Isaiah Berlin: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Titolo = Sir
|Nome = Isaiah
|Cognome = Berlin
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|Attività2 = politologo
|Attività3 = diplomatico
|Nazionalità = britannicolettone
|NazionalitàNaturalizzato = britannico
|PostNazionalità = , teorico di un [[liberalismo]] inteso soprattutto come limitazione dell'ingerenza [[Stato|statale]] nella vita [[società (sociologia)|sociale]], [[economia|economica]] e [[cultura]]le dei singoli e delle [[comunità]]
|Immagine = IsaiahBerlin1983.jpg
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}}
 
È considerato uno dei maggiori pensatori liberali del [[XX secolo]]. Nato a [[Riga]], (oggi capitale della [[Lettonia]], (allora facente parte dell'[[Impero russo]]), dopo gli studi classici e filosofici, fu la prima persona di [[Ebraismo|ascendenza ebraica]] ad essere nominato membro nell'elitario [[All Souls College]] di [[Oxford]]. Durante la [[Seconda Guerra Mondiale]], lavorò per il [[British Diplomatic Service]] a [[New York]], [[Washington]] e [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Fu presidente della [[Società Aristotelica]] dal [[1963]] al [[1964]]. Dal [[1957]] al [[1957|1967]] fu [[Chichele Professor]] of Social and Political Thought all'[[All Souls College]] di [[Oxford]]. Nel [[1966]] contribuì alla fondazione del [[Wolfson College (Oxford)|Wolfson College]] di [[Oxford]] e divenne il suo primo presidente. Nel [[1957]] fu Knight Bachelor e nel [[1971]] fu insignito con l'[[Order of Merit]]. Fu presidente della [[British Academy]] dal [[1974]] al [[1978]].
 
Nel [[1979]] ricevette il ''Jerusalem Prize'' per le sue opere riguardanti la libertà individuale nella società. Fu un eccellente saggista, conversatore e [[raconteurnarratore]]. Fu apprezzato traduttore in inglese delle opere di [[Ivan Turgenev]]. Dopo essere stato influenzato in un primo momento dalla [[filosofia analitica]], con cui era venuto in contatto negli anni di studio ad [[Oxford]], Berlin abbandonò la filosofia pura per dedicarsi a delle ricerche di storia delle idee che ne avrebbero fatto uno dei maggiori saggisti del novecentoNovecento. Il contributo di Berlin alla teoria liberale ha avuto influenza duratura, orientando il dibattito contemporaneo. La sua famosa lezione inaugurale del 1958, "''[[Due concetti di libertà]]''", in cui egli distingueva tra una forma di libertà ''positiva,'', come capacità di agire in conformità ai propriopropri desiderivalori e scopi, '' etici,'' e una ''negativa, ''intesa come assenza di interferenza e costrizioni,'', ''da allora in poi ha influenzato le ricerche in campo filosofico e politico sul tema e ha contribuito anche alla creazione di nuove categorie giuridiche.
 
I suoi saggi di storia della cultura, tra i quali si ricorda "''The Hedgehog and the Fox''", hanno illuminato, nel solco della tradizione liberale, aspetti cruciali della cultura illuministica e romantica, del marxismo, delle dottrine utopiche e del problema dei valori. Delle dottrine utopiche, in polemicalinea con [[Karl Popper|Popper]], Berlin ha messo in evidenza le pericolose conseguenze sia sul piano individuale, comportando la perdita del principio di responsabilità personale, che sul piano politico, arrivando a trascurare il valore della vita umana per la realizzazione dei presunti "fini" della storia. L'interesse per il concetto di libertà è stato sempre affiancato dall'interesse per la molteplicità di valori che guidano le azioni umane e ne causano la conflittualità: l'azione politica, per Berlin, dovrà essere orientata al pluralismo di valori, nel tentativo di ridurre la sofferenza umana nel contemperamento delle esigenze dei singoli.
 
== Biografia ==
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Isaiah Berlin era l'unico figlio sopravvissuto di una famiglia ebraica benestante, figlio di Mendel Berlin, commerciante di legname, e diretto discendente di [[Shneur Zalman]] (fondatore di [[Chabad|Chabad Hasidim]]), e sua moglie Marie Volshonok. Per parte di madre, Berlin era parente del grande violinista [[Yehudi Menuhin]]. Berlin trascorse la sua infanzia a [[Riga]], per trasferirsi poi a [[Andreapol']] (una piccola località vicino [[Pskov]], che era sostanzialmente una delle proprietà della famiglia per i suoi commerci) e infine a [[San Pietroburgo]], dove la famiglia ebbe modo di assistere ai moti di febbraio e alla [[Rivoluzione di Ottobre]] del [[1917]]. Questi eventi segnarono profondamente la riflessione politica di Berlin, come ebbe modo lui stesso di ammettere più volte.
 
Sentendosi sempre più oppressa dalla vita sotto il nuovo potere [[Bolscevico]], la famiglia lasciò [[San Pietroburgo]] tre anni dopo, il 5 ottobre del [[1920]], per [[Riga]], nell'odiernadivenuta [[Lettonia]],capitale alloradella parteneonata Repubblica di dell'[[impero russoLettonia]]; ma l'incontro con il diffuso [[antisemitismo]] e difficoltà con le autorità lituanelettoni li convinsero a partire per lail [[GranRegno BretagnaUnito]], nei primi mesi del [[1921]] (il padre di Isaiah, Mendel, partì in [[Gennaio]], mentre Isaiah e Marie all'inizio di [[Febbraio]]). A [[Londra]], la famiglia risedetterisiedette nel quartiere di [[Surbiton]], per poi comprare una casa a [[Holland Park]] ed infine, sei anni dopo, ad [[Hampstead]]. Berlin inizialmente non conosceva nemmeno una parola di inglese, ma lo apprese in meno di un anno<ref>Arie M. Dubnov, ''Isaiah Berlin: The Journey of a Jewish Liberal'', ISBN 978-1-349-29317-9, ISBN 978-1-137-01572-3, Palgrave Macmillan US, 2012.</ref>.
 
Berlin studiò dapprima alla [[Saint Paul's School]] di [[Londra]] e poi al [[Corpus Christi College (Oxford)|Corpus Christi College]] di [[Oxford]], dove in un primo momento si dedicò allo studio delle ''Literae Humaniores'', un severo corso di studio focalizzato sulle [[lingue classiche]], la [[storia antica]] e la [[filosofia]]. Si laureò con lode e ottenne il ''John Locke Prize'' per la sua performance negli esami di filosofia, superando il suo compagno di studi, [[Alfred Jules Ayer]]. A questo punto dei suoi studi, Berlin si trovò a considerare numerose possibilità di carriera, fra cui, per un breve periodo, la possibilità di intraprendere l'avvocatura. L'evento decisivo fu un colloquio per il "''Manchester Guardian''", diretto da [[C. P. Scott]], al quale Berlin partecipò su consiglio del presidente del Corpus Christi College. Scott stava cercando un classicista, interessato di politica estera, per collaborare con la sua testata; requisito fondamentale era una naturale capacità di scrivere. Scott chiese a Berlin se aveva questa capacità; Berlin rispose di no: fu di conseguenza rifiutato e i dubbi circa la sua carriera futura furono sciolti<ref>{{Cita libro|autore = Michael Ignatieff|titolo = Isaiah Berlin: A Life|anno = 2011|editore = |città = }}</ref>.
 
Berlin decise dunque di prendere una seconda laurea ad [[Oxford]], questa volta dedicandosi allo studio di ''Philosophy, Politics & Economics'', un corso, al tempo, di recente introduzione. Dopo la laurea fu nominato "tutor" del [[New College (Oxford)|New College]] di [[Oxford]] e ben presto ottenne anche una borsa di studio per studiare nell'istituzione più prestigiosa dell'Università di Oxford, l'[[All Souls College]]. Berlin partecipò all'esame, per sua stessa ammissione, senza sapere nulla riguardo all'All Souls e al suo funzionamento, ma qui ebbe modo di incontrare figure chiave del mondo culturale, e in particolare politico, di quegli anni.
 
Mentre Berlin era ancora uno studente, si legò in amicizia con [[Alfred Jules Ayer|Ayer]] (con il quale condivideva una rivalità amichevole), [[Stuart Hampshire]], [[Richard Wollheim]], [[Maurice Bowra]], [[Stephen Spender]], [[J. L. Austin]] e [[Nicolas Nabokov]]. Nel [[1940]], presentò un saggio ad una conferenza, cui partecipava anche [[Ludwig Wittgenstein]], alla [[Cambridge University]]. Wittgenstein dissentì con Berlin riguardo alle soluzioni proposte, ma lo lodò per la sua onestà e integrità intellettuale. Berlin sarebbe rimasto ad Oxford per il resto della sua vita, ad eccezione di un periodo trascorso negli [[Stati Uniti d'America]], lavorando per il [[British Information Service]], a [[New York]], dal [[1940]] al [[1942]] e poi per l'ambasciata britannicadel Regno Unito a [[Washington DC]], e a [[Mosca (Russia)|Mosca]] fino al [[1946]]. Per il suo servizio, ottenne il cavalierato dell'del Regno Britannico. Berlin parlava correttamente Russo, Inglese e conosceva il Francese, il Tedesco e l'Italiano, oltre al Latino e al Greco antico. Gli incontri avvenuti con la poetessa [[Anna Akhmatova]], a [[Leningrado]], nel Novembrenovembre del [[1945]] e nel Gennaiogennaio del [[1946]], lasciarono un segno profondo in entrambeentrambi (l'Akhmatova dedicò alcune sue poesie proprio a questi incontri).
 
Nel [[1956]], Berlin sposò Aline Halban Gunzbourg, che non solo era la precedente sposa di un suo collega ad Oxford e vincitrice del campionato francese femminile di golf, ma proveniva, da parte del padre, da una famiglia aristocratica russa, esiliata a seguito dei moti di Ottobre, e, da parte di madre, da una famiglia ebraica di banchieri e commercianti di petrolio, famiglia che aveva ottenuto anche titoli nobiliari e viveva a Parigi (sua madre era Yvonne Deutsch de la Meurthe, nipote di [[Henri Deutsch de la Meurthe]]).
[[File:Wolfson College Oxford Berlin Quad.jpg|thumb|387x387px|Wolfson College]]
 
Nel [[1959]] Berlin fu eletto membro straniero onorario dell'[[American Academy of Arts and Sciences]]. Fu uno dei protagonisti, inoltre, della fondazione, nel 1966, di un nuovo college ad Oxford, per "graduate students", il [[Wolfson College (Oxford)|Wolfson]]. Il College fu fondato per essere un centro di eccellenza, in cui, a differenza di molti altri college ad Oxford, vi fosse anche un forte senso egualitario e democratico. Berlin fu anche membro del Founding Council del [[Rothermere American Institute]] dell'Oxford University. Come Berlin rivelò in seguito, quando gli fu richiesto di valutare le credenziali accademiche di [[Isaac Deutscher]], Berlin si oppose alla sua promozione, per le profonde simpatie comuniste del candidato.
 
Berlin morì ad Oxford nel [[1997]], all'età di 88 anni. Fu sepolto nel Wolvercote Cemetery. In occasione della sua morte, comparve un articolo sul "[[The Independent]]" in cui si legge: "fu un uomo di straordinarie capacità intellettuali, con un raro dono di riuscire a comprendere una vasta varietà di sentimenti umani, di speranze e di timori, e una prodigiosa capacità energica di amare la vita, le persone in tutte le loro varietà, le loro idee e idiosincrasie, la letteratura, la musica, l'arte". E nella prima pagina del New York Times "la sua fu una vita esuberante colma di gioia, la gioia del pensiero, della musica, dei buoni amici... Il motivo che corre lungo tutta la sua opera è la preoccupazione per la libertà e la dignità dell'essere umano... Sir Isaiah Berlin emanava felicità di vivere".
 
== Opere ==
=== "Due concetti di libertà" ===
 
Berlin è particolarmente noto per il suo saggio "Due concetti di libertà", risalente al 1958 come testo della lezione inaugurale tenuta dall'autore al momento in cui fu chiamato a ricoprire la cattedra di Teoria politica a Oxford<ref>in ''Quattro saggi sulla libertà'', 1989, Feltrinelli, Milano</ref>. Egli definì il concetto di libertà "negativa" come assenza di limitazioni o interferenze nei riguardi di ciò che un soggetto è capace di fare (''libertà da''). Maggiore "libertà negativa" significa minori restrizioni delle possibili azioni del soggetto. Berlin associò la libertà "positiva" con l'idea di padronanza di se stessi, ovvero la capacità di auto-determinazione, essere padroni del proprio destino. Nonostante che Berlin ritenesse i due concetti di libertà quali legittimi e validi ideali umani, di fatto la storia insegna che il concetto positivo di libertà si è mostrato particolarmente suscettibile di abusi in politica.
 
Berlin sostenne che sotto l'influenza di [[Jean-Jacques Rousseau]], [[Immanuel Kant]] e [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]] (tutti sostenitori del concetto positivo di libertà ''libertà di''), i filosofi europei della politica spesso hanno posto sullo stesso piano la libertà e le forme di disciplina o imposizione politica. Tutto ciò divenne politicamente pericoloso allorché nel XIX secolo le nozioni di libertà positiva vennero usate per difendere il nazionalismo, l'auto-determinazione e l'idea comunista del controllo collettivo sul destino degli uomini. Berlin affermò che l'adesione a tale linea di pensiero avrebbe paradossalmente trasformate le richieste di libertà in richieste di controllo e disciplina collettiva — ritenute necessarie per l'"auto-controllo" o auto-determinazione delle nazioni, delle classi sociali, delle comunità democratiche e, addirittura, dell'umanità intera. Quindi, per Berlin, esiste una un'elettiva affinità tra libertà positiva e [[totalitarismo]].
 
Per contro, la libertà negativa rappresenta una diversa, forse più sicura, interpretazione del concetto di libertà. Coloro che proposero questo concetto (vedi [[Jeremy Bentham]] e [[John Stuart Mill]]) sostennero che la restrizione e la disciplina erano l'antitesi della libertà e per questo furono (e lo sono i contemporanei) meno propensi a confondere libertà e restrizione come invece fanno i moderni filosofi portavoce del moderno totalitarismo.
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Il saggio di Berlin dal titolo "Historical Inevitability" (1953) focalizzava una controversia sorta nell'ambito della [[filosofia della storia]]. Secondo Berlin, la scelta da fare è tra la credenza secondo cui "le vite di interi popoli e delle [[società (sociologia)|società]] siano state influenzate in modo decisivo da parte di straordinari individui" o, viceversa, ritenere che tutto ciò che accade non è altro che il risultato di forze estranee all'uomo e ignare delle sue intenzioni. Berlin è anche conosciuto per i suoi scritti sulla storia intellettuale della Russia, raccolti principalmente in ''Russian Thinkers'' (1978), un libro in cui l'autore concentra la propria attenzione sulla Russia dell'Ottocento e di tale periodo sa darci una descrizione viva della situazione storica, politica e culturale, elaborando un'avvincente e veridica storia dell'''intelligencija'' russa.
 
Gli scritti critici di Berlin sull'[[Illuminismo]], per i quali Berlin usava il termine [[Illuminismo|''Contro-Illuminismo]]'' e in particolar modo quelli sul [[Romanticismo]], hanno contribuito a propugnare una teoria etica che il filosofo definì "pluralismo dei valori". Per Berlin, i valori sono delle creazioni dell'umanità e non dei prodotti della natura da scoprire, tuttavia egli sostenne anche che la natura umana è tale che certi valori - per esempio, l'importanza della libertà individuale - resteranno effettivi attraverso tutte le culture, e ciò è quanto Berlin voleva significareintendere usando il termine "pluralismo oggettivo". Con questa definizione del pluralismo dei valori, il filosofo sostenne l'idea che i valori morali possono essere allo stesso tempo validi e inconciliabili e quindi possono entrare in conflitto al punto di non poterne trovare una soluzione senza un riferimento a particolari contesti decisionali. Quando i valori sono in contrasto reciproco, ciò non vuol dire che uno sia più importante dell'altro. Il mantenere una promessa può essere in contrasto con il perseguimento delledella verità; la libertà può non coincidere con la [[giustizia sociale]]. I conflitti d'ordine morale sono "una un'intrinseca, irremovibile parte della vita umana ... Questi contrasti fra valori fanno parte della loro e della nostra essenza".
 
Prima di passare alla sezione Bibliografia è bene precisare alcuni punti per il lettore che desideri incontrare Isaiah Berlin, superbo saggista della storia intellettuale dell'uomo. La mancanza di un ''opus magnum'' in cui venga esposta una teoria berliniana è da attribuire a due fattori, innanzitutto alla sua particolare comunicativa che lo portava a trasmettere il suo pensiero attraverso conferenze che spesso non venivano neanche stampate e mediante molteplici saggi che invece erano disseminati in disparate pubblicazioni. In secondo luogo, è da tener presente il suo profondo credo nel pluralismo quale fondamento dei valori liberali intesi nel loro senso più classico. Berlin tracciò una netta distinzione tra ''monisti'', cioè i pensatori che pongono a guida della loro vita un singolo principio dell'agire dell'uomo e della sua storia, e ''pluralisti'', cioè i pensatori che credono nella molteplicità di concetti, ugualmente validi se pur a volte reciprocamente incompatibili, sul come vivere ed evitano di imporre all'umanità una un'immagine onnicomprensiva della realtà. Come ben sanno gli appassionati degli scritti berliniani, bisogna ancora una volta esser grati al curatore Henry Hardy, il benemerito studioso che ha sempre avuto grandissima familiarità con gli scritti di Berlin provvedendo a pubblicarne diverse raccolte.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=ComandanteCommendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico
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{{Onorificenze
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{{Onorificenze
|immagine=Order of Merit (Commonwealth realms) ribbon.svg
|nome_onorificenza=Membro dell'Ordine al Merito del Regno Unito
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito del Regno Unito
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|luogodata=20 maggio [[1971]]
}}
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* ''Karl Marx: His Life and Environment'' (1939, 1948, 1963)
** ''Karl Marx'', traduzione di Paolo Vittorelli, presentazione di Vittorio Frosini, La Nuova Italia, Firenze 1967 ISBN 88-221-1507-4
** ''Karl Marx'', traduzione di P. Vittorelli, introduzione di Bruno Bongiovanni, Sansoni, Firenze 2004 ISBN 88-383-0372-X
* ''The Hedgehog and the Fox: An Essay on Tolstoy's View of History'' (1953)
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* ''Chaim Weizmann'' (1958)
* ''Four Essays on Liberty'' (1958, 1975)
** ''Quattro saggi sulla libertà'', traduzione di Marco Santambrogio, Feltrinelli, Milano 1989 ISBN 88-07-10102-5
* ''John Stuart Mill and the Ends of Life'' (1959)
* ''The Idea of Freedom: Essays in Honour of Isaiah Berlin'', a cura di Alan Ryan (1967, 1979)
* ''Vico and Herder: Two Studies in the History of Ideas'' (1976)
** ''Vico ed Herder: due studi sulla storia delle idee'', introduzione e traduzione di Antonio Verri, Armando ("Filosofia e problemi d'oggi" n. 70), Roma 1978
** ''Le idee filosofiche di Giambattista Vico'', introduzione e traduzione di A. Verri, Armando, Roma 1996 (parziale) ISBN 88-7144-585-6
* ''Russian Thinkers'', a cura di Aileen Kelly (1978, 1984, 2008)
** ''Il riccio e la volpe e altri saggi'', traduzione di Gilberto Forti, introduzione di Aileen Kelly, Adelphi, Milano 1986 ISBN 88-459-1367-8
* ''Concepts and Categories: Philosophical Essays'' (1980, 1994)
** ''Il fine della filosofia'', traduzione di [[Nicola Gardini]], introduzione di Bernard Williams, Ed. di Comunità, Torino 2002 ISBN 88-245-0631-3
* ''Against the Current: Essays in the History of Ideas'' (1989)
** ''Controcorrente'', traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Adelphi, Milano 2001 ISBN 88-459-1560-3
* ''Personal Impressions'' (1981, 1998)
** ''Impressioni personali'', traduzione di G. Forti, Adelphi, Milano 1989 ISBN 88-459-0679-5
* ''On the Pursuit of the Ideal'' (1988)
** ''Sulla ricerca dell'ideale'', traduzione di Sara Bignotti, introduzione di [[Salvatore Veca]], Morcelliana, Brescia 2007 ISBN 978-88-372-2199-7
* ''The Crooked Timber of Humanity: Chapters in the History of Ideas'' (1991)
** ''Il legno storto dell'umanità'', traduzione di G. Ferrara degli Uberti, Adelphi, Milano 1994 <small>ISBN 88-459-1074-1 ISBN 978-88-459-1074-6</small>
* ''Isaiah Berlin: A Celebration'', a cura di Edna e Avishai Margalit (1991)
* ''Conversations with Isaiah Berlin'', a cura di Ramin Jahanbegloo (1992, 2000)
* ''The Magus of the North: J.G. Hamann and the Origins of Modern Irrationalism'' (1993)
** ''Il mago del Nord'', traduzione di N. Gardini, Adelphi, Milano 1997 ISBN 88-459-1315-5
* ''The Sense of Reality: Studies in Ideas and their History'' (1998)
** ''Il senso della realtà: studi sulle idee e la loro storia'', traduzione di G. Ferrara degli Uberti, introduzione di Patrick Gardiner, Adelphi, Milano 1999 ISBN 88-459-1429-1
* ''The Proper Study of Mankind: An Anthology of Essays'', a cura di Henry Hardy e Roger Hausheer (1998)
* ''The First and the Last'' (1999)
* ''The Roots of Romanticism'' (1999, ma conferenza del 1965)
** ''Le radici del Romanticismo'', traduzione di G. Ferrara degli Uberti, Adelphi, Milano 2001 ISBN 88-459-1640-5
* ''Three Critics of the Enlightenment: Vico, Hamann, Herder'' (2000)
* ''The Power of Ideas'' (2000)
** ''Il potere delle idee'', traduzione di G. Ferrara degli Uberti, Adelphi, Milano 2003 ISBN 88-459-1830-0
* ''The Legacy of Isaiah Berlin'', a cura di Mark Lilla e Aileen Kelly (2001)
* ''Freedom and its Betrayal: Six Enemies of Human Liberty'' (2003)
** ''La libertà e i suoi traditori'', traduzione di G. Ferrara degli Uberti, Adelphi, Milano 2005 ISBN 88-459-2013-5
* ''Liberty'' (ed. aumentata di ''Four Essays on Liberty'') (2002, 2008)
** ''Libertà'', traduzione di Gianlazzaro Rigamonti e Marco Santambrogio, introduzione di Ian Harris, ed. italiana a cura di Mario Ricciardi, Feltrinelli, Milano 2005 <small>ISBN 88-07-10379-6 ISBN 978-88-07-72192-2</small>
* ''The Soviet Mind: Russian Culture under Communism''
* ''Flourishing: Selected Letters 1928–1946'', a cura di Henry Hardy (2004)
** ''A gonfie vele: lettere 1928-1946'', ed. italiana a cura di Flavio Cuniberto, Adelphi, Milano 2008 ISBN 978-88-459-2338-8
* ''Political Ideas in the Romantic Age: Their Rise and Influence on Modern Thought'', a cura di Henry Hardy
** ''L'età romantica'', traduzione di Giuseppe Bernardi, introduzione di Joshua L. Cherniss, Bompiani, Milano 2009 ISBN 978-88-452-6237-1
* ''Unfinished Dialogue'' (con Beata Polanowska-Sygulska) (2006)
* ''Enlightening: Selected Letters 1946–1960'', a cura di Henry Hardy e Jennifer Holmes (2009)
 
== Onorificenze ==
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== Note ==
 
<references />
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Isaiah Berlin|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://berlin.wolf.ox.ac.uk/|Isaiah Berlin Virtual Library, a cura di Henry Hardy}}
* {{cita web|http://www.corriere.it/romano/07-11-28/01.spm|Ricordo di Berlin di Sergio Romano e Tommaso Milani da ''Corriere.it''}}
 
{{ErasmusPremio PrizeErasmo}}
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{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Ebrei russi]]
[[Categoria:Ebrei inglesi]]
[[Categoria:Persone legate a Londra]]
[[Categoria:Studenti dell'Università di Oxford]]
[[Categoria:Anticomunisti lettoni]]
[[Categoria:Anticomunisti britannici]]
[[Categoria:PersoneKnight legate a LondraBachelor]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Erasmo]]