Santa Flavia: differenze tra le versioni

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|Divisione amm grado 1=Sicilia
|Divisione amm grado 2=Palermo
|Amministratore locale= SalvatoreGiuseppe SanfilippoD’Agostino
|Partito=[[lista civica]] "LealiAlternativa per Santa Flavia Salvatore Sanfilippo sindacoComune"
|Data elezione=1113-06-20172022
|Data istituzione=
|Abitanti=11186 11001
|Note abitanti = {{istat|082|67|2023}}
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2018&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2018.
|Aggiornamento abitanti = 31-8-20182023
|Sottodivisioni=[[Porticello]], [[Sant'Elia (Santa Flavia)|Sant'Elia]], [[Solanto]]
|Divisioni confinanti=[[Bagheria]], [[Casteldaccia]], [[Misilmeri]]
|Zona sismica=2
|Gradi giorno= 796
|Nome abitanti=flavesi
|Patrono=[[Anna (madre di Maria)|sant'Anna]]
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|Mappa=Map of comune of Santa Flavia (province of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Santa Flavia all'interno della città metropolitana di Palermo
|Diffusività=
}}
'''Santa Flavia''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 11.186{{formatnum:11011}} abitanti della [[città metropolitana di Palermo]] in [[Sicilia]].
 
Si trova a circa {{M|17 |u=km}} ad est del capoluogo, sulla costa tirrenica. Costituisce un'unica conurbazione con la vicina [[Bagheria]]. È conosciuta come località balneare che si affaccia su uno dei golfi più belli della Sicilia. Presenta molti porticcioli come l'''Olivella'' e ''Santa Nicolicchia''. {{CN|Il suo porto è il secondo in Sicilia per numero di pescherecci.}}
 
{{Citazione|Santa Flavia, villaggio presso la [[Bagheria]], distante da [[Palermo]] 12 miglia. Esporta vino, [[sommacco]] e [[fico d'India|fichi d'India]], ed è ''ex'' feudo della famiglia Filangeri, dei principi di Santa Flavia.|Girolamo Di Marzo, ''Dizionario geografico, biografico, statistico e commerciale della Sicilia'', [[1853]]}}
 
== Geografia fisica ==
Il territorio di Santa Flavia è situato su un promontorio tra il golfo di [[Palermo]] e quello di [[Termini Imerese]]. Sorge su una zona litoranea bassa e sabbiosa alternata da formazioni in [[calcarenite]].
 
=== Distanze dai capoluoghi ===
* 15 km da Palermo (provincia d'appartenenza)
* 115 km da [[Trapani]]
* 132 km da [[Agrigento]]
* 135 km da [[Caltanissetta]]
* 154 km da [[Enna]]
* 237 km da [[Messina]]
* 251 km da [[Catania]]
* 268 km da [[Ragusa]]
* 309 km da [[Siracusa]]
 
== Storia ==
=== Archeologia ===
==== Solunto ====
Area archeologica della città ellenistica di [[Solunto]].
{{vedi anche|Solunto|Solanto}}
Area archeologica della città ellenistica di [[Solunto]].
Oltre alle rovine dell'antico sito, è visitabile un piccolo museo, l{{'}}''Antiquarium'', situato all'ingresso degli scavi; in esso trovano esposizione materiali di varia tipologia: ceramiche, frammenti d'intonaci dipinti, steli, statuette, rilievi votivi, capitelli e monete soluntine e di altra provenienza.
 
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==== Storia della parrocchia ====
Il 4 agosto 1945 il cardinale [[Luigi Lavitrano]], [[arcidiocesi di Palermo|arcivescovo di Palermo]] erigeva a parrocchia la chiesa di Porticello, fino ad allora dipendente dalla parrocchia Sant'Anna di Santa Flavia. Si coronava un sogno perché da decine di anni la richiesta dei Porticellesi e del cappellano don Luigi La Placa era sempre stata rigettata per la tenace opposizione dei vari parroci di Santa Flavia. La cerimonia in chiesa si svolse il 26 agosto dello stesso anno, fu presieduta dal vicario generale e [[vescovo ausiliare]] mons. [[Gioacchino Di Leo]], durante la Messa solenne fu letta la bolla arcivescovile e amministrata la prima Comunione a 50 bambini. Il 7 ottobre 1945, il cappellano don Salvatore La Barbera alla presenza del vescovo ausiliare prendeva possesso canonico della parrocchia come primo parroco.<ref>{{Cita web |url=http://www.mariassdellume.diocesipa.it/ |titolo=Sito della parrocchia |accesso=4 marzo 2007 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070216024054/http://www.mariassdellume.diocesipa.it/ |dataarchivio=16 febbraio 2007 |urlmorto=sì }}</ref>
 
=== Chiesa di Maria Santissima Addolorata (Sant'Elia) ===
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Gli esterni sono ravvivati dal contrasto cromatico tra le superfici lisce rivestite con piastrelle esagonali rosse, e le decorazioni e i bugnati in tufo giallo-dorato. Attualmente l'edificio versa in un preoccupante stato d'abbandono. <small>(Proprietà privata)</small>
 
=== [[Solanto|Castello e Palazzo Reale di Solanto]] ===
Il castello di Sòlanto diede il nome alla baronia omonima, antica divisione amministrativa di parte del territorio di Santa Flavia,si trova sul mare.
Edificato al tempo di [[Ruggero|Re Ruggero]] sopra un'alta scogliera, era anticamente destinato, come tanti altri, a protezione di un'attigua tonnara. Quale proprietà demaniale il castello venne assegnato da [[Federico III di Aragona|Federico III]] a Manfredo Layhabixa, dietro compenso sugli introiti della tonnara. SuccessivamenteFu residenza della regina [[Bianca di Navarra (1387-1441)|Bianca di Navarra]]. [[Martino I di Sicilia|re Martino]], nel [[1392]], concesse castello e tonnara a Francesco de Casaya. Il figlio di questi nel [[1415]] vendette il castello a Corrado Spadafora e nel [[1500]] circa apparteneva ancora a questa famiglia, nella persona di Giovanni Antonio Spadafora barone di Solanto.
In seguito esso pervenne a Gerardo Alliata, genero dello Spadafora ([[1517]]) alla cui famiglia rimase fino al [[1660]] circa con Ludovico Alliata barone di Solanto. In quell'epoca venne venduto ad asta pubblica ed acquistato da Asdrubale Termini duca di Vatticani.
Al tempo di [[Carlo II d'Inghilterra|Carlo II]] furono signori del castello Francesco Catena ([[1666]]) e poi Mario Antonio Joppolo Colnago principe di Sant'Elia ([[1682]]). In seguito, per linea femminile pervenne a Cristoforo Riccardo Filangeri principe di Santa Flavia ([[1765]]). Interessanti, in una piccola sala del castello, gli stemmi dei signori che lo possedettero da [[Ruggero|Re Ruggero]] fino al [[1879]], anno in cui pervenne a Benedetto Mantegna principe di Gangi.
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=== Cimitero ===
Realizzato su progetto dell'ingegnere [[Mario Umiltà]] negli anni [[1934]]/[[1935|35]] con un'estensione di {{M|9000&nbsp;m<sup>2</sup>|u=m2}}, sostituì il precedente camposanto del tardo Settecento voluto dai principi Filangeri, che sorgeva nell'area oggi occupata dalla Scuola Media Statale ''Giovan Battista Filippo Basile''. L'ingresso monumentale con esedra, situato sulla strada statale 113, mostra un'impostazione aulica fedele ai canoni dell'architettura del [[Fascismo|Ventennio Fascista]]; al centro del camposanto si erge una cappella circolare in marmo grigio; interessanti alcune sepolture e cappelle, con architetture, sculture e decori dallo [[Architettura dell'Ottocento|stile eclettico]], [[liberty]], [[Art Déco|art déco]]. Nel [[1981]], il cimitero è stato ampliato.
 
=== Stazione ferroviaria ===
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== Cultura ==
* A Santa Flavia è nato nel [[1910]] Vincenzo D'Acquisto, giornalista, saggista, scrittore, ufficiale dei Carabinieri e autore di oltre 350 brani. Suo è il famoso ''L'edera'', interpretato da [[Nilla Pizzi]] e ripetuto da [[Tonina Torrielli]], giunto al secondo posto nell'ottava edizione del [[Festival di Sanremo 1958|Festival di Sanremo del 1958]].
* Nei pressi dell'area archeologica di [[Solunto]], dopo una conferenza sulla città antica, nacque il [[Gruppo 63]], movimento italiano letterario guidato da scrittori come [[Nanni Balestrini]], [[Achille Bonito Oliva]], [[Elio Pagliarani]], [[Umberto Eco]], [[Furio Colombo]] e [[Edoardo Sanguineti]].
* Santa Flavia ha anche dato i natali al noto filosofo Marco Canzoneri.
* Nel film ''[[Johnny Stecchino]]'', diretto e interpretato dal [[Premio Oscar]] [[Roberto Benigni]], la casa in cui abitano il protagonista, Maria e lo zio è [[Villa Spedalotto]], sita a Santa Flavia.
* Santa Flavia è l'immaginaria [[Lumera]] della soap-opera ''[[Agrodolce (soap opera)|Agrodolce]]''.
 
=== Radio ===
 
Emittenti Scomparse :
 
*Radio Abu Simbel
*Radio Galassia Porticello
*Radio Music
*Radio Santa Flavia Centrale
*Radio Santa Flavia Centrale Music
*RSF Music
 
== Economia ==
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Nel porto peschereccio di ''Porticello'' stazionano 266 imbarcazioni per la [[pesca (attività)|pesca]].<ref>{{cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/note/join/2010/431596/IPOL-PECH_NT(2010)431596_IT.pdf|titolo=Parlamento Europeo- politiche comunitarie e di coesione - Pesca|accesso=6 luglio 2014}}</ref>
 
Sorgono, dentro la frazione di Porticello, numerose spiagge che raccolgono durante il periodo estivo innumerevoli turisti da tutte le parti del mondo.
Per citarne qualcuna:
[[Spiaggia Kafara]] - (spiaggia ai piedi dell’omonimo hotel adesso in disuso)
[[Spiaggia Olivella]] - (spiaggia che percorre tutta la linea del lungomare porticellese)
[[Spiaggia A’ Ciddara]] - (spiaggia che porta al termine della spiaggia Olivella)
 
== Amministrazione ==
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* [[1945]]-[[1946]]: Gioacchino Raspante, ''Commissario Prefettizio''
* [[1946]]-[[1956]]: Antonino D'Amato
* [[1956]]-[[1957]]: Myhedin Maxhuni<ref>Myhedin Maxhuni era figlio dell'albanese Abdulla Maxhuni e nipote dell'eroe nazionale [[Isa Boletini]], fra i promotori dell'insurrezione contro i Turchi, che diedero una decisiva spinta a tutti i Balcani per la caduta dell'Impero ottomano d'Europa. Myhedin era inoltre cugino di [[Madre Teresa di Calcutta]].</ref><ref>[http://www.albopretorionline.info/santaflavia/pdf/Deliberazione%20di%20GM%20n%2056%20del%2006-07-18.pdf?fbclid=IwAR3MCWAZNQAiXm8I_Os4tFUq4xUiap2dHQJlZxz9sMt3Blzye_pvbS9RRLM Intitolazione slargo "Dott. Maxhuni Myedin" (area di circolazione pubblica) largo Santa Nicolicchia]</ref>
* [[1956]]-[[1957]]: Michele Maxuni
* [[1958]]-[[1959]]: Antonino Chiello, ''Commissario Straordinario''
* [[1959]]-[[1960]]: Carmelo D'Amato, ''Commissario Straordinario''
* [[1960]]-[[1963]]: Antonino D'Amato
* [[1964]]-[[1965]]: MicheleMyhedin Maxhuni Maxuni
* [[1965]]-[[1967]]: Pietro Imboccari
* [[1968]]-[[1969]]: Antonino D'Amato
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* [[2007]]-[[2012]]: Antonio Napoli
* [[2012]]-[[2017]]: Salvatore Sanfilippo
* [[2017]]-in carica[[2022]]: Salvatore Sanfilippo
* [[2022]]-in carica: Giuseppe D’Agostino
 
=== Gemellaggi ===
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== Bibliografia ==
G.*{{Cita testo|autore=[[Giuseppe Longo,]] ''|titolo=Quando i Fenici navigavano sul mare di Santa Flavia'', |pubblicazione=Sicilia Tempo, |data=anno XLVII, n. 468, novembre 2009, pp.&nbsp;|pagina=26–29.}}
 
== Voci correlate ==