Francesco Guccini: differenze tra le versioni

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Fra i più rappresentativi e popolari cantautori italiani,<ref>{{Cita news|url=http://quotidianonet.ilsole24ore.com/spettacoli/musica/2010/06/11/344288-anni_guccini.shtml|titolo=I 70 anni di Guccini|pubblicazione=Quotidiano.net|accesso=13 giugno 2010|anno=2010|6=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100617222116/http://quotidianonet.ilsole24ore.com/spettacoli/musica/2010/06/11/344288-anni_guccini.shtml|dataarchivio=17 giugno 2010}}</ref><ref>«De André era l'unico poeta della canzone d'autore. Gli altri, me compreso, con l'eccezione forse di Guccini, sono bravi, non poeti.» ''[[Roberto Vecchioni]]''</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/online/musica/de_andre/de_andre/de_andre.html|titolo=E'È morto a Milano Fabrizio De André|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=12 giugno 2010|5=|dataarchivio=14 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141114224204/http://www.repubblica.it/online/musica/de_andre/de_andre/de_andre.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.osservatoriesterni.it/musica/i-migliori-cantautori-italiani|titolo=I Migliori Cantautori Italiani|autore=Orazio|sito=Osservatori Esterni|accesso=31 dicembre 2019|dataarchivio=31 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191231184943/http://www.osservatoriesterni.it/musica/i-migliori-cantautori-italiani|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.thewebcoffee.net/2019/06/20/guccini-8-canzoni-belle/|titolo=Francesco Guccini: gli 8 capolavori del cantautore modenese|autore=Silvia Ruggeri|data=20 giugno 2019|accesso=31 dicembre 2019|dataarchivio=31 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191231184942/https://www.thewebcoffee.net/2019/06/20/guccini-8-canzoni-belle/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www3.saturnonotizie.it/news/read/117782/guccini.html|titolo=Francesco Guccini uno dei più grandi cantautori italiani|sito=www3.saturnonotizie.it|accesso=31 dicembre 2019|dataarchivio=31 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191231184941/https://www3.saturnonotizie.it/news/read/117782/guccini.html|urlmorto=no}}</ref> il suo debutto ufficiale risale al 1967 con l'[[Long playing|LP]] ''[[Folk beat n. 1]]'' (masebbene già nel 1959 avevaavesse scritto le prime canzoni rock 'n' roll già nel 1959);<ref name="Bernardini">{{cita|Bernardini|p. 12}}.</ref> indurante unala carrierasua cinquantennalelunga carriera ha pubblicato oltre venti [[album discografico|album]] di [[Canzone (musica)|canzoni]]. È anche [[Letteratura|scrittore]] e sporadicamente [[attore]], autore di [[colonna sonora|colonne sonore]] e di [[fumetto|fumetti]]; si occupa inoltre di [[lessicologia]], [[lessicografia]], [[glottologia]], [[etimologia]], [[dialettologia]], [[traduzione]], [[teatro]] ed è [[autore]] di canzoni per altri interpreti.<ref>{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/genova/guccini_concerto_come_vita/13-11-2009/articolo-id=398783-page=0-comments=1|titolo=Guccini, in concerto come nella vita|pubblicazione=Ilgiornale.it|accesso=4 febbraio 2010|anno=2009|6=|dataarchivio=5 settembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100905065522/http://www.ilgiornale.it/genova/guccini_concerto_come_vita/13-11-2009/articolo-id=398783-page=0-comments=1|urlmorto=no}}</ref><ref>Si rimanda alle [[Discografia di Francesco Guccini#Guccini autore: canzoni scritte per altri interpreti|canzoni scritte per altri interpreti]], sezione della discografia di Guccini.</ref>
 
Artista moltoMolto impegnato sul piano politico e sociale, i testi dei suoi brani vengono spesso assimilati a componimenti poetici, denotando una familiarità con l'uso del [[verso]] tale da costituire materia di insegnamento nelle scuole come esempio di [[poesia|poeta]] contemporaneo.<ref name="edscuola.it">{{cita web|url=http://www.edscuola.it/archivio/esami/mat_04.html|titolo=Il testo della prova|accesso=4 febbraio 2010|dataarchivio=1 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100201151606/http://www.edscuola.it/archivio/esami/mat_04.html|urlmorto=no}}</ref>
 
Fino alla metà degli [[anni 1980|anni ottanta]] ha insegnato [[lingua italiana]] alla scuola ''off-campus'' bolognese del [[Dickinson College]], un ''[[Università di arti liberali|liberal arts college]]'' con sede centrale a Carlisle, Pennsylvania.<ref>«Rizzardi, docente di Inglese [...] Dopo l'esame mi chiamò da parte: "Un mio vecchio studente è diventato rettore di un college americano che sta per aprire una sede a Bologna. Si chiamerà Dickinson. Mi hanno offerto una cattedra"... Fu così che iniziai la mia carriera di insegnante al Dickinson, ruolo che sarebbe stato mio per vent'anni, dal 1965 al 1985, anche se solo per un mese l'anno: settembre.» citato in {{cita|Cotto|p. 57}}.</ref> Guccini suona la [[chitarra folk]], e la maggior parte delle musiche da lui composte ha come base questo strumento. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del [[Club Tenco]], con quattro [[Targa Tenco|Targhe]], due [[Premio Tenco|Premi]] e un [[Premio Chiara|Premio ''Le parole della musica'']], cui si aggiungono vari altri premi e riconoscimenti.
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{{citazione|Cresciuto tra i saggi ignoranti di montagna,<br />che sapevano Dante a memoria e improvvisavano di poesia…|da ''Addio'', ''[[Stagioni (album)|Stagioni]]'', [[2000]]}}
 
Francesco Guccini nacque a [[Modena]] dal toscano Ferruccio Guccini (1911–1990), impiegato delle Poste, originario di [[Pavana (Sambuca Pistoiese)|Pàvana]], frazione del comune di [[Sambuca Pistoiese]], sull'[[Appennino settentrionale|Appennino tosco-emiliano]], e dall'emiliana Ester Prandi (1914–2009), casalinga di [[Carpi]], al n. 22 di via Domenico Cucchiari, il 14 giugno 1940,<ref>«Allora si nasceva in casa. Io in via Domenico Cucchiari 22. Modena. È il 14 giugno 1940.» citato in {{cita|Cotto|p. 11}}.</ref> dunque quattro giorni dopo l'entrata dell'[[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] nella [[seconda guerra mondiale]]. Di lì a poco, suo padre fu chiamato alle armi (periodo durante il quale passò, all'insaputa del figlio, anche due anni in un campo di concentramento tedesco vicino ad [[Amburgo]]); questo evento costrinse il piccolo Francesco ad andare a vivere con la madre presso i nonni paterni a Pàvana.<ref>«Mia madre Ester Prandi, da Carpi, siccome cominciavano a essere razionati i generi alimentari, si trasferì a Pàvana, nella casa dei nonni paterni.» citato in {{cita|Cotto|p. 11}}.</ref>
 
Guccini ricorderà più volte nelle proprie opere gli anni dell'[[infanzia]] trascorsi sulle montagne dell'[[Appennini|Appennino]]: proprio a Pàvana dedicherà inoltre il primo [[romanzo]] ''[[Cròniche epafàniche]]''; molte delle sue [[Canzone (musica)|canzoni]] attingeranno da questa ambientazione montanara, della quale ha più volte dichiarato di andare molto fiero.<ref>{{cita web|url=http://www.associazioneasia.it/adon.pl?act=doc&doc=533|titolo=Intervista a Francesco Guccini|accesso=12 giugno 2010|dataarchivio=25 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210825143608/https://www.facebook.com/plugins/like.php?href=https%3A%2F%2Ffanyv88.com%3A443%2Fhttp%2Fwww.asia.it%2Fadon.pl%3Fact%3Ddoc%26doc%3D533&layout=standard&show_faces=true&width=550&action=recommend&font=arial&colorscheme=light&height=25|urlmorto=no}}</ref> Un forte senso di appartenenza ai luoghi di origine della sua famiglia, che descriverà nel brano ''Radici'',<ref>«E te li senti dentro quei legami [...] La casa è come un punto di memoria», da ''Radici'', ''[[Radici (album)|Radici]]'', 1972.</ref><ref>«Nel 1972&nbsp;mi venne l'idea di scrivere una canzone che parlasse di radici, di appartenenza a qualcosa o a qualcuno» citato in {{cita|Cotto|p. 79}}.</ref> avrebbe segnato quindi la sua poetica, divenendo un tema ricorrente dei suoi scritti e dei suoi brani, come ad esempio in ''[[Amerigo (brano musicale)|Amerigo]]'', che narra la storia di povertà ed emarginazione di un prozio emigrante.<ref>« [...] quell'uomo era il mio volto, era il mio specchio...», da ''Amerigo'', ''[[Amerigo (album)|Amerigo]]'', 1978.</ref><ref>«Mi affascinava da sempre l'idea di una canzone su Enrico, il mio prozio emigrato in America. C'è un confronto continuo tra la sua America–emarginata, di fatica, di sconfitte–e la mia–fatta di miti e immaginazioni, di viaggi di fantasia.» citato in {{cita|Cotto|p. 101}}.</ref> La fine della guerra riportò Guccini nei luoghi lasciati pochi mesi dopo la nascita;<ref>«Piccola città, bastardo posto / appena nato ti compresi o fu il fato che in tre mesi mi spinse via...», da ''Piccola città'', ''[[Radici (album)|Radici]]'', 1972</ref><ref>«A un certo punto, dicevo, tornammo a Modena. Non fu un grande ritorno, per me.» citato in {{cita|Cotto|p. 20}}.</ref> nel 1945 tornò dunque a vivere con la madre a [[Modena]], dove l'anno successivo il padre, ritornato dalla prigionia, riprese il suo impiego alle [[Poste italiane|Poste]].<ref>«A un certo punto, dicevo, tornammo a Modena [...] A Modena era diverso e lo sarebbe sempre stato...» citato in {{cita|Cotto|p. 20}}.</ref>
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=== Il periodo giovanile e gli inizi nel mondo musicale (1959–1966) ===
La sua prima esperienza lavorativa di istitutore in un collegio a [[Pesaro]] terminò con esito fallimentare, poiché fu licenziato dopo breve tempo.<ref>«Nel frattempo trovai un lavoro come istitutore in un collegio di Pesaro. Era l'autunno 1959 [...] Mi licenziarono dopo un mese e mezzo.»; citato in {{cita|Cotto|p. 26}}.</ref> Di ben altro spessore fu invece la sua esperienza alla [[Gazzetta di Modena]]: per due anni ricoprì il ruolo di [[Giornalista|cronista]], un'occupazione a sua detta «massacrante, dodici ore di lavoro al giorno per ventimila lire al mese».<ref>«Entravo in redazione alle tre del pomeriggio e rimanevo fino alle tre di notte, tornando a casa solo per la cena. Non c'erano feste domenicali e l'unico permesso era per l'ultimo giorno dell'anno...» citato in {{cita|Cotto|p. 35}}.</ref> In [[redazione]] ebbe diverse mansioni, prestando attenzione soprattutto alla cronaca giudiziaria; tra i suoi articoli è particolarmente rilevante<ref>Per una critica retrospettiva alla conduzione di quell'intervista, v. [[Aldo Cazzullo]] (int. a GUCCINI FRANCESCO) ''«IO [[Comunismo|COMUNISTA]]? NON LO SONO MAI STATO HO SEMPRE VOTATO [[Partito Socialista Italiano|PSI]] MORIRE MI SPAVENTA»'', [[Corriere della Sera]], 7 giugno 2020, pag. 28.</ref> un'intervista realizzata a [[Domenico Modugno]] (reduce da due vittorie consecutive al [[Festival di Sanremo]]), nell'aprile del 1960<ref>Francesco Guccini, ''Non so che viso avesse'', 2010, Mondadori, pagg. 71-74.</ref>, e proprio l'incontro con il cantautore pugliese spingerà Guccini (già musicista e autore di brani rock'n'roll) a scrivere la sua prima canzone da cantautore, ''L'antisociale''.<ref>Francesco Guccini, ''Non so che viso avesse'', 2010, Mondadori, pag. 74</ref> Nel frattempo frequenta la facoltà di Magistero senza laurearsi.<ref>{{Cita news|autore = Gigi Vesigna|titolo = La gavetta dei VIP?|pubblicazione = [[Oggi (rivistaperiodico)|Oggi]]|giorno = 12|mese=giugno|anno = 2013|pagina = 94-98}}</ref>
 
Guccini mosse i primi passi nel mondo della musica come cantante e chitarrista in un'orchestra da [[balera]],<ref>« [...] Mi diedi alla musica... ..."Voglio fare l'orchestrale." E così fu.» citato in {{cita|Cotto|p. 40}}.</ref> di cui facevano parte Pier Farri (che divenne in seguito suo [[Produttore discografico|produttore]]) alla batteria e [[Victor Sogliani]] (futuro componente dell'Équipe 84) al sassofono, più un altro chitarrista, Franco Fini Storchi. Il complesso, nato nel 1958,<ref>{{cita|Bernardini|p. 11}}.</ref> si chiamò dapprima ''Hurricanes'', poi ''Snakers'' e infine ''Gatti'', dopo l'unione con i ''Marino's'' di [[Alfio Cantarella]]:<ref>Dopo l'ingresso di Alfio Cantarella al posto di Pier Farri, Paolo Guarnera al sax, con il passaggio quindi di Sogliani al basso, e Marino Salardini al pianoforte</ref><ref>«La band si chiamava, con somma originalità, Marinos [...] Dissi agli altri musicisti "Ragazzi, Marinos fa schifo"... Ci voleva un nome giovane, brillante. Gatti non ci sembrava male... In quell'estate 1961 suonammo per due mesi alle terme di Sassuolo... D'inverno un bell'ingaggio allo Chalet del lago di San Vito di Cadore... Quell'inverno andammo a suonare perfino in Svizzera.»; citato in {{cita|Cotto|pp. 40-41}}.</ref><ref>«La sigla cambia da Hurricanes a Snakes e diventa I Gatti quando i tre si uniscono ai Marinos di Alfio Cantarella.» {{cita libro |cognomeautore=Cesare Rizzi|nome=Cesare |coautori=Fulvio Beretta|titolo=Enciclopedia del rock italiano|anno=1993}}</ref> con gli ''Snakers'' Guccini scrisse le prime canzoni, ''Bimba guarda come (il ciel sa di pianto)'', ''Roy Teddy Boy'', ''Ancora'', ''Viola come gli occhi di Angelica'',<ref name="Bernardini" /> rock'n'roll sul modello dei brani di [[Peppino di Capri]] e degli [[Everly Brothers]], che, uniti ad alcune reinterpretazioni del periodo, costituirono il repertorio dell'orchestra.<ref name="Bernardini" /> Per due anni il gruppo ottenne molti ingaggi, facendo la stagione sulla riviera romagnola e suonando in tutto il nord Italia<ref name="Bernardini" /> e anche all'estero: proprio durante alcuni spettacoli in [[Svizzera]] Guccini si trovò ad accompagnare come chitarrista [[Nunzio Gallo]],<ref>Francesco Guccini, ''Non so che viso avesse'', 2010, Mondadori, pagg 66-67</ref> vincitore del [[Festival di Sanremo 1957]] con ''Corde delle mia chitarra'' (in coppia con [[Claudio Villa]]).
 
La scoperta della musica rock fu fondamentale per la formazione del Guccini cantante. In seguito, con Guccini alla chitarra, Alfio Cantarella e Pier Farri alla batteria e Victor Sogliani al sassofono si formò il gruppo chiamato ''I Gatti''.
 
Alla fine del 1961 la famiglia Guccini si trasferì a [[Bologna]] in via Massarenti<ref>{{Cita web |url=http://www.francescoguccini.net/news/623 |titolo=Intervista a Francesco Guccini - ''di Dario Borlandelli'' |accesso=24 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924015216/http://www.francescoguccini.net/news/623 |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref>, e Francesco (iscrittosi all'[[Università di Bologna]] nella facoltà di Lingue) per qualche tempo visse insieme ad Alfio Cantarella. Nel luglio 1962 Guccini partì per il [[servizio militare]], che prestò a [[Lecce]], alla [[Scuola di Fanteria]] di [[Cesano (Roma)|Cesano di Roma]] e a [[Trieste]]. Come ricorda egli stesso, si trattò di un'esperienza sostanzialmente positiva.<ref>« [...] tutto andò per il meglio... era una pacchia...» citato in {{cita|Cotto|p. 46}}.</ref> Assolse gli obblighi di leva come ufficiale di complemento.
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[[File:FRANCESCO GUCCINI Fronte Popolare.jpg|miniatura|Francesco Guccini durante un concerto degli anni settanta, assieme a [[Deborah Kooperman]]]]
 
Nel 1967 la casa discografica [[Compagnia Generale del Disco|CGD]] gli propose di partecipare al [[Festival di Sanremo 1967|Festival di Sanremo]] come autore della parte musicale del brano ''Una storia d'amore''. Per interpretarlo furono scelte due cantanti di questa casa discografica, [[Caterina Caselli]] e [[Gigliola Cinquetti]], ma la canzone non superò le selezioni.<ref>Notizia riportata in un articolo di Carlo Giovetti pubblicato su ''[[Big (periodico)|Big]]'', n° 52 del 1966, pag. 17</ref><ref name=ilpotereelagloria>{{cita web|url=http://www.ilpotereelagloria.com/biografie/Francesco-Guccini|titolo=Francesco Guccini|accesso=3 febbraio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090821143556/http://www.ilpotereelagloria.com/biografie/Francesco-Guccini|dataarchivio=21 agosto 2009}}</ref> Come dichiarò [[Roberto Vecchioni]] (che, in quel periodo, era uno degli autori della CGD), la casa discografica gli impose due parolieri professionisti, [[Daniele Pace]] e [[Mario Panzeri]], per provare a modificare il testo della canzone, un'ingerenza che Guccini tollerò malvolentieri e che lo indusse a rinunciare a ulteriori collaborazioni.<ref>{{cita libro |cognomeautore=Michelangelo Romano|nome=Michelangelo |titolo=Roberto Vecchioni: Canzoni e spartiti|editore=Lato Side|città=Roma|anno=1979|pagine=17}}</ref>
 
Il brano fu comunque inciso dalle due cantanti: da Gigliola Cinquetti nell'album ''La rosa nera'' e da Caterina Caselli in ''[[Caterina Caselli#Discografia|Diamoci del tu]]''.<ref name=ilpotereelagloria /> Il primo lavoro della sua carriera di cantautore – ''[[Folk beat n. 1]]'' – arrivò qualche mese dopo, nel marzo del 1967. Nel disco, che ebbe un riscontro commerciale molto scarso ("praticamente nullo", affermò Guccini<ref>{{cita|Cotto 2007|p. 94}}.</ref>), si intravedono già dei tratti caratteristici del suo stile artistico, con canzoni dagli arrangiamenti scarni e dai temi dolorosi come [[morte]], [[suicidio]], infimità sociale, l'[[Olocausto]] e guerra (appare anche un originale esperimento di [[talking blues]] "all'italiana", stile che avrebbe poi ripreso in un successivo brano inserito in [[Opera buffa (album)|Opera buffa]]).<ref>{{cita web|url=http://www.storiadellamusica.it/Francesco_Guccini_-_Folk_Beat_n.1_%28La_Voce_del_Padrone,_1967%29.p0-r2151|titolo=Francesco Guccini|accesso=3 febbraio 2010|dataarchivio=30 agosto 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090830155800/http://www.storiadellamusica.it/Francesco_Guccini_-_Folk_Beat_n.1_(La_Voce_del_Padrone,_1967).p0-r2151|urlmorto=no}}</ref> Tra le canzoni incise ci furono anche tre di quelle già portate al successo dai Nomadi e dall'Équipe 84: ''Noi non ci saremo'', ''L'antisociale'' e ''[[Bang bang/Auschwitz|Auschwitz]]''; quest'ultima verrà poi tradotta in inglese e riproposta con scarsissimo successo nel 1967 dall'Équipe 84 come lato B del 45 giri con ''29th September''<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/all_comments?lc=zELp-b--BOU9pbO5BZ6KW1Wjc4kMgFNY95WRXaduq9E&v=qGAqy5TZzYA|titolo = Commenti su Equipe 84 - 29th September (1967)|accesso = 20 ottobre 2015|autore = RDWatson}}</ref>, pubblicato solo in [[Gran Bretagna]] e, molti anni dopo, dal cantautore statunitense [[Rod MacDonald]], nell'album "Man on the Ledge" del 1994.<ref>{{cita web|url=http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=7&lang=it|titolo=Auschwitz (Canzone del bambino nel vento)|accesso=3 febbraio 2010|dataarchivio=27 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100327035536/http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=7|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rodmacdonald.net/man_on_the_ledge.htm|titolo=Man on the ledge - Auschwitz|accesso=5 febbraio 2010|dataarchivio=9 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090309214041/http://www.rodmacdonald.net/man_on_the_ledge.htm|urlmorto=no}}</ref>
 
In quello stesso anno, Guccini scrisse un'altra canzone, ''[[In morte di S.F.]]'', che sarà ridepositata in seguito alla [[Società Italiana degli Autori ed Editori|Siae]] con il titolo mutato in ''Canzone per un'amica'', e con questo nuovo titolo sarà incisa nel 1968 dai [[Nomadi]].<ref>{{cita web|url=http://www.storiaradiotv.it/I%20NOMADI%20LEGGI%20L%27INTERVISTA%20DI%20GIGI%20VESIGNA.htm|titolo=I NOMADI|accesso=3 febbraio 2010|dataarchivio=15 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130515075752/http://www.storiaradiotv.it/I%20NOMADI%20LEGGI%20L%27INTERVISTA%20DI%20GIGI%20VESIGNA.htm|urlmorto=sì}}</ref> [[Caterina Caselli]] il 1º maggio 1967, poco dopo l'uscita del disco, lo invitò al programma televisivo ''[[Diamoci del tu (programma televisivo)|Diamoci del tu]]'', presentato insieme a [[Giorgio Gaber]]: in quest'occasione, che rappresentò il suo debutto televisivo, cantò ''Auschwitz'';<ref name="giorgiogaber.org">{{Cita news|url=http://www.giorgiogaber.org/stampa/vediart.php?codArt=246|titolo=DIAMOCI DEL TU (marzo-aprile 1967)|pubblicazione=GiorgioGaber.org|accesso=4 febbraio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.todayis/20040302140905/http://www.giorgiogaber.org/stampa/vediart.php?codArt=246|dataarchivio=2 marzo 2004}}</ref> nella stessa puntata, tra l'altro, fu ospite un altro giovane cantautore ancora sconosciuto, [[Franco Battiato]].<ref name="giorgiogaber.org"/> Per la Caselli, in quel periodo, scrisse molti brani, tra cui ''Le biciclette bianche'', ''Incubo Nº 4'', canzone inserita nel [[musicarello]] [[L'immensità (La ragazza del Paip's)]], ''Una storia d'amore'' e ''Cima Vallona'' (ispirata alla [[strage di Cima Vallona]]).<ref>« [...] decise di incidere alcuni miei brani, oltre che di commissionarmene altri. ''Le biciclette bianche'' e ''Incubo n.4'' furono composte a quattro mani: lei la musica, io li testo; ''Cima Vallona''.... Caterina avrebbe poi inciso anche due versioni di ''Per fare un uomo'' e ''Dio è morto''...» citato in {{cita|Cotto|p. 62}}.</ref> Furono tuttavia [[Nomadi|i Nomadi]] a portare al successo nello stesso anno quella che divenne una delle canzoni più note di Guccini: ''[[Dio è morto (se Dio muore, è per tre giorni poi risorge)|Dio è morto]]'' (fu pubblicata in contemporanea anche da [[Caterina Caselli]], con delle differenze nel testo).<ref>{{cita web|url=http://www.giuseppecirigliano.it/GuccioDiomorto.htm|titolo=Dio è morto|accesso=4 febbraio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081118153253/http://www.giuseppecirigliano.it/GuccioDiomorto.htm|dataarchivio=18 novembre 2008}}</ref>
Fu un brano dal testo "generazionale" che per l'universalità del suo contenuto superò ogni confinamento ideologico venendo elogiata addirittura da [[Papa Paolo VI]] (fu trasmessa da [[Radio Vaticana]],<ref>Trasmissione di [[Radio Vaticana]] nel 2007 nella ricorrenza dei 40 anni della canzone</ref> benché a suo tempo censurata dalla [[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]] per [[bestemmia|blasfemia]]).
 
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=== Il successo (1972–1980) ===
{{citazione|Bolognesi! Ricordatevi: [[Sting]] è molto bravo, però tenetevi il vostro Guccini. Uno che è riuscito a scrivere 13 strofe su una locomotiva, può scrivere davvero di tutto.|[[Giorgio Gaber]]<ref>Citato in {{cita|Cotto 2007|p. 11}}.</ref>}}
[[File:Foto006.jpg|upright=1.4|thumb|Un'immagine di Guccini al [[Club Tenco]] con [[Paolo Conte]] negli [[Anni 1970|anni settanta]]]]
 
Il vero salto artistico e qualitativo si ebbe nel 1972 con ''[[Radici (album)|Radici]]'', che contiene alcune delle sue canzoni più conosciute; innanzitutto ''[[La locomotiva]]'', canzone tratta da una vicenda reale,<ref>{{Cita news|titolo=Il disastro di ieri alla ferrovia - l'aberrazione di un macchinista|pubblicazione=Il Resto del Carlino del 21 luglio 1893|}}</ref> in cui Guccini affronta il tema dell'uguaglianza, della giustizia sociale e della libertà, ricalcando lo stile di autori di musica anarchica di fine Ottocento.<ref>« [...] Penso alla "fiaccola dell'anarchia", immagine che non userei mai nel linguaggio di tutti i giorni, e a ''La locomotiva'' tutta: essendo una canzone scritta cercando di imitare i vecchi autori anarchici, doveva necessariamente possedere più d'un grammo di retorica.» citato in {{cita|Cotto|p. 107}}.</ref> Il filo conduttore dell'album, come suggerisce il titolo, è l'eterna ricerca delle proprie radici,<ref name="ondarock.it">{{cita web|url=http://www.ondarock.it/italia/francescoguccini.htm|titolo=Scheda di Francesco Guccini su Ondarock|accesso=4 febbraio 2010|dataarchivio=20 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100220113242/http://www.ondarock.it/italia/francescoguccini.htm|urlmorto=no}}</ref> simboleggiata anche dalla copertina del disco dove, sullo sfondo del cortile della vecchia casa di montagna, sono raffigurati sul fronte i nonni e i prozii di Guccini<ref>«La copertina fu una grande idea, almeno credo. Si tratta della foto dei miei bisnonni, con dietro mio nonno, mio prozio con le due sorelle.» citato in {{cita|Cotto|p. 79}}.</ref> (tra cui anche Enrico, la cui vicenda verrà raccontata anni dopo in "Amerigo").<ref>« [...] E tra i nomi compare ancora Guccini Enrico di Francesco. Amerigo.» citato in {{cita|Cotto|p. 102}}.</ref>
La critica definì l'album contemplativo e onirico:<ref>{{cita|Jachia 2002|pp. 62-68}}.</ref> canzoni come ''[[Incontro (brano musicale)|Incontro]]'', ''Piccola Città'', ''Il vecchio e il bambino'', ''La Canzone della bambina portoghese'' e ''Canzone dei dodici mesi'' sono i brani di maggior rilievo di un lavoro che viene ritenuto tra le sue vette artistiche.<ref name="ondarock.it"/> Nello stesso anno Guccini porta alla [[EMI Italiana]] un giovane cantautore suo concittadino di cui ha ascoltato alcune canzoni che l'hanno colpito: si tratta di [[Claudio Lolli]], con cui in futuro collaborerà nella stesura di due canzoni (''Keaton'' e ''Ballando con una sconosciuta''), che deve proprio a Guccini l'inizio della sua attività artistica.<ref>{{cita web|url=http://www.mp3.it/Claudio-Lolli|titolo=Claudio Lolli|accesso=4 febbraio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110115174320/http://www.mp3.it/Claudio-Lolli|dataarchivio=15 gennaio 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rockol.it/biografia/Claudio-Lolli|titolo=Claudio Lolli Biografia|accesso=4 febbraio 2010|dataarchivio=6 giugno 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090606093654/http://www.rockol.it/biografia/Claudio-Lolli|urlmorto=no}}</ref>
 
[[File:Giovane guccini.jpg|upright=1.3|left|thumb|A [[Bologna]], nella casa di Guccini]]
 
Nel 1973 fu la volta di ''[[Opera buffa (album)|Opera buffa]]'', disco registrato all'[[Osteria delle Dame]] di Bologna e al [[Folkstudio]] di Roma, [[goliardia|goliardico]] e spensierato, che mette in luce le sue qualità di [[cabaret]]tista, ironico e teatrale, colto e canzonatorio.<ref>{{cita|Jachia 2002|pp. 12, 19}}.</ref> L'idea di incidere canzoni dal vivo di questo genere in realtà non fu mai accettata di buon grado da Guccini, il quale ebbe perplessità sulla pubblicazione di questo disco e sul brano ''I Fichi'', contenuto nell'album ''[[D'amore di morte e di altre sciocchezze]]''.<ref>«Fu un disco inventato e da me non voluto... Non mi convincono, e nemmeno allora mi convincevano, gli arrangiamenti. Ma la colpa è in buona parte anche mia, perché, sebbene io compaia ufficialmente nelle vesti di arrangiatore lasciai tutto in mano a Pier Farri. [...] Quando Renzo Fantini mi suggerì di mettere "I fichi", io nicchiai. Avevo ed ho tuttora qualche dubbio» citato in {{cita|Cotto|pp. 84-85}}.</ref>
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Seguì l'anno successivo ''[[Stanze di vita quotidiana]]'', un album controverso e di difficile ascolto, che riscontrò pareri contrastanti di pubblico e critica.<ref>{{cita|Pegorin|p. 145}}.</ref> Il disco, composto da sei lunghi brani malinconici e struggenti, rispecchiò il periodo di crisi profonda che Guccini stava vivendo, aggravata dai continui dissidi con il [[Produttore discografico|produttore]] Pier Farri<ref>«Pier Farri, inoltre, cominciava a non andarmi più tanto bene e con ''Stanze di vita quotidiana'' raggiunse il punto più basso» citato in {{cita|Cotto|p. 85}}.</ref> e ricevette delle critiche impietose: si ricorda soprattutto una dura [[catilinaria]] del critico [[Riccardo Bertoncelli]], che senza mezzi termini bollò il cantautore come «un artista finito, a cui non resta più nulla da dire».<ref>{{cita web|url=http://www.redgolpe.com/curiosita.html|titolo=Curiosità|accesso=4 febbraio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100131085418/http://www.redgolpe.com/curiosita.html|dataarchivio=31 gennaio 2010}}</ref><ref>« [...] Riccardo Bertoncelli, che, nella recensione di ''Stanze di vita quotidiana'' aveva scritto che ormai ero entrato nella routine di un disco l'anno e che non avevo più niente da dire e che, dunque, se continuavo a fare canzoni era solo per fare soldi.» citato in {{cita|Cotto|p. 63}}.</ref> Guccini rispose a questa accusa qualche anno dopo, con ''L'avvelenata''.<ref name="digilander.libero.it">{{cita web|url=http://digilander.libero.it/franz74/documenti/avvelenata.htm|titolo=Riccardo Bertoncelli, La vera storia dell'Avvelenata|accesso=4 febbraio 2010|dataarchivio=25 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210825143609/https://digilander.libero.it/_ppricerca/index.html|urlmorto=no}}</ref><ref>«Contro di lui scrissi ''L'avvelenata'', con la strofa incriminata...» citato in {{cita|Cotto|p. 63}}.</ref> Solo a distanza di molti anni fu riconosciuto il valore artistico di questo disco. A testimonianza di ciò, il testo di ''Canzone per Piero'' fu inserito tra le fonti della prima prova dell'[[Esame di maturità|esame di Stato]] del 2004.<ref name="edscuola.it"/> Il "tema del saggio" era l'amicizia e Francesco Guccini, a tal proposito, si disse fiero di figurare in mezzo a [[Dante Alighieri|Dante]] e [[Raffaello Sanzio|Raffaello]].<ref>{{cita web|url=http://www.atuttascuola.it/esame_di_stato/riflessioni_esame_di_stato_2004.htm|titolo=«Mi sento imbarazzato e insieme contento - Ma cosa c'entro con Cicerone e Raffaello?»|accesso=4 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100410141834/http://www.atuttascuola.it/esame_di_stato/riflessioni_esame_di_stato_2004.htm|dataarchivio=10 aprile 2010|urlmorto=sì}}</ref> Parlando del testo della canzone, si evidenzia come la sua fonte (conscia o inconscia) sia il dialogo di [[Plotino]] e [[Porfirio]], contenuto nelle ''[[Operette morali]]'' di [[Giacomo Leopardi]]. Nel resto del disco lasciarono il segno vocaboli leopardiani e temi della quotidianità.<ref>{{cita|Jachia 2002|pp. 94}}.</ref>
 
[[File:Bologna-DSCF7190.JPG|upright=1.2|thumb|Via Paolo Fabbri 43, a [[Bologna]]]]
 
Il successo commerciale di Guccini arrivò nel 1976. È l'anno di ''[[Via Paolo Fabbri 43]]'', album che sarebbe poi risultato tra i cinque più venduti dell'anno.<ref>{{cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1976.htm|titolo=Classifica 1976|accesso=4 febbraio 2010|dataarchivio=1 settembre 2012|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6AM7UGXsf?url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1976.htm|urlmorto=no}}</ref> La voce si fece più matura, decisa e sicura di sé e la struttura musicale dell'LP più complessa dei precedenti.<ref>{{cita|Pegorin|pp. 146-147}}.</ref> Come risposta alle critiche indirizzate a ''Stanze di vita quotidiana'', soprattutto a quelle di Bertoncelli (citato nella canzone), scrisse come detto ''[[L'avvelenata]]'', un brano che evidenzia un Guccini rabbioso e deciso a rispondere "vivacemente" a chi lo aveva aspramente criticato.<ref name="digilander.libero.it"/> In seguito Guccini mostrerà una certa ritrosia a eseguire questa canzone dal vivo, in parte perché troppo sponsorizzata dal pubblico e in parte perché a suo dire "datata" nei contenuti.<ref>{{cita web|url=http://www.mentelocale.it/musica_notte/contenuti/index_html/id_contenuti_varint_12513|titolo=Guccini: tra fiasco e chitarra|accesso=4 febbraio 2010|anno=2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071106030236/http://www.mentelocale.it/musica_notte/contenuti/index_html/id_contenuti_varint_12513|dataarchivio=6 novembre 2007|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/03/Guccini_mai_piu_Avvelenata_tempo_co_0_9804033162.shtml|titolo=Mai più un'Avvelenata|pubblicazione=Corriere.it|anno=1998|accesso=5 febbraio 2010|dataarchivio=1 luglio 2012|urlarchivio=https://archive.todayis/20120701175859/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/03/Guccini_mai_piu_Avvelenata_tempo_co_0_9804033162.shtml|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/19/978374-factor_salvera_musica.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090226035702/http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/19/978374-factor_salvera_musica.shtml|titolo=Mai più un'Avvelenata|pubblicazione=Corriere.it|anno=1998|urlmorto=sì|dataarchivio=26 febbraio 2009}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/19/978374-factor_salvera_musica.shtml|titolo=Francesco Guccini stregato dal talent show di Rai 2|pubblicazione=IlTempo.com|anno=2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090226035702/http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/19/978374-factor_salvera_musica.shtml|dataarchivio=26 febbraio 2009}}</ref> Altra canzone rappresentativa fu quella che diede il titolo al disco. ''Via Paolo Fabbri 43'' è un'astratta descrizione della vita di Guccini nella sua residenza di [[Bologna]], con gli abituali riferimenti ad artisti a lui cari, come [[Jorge Luis Borges|Borges]] e [[Roland Barthes|Barthes]]<ref>«''Via Paolo Fabbri 43'' è ricca di citazioni della mia vita quotidiana... Poi, c'è Borges che mi ha promesso di parlare direttamente col persiano ([[Omar al-Khayyami]])... ebbene sì, lo confesso, sono stato il primo cantante a citare Roland Barthes in un brano...» citato in {{cita|Cotto|p. 94}}.</ref> e una citazione delle "tre eroine della canzone italiana", ''[[Alice non lo sa|Alice]]'', ''[[La canzone di Marinella (brano musicale)|Marinella]]'' e la «piccola infelice ''[[Lilly (album)|Lilly]]''», una frecciatina amichevole rivolta a [[Francesco De Gregori|De Gregori]], [[Fabrizio De André|De André]] e [[Antonello Venditti|Venditti]];<ref>«In ''Via Paolo Fabbri'' ci sono tre eroine della canzone italiana: due evidenti ("Alice e Marinella"), una più nascosta ("la piccola infelice" cioè Lilly). Frecciatine rivolte a De Gregori, De André, Venditti. Mi sembrava avessero accettato più facilmente di me anche gli aspetti negativi di questo mestiere. Io ho impiegato più tempo. Infatti "i miei eroi eran poveri e si chiedevano troppi perché".» citato in {{cita|Cotto|pp. 95-96}}.</ref> questa a sua detta, assieme a ''L'avvelenata'' e a ''Il pensionato'', è una delle canzoni a cui è più legato.<ref>«Rimango legato anche ad altre canzoni del disco... "Il pensionato", dove metto in atto uno dei miei vizi preferiti: osservare, confrontare per trovare differenze e similitudini.» citato in {{cita|Cotto|p. 97}}.</ref> Non mancano nel disco momenti di lirismo: ''Canzone quasi d'Amore'' dalla poetica esistenziale<ref>{{cita|Pegorin|p. 51}}.</ref> è ritenuta da molti un esempio delle vette raggiungibili dal "Guccini poeta". Il suo tratto da cantastorie<ref>{{cita|Jachia 2002|p. 85}}.</ref> sarebbe tornato anche ne ''Il pensionato'', ballata che narra di un suo anziano vicino, ma che sarebbe sfociata tra i versi in un excursus sulla triste situazione psicologica di alcuni anziani.<ref>« [...] un'esistenza andata in tanti giorni uguali e duri / E ancora mi domando / se sia stato mai felice / Se è stato sufficiente / sopravvivere a se stesso» ''Il pensionato'', ''[[Via Paolo Fabbri 43]]'', [[1976]].</ref><ref>« [...] pareva quasi vivesse un presente assurdo, fatto di passato (antiche cortesie e vecchi odori, riti quotidiani e lampadine fioche, minestre riscaldate e tic-tac di sveglia che enfatizzava ogni secondo) e di futuro (la paura del domani, il presentimento che di lui sarebbe rimasta "soltanto un'impressione che ricorderemo appena").» citato in {{cita|Cotto|p. 97}}.</ref>
 
L'album successivo, pubblicato due anni dopo, fu ''[[Amerigo (album)|Amerigo]]'' ([[1978]]), la cui canzone più famosa è certamente ''Eskimo''.<ref>«canzone dedicata ad un non più amore, storia di una sconfitta o di una maturazione forse mai raggiunta, il cui tono complessivo oscilla tra nostalgia e autoironia.» {{cita|Jachia 2002|}}.</ref> Tuttavia, Guccini stesso intravide il momento più riuscito proprio nel brano che dà il titolo al disco: una ballata dedicata a uno zio emigrante a lui caro.<ref>«La canzone che dà il titolo all'album è la più bella, completa, finita, ricca di cose e forse una delle più belle che io abbia mai scritto.» citato in {{cita|Cotto|p. 101}}.</ref>
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=== Metropolis, viaggi e ritratti (1981–1989) ===
[[File:Francesco Guccini 1.jpg|upright=1.2|thumb|Ormai da anni Guccini vive stabilmente a [[Pàvana]] ([[Pistoia]]) e solo saltuariamente si reca a [[Modena]] o [[Bologna]] dove, comunque, possiede casa]]
 
Guccini aprì gli [[anni 1980|anni ottanta]] con ''[[Metropolis (Francesco Guccini)|Metropolis]]'', album al quale, al pari di ''Stanze di vita quotidiana'', ha affermato di essere meno legato.<ref>«''Stanze di vita quotidiana'' è il disco che più ho odiato nella mia vita» citato in {{cita|Cotto|p. 87}}.</ref> Il filo conduttore della raccolta è la descrizione di alcune città dal preciso valore simbolico: [[Bisanzio]], [[Venezia]], [[Bologna]] e [[Milano]]. La storia delle città e soprattutto il disagio della vita nella [[polis]] si intrecciano in un gioco di vicende storiche e di rimandi dal significato simbolico.<ref>«Lo intitolai METROPOLIS perché parlava di città, ma non di città qualunque: Bisanzio, Venezia, Bologna, Milano, ovvero centri e metropoli con una storia e un'alta valenza simbolica... storie metropolitane di ordinaria desolazione» citato in {{cita|Cotto|p. 110-115}}.</ref> Gli arrangiamenti si fecero più corposi, ormai distanti dagli [[stereotipo|stereotipi]] folk; compaiono infatti incroci di [[sassofono|sax]] e chitarra, [[basso elettrico|basso]] e [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[zufolo|zufoli]], [[clarinetto|clarinetti]], [[flauto|flauti]].<ref>{{cita|Jachia 2002|p. 120}}.</ref> Torna il tema del viaggio o meglio ciò che egli definisce «l'impossibilità e l'inutilità di viaggiare».<ref>{{Cita news|url=http://www.asia.it/adon.pl?act=doc&doc=533|titolo=Intervista a Francesco Guccini|pubblicazione=Asia.it|accesso=3 febbraio 2010|dataarchivio=6 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120406023752/http://www.asia.it/adon.pl?act=doc&doc=533|urlmorto=no}}</ref> Nel disco Guccini riprese una canzone dell'[[Assemblea Musicale Teatrale]], scritta da [[Gian Piero Alloisio]], ''Venezia'' (a cui apporta alcune piccole modifiche al testo).<ref>«In METROPOLIS c'è anche una canzone non mia, ''Venezia'', scritta da Gian Piero Alloisio su musica del bassista della loro assemblea, Bigi...Presi il testo, lo adattai modificandolo leggermente...» citato in {{cita|Cotto|p. 114}}.</ref> Spicca, fra i brani del disco, ''[[Bisanzio]]'', complessa composizione definita da Jachia «commovente e sognante».<ref>{{cita|Jachia 1998|pp. 117-118}}.</ref>
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L'album prosegue, passando da ''Una canzone'', fino a un brano (''Piazza Alimonda'') dedicato a [[Carlo Giuliani]], il ragazzo ucciso nel 2001 negli [[Fatti del G8 di Genova|scontri del G8 di Genova]]. L'inedito inserito nel disco (''La tua Libertà'', [[1971]]) rievoca le atmosfere de ''[[L'isola non trovata]]'', mentre il brano ''Vite'', ballata esistenziale tipicamente gucciniana, era da lui già stata composta per poi essere incisa da [[Adriano Celentano]] con alcuni tagli atti a ridurne la lunghezza.<ref>{{cita web|url=http://www.musicclub.it/musicclub/artisti/concerti/discografia/testi/francesco_guccini/francesco_guccini.html?id_gruppo=4006|titolo=Informazioni sui concerti di Francesco Guccini|accesso=12 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071015002450/http://musicclub.it/musicclub/artisti/concerti/discografia/testi/francesco_guccini/francesco_guccini.html?id_gruppo=4006|dataarchivio=15 ottobre 2007}}</ref> ''[[Ritratti (Francesco Guccini)|Ritratti]]'' ha fatto rilevare, oltre all'apprezzamento della critica musicale, anche un buon successo di vendite: il CD nel giorno di lancio, balzò subito per due settimane al primo posto della [[Classifica FIMI Album|classifica italiana degli album]], rimanendovi in totale diciotto settimane.<ref>Classifica Ufficiale CD musicali FIMI</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/spettacoli_e_cultura/guccini/hitparade/hitparade.html|titolo=Guccini si prende subito la vetta della hit parade|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=12 giugno 2010|5=|dataarchivio=11 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090211124912/http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/spettacoli_e_cultura/guccini/hitparade/hitparade.html|urlmorto=no}}</ref>
Nel [[2005]] uscì il disco dal vivo ''[[Anfiteatro Live]]'', registrato l'anno precedente nell'[[Cagliari#Monumenti e luoghi di interesse|anfiteatro di Cagliari]]. Il doppio CD è accompagnato anche da un [[DVD]] che ripropone integralmente il medesimo concerto.<ref>{{cita web|url=http://www.rockol.it/musicaitaliana.com/cd/francescoguccini_605.html|titolo=Anfiteatro live|accesso=3 febbraio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090125130537/http://rockol.it/musicaitaliana.com/cd/francescoguccini_605.html|dataarchivio=25 gennaio 2009}}</ref>
Le vendite furono ragguardevoli: il DVD restò nella classifica ufficiale FIMI per ventidue settimane, al primo posto per un mese.<ref>Classifica ufficiale DVD musicali FIMI.</ref> Il [[2006]] fu un anno in cui si parlò molto di Guccini, e non solo per la sua attività artistica: ricevette infatti un voto in occasione dell'[[Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2006|elezione]] del [[Presidente della Repubblica Italiana]].<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/nuovo-presidente-3/voti-bizzarri/voti-bizzarri.html|titolo=Nello spoglio gli intrusi e gli inaspettati anche Guccini e la moglie di D'Alema|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=12 giugno 2010|5=|dataarchivio=9 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091109033039/http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/nuovo-presidente-3/voti-bizzarri/voti-bizzarri.html|urlmorto=no}}</ref> Fu pubblicata la raccolta tripla celebrativa dei suoi 40 anni di carriera, rappresentata da 47 canzoni presenti nella sua ''[[The Platinum Collection (Francesco Guccini)|The Platinum Collection]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.viafabbri43.net/discografia-album.asp?go=the_platinum_collection|titolo=Guccini Platinum Collection|accesso=3 febbraio 2010|dataarchivio=8 aprile 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100408035615/http://www.viafabbri43.net/discografia-album.asp?go=the_platinum_collection|urlmorto=no}}</ref> Il 3 aprile dello stesso anno, Guccini, pubblicò per la [[EMI|EMI France]] ''[[Nella Giungla]]'', un brano singolo che tratta del rapimento di [[Íngrid Betancourt]], traduzione di una canzone scritta da Renaud Sechan nel 2005, con musiche di Jan Pierre Bucolo. Sempre nel 2006 presentò la ''Compagnia Teatrale Pavanese'' impegnata nella ''[[Aulularia|Aulularia di Plauto]]'', da lui tradotta dal [[Lingua latina|latino]] nel dialetto del suo paese.<ref>"Vero Plauto firmato Guccini", ''«Il Resto del Carlino», 6 dicembre 2006.''</ref> Il 30 marzo 2007 ricevette a [[Catanzaro]] il "Riccio d'Argento" della rassegna ''Fatti di musica'' diretta dal [[promoter musicale]] Ruggero Pegna, riservato ai più grandi autori italiani;<ref>{{Cita news|url=http://www.rockol.it/news-86087/Comunicato-Stampa--Tributo-a-Francesco-Guccini-a-Catanzaro|titolo=Tributo a Francesco Guccini a Catanzaro|pubblicazione=Rockol.it|accesso=3 febbraio 2010|dataarchivio=19 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121119123246/http://www.rockol.it/news-86087/Comunicato-Stampa--Tributo-a-Francesco-Guccini-a-Catanzaro|urlmorto=no}}</ref> in ottobre uscì invece in libreria la biografia ufficiale di Guccini, "Portavo allora un Eskimo innocente" di Massimo Cotto (Giunti Editore). Nel tour dello stesso anno Guccini presentò una nuova canzone sulla [[resistenza italiana|resistenza]] (''Su in collina'')<ref>{{cita web|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2010/20-gennaio-2010/guccini-miei-inediti-come-omaggio-veneto-1602317164620.shtml|titolo=Il cantautore in concerto al palazzo dello sport di Padova|accesso=5 febbraio 2010|dataarchivio=12 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121112004842/http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2010/20-gennaio-2010/guccini-miei-inediti-come-omaggio-veneto-1602317164620.shtml|urlmorto=no}}</ref>, che è stata poi inserita nell'album ''[[L'ultima Thule]]''.
 
[[File:Guccini @ Marino 2003.jpg|thumb|upright=1.6|Guccini in concerto al Palaghiaccio di [[Marino (Italia)|Marino]], marzo 2003.<br />Da sinistra: [[Juan Carlos Biondini|"Flaco" Biondini]] (alla chitarra), [[Roberto Manuzzi]] (alle tastiere), Francesco Guccini, gli ex [[The Pleasure Machine]] [[Ellade Bandini]] (alla batteria), [[Vince Tempera]] (alle tastiere) e [[Ares Tavolazzi]] (al basso), e [[Antonio Marangolo]] (al sax)]]
 
Parlando di questo disco futuro, Guccini, aveva anche rivelato di aver già scritto una canzone dedicata a Pàvana (''Canzone di Notte n. 4'') oltre che ''Il testamento di un pagliaccio'' che narra delle ultime volontà di un [[clown]] giunto alla sua fine. Il brano fu inserito in scaletta nel tour 2008/2009, ed eseguito per la prima volta nella prima tappa il 20 giugno a Porretta Terme<ref>{{cita web|url=http://www.geocities.com/ciofanskj/mattino2007.html|titolo=Intervista di Federico Vacalebre su «Il Mattino», 14 marzo 2007.|accesso=5 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091027114536/http://www.geocities.com/ciofanskj/mattino2007.html|dataarchivio=27 ottobre 2009|urlmorto=sì}}</ref>. Con un articolo del 21 aprile [[2008]], sul giornale ''[[La Stampa]]'' si diceva che l'autore aveva smesso di fumare e aveva iniziato ad ingrassare a causa dell'astinenza, perdendo, inoltre, l'ispirazione.<ref name=":0">{{Cita web|1=http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200804articoli/32092girata.asp|2=Guccini: il mio genio andato in fumo|3=12-01-2010|anno=2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140518013726/http://www1.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200804articoli/32092girata.asp|dataarchivio=18 maggio 2014|urlmorto=sì}}</ref> Guccini, tuttavia, smentì la notizia alla trasmissione ''[[Che tempo che fa]],'' il 18 maggio [[2008]].
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Il 21 aprile 2011 il cantautore sposò a [[Mondolfo]] in seconde nozze Raffaella Zuccari, sua compagna di vita dal 1996.<ref>{{cita giornale|titolo=Francesco Guccini a 71 anni dice sì: nozze a Mondolfo con Raffaella Zuccari|url=https://www.ilmessaggero.it/societu00e0/persone/francesco_guccini_71_anni_dice_si_nozze_mondolfo_raffaella_zuccari-182278.html|data=21 aprile 2011|periodico=[[Il Messaggero]]|accesso=4 luglio 2019|dataarchivio=4 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190704201920/https://www.ilmessaggero.it/societu00e0/persone/francesco_guccini_71_anni_dice_si_nozze_mondolfo_raffaella_zuccari-182278.html|urlmorto=no}}</ref>
 
Nel 2012 tornò in sala d'incisione, cantando nell'album di [[Enzo Avitabile]] ''[[Black Tarantella]]'' la parte di testo in dialetto emilianomodenese (scritta da lui stesso) del pezzo ''Gerardo nuvola 'e povere'', storia della morte bianca di un lavoratore emigrato dal sud in Emilia-Romagna che si aggiudica il [[Premio Amnesty Italia]] come «brano che nel 2012 sa meglio scuotere le coscienze e far riflettere sui diritti umani».<ref name="EAF">{{Cita web <!--|autore=Davide Turrini--> |url=http://regioni.amnesty.it/lazio/a-enzo-avitabile-e-francesco-guccini-il-premio-amnesty-italia-2013/ |titolo=A Enzo Avitabile e Francesco Guccini il Premio Amnesty Italia 2013
|sito=Amnesty International |data=23 aprile 2014 |accesso=4 luglio 2019|autore= Stefano Gizzarone}}</ref> A giugno fece un'apparizione dal vivo, decidendo di aderire al [[Concerto per l'Emilia]], tenutosi il 25 giugno 2012 allo [[Stadio Renato Dall'Ara]] per raccogliere fondi per aiutare le popolazioni colpite dal [[Terremoti dell'Emilia del 2012|sisma]]<ref>{{Cita news |autore=Davide Turrini |url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/02/guccini-ligabue-pausini-nomadi-e-forse-vasco-25-giugno-concerto-pro-terremotati/250155/ |titolo=Guccini, Ligabue, Pausini, Nomadi e forse Vasco. Il 25 giugno un concerto pro terremotati |pubblicazione=Il Fatto Quotidiano |data=2 giugno 2012 |accesso=11 aprile 2019 |dataarchivio=19 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190419160849/https://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/02/guccini-ligabue-pausini-nomadi-e-forse-vasco-25-giugno-concerto-pro-terremotati/250155/ |urlmorto=no }}</ref>.
 
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Nell'agosto del 2020 partecipa, insieme ad altri artisti italiani, all'incisione di ''Crêuza de mä pe Zêna'', una nuova versione del [[Creuza de mä#Creuza de mä|brano di Fabrizio De André]] registrata in occasione dell'inaugurazione del nuovo [[Viadotto Genova San Giorgio|ponte di Genova]], realizzato dopo il crollo e la demolizione del primo [[Viadotto Polcevera]].<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/mina-vasco-guccini-e-molti-altri-cantano-creuza-de-ma-per-inaugurazione-del-ponte-di-genova/527811/|titolo=Mina, Vasco, Guccini e molti altri cantano ‘Crêuza de mä’ per inaugurazione del ponte di Genova|editore=rollingstone.it|data=4 agosto 2020|accesso=10 ottobre 2020|dataarchivio=10 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201010150054/https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/mina-vasco-guccini-e-molti-altri-cantano-creuza-de-ma-per-inaugurazione-del-ponte-di-genova/527811/|urlmorto=no}}</ref>
Il 9 ottobre 2020 viene pubblicato il secondo capitolo, ''[[Note di viaggio - Capitolo 2: non vi succederà niente]]'', in cui Guccini canta il brano inedito ''[[Migranti]]'' accompagnato dai Musici.
 
Il 18 novembre 2022 viene pubblicato il diciassettesimo album in studio ''[[Canzoni da intorto]]'', disco di cover che segna il ritorno di Guccini dall'ultimo album ''[[L'ultima Thule]]''.<ref>{{cita news|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2022/10/13/news/guccini_nuovo_disco_canta-369838156/|titolo=Francesco Guccini, un nuovo disco. Il Maestrone rompe la promessa di non cantare più|autore=Carlo Moretti|data=13 ottobre 2022|sito= La Repubblica (Spettacoli)}}</ref>
 
Nel mese di settembre 2023 partecipa, nella parte di se stesso, al docufilm dedicato al cantautore milanese Jannacci, ''Enzo Jannacci - Vengo anch'io'', regia di Giorgio Verdelli. Nello stesso anno il 10 novembre pubblica il nuovo album ''[[Canzoni da osteria]]''<ref>https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2023/09/21/news/francesco_guccini_canzoni_da_osteria-415296982/</ref>.
 
Nel [[2024]] pubblica un [[45 giri]] con due versioni di ''[[Bella ciao]]'', una cantata da lui e una cantata insieme a [[Tosca (cantante)|Tosca]] in italiano e in farsi<ref>https://ilchatterbox.it/musica/dischi/bella-ciao-il-45-giri-di-francesco-guccini-per-record-store-day-e-25-aprile/</ref>.
 
== La poetica ==
[[File:Guccio-1.jpg|upright=1.3|left|thumb|Guccini si racconta; il cantautore è solito intrattenersi con il pubblico durante i suoi spettacoli]]
 
La poetica di Guccini, apprezzata al giorno d'oggi da più voci e da celebri autori letterari,<ref name="railibro.rai.it">{{cita web|url=http://www.railibro.rai.it/articoli.asp?id=271|titolo=Umberto Eco|accesso=12 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120425112337/http://www.railibro.rai.it/articoli.asp?id=271|dataarchivio=25 aprile 2012}}</ref> è estesa in una vastissima carriera musicale, entro la quale si possono individuare però delle caratteristiche comuni. Guccini è solito utilizzare diversi [[Registro (linguistica)|registri linguistici]], da quello aulico a quello popolare; nei suoi testi si possono trovare citazioni di grandi autori, viene toccata un'enorme quantità di temi per giungere a delle conclusioni morali.<ref name="railibro.rai.it"/><br />Leggendo tra i suoi testi è possibile tracciare le basi del suo pensiero: l'uso di differenti piani di lettura, il suo [[esistenzialismo]], il tono [[metafisica|metafisico]], i suoi ritratti di personaggi ed eventi.<ref name="ondarock.it"/>
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L'artista modenese è da sempre caratterizzato da un notevole impegno politico; è nota la sua vicinanza a posizioni di [[Sinistra (politica)|sinistra]], in più occasioni ripresa dalla stampa in maniera più o meno critica.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/spettacoli_e_cultura/guccini/guccini/guccini.html|titolo=Francesco Guccini "Ora canto il G8 di Genova"|pubblicazione=Repubblica.it|anno=2004|accesso=13 giugno 2010|dataarchivio=28 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130928000610/http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/spettacoli_e_cultura/guccini/guccini/guccini.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/09_luglio_04/secolo_battista_70368a80-686f-11de-86b2-00144f02aabc.shtml|titolo=Il «Secolo», la destra che dice tante cose di sinistra|pubblicazione=Corriere.it|anno=2009|accesso=13 giugno 2010|dataarchivio=22 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110122073211/http://www.corriere.it/politica/09_luglio_04/secolo_battista_70368a80-686f-11de-86b2-00144f02aabc.shtml|urlmorto=no}}</ref> Lo stesso Guccini esprime, nella celebre ''[[L'avvelenata]]'', il suo pensiero sui rapporti tra le canzoni e l'azione politica: {{citazione|''Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia''|da L'avvelenata}}
 
SePer è vero infatti chequanto alcune sue composizioni sono socialmente impegnate, è altrettanto vero che la maggior parte dei suoi successi derivano dall'elevato valore artistico e letterario che i suoi brani dimostrano.<ref>«Nelle canzoni di Guccini è l'etica ad entrare nella politica, e non il contrario.» {{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/11/11/il-mulino-lezione-dal-professore.html|titolo=Il Mulino a lezione dal professore|anno=2006|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=9 febbraio 2009|dataarchivio=5 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140305113021/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/11/11/il-mulino-lezione-dal-professore.html|urlmorto=no}}</ref> Un personaggio come Guccini, in realtà, non è inscrivibile in un determinato quadro politico istituzionale; egli stesso (come l'amico [[Fabrizio De André]]) si definisce [[anarchico]],<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/guccini/guccini/guccini.html|titolo="Sono un vecchio anarchico che ama ancora la poesia"|anno=2002|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=2 luglio 2007|dataarchivio=14 dicembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071214214640/http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/guccini/guccini/guccini.html|urlmorto=no}}</ref> ma anche [[Socialismo liberale|socialista di matrice liberale]] e sostiene di aver votato, in passato, per il [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] e per il [[Partito Socialista Italiano|PSI]]<ref name="ilmattino2007">Intervista di Federico Vacalebre su ''«Il Mattino», 14 marzo 2007.''</ref>, sostenendo i socialisti anche negli anni successivi all'avvento di [[Bettino Craxi]] (come risulta da un'intervista del 1985)<ref>{{Cita web|url=http://www.francescoguccini.net/rassegna-stampa-web/532-guccini-come-nasce-una-canzone Guccini|titolo=Guccini, come nasce una canzone|data=luglio 2018|accesso=12 ottobre 2020|urlarchivio=https://archive.todayis/20160927231038/http://www.francescoguccini.net/rassegna-stampa-web/532-guccini-come-nasce-una-canzone|dataarchivio=27 settembre 2016}} articolo tratto da "Lo Sputo"- numero 0 - 1985 - pagg. 17, 18, 19</ref>, per poi passare a votare il [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] e i [[Democratici di Sinistra|DS]].<ref>{{cita web|url=http://www.circolorossellimilano.org/MaterialePDF/guccini_intervista_espresso.pdf|titolo=circolorossellimilano|accesso=12 giugno 2010|dataarchivio=5 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140305112743/http://www.circolorossellimilano.org/MaterialePDF/guccini_intervista_espresso.pdf|urlmorto=no}} «Non sono mai stato un estremista, non è nella mia cultura. E neanche comunista, perché il Pci allora era il partito dell'[[Urss]], figurarsi. Ho votato socialista a lungo, ma la matrice culturale più sentita è l'azionismo, i [[Fratelli Rosselli|Rosselli]], il socialismo liberale. Anche il Sessantotto l'ho percepito nell'aria, ma avevo già 28 anni, e nessuna voglia di estremismi»</ref>
 
[[File:De André Guccini.png|thumb|Francesco Guccini con [[Fabrizio De André]] al [[Club Tenco]] nel 1991]]
 
Quando Guccini ha esplicitato posizioni politiche, esse erano solitamente rivolte verso l'area moderata del [[centro-sinistra]]; ad esempio, ecco quello che ha dichiarato in un'intervista: «Ripeterebbe ancora quel "resistere, resistere, resistere" rivolto mesi fa a [[Prodi]]?»<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/11_Novembre/11/guccini.shtml|titolo=Guccini a Prodi: «Resisti, resisti, resisti»|pubblicazione=Corriere.it|accesso=12 giugno 2010|5=|dataarchivio=13 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090213054553/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/11_Novembre/11/guccini.shtml|urlmorto=no}}</ref> «Certo: piuttosto che niente è meglio il piuttosto. Non esistono alternative, se non peggiori». Come vede il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]? «Lo vedrei bene, se mai si facesse. Comunque, voto DS». Nell'autunno del 2011, in occasione delle elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco del centro-sinistra di [[Porretta Terme]], il cantautore si schiera a favore del candidato indipendente sostenuto da [[Sinistra Ecologia Libertà]] e questo fatto è stato prevalentemente interpretato come un avvicinamento al movimento politico guidato da [[Nichi Vendola]]<ref>{{Cita web|url=http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1744545&codiciTestate=1|titolo=Guccini prende la chitarra per SEL|autore=Giorgio Ponzano|editore=ItaliaOggi.it|accesso=24 gennaio 2012|dataarchivio=6 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140306172046/http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1744545&codiciTestate=1|urlmorto=no}}</ref>, anche se in seguito ([[2014]]) ha detto di aver votato il PD.<ref>{{cita web|url=http://www.huffingtonpost.it/2014/05/12/guccini-renzi-partito-democratico_n_5308247.html|titolo=Francesco Guccini: "Non sono renziano ma il mio voto alle europee andrà al PD|accesso=23 ottobre 2014|dataarchivio=23 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141023111530/http://www.huffingtonpost.it/2014/05/12/guccini-renzi-partito-democratico_n_5308247.html|urlmorto=no}}</ref> È risultato apprezzato anche da personaggi politicamente distanti dalle sue ideologie, ad esempio i giovani di [[centro-destra]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/13/sorpresa-i-giovani-del-pdl-amano-guccini-e-lui-risponde-la-cosa-e-involontaria/156997/|titolo=Sorpresa, i giovani del Pdl amano Guccini. E lui risponde: “La cosa è involontaria”|accesso=23 ottobre 2014|dataarchivio=14 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140914225958/http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/13/sorpresa-i-giovani-del-pdl-amano-guccini-e-lui-risponde-la-cosa-e-involontaria/156997/|urlmorto=no}}</ref> ed il politico [[Matteo Renzi]], da lui criticato, a cui ha risposto ironicamente.<ref>«Me l'hanno riferito, anche [[Angelino Alfano|Alfano]] tempo fa mi aveva messo in cima ai suoi gusti musicali. Direi che siamo uno a uno. Ma io, guardi, sono innocente per l'uno e per l'altro. Facciano loro. (...) Sono innocente...»., {{cita web|url=http://www.huffingtonpost.it/2014/10/19/francesco-guccini-matteo-renzi_n_6011036.html|titolo=Francesco Guccini: "Matteo Renzi ha detto che sono il suo cantante preferito? Sono innocente"|accesso=23 ottobre 2014|dataarchivio=23 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141023065055/http://www.huffingtonpost.it/2014/10/19/francesco-guccini-matteo-renzi_n_6011036.html|urlmorto=no}}</ref>
 
Nei suoi testi, una presa di posizione politica emerge chiaramente nelle seguenti canzoni: ''[[La locomotiva]]'', che è allo stesso tempo un racconto storico, ''[[Primavera di Praga (brano musicale)|Primavera di Praga]]'' del 1969, che è una critica dell'[[Primavera di Praga|occupazione militare sovietica in Cecoslovacchia]] dell'anno precedente, ''Piccola storia ignobile'' del 1976 (canzone a favore della [[Legge 22 maggio 1978, n. 194|legge sull'aborto]]), ''Nostra signora dell'ipocrisia'' del 1993, ''Canzone per Silvia'' del 1993 (dedicata a [[Silvia Baraldini]]), ''[[Don Chisciotte (brano musicale)|Don Chisciotte]]'' del 2000, ''Stagioni'' del 2000, ''Canzone per il Che'' del 2004 (dedicate entrambe a [[Che Guevara]]), ''Piazza Alimonda'' del 2004 (dedicata agli eventi del [[G8 di Genova]], durante il quale [[Carlo Giuliani|un manifestante]] fu ucciso da [[Mario Placanica|un carabiniere]] nell'[[Piazza Alimonda|omonima piazza]]), ''Il testamento di un pagliaccio'' del [[2012]], ''Su in collina'' del [[2012]] (dedicata ai [[resistenza italiana|partigiani]]). Nell'agosto del 2021 appone la propria firma in occasione del referendum per la legalizzazione dell'[[eutanasia]]<ref>{{Cita news|titolo=Referendum eutanasia supera 750mila firme, sottoscrivono Guccini e Pif|pubblicazione=huffington post|url=https://www.huffingtonpost.it/entry/referendum-eutanasia-supera-750mila-firme-sottoscrivono-guccini-e-pif_it_61263314e4b092664346f2c2/}}</ref>.
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=== Libri ===
{{citazione|Non sono libri facili, i romanzi di Guccini, anche se, naturalmente, essendo libri profondamente legati al suo modo di raccontare, al suo mondo poetico, anche di primo acchito sono pur sempre libri appassionanti non solo perché imprevedibili nelle soluzioni linguistiche e stilistiche, ma più ancora perché questi romanzi sono profondamente legati tematicamente al nostro passato prossimo di ex contadini e miserabili neo-urbani, legati dunque al tempo antico, e in qualche modo fiabesco, dei nostri genitori e più ancora dei nostri nonni...|[[Paolo Jachia]]<ref>{{cita|Jachia 2002|}}.</ref>}}
[[File:Autografo di Guccini.jpg|upright=1.2|thumb|Maiolica autografa di Guccini e [[Loriano Macchiavelli]], collocata nel [[1997]] sul [[muretto di Alassio]]]]
 
Nella sua attività quasi ventennale di scrittore ha pubblicato diversi libri; ha collaborato alla stesura, assieme ad altri autori, di scritti di saggistica e narrativa, interessandosi a svariate tematiche, fra cui quelle relative ai diritti civili (occupandosi del caso di [[Silvia Baraldini]]<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/online/fatti/baraldi/mura/mura.html|titolo=Il ritorno della Baraldini, Storia di una buona causa|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=12 giugno 2010|5=|dataarchivio=5 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110505235129/http://www.repubblica.it/online/fatti/baraldi/mura/mura.html|urlmorto=no}}</ref>) e all'[[arte]] del [[fumetto]].
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Bologna per me provinciale Parigi minore... Bologna ombelico di tutto, mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto / rimorso per quel che m' hai dato, che è quasi ricordo, e in odor di passato...», da ''Bologna'', ''[[Metropolis (Francesco Guccini)|Metropolis]]'', [[1981]].</ref><ref>«Bologna "Parigi in minore, mercati all'aperto, bistrots, della rive gauche l'odore", perché quando mi spostai da Modena scoprii certi angoli della città, come la già citata piazza Aldrovandi, che mandavano straordinari profumi di Francia, con mercatini all'aperto di frutta e verdure e bancarelle colorate. Io, Parigi, non l'avevo mai vista.» citato in {{cita|Cotto|p. 115}}.</ref> Ed è quest'ultimo capitolo che è narrato nelle vicende di ''Cittanòva Blues'', che va a chiudere la trilogia autobiografica. Nel [[1998]] Guccini pubblica il ''[[Dizionario del dialetto di Pàvana]]'', la città della sua infanzia, nel quale si può notare tutta la sua capacità di dialettologo e traduttore.<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/27/lezione_dal_dott_Guccini_docente_co_0_021027373.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121113163921/http://archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/27/lezione_dal_dott_Guccini_docente_co_0_021027373.shtml|titolo=A lezione dal dott. Guccini, docente di pavanese|pubblicazione=Corriere.it|accesso=12 giugno 2010|6=|urlmorto=sì|dataarchivio=13 novembre 2012}}</ref>
 
Diverse altre opere sono successivamente venute alla luce in collaborazione con [[Loriano Macchiavelli]]: ''[[Macaronì. Romanzo di santi e delinquenti]]'', ''[[Un disco dei Platters]]'', ''[[Questo sangue che impasta la terra, Lo spirito e altri briganti]]'', ''[[Tango e gli altri]]'', ''[[Vola Golondrina]]''. I gialli scritti con lui a quattro mani narrano principalmente delle storie del ''maresciallo Santovito'', diventato un personaggio di punta del [[Giallo (genere)|giallo]] italiano, e acquistano dall'affermato giallista i toni classici di questo tipo di opera.
L'influenza di Guccini si nota invece per quanto riguarda la forma della narrazione, la capacità di creare una raffinata costruzione nell'ambientazione storica, le peculiarità linguistiche che ne hanno decretato il successo anche nel mondo della narrativa.<ref name="LaureaHonorem" /> Sempre in collaborazione con Macchiavelli sono stati scritti anche i tre gialli ''[[Malastagione]]'' (2011), ''[[La pioggia fa sul serio]]'' (2014) e ''[[Tempo da Elfi]]'' (2017) con protagonista l'ispettore della Forestale Marco Gherardini, detto Poiana.
 
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Guccini è sempre stato un amante dei fumetti, come testimoniato anche da alcuni testi di canzoni,<ref>« [...] il mondo sognante e misterioso di Paperino» ''Amerigo, [[Amerigo (album)|Amerigo]], [[1978]].''</ref><ref>«Ridesti nel vedermi grande e grosso coi fumetti» ''Canzone delle situazioni differenti, [[Stanze di vita quotidiana]], [[1974]].''</ref><ref>« [...] e io danzo con Snoopy e con Linus...» ''Via Paolo Fabbri 43, [[Via Paolo Fabbri 43]], [[1976]].''</ref><ref>« [...] ecco i fumetti, proibiti da piccolo perché giudicati poco istruttivi. Sono le passioni giovanili della mia generazione.» citato in {{cita|Cotto|p. 94}}.</ref> oltre che autore e sceneggiatore di diversi libri a fumetti come ''Vita e morte del brigante Bobini detto «Gnicche»'' disegnato da Francesco Rubino, edito dalla [[Lato Side]], ''[[Lo Sconosciuto (fumetto)|Lo Sconosciuto]]'', con le illustrazioni di [[Magnus (fumettista)|Magnus]], e sceneggiatore di ''[[Storie dello spazio profondo]]'',<ref>{{cita web|url=http://www.tratteggi.com/show_fumetto.php?id_fumetto=10|titolo=Storie dello spazio profondo|accesso=12 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071006215231/http://www.tratteggi.com/show_fumetto.php?id_fumetto=10|dataarchivio=6 ottobre 2007}}</ref> disegnate dall'amico [[Bonvi]], pubblicate a partire dal [[1969]] sulla rivista ''Psyco'' e in seguito ristampate dalla [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] e da altri editori.<ref>{{cita web|url=http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/13794/storie-dello-spazio-profondo/|titolo=Storie dello spazio profondo - Fantascienza.it|accesso=12 giugno 2010|dataarchivio=23 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100523170121/http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/13794/storie-dello-spazio-profondo/|urlmorto=no}}</ref>
 
La vicenda raccontata nel libro creato con Rubino è quella vera di un [[brigante]] vissuto nella seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] nelle campagne nei dintorni di [[Arezzo]] e nel [[Casentino]]; ''Gnicche'' (questo nomignolo è anche entrato in un proverbio di quella zona, «Sei peggio di Gnicche»).<ref>{{cita news|url=http://www.fumettologica.it/2016/12/francesco-guccini-fumetti-carosello-nobel-barks-morte-bonvi-intervista/|titolo=Francesco Guccini su Carosello, Bonvi, Magnus e il Nobel a Barks [Intervista]|autore=Alberto Brambilla|giorno=20|mese=dicembre|anno=2016|pubblicazione=[[Fumettologica]]|accesso=15 ottobre 2018|dataarchivio=15 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181015153008/http://www.fumettologica.it/2016/12/francesco-guccini-fumetti-carosello-nobel-barks-morte-bonvi-intervista/|urlmorto=no}}</ref> La particolarità è che Guccini ha l'occasione di comporre alcune strofe in rima che nel fumetto vengono recitate da un contadino cantastorie, Giovanni Fantoni, per raccontare le vicende del brigante; frequenti le parole dialettali.<ref>{{cita libro|cognomeautore=Guccini F. -Guccini Rubinoe F. Rubino |titolo=Vita e morte del brigante Bobino detto Gnicche|editore=Lato Side|città=Roma|anno=1980}}</ref>
Dal punto di vista del disegno, Rubino si ispira a fumettisti come [[Gianni De Luca]] (ritenuto da alcuni uno dei grandi innovatori del fumetto italiano), e in qualche vignetta ha anche modo di disegnare un cantastorie molto simile a Guccini.
Il volume fu pubblicato nel dicembre del [[1980]] dalle edizioni [[Lato Side]], e la copertina fu realizzata da [[Lele Luzzati]]; non è stato mai più ristampato.
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== Cinema ==
[[File:I giorni cantati (1979) - Guccini, Pietrangeli, Marini.jpg|upright=1.3|left|thumb|Un'immagine tratta dal film ''[[I giorni cantati]]'' (1979) con (da sinistra) Guccini insieme a [[Paolo Pietrangeli]] e [[Giovanna Marini]]]]L'attività di Guccini nel [[cinema]], come attore o autore di colonne sonore, iniziò nel 1976 e non è mai stata particolarmente intensa ma è comunque costante e si è incrementata negli anni 2000.<ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/name/nm0345577/|titolo=Scheda su Francesco Guccini dell'Internet Movie Database|accesso=12 giugno 2010|dataarchivio=11 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100311033415/http://www.imdb.com/name/nm0345577/|urlmorto=no}}</ref>
 
La sua prima apparizione come attore fu in occasione del film ''Bologna. [[Fantasia, ma non troppo, per violino]]'' di [[Gianfranco Mingozzi]] del 1976. Si trattava di una puntata della serie televisiva ''Raccontare la città'' dedicata a [[Bologna]], nella quale interpretava il poeta cantante [[Giulio Cesare Croce]] che, nella trama del film, rivive nei secoli le vicende della città, accompagnando questo percorso con canzoni tratte (in parte o integralmente) da testi originali di Croce.<ref name=mymoviesbio>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/biografia/?a=13976|titolo=Francesco Guccini|accesso=3 febbraio 2010|dataarchivio=19 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091219084603/http://www.mymovies.it/biografia/?a=13976|urlmorto=no}}</ref> Altri interpreti del film furono [[Claudio Cassinelli]] e [[Piera Degli Esposti]] che interpretavano entrambi personaggi storici della città.
 
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|luogo= 26 maggio [[2004]]<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=138060|titolo=Guccini Sig. Francesco - Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana|editore=quirinale.it|accesso=6 luglio 2012|dataarchivio=20 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170220094502/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=138060|urlmorto=no}}</ref>
}}
{| class="wikitable"
|
|[[Ordine al merito della Repubblica italiana|Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana]]
|-
|
|«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 27 dicembre 2013
|}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
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|luogo =[[American University of Rome]], 21 maggio [[2012]].
}}
 
== Musicisti ==
;Formazione storica
* Antonio Roveri – [[Chitarra|Chitarra solista]]
* Alan Cooper – [[Armonica a bocca]] e [[Chitarra|chitarra ritmica]]
* [[Beppe Carletti]] – [[Fisarmonica]] e [[Organo (strumento musicale)|organo]]
* [[Deborah Kooperman]] – [[Chitarra|Chitarre]] e [[banjo]]
* [[Franco Mussida]] – [[Chitarra|Chitarre]]
* [[Ettore De Carolis]] – [[Chitarra]], [[violino]] e [[Arrangiamento|arrangiamenti]]
* [[Massimo Luca]] – [[Chitarra]]
* Cosimo Fabiano – [[Basso elettrico|Basso]]
* Giorgio Massini – [[Chitarra|Chitarre]], flauto e seconda [[Canto|voce]]
* [[Tiziano Barbieri]] – [[Basso elettrico|Basso]]
* [[Ares Tavolazzi]] – [[Basso elettrico|Basso]], [[contrabbasso]] e [[Chitarra|chitarre]]
* [[Ellade Bandini]] – Batteria, percussioni
* Daniele Di Bonaventura – [[Bandoneón]]
* [[Maurizio Vandelli (cantante)|Maurizio Vandelli]] – [[Chitarra folk]]
* [[Tony Esposito]] – [[Strumento a percussione|Percussioni]]
* [[Toni Marcus]] – [[Violino]]
* [[Jimmy Villotti]] – [[Chitarra|Chitarre]]
* [[Mandrake (percussionista)|Mandrake Som]] – [[Strumento a percussione|Percussioni]], [[tumbadora]]s, [[campane tubolari]]
* [[Marva Jan Marrow]] – [[Scacciapensieri]]
* [[Jon Hassell]] – [[Tromba]]
 
;Ultima formazione
* [[Juan Carlos Biondini|Juan Carlos "Flaco" Biondini]] – [[Chitarra|Chitarre]] e seconda [[Canto|voce]]
* [[Ellade Bandini]] – [[Batteria (strumento musicale)|Batteria]] e [[percussioni]]
* [[Pierluigi Mingotti]] – [[Basso elettrico]] e [[contrabbasso]]
* [[Antonio Marangolo]] – [[Sax]] e [[Strumento a percussione|percussioni]]
* [[Roberto Manuzzi]] – [[Sax]], [[fisarmonica]], [[armonica a bocca]] e [[Tastiera elettronica|tastiera]]
* [[Vince Tempera]] – [[Pianoforte]] e [[Tastiera elettronica|tastiera]]
 
In due concerti del [[1979]] (dai quali è stato poi tratto [[Album concerto|un disco dal vivo]]) Guccini è stato accompagnato anche dai [[Nomadi]].
 
== Discografia ==
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*''[[Storie liete, fiabe nere e tempi andati]]'', Milano, Rizzoli, 2021. ISBN 978-88-171-5668-4
*''[[Tre cene (l'ultima invero è un pranzo)]]'', Milano, Giunti Editore, 2021. ISBN 978-88-099-5008-5
*''[[Vola golondrina]]'', con Loriano Macchiavelli, Milano, Giunti Editore, 2023. ISBN 978-88-099-7797-6
 
=== Racconti ===
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* ''[[La linea gialla]]'' (2015)
* ''[[Son morto che ero bambino - Francesco Guccini va ad Auschwithz]]'' – documentario [[Rai Storia]] (2017)
* ''[[Enzo Jannacci - Vengo anch'io]]'', regia di Giorgio Verdelli – docufilm (2023) - se stesso
 
=== Colonne sonore ===
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== Bibliografia ==
* Anna Caterina Bellati (a cura di), ''Francesco Guccini. Dietro a frasi di canzoni'', Milano, C. Lombardi, 1993. ISBN 88-7799-033-3.
* {{cita libro|cognomeautore=Claudio Bernieri|nome=Claudio |titolo=Non sparate sul cantautore vol. 2º|editore=Edizioni Mazzotta|città=Milano|anno=1978|cid=Bernieri}}
* {{cita libro|autore=Massimo Bernardini|titolo=Guccini|città=Padova|editore=F. Muzio|anno=1987|ISBN=88-7021-429-X|cid=Bernardini}}
* Silvano Bonaiuti, con Maria Rosa Prandi, ''Scusi, è questo il mulino dei Guccini?'', Porretta Terme, L'arcobaleno, 2007. ISBN 978-88-903017-0-4.
* Annalisa Corradi, ''Francesco Guccini. Le cose più belle. [Ritagli di parole, ricordi, immagini e provocazioni]'', Reggio Emilia, Aliberti, 2008. ISBN 978-88-7424-139-2.
* {{cita libro|curatore=Massimo Cotto|titolo=Un altro giorno è andato: Francesco Guccini si racconta a Massimo Cotto|url=https://archive.org/details/unaltrogiornoand0000unse|editore=Giunti|anno=1999|ISBN=88-09-02164-9|cid=Cotto}}
* {{cita libro|curatore=Massimo Cotto|titolo=Portavo allora un eskimo innocente: Francesco Guccini si racconta a Massimo Cotto|editore=Giunti|città=Firenze|anno=2007|ISBN=978-88-09-05578-0|cid=Cotto 2007}}
* Catherine Danielopol, ''Francesco Guccini. Burattinaio di parole'', Bologna, Clueb, 2001. ISBN 88-491-1646-2.
* Roberto Festi e Odoardo Semellini (a cura di), ''Francesco Guccini: stagioni di vita quotidiana'', Carpi, Comune, 2003.
* {{cita libro|cognomeautore=Paolo Jachia|nome=Paolo |titolo=La canzone d'autore italiana 1958-1997|anno=1998|cid=Jachia 1998}}
* {{cita libro|autore=Paolo Jachia|titolo=Francesco Guccini. 40 anni di storie, romanzi, canzoni|città=Roma|editore=Editori Riuniti|anno=2002|ISBN=88-359-5306-5|cid=Jachia 2002}}
* [[Vincenzo Mollica]] (a cura di), ''Francesco Guccini'', Milano, Lato Side, 1981.
* Gemma Nocera, ''Le parole di Francesco Guccini. Romanzi, poesie, storie e ballate nelle canzoni di un poeta cantautore'', Torino, G. Zedde, 2009. ISBN 978-88-88849-40-9.
* Gian Carlo Padula, ''Dio non è morto. L'altro volto di Francesco Guccini'', Foggia, Bastogi, 2007. ISBN 978-88-8185-972-6.
* {{cita libro|cognomeautore=Federica Pegorin|nome=Federica |titolo=Francesco Guccini. Cantore di vita|anno=2006|cid=Pegorin}}
* Brunetto Salvarani, Odoardo Semellini, ''Di questa cosa che chiami vita. Il mondo di Francesco Guccini'', Trento, Il Margine, 2007. ISBN 978-88-6089-018-4.
* Andrea Sanfilippo, ''Francesco Guccini. Storie di vita quotidiana. Un'autobiografia poetica'', Foggia, Bastogi, 2004. ISBN 88-8185-632-8.