{{cita|Cazzaniga|p. 29}}.</ref> (oggipoi divenuto [[villa Antona Traversi]]). Una cronaca dei primi anni del [[XIII secolo]] (precisamente del 12 ottobre 1206)<ref name=SitoComune /> cita Seregno come un ''[[borgo (geografia)|borgo]]'', indicando in questo modo un certo sviluppo [[demografia|demografico]] ed economico dell'insediamento e la formazione di un embrione di ceto imprenditoriale composto da artigiani, mercanti e proprietari terrieri.
 
Più tardi, nel corso del [[XIII secolo]], Seregno si viene a trovare sotto la contemporanea influenza del monastero di San Vittore di Meda e del potente [[Ducato di Milano]], che si manifestava in una serie di espropri e successive restituzioni di terre, come accaduto per le terre situate nell'odiernonel quartiere del Ceredo.<ref name=SitoComune /> Il borgo entra inoltre nelle lotte di potere che, in quel periodo, opponevano i [[Della Torre]] ai [[Visconti]]. Negli anni fra la fine del XIII e l'inizio del [[XIV secolo]] la contesa per il possesso della signoria di Milano volge a favore dei [[Visconti]], dapprima con [[Ottone Visconti|Ottone]], poi, definitivamente, con [[Matteo I Visconti|Matteo I]]. In questo periodo il ''borgo'' di Seregno era diviso in una parte alta e una parte bassa, nelle quali sorgevano due chiese, una per parte, dedicate rispettivamente a San Vittore e a [[Sant'Ambrogio]]. Questa situazione, prolungatasi nei secoli, avrebbe condotto a una sostanziale separazione di natura sociale e culturale, oltre che fiscale, che sarebbe stata risolta con metodi spicci solo nel '700 con la demolizione di entrambe le chiese e la loro sostituzione con un'unica chiesa (attualela basilica di San Giuseppe) che unificasse i cittadini seregnesi.<ref name=Basilica>[http://www.basilicasangiuseppe.it/storia/basilica/index.htm Basilica<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060512154953/http://www.basilicasangiuseppe.it/storia/basilica/index.htm |data=12 maggio 2006 }}</ref> Il primo [[Consiglio comunale]] fu eletto nel [[1821]].<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8013461/?view=toponimi&hid= Comune di Seregno, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== Simboli ===
[[File:Seregno o-Stemma.pngsvg|sinistra|119x119px|Stemma civico]]
[[File:Foto Gonfalone Seregno.jpg|destra|149x149px|Gonfalone civico]]
 
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La storia dell'abbazia di [[san Benedetto]] dei monaci [[benedettini]] di [[Olivetani|Monte Oliveto]] ha inizio nel 1884, quando venne invitato a Seregno il primo monaco olivetano.
 
Il terreno dove oggifu sorgeeretta l'abbazia venne acquistato nel 1886; subito dopo venne incominciata la costruzione della chiesa, che venne poi completata nel maggio 1892. La chiesa venne consacrata il 23 ottobre 1895 dal cardinale [[Andrea Carlo Ferrari|Andrea Ferrari]], allora arcivescovo di Milano.<ref>[http://www.monaci-benedettini-seregno.com/modules.php?name=Abbazia&file=storia Abbazia S. Benedetto - Seregno (MI) - abbazia<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100223045206/http://www.monaci-benedettini-seregno.com/modules.php?name=Abbazia&file=storia |data=23 febbraio 2010 }}</ref>
 
L'edificio verrà poi ampliato nel 1931 su disegno dell'architetto [[Ottavio Cabiati]].
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È la chiesa più antica della città, dal momento che risale al 1577;<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.oratoriosanrocco.it/html/aboutus/index.php AboutUs<!-- Titolo generato automaticamente -->] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> la sua costruzione fu decisa dal cardinale [[Carlo Borromeo]], all'epoca [[arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]], come segno tangibile della devozione dei seregnesi per i santi [[San Rocco|Rocco]] e [[San Sebastiano|Sebastiano]], invocati durante l'[[epidemia]] di [[peste del 1576]].
 
La chiesa assunse l'aspettofu attualecompletata solo nel 1601, con la costruzione del [[campanile]]; all'interno, conserva [[affresco|affreschi]] ad opera del pittore [[Gabrio Bossi]]. In tempi molto più recentisuccessivi, la chiesa subìfu interessata deida restauri nel 1997, sotto la direzione dell'architetto Pierfranco Bagarotti.
 
==== Altre chiese ====
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==== Palazzo Municipale ====
Si trova nel centro storico, fra la piazza Martiri della Libertà e la piazza Risorgimento. L'edificio risale al 1863<ref>Cfr. G. Colombo, ''Seregno. L'immagine della città storica'', pp. 224-231.</ref> e fu costruito su un'area appartenente ai Caponaghi<ref>{{Cita web|url=https://brianzacentrale.blogspot.com/2018/12/il-falso-ed-il-vero-palazzo-landriani.html|titolo=Brianza Centrale: Il falso ed il vero Palazzo Landriani di Seregno|autore=Brianza Centrale|sito=Brianza Centrale|data=domenica 30 dicembre 2018|accesso=30 dicembre 2018}}</ref><ref>Per questo è conosciuto erroneamente anche come "Palazzo Landriani Caponaghi". I Landriani erano i proprietari precedenti ai Caponaghi. Cfr. C. Ballabio e Z. Celotto, ''Corti e contrade. Il borgo di Seregno dal XVI al XX secolo'', pp. 149-150.</ref>. Sul progetto iniziale di Ettore Seves, il palazzo venne modificato in corso d'opera; previsto di due piani fuori terra e ritenuto di dimensioni troppo modeste, venne rialzato di un piano. Numerosi furono gli interventi di sistemazione effettuati nel corso degli anni: nel 1928 vennero aggiunte l'attualela balconata e le finestre; di qualche anno più tardi è l'ampliamento verso via San Giovanni Bosco.<ref>{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-06736/Lombardia|titolo=Beni Culturali|urlmorto=sì}}</ref> Già sede comunale, ha subito una recente ristrutturazione partita nel 2001.<ref>{{Cita web |url=http://www.seregno.info/cru16/come_era.cfm |titolo=Comune di Seregno - CRU 16<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=28 marzo 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060816041709/http://www.seregno.info/cru16/come_era.cfm |dataarchivio=16 agosto 2006 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Nella piazza antistante il palazzo si trova la copia di una fontana (l'originale del XV sec., ora utilizzata come acquasantiera, si trova a [[Bellinzona]] nel [[canton Ticino]]) nota come ''funtana del mangiabagaj'' (fontana del mangia bambini) dal momento che portava come ornamento un biscione, [[Stemma del Ducato di Milano#Periodo visconteo|simbolo visconteo]], rimosso durante una delle ristrutturazioni della piazza<ref>{{cita web |url=http://www.madm.it/lmds/pag017.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=28 marzo 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100805065352/http://www.madm.it/lmds/pag017.htm |dataarchivio=5 agosto 2010 }}</ref>. Nel 2009 il biscione, seppur diverso da quello originale, venne reinstallato. Le decorazioni della fontana, purtroppo molto rovinate, raffigurano le più note "imprese"<ref>Nel mondo dell’araldica le imprese sono rappresentazioni simboliche di episodi riguardanti anche un singolo individuo appartenente alla casata, oppure una virtù o un precetto da seguire.</ref> viscontee e sforzesche dei duchi di Milano<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Zeno Celotto|anno=2021|titolo=La fontana del mangiabagaj|rivista=Collana i Ciculabèt|editore=Circolo culturale Seregn de la memoria|città=Seregno|numero=32|pp="51-87"}}</ref>.
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Prima del 1861, questa via era conosciuta come Contrada della Serbugia. La modifica del nome, insieme ad altre vie e piazze, avvenne grazie all'Ordinato della Giunta Municipale N.° 277 dell'11 marzo 1861, motivato dalla volontà di "conservare i cari nomi degli autori che maggiormente contribuirono o col senno o colla mano alla redenzione ed unificazione dell’Italia". Il cambio di denominazione divenne operativo dal 14 marzo 1861, "giorno Natalizio di S. M. l’amatissimo Nostro Sovrano Vittorio Emanuele."
 
Un inventario datato 1575 descrive la Casa da Nobile dei Medici, con un giardino e una colombara, estendendosi su tre lati della strada, e affacciandosi a nord su due case da massaro anch'esse di loro proprietà. A quel tempo, i possedimenti medicei a Seregno comprendevano altre due case da massaro con giardino e circa 65 ettari di terre coltivabili. Circa cinquant'anni dopo, nel 1623 o 1624, sembra che una parte della casa da nobile sia stata affittata, probabilmente a un prezzo agevolato, a Dionisio Arconate, procuratore seregnese dei Medici. Un secondo atto di divisione, datato 1736, fornisce una descrizione più dettagliata delle proprietà a Seregno. Queste includevano la "Casa da Nobile" in Contrada della Serbugia (l'attualepoi via Cavour), con vari terreni e relativi edifici, una cantina, una stalla, una corte, una cassina, un giardino murato, una porta, una cisterna e altre pertinenze<ref>Cfr. Z. Celotto, ''I secoli e i luoghi dei Medici da Seregno'', pp. 48-52.</ref>.
 
Nel 1811, il legame tra la famiglia Medici da Seregno e la comunità si consolidò quando Giuseppe Medici fu nominato membro del consiglio comunale dal Viceré d'Italia, Eugenio Napoleone. Tuttavia, pochi anni dopo, i beni medicei furono venduti. Secondo un articolo del Foglio d'Annunzj della Gazzetta di Milano del 22 aprile 1824, la casa da nobile, insieme alle case vicino a vicolo delle Rose e gli orti e i giardini annessi, passarono a Giuseppe Antonio Trabattoni a seguito di un'asta per i debiti che gravavano su di lui. Tuttavia, sembra che l'asta non abbia coinvolto l'edificio principale, dal momento che nel 1838 risultava ancora di proprietà di Giuseppe Trabattoni.
 
Nel 1920, l'edificio fu acquistato e divenne la sede del Circolo San Giuseppe, un ruolo che conserva ancora oggi<ref>Cfr. Z. Celotto, ''I secoli e i luoghi dei Medici da Seregno'', p. 53.</ref>.
 
==== Torre del Barbarossa ====
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== Cultura ==
=== Biblioteche ===
[[File:Biblioteca Seregno.jpg|thumb|L'attuale sede dellaLa biblioteca civica Ettore Pozzoli, in piazza monsignor Gandini.]]
Seregno è dotata di una biblioteca civica, intitolata a [[Ettore Pozzoli]], situata in piazza monsignor Gandini; fa parte del sistema bibliotecario ''BrianzaBiblioteche''.
 
=== Musica ===
==== [[Concorso Pianistico Internazionale Ettore Pozzoli]] ====
Concorso Pianistico Internazionale, apertoAperto a giovani pianisti di tutto il mondo, che si tiene con cadenza biennale. Fondato nel 1959 dalla vedova del Maestromaestro [[Ettore Pozzoli]], Gina Gambini, laha qualeaccolto deciseoltre di istituire un concorso di richiamo internazionale per giovani pianisti per ricordare la figura del marito. Oltre 1.500 i1500 concorrenti che hanno partecipato alle 25 edizioni, di cui ben 1.000 provenienti daperlopiù Paesinon esteriitaliani. Nell'Alboalbo dei vincitori spicca il nome di [[Maurizio Pollini]], che si aggiudicò il primo premio allala prima edizione del 1959.
 
==== [[Coro il Rifugio]] ====
Il Coro il Rifugio di Seregno è una Associazione Culturale di Canti Popolari. Attualmente il Coro è diretto dal Maestro Fabio Triulzi ed è stato fondatoFondato a Seregno nel [[1966]]. L'attività principale del Coro è quella di svolgere attività culturali con l'obiettivo di sviluppare nuove relazioni con altre, organizzazioni.presenta Ilun repertorio è formato da canti popolari d'autore di vario genere, con una attenzione particolare ai canti della [[Brianza]] e della [[Lombardia]].
 
== Geografia antropica ==
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=== Borgate e località ===
Le principali borgate del centro storico sono:
* ''Pomiroeu'' (Pomirolo), attualepoi via Leonardo da Vinci: anticamente ospitava le carceri.
* ''Burghesàn'';
* ''Serbügia'', attualepoi via Cavour;
* ''Puzuràn'' (Pozzo), attualepoi largo San Vittore: vi si trovava il pozzo più antico di Seregno, ancora visibile e le sembianze dell'antica chiesa di San Vittore.
* ''Vignoeu'' (Vignoli), attualepoi via Santino De Nova e via Vignoli: ospitava una vasta vigna ed un [[capitello votivo]] dedicato alla Madonna, poi divenuto Santuario della Madonna dei Vignoli; al suo fianco sorge la scuola materna più antica di Seregno, "Santino De Nova", la quale conserva preziosamente, al suo interno, rami della storica vigna.
 
Le principali località, presenti anche oltre il centro storico, sono: