Seregno: differenze tra le versioni
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|Didascalia = Panorama dal campanile della chiesa di Santa Valeria
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=== Territorio ===
Il territorio comunale è interamente pianeggiante e intensamente urbanizzato, con l'eccezione di alcune aree periferiche
Non esistono corsi d'acqua nel territorio comunale; i più vicini sono il [[Lambro]] a est (in territorio di [[Carate Brianza]] e [[Albiate]]) il [[Seveso (fiume)|Seveso]] (nei comuni di Seveso e Cesano) e il torrente [[Certesa]] (Tarò) a Meda, Seveso e Cesano dove confluisce nel fiume Seveso.
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Un'eventuale origine romana di Seregno è stata dibattuta, anche considerando l'intensa impronta che [[Roma]] lasciò nella zona fin dai tempi della conquista avvenuta nel corso del [[II secolo a.C.]] e alla luce dei ritrovamenti, in territorio seregnese, di alcuni manufatti romani (una piccola urna cineraria, una moneta [[Monetazione romana|coniata]] sotto [[Lucio Vero]], tracce di acciottolato romano o di [[centuriazione]] delle campagne circostanti); tuttavia, data la mancanza di riscontri in merito, si tende a escludere quest'ipotesi e a datare l'origine della città all'età tardo-antica<ref>{{cita|Picasso e Tagliabue|pp. 4-5}}.</ref> o all'[[alto medioevo]].<ref name=SitoComune>[http://www.comune.seregno.mi.it/default.cfm?docs=profilo/storico.htm#1 Comune di Seregno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Da ''Seregnium'', nome latino di Seregno, passavano la ''[[via Mediolanum-Bellasium]]'', che metteva in comunicazione [[Milano]] con [[Bellagio]], e la ''[[via Regina]]'', [[Strade romane|strada romana]] che collegava il porto fluviale di [[Cremona]] con [[Chiavenna]] passando da [[Milano]].
Il primo documento che citi Seregno risale al [[1087]]:<ref name=SitoComune /> è un atto con il quale Pietro da Seregno cede parte dei beni da lui posseduti alla [[Basilica di Sant'Ambrogio|canonica di Sant’Ambrogio]] di [[Milano]], da cui si attendeva aiuto e protezione. Si può tuttavia ipotizzare l'esistenza di un centro del villaggio attivo già in [[Storia romana|età romana]] ma le notizie sono lacunose, e non esistono documenti certi.<ref name=SitoComune /> I documenti di questo secolo e del successivo si riferiscono a Seregno con il termine di ''locus'', definendolo così come un insediamento [[agricoltura|agricolo]] analogo alla grande maggioranza degli insediamenti della zona. Il ''locus'' di Seregno, in quel tempo, era come molti altri abitati posto sotto qualche autorità superiore, che nel caso di Seregno poteva essere la Chiesa o la Città di [[Milano]]. Nell'aprile 1138, il ''locus'' di ''Serennio'' passò dall'autorità religiosa e politica del [[Basilica di San Simpliciano|monastero di San Simpliciano]] a [[Milano]] a quella del [[monastero]] di San Vittore a [[Meda (Italia)|Meda]]<ref>{{cita|Cazzaniga|p. 29}}.</ref> (
Più tardi, nel corso del [[XIII secolo]], Seregno si viene a trovare sotto la contemporanea influenza del monastero di San Vittore di Meda e del potente [[Ducato di Milano]], che si manifestava in una serie di espropri e successive restituzioni di terre, come accaduto per le terre situate
=== Simboli ===
[[File:Seregno
[[File:Foto Gonfalone Seregno.jpg|destra|149x149px|Gonfalone civico]]
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La storia dell'abbazia di [[san Benedetto]] dei monaci [[benedettini]] di [[Olivetani|Monte Oliveto]] ha inizio nel 1884, quando venne invitato a Seregno il primo monaco olivetano.
Il terreno dove
L'edificio verrà poi ampliato nel 1931 su disegno dell'architetto [[Ottavio Cabiati]].
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È la chiesa più antica della città, dal momento che risale al 1577;<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.oratoriosanrocco.it/html/aboutus/index.php AboutUs<!-- Titolo generato automaticamente -->] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> la sua costruzione fu decisa dal cardinale [[Carlo Borromeo]], all'epoca [[arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]], come segno tangibile della devozione dei seregnesi per i santi [[San Rocco|Rocco]] e [[San Sebastiano|Sebastiano]], invocati durante l'[[epidemia]] di [[peste del 1576]].
La chiesa assunse
==== Altre chiese ====
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==== Palazzo Municipale ====
Si trova nel centro storico, fra la piazza Martiri della Libertà e la piazza Risorgimento. L'edificio risale al 1863<ref>Cfr. G. Colombo, ''Seregno. L'immagine della città storica'', pp. 224-231.</ref> e fu costruito su un'area appartenente ai Caponaghi<ref>{{Cita web|url=https://brianzacentrale.blogspot.com/2018/12/il-falso-ed-il-vero-palazzo-landriani.html|titolo=Brianza Centrale: Il falso ed il vero Palazzo Landriani di Seregno|autore=Brianza Centrale|sito=Brianza Centrale|data=domenica 30 dicembre 2018|accesso=30 dicembre 2018}}</ref><ref>Per questo è conosciuto erroneamente anche come "Palazzo Landriani Caponaghi". I Landriani erano i proprietari precedenti ai Caponaghi. Cfr. C. Ballabio e Z. Celotto, ''Corti e contrade. Il borgo di Seregno dal XVI al XX secolo'', pp. 149-150.</ref>. Sul progetto iniziale di Ettore Seves, il palazzo venne modificato in corso d'opera; previsto di due piani fuori terra e ritenuto di dimensioni troppo modeste, venne rialzato di un piano. Numerosi furono gli interventi di sistemazione effettuati nel corso degli anni: nel 1928 vennero aggiunte
Nella piazza antistante il palazzo si trova la copia di una fontana (l'originale del XV sec., ora utilizzata come acquasantiera, si trova a [[Bellinzona]] nel [[canton Ticino]]) nota come ''funtana del mangiabagaj'' (fontana del mangia bambini) dal momento che portava come ornamento un biscione, [[Stemma del Ducato di Milano#Periodo visconteo|simbolo visconteo]], rimosso durante una delle ristrutturazioni della piazza<ref>{{cita web |url=http://www.madm.it/lmds/pag017.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=28 marzo 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100805065352/http://www.madm.it/lmds/pag017.htm |dataarchivio=5 agosto 2010 }}</ref>. Nel 2009 il biscione, seppur diverso da quello originale, venne reinstallato. Le decorazioni della fontana, purtroppo molto rovinate, raffigurano le più note "imprese"<ref>Nel mondo dell’araldica le imprese sono rappresentazioni simboliche di episodi riguardanti anche un singolo individuo appartenente alla casata, oppure una virtù o un precetto da seguire.</ref> viscontee e sforzesche dei duchi di Milano<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Zeno Celotto|anno=2021|titolo=La fontana del mangiabagaj|rivista=Collana i Ciculabèt|editore=Circolo culturale Seregn de la memoria|città=Seregno|numero=32|pp="51-87"}}</ref>.
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Prima del 1861, questa via era conosciuta come Contrada della Serbugia. La modifica del nome, insieme ad altre vie e piazze, avvenne grazie all'Ordinato della Giunta Municipale N.° 277 dell'11 marzo 1861, motivato dalla volontà di "conservare i cari nomi degli autori che maggiormente contribuirono o col senno o colla mano alla redenzione ed unificazione dell’Italia". Il cambio di denominazione divenne operativo dal 14 marzo 1861, "giorno Natalizio di S. M. l’amatissimo Nostro Sovrano Vittorio Emanuele."
Un inventario datato 1575 descrive la Casa da Nobile dei Medici, con un giardino e una colombara, estendendosi su tre lati della strada, e affacciandosi a nord su due case da massaro anch'esse di loro proprietà. A quel tempo, i possedimenti medicei a Seregno comprendevano altre due case da massaro con giardino e circa 65 ettari di terre coltivabili. Circa cinquant'anni dopo, nel 1623 o 1624, sembra che una parte della casa da nobile sia stata affittata, probabilmente a un prezzo agevolato, a Dionisio Arconate, procuratore seregnese dei Medici. Un secondo atto di divisione, datato 1736, fornisce una descrizione più dettagliata delle proprietà a Seregno. Queste includevano la "Casa da Nobile" in Contrada della Serbugia (
Nel 1811, il legame tra la famiglia Medici da Seregno e la comunità si consolidò quando Giuseppe Medici fu nominato membro del consiglio comunale dal Viceré d'Italia, Eugenio Napoleone. Tuttavia, pochi anni dopo, i beni medicei furono venduti. Secondo un articolo del Foglio d'Annunzj della Gazzetta di Milano del 22 aprile 1824, la casa da nobile, insieme alle case vicino a vicolo delle Rose e gli orti e i giardini annessi, passarono a Giuseppe Antonio Trabattoni a seguito di un'asta per i debiti che gravavano su di lui. Tuttavia, sembra che l'asta non abbia coinvolto l'edificio principale, dal momento che nel 1838 risultava ancora di proprietà di Giuseppe Trabattoni.
Nel 1920, l'edificio fu acquistato e divenne la sede del Circolo San Giuseppe
==== Torre del Barbarossa ====
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== Cultura ==
=== Biblioteche ===
[[File:Biblioteca Seregno.jpg|thumb|
Seregno è dotata di una biblioteca civica, intitolata a [[Ettore Pozzoli]], situata in piazza monsignor Gandini; fa parte del sistema bibliotecario ''BrianzaBiblioteche''.
=== Musica ===
==== [[Concorso Pianistico Internazionale Ettore Pozzoli]] ====
==== [[Coro il Rifugio]] ====
== Geografia antropica ==
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=== Borgate e località ===
Le principali borgate del centro storico sono:
* ''Pomiroeu'' (Pomirolo),
* ''Burghesàn'';
* ''Serbügia'',
* ''Puzuràn'' (Pozzo),
* ''Vignoeu'' (Vignoli),
Le principali località, presenti anche oltre il centro storico, sono:
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